In Italia non ci sono le condizioni per una guerra civile stile ex-yugoslavia,e gli italiani sono troppo paraculi e interessati al proprio isolotto per arrivare a soluzioni estreme.Attualmente si muovono nostalgici degli anni di piombo e delle bandiere rosse,nel tentativo di intimorire questa falsa ala ideologica di destra,ma fondamentalmente sia gli ex sinistri che gli ex destri sono nient'altro che il seme dell'ipocrisia e cioè una banda di radical- chic, cat-comunisti,puttanieri che girano in maserati e ferrari e suv con tanto di panfilo,insomma per farla breve un ammasso di democristiani camuffati,pronti a recitare sulla scena politica italiana come i miglior attori,e a dividersi la torta tra di loro . A noi non rimangono neanche più le briciole e il contentino che ci ha tenuti buoni fino a qualche anno fa.
hai ragione Feste...però è innegabile che tra gli esaltati che applaudono quando borghezio brucia il tricolore si possa nascondere la volontà di un tentativo armato, magari isolato e dimostrativo, però secondo me qualche pensiero del genere a qualcuno è venuto
- non ci sono armi sufficienti, e non si possono fare arrivare senza che qualcuno se ne accorga. - le forze di polizia, almeno in Veneto, son per un buon 70/80% di altre regioni, soprattutto del sud. Quindi qualsiasi tipo di forza regolare sarebbe da escludere, forse i vigili urbani .... - Pochissimi sarebbero disposti a imbracciare un fucile. Quindi IMHO una rivolta armata è impossibile.
in effetti anche io se dovessi pensare all'arsenale di un fantomatico esercito indipendentista padano l'unica cosa che mi verrebbe in mente sarebbero le doppiette dei cacciatori e poco altro
La Serenissima è finita per mano di Napoleone dopo invasione militare. Definitivamente col Congresso di Vienna quando non venne riformata dalle grandi potenze, ma anzi venne impacchettata con la Lombardia (Regno lombardo-veneto) e annessa all'Impero austriaco. Tanto "sereni" non lo eravate più da quasi un secolo, prima che migliaia di italiani liberassero Venezia dallo straniero.
E se leggi Foscolo, esprime proprio il sentimento del popolo Veneto/Italico. Allora si sperava nell'unità d'Italia come liberazione dal dominio austriaco, e si è festeggiato quando il veneto è stato "liberato ed annesso" dall'Italia.""Li c'è una storia strana che andrebbe approfondita.... A volte mi domando cosa penserebbe il giovane Ortis a vedere come è finita? http://www.laltracampana.com/plebiscito-dannessione-del-veneto-fu-vera-festa/
ragazzi ma l'Italia e' una democrazia e se in un regolare refendum il 51% della popolazione votasse per la secessione del Lazio, della Calabria o della Padania che dir si voglia il resto del paese dovrebbe solamente accettarlo altrimenti si comporterebbe come i vari Milosevic, Bashir e criminali vari un paese deve rimanere unito solo con il consenso del popolo e non perche' alcuni illuminati hanno deciso cosi'.............. ovviamente nel nord Italia solo una minoranza di chi vota lega e' per la secessione, gli altri sono o federalisti o orfani di una destra identitaria democratica e non post-fascista che per l' appunto nel nostro paese non esiste
escludo la guerra civile, e non credo che la maggioranza voterebbe a favore della secessione, in un referendum votano TUTTI gli italiani, non solo i nordici, e se anche dovesse nascere non verrebbe riconosciuta nazione a se e nel caso l'EI ci metterebbe 2 giorni e riannettere il nord. Tanto per citare un vecchio stagista: "la PADANIA è solo un'espressione geografica" senza neppure una reale cultura a se stante, quindi lasciamoli divertire nei loro incontri al bocciodromo che molto altro non sapranno fare.
ma quale Padania e Padania..... Nel terribile caso della secessione tramite referendum Rivolta armata: preghiamo che l'EI li dstrugga velocemente Viene riconosciuta: allora sarebbe un casino per il centro ed il sud Abbasso queste nazioni inventate, viva l'Adriazia (WTF?)
Secondo me l'ultima cosa che hai detto è una cavolata messa in giro dalla Chiesa, che tanto odia la violenza e che tanto ama l'amore e la stabilità della società capitalista, e dai Governi per evitare di poter contare veramente qualcosa nella società. Voglio dire, ma a che cazzo serve andare tutti in corteo, urlare "Berlusconi vaffanculo" e poi tornarcene a casa senza aver fatto nulla? La falsa democrazia di adesso mica l'abbiamo conquistata coi cortei.
