Se l'Italia uscisse dalla UE altro che mazzate economiche. Manderebbero un piccolo commando a mettere una bomba in una stazione ferroviaria cof cof
alla fin fine finiremo per dare ragione ad Hitler quando sognava un europa come superpotenza economica ( pur dominata dal Reich )
Eh, un mondo dominato dai nazisti e un mondo dominato dai banchieri... facciamo che venivano tutti invasi dall'URSS, va.
@Enok: Le pubbliche carice istituzionali sono anche privati cittadini. Piuttosto, c'è tutela della carica pubblica istituzionale come privato cittadino? O le due cose non vengono più scisse? La carica pubblica istituzionale deve davvero dare conto di ciò che fa come privato cittadino? O, secondo questo ragionamento della privacy come diritto assoluto, anch'esso non ha piena tutela della sua persona come privato cittadino? Riguardo al matrimonio. Siamo nel 2012. Non dico nient'altro, il disorso da fare sarebbe troppo lungo. Spero che il mio riferimento temporale dica tante cose. Riguardo al concetto storico di unità nazionale facendo affidamento sulla storia del paese. Che storia ha questo paese? Non partiamo dal 1946, e neanche dal '25. Partiamo dal 1861? Anzi no, partiamo dal 753 a.c., deriviamo da lì del resto. Non c'è una vera storia nazionale, non c'è un popolo straordinario in Italia, e noi stessi, come italiani, siamo un conglomerato di culture diverse (al di là degli immigrati). Dov'è, poi, il concetto storico di paese, qualore imperversa la xenofobia verso l'immigrato quando noi stessi siamo stati i primi emigranti? Vai contro ai tuoi stessi dogmi. L'identità nazionale attraverso la storia è Storia. La storia non si cancella, ma si può scrivere un futuro diverso che anch'esso diventerebbe nuova storia. Le identità si preservano qualora si preservi anche la storia. Il capitalismo, come tutto, è nata dalla storia economica. E la storia economica ci insegna che è tutto un ciclo. Come pensi di preservare il capitalismo dal ciclo della storia? Anch'esso avrà una fine. E il fatto che sia subentrato in ex paesi comunisti non vuol dire nulla. Come sistemi economici non esistono solo capitalismo e comunismo. Questo ci insegna che altri sistemi economici sono all'orizzonte, sono presenti nel futuro della storia umana, che noi neanche conosciamo. Il capitalismo finirà, come tutte le cose. Quanti altri imperialismi ci sono, in questo momento storico, oltre a quello americano? Ergo, esiste già un governo mondiale. Tu stesso ammetti l'esistenza dell'imperialismo americano. Come altro discorso, si potrebbe obiettare l'esistenza dell'ONU come governo mondiale: anch'esso non è una forma di governo mondiale a carattere direttoriale? Più nazioni e culture non intende tutte le nazioni e le culture. Quindi perché governo mondiale? Le definizioni di Markenos, che non sono definizioni, sono soltanto dei concetti applicati alla storia. La tua è una semplice definizione. Che non vede applicazione nella storia, perchè tu hai scisso le due cose. Ergo, cos'è la creazione e il mantenimento di una disparità economica ecc... se non ciò che ha detto anche Markenos con una interpretazione estensiva del tutto? Perchè l'imperialismo ha troppi connotati diversi quando lo si approccia alla storia. C'è l'imperialismo inglese di Commonwealth, o quella Belga in Congo. Furono due imperialismi diversi, ma non furono entrambi comunque due forme diverse di imperialismo? L'ignoranza è chi non conosce in modo adeguato un determinato argomento. Ok. Dov'è l'ignoranza in Markenos? Per quanto abbia scritto, e io non credo che sia tutto quello che lui sappia (perché di imperialismo se ne può parlare anche per un anno intero di fila), non penso che possa definirsi ignorante. Perché se si ragionasse in questi termini, tu stesso sei un ignorante.
L'Ungheria che cambia, nella forma e nel coloreee, è in trasformazione! Mai Piero Pelù è stato più attuale
Non contemporaneamente, per come la vedo io. Le istituzioni dovrebbero essere sempre e comunque trasparenti. Mi dice che qualcuno guarda troppo al calendario e poco alla sostanza delle cose. Personalmente non mi fanno molta simpatia quei milioni e milioni di italiani che abbandonarono il Sud Italia per andare nelle Americhe (e non parlo solo dei mafiosi, ma -in particolar modo- della stragrande maggioranza che ha fatto un gran bene nel nuovo mondo). Allo stesso modo non ho simpatia del 18enne che piange della situazione attuale e non vede l'ora di trasferirsi a Londra. Hai ragione, c'è anche una terza via. In ogni caso gli opposti sono due: privilegiare l'individuo o la comunità nel suo complesso. A parte posizionarsi in una via di mezzo, alternative non ne vedo. Imperialismo non è governo mondiale. Il primo ammette, anzi richiede, lo scontro di due civiltà, nazioni, stati o quello che vuoi, di cui uno viene sfruttato dall'altro. Il secondo necessita di un'unico stato e di un'unica cultura (o non-cultura) mondiale, dove tutti sono egualmente sfruttati (o non sfruttati, nelle teorie più utopistiche). Cito Markenos: Imperialismo [...] possiamo considerarlo (così come la vedo io) come l'unione di più nazioni e culture sotto un unica bandiera, affinchè esista UN solo stato e UNA sola cultura universale. Io sono ignorante in gran parte delle materie dello scibile umano. Ma vedo che la compagnia non mi manca.
