Crisi economica e spese militari

Discussione in 'Off Topic' iniziata da Carlos V, 11 Dicembre 2011.

  1. huirttps

    huirttps

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    BHè.. l'Italia non ha mai comprato nulla di militare dalla Russia , altrimenti invece che i Sidam 25 avremmo Tunguska e al posto dell'Ariete magari qualche T-90 :sbav:
    Il fatto è che l'industria nazionale DEVE lavorare e quindi..

    Oltre a questo , acquistare F35 ci permette di produrne alcune parti a Cameri
    http://cca.analisidifesa.it/it/maga...5181820432147318330638716685_2683573816_0.jsp

    Quindi , come sempre , c'è da far lavorare tecnici e industrie per non perdere e chissà acquisire know-how

    Inoltre quello che volevo dire relativamente alla Libia è che gli aerei servono a difendere gli interessi nazionali. Certo , serve la volontà politica di usarli , ma se non ne hai , non puoi farli volare :contratto:

    @GyJex
    Probabilmente sarà quello l'uso che ne faremo :D
    Fuor di battuta , nella crisi libica i nostri Tornado e Sea Harrier hanno fatto la loro parte forse meglio dei cugini arroganti , sembra che i Rafale siano gli aerei della coalizione con il maggior numero di missioni abortite per problemi tecnici.
    Ne sai di più su questo ?
     
  2. GyJeX

    GyJeX

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    A Cameri si assemblano gli F35, eh boh, credo che i segreti dell'aereo rimarranno segreti per poco :asd: Che know how rimane all'Italia ? E' un progetto praticamente solo americano, qui arriva già pronto, arriva la scatola ed è solo da montare, non c'è la fase di sviluppo e una collaborazione in quel senso.

    Sul Rafale non ho letto di missioni abortite, sicuramente hanno avuto problemi in fase di rientro, atterraggi forzati d'emergenza, però è anche vero che a Solenzara hanno sostituito un bel po' di motori, ma visto la velocità con cui si fa... Chi lo sa, magari è solo addestramento.
     
  3. huirttps

    huirttps

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    Non so quanto sia affidabile come fonte , però qui http://www.aereimilitari.org/Aerei/F-35.htm si dice che

    Da subito, il programma JSF è stato caratterizzato dalla volontà americana di consentire ad altre nazioni di partecipare allo sviluppo, con vari livelli di “partnership”.
    Il Livello 1 è quello che consente la maggior voce in capitolo nelle scelte di sviluppo e commerciali, a fronte di un impegno economico pari a oltre 2 miliardi di dollari (corrispondente al 10 % dei costi di sviluppo inizialmente previsti).
    L'unico partner di primo livello è l'Inghilterra.

    il Livello 2 consente una significativa partecipazione allo sviluppo, a fronte di un impegno economico pari a circa 1 miliardo di dollari (5% del costo di sviluppo previsto).
    Gli unici partner di secondo livello sono l'Italia e l'Olanda.




    Su Aeronautica e Difesa di questo mese si parla delle performance di Typhoon e Rafale nei raid con la Libia, da cui risulta che << Il Rafale nel corso delle operazioni della NATO, è stato il caccia, tra quelli della coalizione, con il maggior numero di missioni non completate per problemi di integrazione tra armamento e piattaforma, senza contare i numerosi atterraggi di emergenza a Malta per problemi al sistema di carburante e ai motori >>

    Ma non acquistando Aeronautica e Difesa , riporto solo quanto letto sulla rete :cautious:
     
  4. GyJeX

    GyJeX

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    questo è dal sito dell'aeronautica http://www.aeronautica.difesa.it/Mezzi/programmiFuturi/Pagine/ProgrammaJFS.aspx parla di Cameri come assemblaggio manutenzione e aggiornamento. Il progetto è americano, decidono loro cosa mettere nell'aereo e come metterlo, alla fine il know how italiano sarà sul come si monta e su come si aggiusta (su questo avrei serissimi dubbi visti i precedenti), ma per il resto, a partire dalle vernici, dai profili, dai materiali e i software per l'elettronica, sarà tutto bell'e pronto e il processo per la realizzazione se lo tengono in america, rimane il revers engenrering come per i cinesi sui materiali russi.

    Sui Rafale, io leggo il jane's defence weekly e non mi ricordo missioni abortite e ne hanno effettuate un migliaio
     
  5. Blueberry

    Blueberry

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    Nel posto giusto
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    ci stiam preparando per la guerra imminente: iran vs u.s.
     
  6. metalupo

    metalupo

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    Sapere come si monta, aggiusta ed aggiorna un velivolo di nuova generazione può tornare comunque utile alla nostra industria aereonautica.
    Già la sola documentazione che ti devono fornire per svolgere le funzioni previste ti aiuterebbe molto a comprendere le tecniche di progettazione oltre che a fare reverse engineering.
    Chiaro che partecipare direttamente alla progettazione avrebbe dato maggiori risultati, ma l'attuale partnership è comunque meglio di un'acquisto del velivolo integro con il solo addestramento alla manutenzione ordinaria.
     
  7. huirttps

    huirttps

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    Le informazioni sono piuttosto vaghe

    Ottenute le necessarie approvazioni parlamentari e ministeriali, il 24 giugno 2002, il Segretario Generale della Difesa/Direttore Nazionale degli Armamenti ha firmato il Supplemento Bilaterale Italia-USA al “Framework MoU” per la fase SDD (System Design and Development) e, il 23 luglio 2002, è stato firmato il relativo documento di accordo e impegno finanziario.
    A questa fase hanno partecipato complessivamente, oltre agli Stati Uniti, altri otto Paesi: Regno Unito (unico partner di Primo Livello), Italia ed Olanda (partner di Secondo Livello), Australia, Canada, Danimarca, Norvegia e Turchia (partner di Terzo Livello).