Ma perché si è finiti per parlare di rivolte armate? Secondo me, se si punta alla secessione, sarà mediante referendum e dimostrazioni, stile Quebec in Canada. Nessuno (tranne forse quattro esaltati) per ora è interessato ad imbracciare le armi per fare una secessione che ha molte più ombre che luci (non è che stiamo così male da prenderci a fucilate per ora e una guerra rovinerebbe la nostra già precaria economia interna). La Padania è un'invenzione della Lega e al di là delle immagini dei TG, non sono poi tanti che sostengono queste pagliacciate leghiste. Per assurdo la lega ha più elettori ma sempre meno "seguaci" che vanno al battesimo alle sorgenti del Po' o altre amenità del genere... Fatta questa doverosa premessa, è un dato di fatto che se una parte della popolazione non si riconosce più in un'idea di stato unitario, trovo civile che gli si dia la possibilità di esprimere la propria autonomia. Il punto, come qualcuno ha già fatto notare, è che al Veneto non frega molto stare con il Trentino o il Piemonte e viceversa, per cui, se dovesse essere secessione, sarebbe il caos più completo. E non credo che la frammentazione in tanti staterelli tipo italia pre 1861 porti a dei grossi benefici a lungo termine, al limite è più sostenibile un federalismo fatto come si deve, che garantisca ampie autonomie evitando però gli svantaggi di una divisione "politica" del paese (ti immagini il piemonte che mette i dazi alle merci lombarde perché milano gli fa concorrenza? Ma dai...). Non è cmq più sostenibile che ci siano sempre le solite 3-4 regioni a trainare il carrozzone italico mentre le altre continuano a ricevere trasferimenti e sussidi in virtù di una "questione meridonale" che risale all'unificazione sabauda (ovviamente c'é regione e regione e parlare di Sud come un tutt'uno è una semplificazione enorme). Saluti.
Già secondo me Invernomuto ha ragione, dubito che la secessione sia armata, con tutto il supporto che hanno (o avevano) i leghisti qui al Nord probabbilmente un referendum darebbe esito positivo, ma credo anche che sia impossibile fare un referndum legale per una secessione, la costituzione dice che "l'Italia è una e indivisibile" e ancora non c'è la visione generale, anche una Padania indipendente avrebbe gli stessi identici problemi dell'Italia, noi Italiani non abbiamo ancora una concezione unitaria (e nemmeno i Padani fanno eccezione) di fare qualcosa per rendere il nostro un paese migliore, ma la gran parte della classe dirigente pensa a riempirsi le tasche senza dire "Io rappresento elettori dell'Italia, devo fare il bene per loro, per l'Italia" ed è questo che manca, una mentalità che porti verso il bene comune, poi non parliamo dei vari media e opposizioni che in Italia sono assillanti ...
figurati che io sono già pronto ad accettare un EU unica, con parlamento multinazionale, governo unico (con un sistema federale stile germania), uniche leggi, sindacati europei, partiti sovranazionali! perchè nel mondo...noi europei siamo comunque i migliori...:king:
Non credo che la lega avrebbe vinto alcunché anche anni fa. Nel veneto arrivano al 30%, altrove sono molto più bassi. Ciò detto, esistono movimenti autonomisti in Trentino, Veneto ecc. Se prendessero il 70% delle votazioni ad un'elezione regionale / politica, come stato democratico *devi* venire incontro alla volontà popolare e non trincerarti dietro le leggi o la costituzione (che si può cambiare, anche perché i sostenitori della "sacralità" della Costituzione sono poi quelli che si "dimenticano" che la costituzione italiana in realtà era nata per garantire una grossa indipendenza alle regioni). o Saluti
io non sono poi tanto sicuro che un eventuale referendum darebbe esito positivo per i leghisti, forse perchè anche tra di loro non sono tutti integralisti della secessione, penso ad esempio a quanti votano la lega sull'onda della propaganda razzista e xenofoba ma che forse non sono permeati da sentimenti secessionisti
Si forse ho sbagliato valutazione sui leghisti e sulla loro radicalità, in ogni caso dubito che una guerra civile sia possibile, sarebbe una guerra molto contraddittoria e sopratutto rovinerebbe la nostra pensiola, unita o divisa essa sia.
Era esattamente l'opinione dei confederati americani, e non sono stati sconfitti da un Milosevic, Bashir e criminale vario ma da Lincoln (a meno che tu non voglia inserirlo nella categoria). E comunque la costituzione dice chiaramente "l'Italia (o la Repubblica, non ricordo esattamente, ma è uguale) è una e indivisibile", quindi un referendum sulla secessione è inammissibile.
un referendum sull'indipendenza è ammissibile, non in quanto parte del sistema giuridico italiano, ma bensì perchè sopra di esso. La costituzione è votata dal popolo e se il popolo, anche di una regione decide di cambiarla, la cambia punto. Nel momento che passa il referendum la costituzione Italiana diventa inefficace in quella zona. Per Lord Attilio, io non intendevo cortei, intendevo Egitto. Per Invernomuto, vedi x Lord Attilio.