Dov'è, poi, il concetto storico di paese, qualore imperversa la xenofobia verso l'immigrato quando noi stessi siamo stati i primi emigranti? E se c'è xenofobia verso gli immigrati ci sarà poi anche un motivo
Quindi concludi che le pubbliche istituzioni non sono anche privati cittadini. Ergo se non hanno una tutela assoluta, il diritto di difesa che loro hanno è solo un diritto relativo. Un non diritto. Parli di "diritto svuotato", ergo di interesse legittimo dottrinale? Siamo quindi nel campo della giurisdizione amministrativa? Dimmi pure come pensi che siano tutelate le istituzioni qualora non abbiamo un diritto assoluto che li tuteli. Vedi il non-diritto alla privacy a causa della situazione politica italiana. Vedi la gustizia come un qualcosa di assoluto ma non per tutti. Sei l'esempio perfetto della "Giustizia non è uguale per tutti". Brain on Enok. Vedo poco alla sostanza delle cose? Ma se tu la cosa stessa neanche la riesci a vedere alla superficie. Dimmi cosa intendi per la sostanza delle cose, in questo caso, cosicché possiamo parlarne. Ah si? E posso sapere perché? Perché lasciarono l'Italia per fare un "gran bene" nel nuovo mondo? Dovevano rimanere in Italia per farlo nel loro paese natio? E con quali possibilità? Se una persona lascia il suo paese c'è un motivo (frase banale, ma spero che ci arrivi a tutte gli input storici e sociale che portarono a questo output). Lasciare le tue radici, qualora le senti davvero tue (e penso che a fine '800 e fino alla metà del '900 questo discorso abbia piena validità) è ciò che c'è di più difficile per una persona. Abbandonare il proprio paese per ritrovarsi senza niente (il niente, ciò che avevano anche in Italia, con la certezza che però niente sarebbe rimasto), per ricostruirsi da zero e cercare nuova fortuna era l'unica speranza di uomini che hanno vissuto in un periodo storico che noi ce lo possiamo solo immaginare (non arrivandoci vicini neanche lontanamente). E' semplice parlare nel 2012. Brain on Enok. Gli opposti sono questi in questo periodo storico. Non puoi neanche immaginare cosa succederà in un prossimo o lontano futuro, ergo non prendere neanche in considerazione la possibilità che qualcosa cambi (e sicuramente cambierà) è qualcosa di aberrante. Manchi di cognizione storica e della presa di coscienza che un futuro c'è, ma futuro è e noi non possiamo neanche immaginarlo. Brain on Enok. Più nazioni ne esclude altre, ergo non sono tutte. Io ho esplicato ampiamente le tue mancanze, anche ora. E penso che non siano tutte, anzi penso che siano una minima parte. Sarei curioso di vedere le mie. Vedi, avere la tua compagnia non mi aggrada. Vorrei fare in modo di farne a meno quanto prima.
Sì. Ti basta rileggere questo ennesimo commento privo di contenuti. Non capisco nemmeno il senso della tua presenza nella discussione. In pratica hai riaperto questo thread di aprile per infilarti in una vecchia diatriba sul significato di imperialismo. Dopo la mia risposta, che evidentemente mette a nudo la tua ignoranza sull'argomento, tralasci completamente il discorso e inizi a parlare di altro (vuoi sapere cosa intendo per sostanza delle cose, vuoi sapere perchè non mi fanno simpatia gli emigranti italiani, ti interessa come la penso sulla privacy e sul matrimonio ecc). Se vuoi farmi perdere tempo ti dò direttamente la mia mail, almeno ci pensa il filtro.
non è che sia tempo di tornare in topic ? comunque la finanza stritola i governi ormai, il rating e gli speculatori hanno già subito messo K.O l'Ungheria appena essa ha minacciato di seguire una politica opposta a quella condivisa dai mercati. http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-01-06/ungheria-orlo-default-063825.shtml?uuid=AaMCJEbE c'è da aver quasi paura perchè non è solo un problema UE ma un problema di portata globale sul declino degli stati e della fondamenta stesse delle democrazie di massa aprendo la strada a forme di elitismo nella gestione del potere
Hai ragione. I miei commenti sono privi di contenuto, ma i tuoi non sanno nemmeno cosa sia un contenuto. E poi, sei il moderatore di un forum nel quale non vuoi discutere e dai dell'ignorante agli altri. Quando ti passa il ciclo fallo sapere a tutto noi, forse si potrà instaurare una discussione con te. Attendo con ansia.