    Quindi sembra confermato che l'Italia partecipa attivamente alla fase di design e sviluppo del sistema , ma non è dato sapere in cosa sia consistita effettivamente questa partecipazione.

    Inoltre, il progetto prevede anche importanti opportunità e ricadute sull’industria italiana, in termini di partecipazione industriale al lavoro e di trasferimento di tecnologie.
    Avere in Italia l’unico centro europeo per il mantenimento, il supporto logistico e l’aggiornamento dei velivoli è un
    asset per l’intero Vecchio Continente e, grazie all’europeizzazione del programma e, si auspica, dell’industria aerospaziale, può diventare una delle basi del rafforzamento delle capacità tecnologiche e industriali europee
    È un risultato di grande importanza strategica che pone il nostro Paese in una posizione rilevante nel Programma “JSF” in termini di ricadute industriali e occupazionali.

    Dunque abbiamo "speranza" che la nostra industria impari qualcosa.
    Ciò mi fa pensare che le opzioni sono due:

    1. Gli USA ci hanno rifilato un pacco clamoroso dandoci mansioni dalle quali è molto difficile carpire tecnologie nonostante siamo un partner di grado elevato.

    2. Effettivamente ci guadagneremo qualcosa in termini di know how industriale

    google-ando in effetti non ho trovato nulla che riportasse di guasti ai rafale. boh!

    Però ho trovato due cose interessanti [ma parecchio off topic (si può andare off-topic nella sezione off-topic?:humm::D )]

    - Statistiche delle incursioni aeree italiane in Libia
    http://www.defensenews.com/story.php?i=8567271&c=EUR&s=AIR

    - F35 cattive notizie
    http://s3.documentcloud.org/documents/274217/dod-quick-look-ahern-report.pdf
     
  8. huirttps

    huirttps

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    - Per toglierci le castagne dal fuoco sulle spese relative al programma F35 arriva Panetta
    http://www.nytimes.com/2012/01/03/u...ision-of-reduced-military.html?pagewanted=all

    Cito dal link

    The chief target for weapons cuts is the F-35 Joint Strike Fighter, one of the most expensive weapons program in history. The Pentagon has plans to spend nearly $400 billion to buy 2,500 of the stealth jets through 2035, but reductions are expected.
    The debate centers on how necessary the advanced stealth fighter really is and whether missions could be carried out with the less expensive F-16s. The main advantage of the F-35 is its ability to evade radar systems, making it difficult to shoot down — an attribute that is important only if the United States anticipates a war with another technologically advanced military.
     
  9. huirttps

    huirttps

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    - Articolo sui presunti risparmi derivanti dal taglio dell' F-35
    http://www.dedalonews.it/it/index.php/01/2012/rinunciare-al-jsf-un-falso-risparmio-un-vero-danno/

    Forse una buona soluzione potrebbe essere quella di prendere per AMI solo un numero congruo [70?] di F35A , mentre per MMI i famosi 22 F35B da mettere sulla Cavour.

    Per i problemi relativi alle varie versioni , vedere il pdf che ho postato in precedenza!
    Se lo leggessero gli inglesi , che hanno cambiato l'ordine da B a C:spinta: , dovrebbero spararsi :asd:
     
  10. Carlos V

    Carlos V

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    Se l'Italia dovesse uscire dal programma non dovrebbe pagare alcuna penale e i "famosi" posti di lavoro per l'industria nazionale sarebbero molti di meno dei 10.000 annunciati dal governo. Inoltre questi aerei non servono alle nostre forze armate, per il semplice motivo che non ci sono nemici che potrebbero minacciare i nostri confini e di certo non abbiamo la necessità (né la possibilità) di lanciare bombe atomiche.
    http://www.eliolannutti.it/blog/2012/01/esercito-italiano-acquisto-n-131-caccia-f-35/

    Poi a cosa ci servono dei caccia a scopo prettamente offensivo quando:
    "L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali." (Articolo 11 della Costituzione Italiana)
     
  11. huirttps

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    ;consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
    http://www.governo.it/Governo/Costituzione/principi.html
     
  12. Kael

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  13. Kael

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  14. Padre_Mariano

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    Se ti ricordi,in Italia abbiamo 90 bombe atomiche Americane,che vogliano quest'ultimi renderci complici delle loro malefatte future?
    rimane un mistero ciò.
     
  15. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Perchè in qualsiasi guerra, anche difensiva, devi attaccare il nemico?
     
  16. archita

    archita

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    "L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali."

    l'Art 11 è eticamente molto bello ma assurdo sul piano reale se applicato alla lettera, il che vale a dire che l'Italia avrebbe dovuto rinunciare a priori a qualsiasi crisi internazionale e se non fosse stato per i vincoli del trattato della NATO non si sarebbe nemmeno assunta la responsabilità di partecipare con gli alleati in caso di eventuale aggressione sovietica non in territorio italiano. Comunque a dire il vero il principio di non partecipare a scopo "offensivo" a conflitti armati era presente anche nei preamboli costutuzionali di Germania e Giappone che hanno modificato e riacquistato ( sopratutto il Giappone ) piena facoltà formale di dichiarare guerra anche se il sentimento antimilitarista si è attecchito molto per impulso sia delle forze di occupazione alleate sia delle forze politiche ed elites intellettuali dominanti.
     

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