Mi pongo questa semplicissmia domanda dopo aver constatato che in Italia è più facile manifestare contro i festini di berlusconi (censurabili) e per i cani di Green Hill (motivazione nobile per carità) che per i due marò del San Marco che rischiano grosso in India!
C'é al lavoro la Farnesina, i due soldati hanno per ora evitato il carcere. Non credo porti dei benefici, a livello diplomatico, manifestare contro le autorità indiane, quelle che comunque decideranno sul loro destino. In questa fase a mio avviso sarebbe controproducente... Ciao
è trascorso ancora qualche giorno, ma gli ultimi sviluppi non inducono certo all'ottimismo, probabilmente la Farnesina starà lavorando nell'ombra e con grande impegno affinchè sia fatta totale chiarezza sull'accaduto visto che i dubbi sulla effettiva responsabilità dei nostri militari, secondo quanto riferito, sussistono. Tutto ciò senza contare la legittimità della giurisdizione indiana essendo il fatto accaduto in acque internazionali.
Io ancora mi domando che ci facevano su una nave commerciale dei militari che dovrebbero servire la patria. Se si vogliono impiegarli in missioni anti-pirateria e/o di scorta, che gli venga assegnata una nave e un comandante della Marina... non uno qualsiasi che li consegna in mani straniere alla prima richiesta radio.
Me la sono posta anche io questa domanda, è corretto utilizzare professionisti specializzati per far la guardia a petroliere o navi cargo?? probabilmente questa è un'altra questione che andrebbe approfondita, ho sentito che l'Armatore paga una determinata cifra per ogno soldato imbarcato, proprio come si farebbe con vigilanti privati
il fatto che non sia stato nemmeno effettuato l'esame autoptico sui pescatori la dice lunga sui mille dubbi della vicenda (posto che in India le autopsie vengono condotte, in maniera mooolto discutibile, non so se vi ricordate un servizio delle iene di qualche mese fa, ma nn andiamo OT)
Anzitutto lo scopo di tutti dovrebbe essere accertare la verità dei fatti seguendo le norme/trattati internazionali (e qui non entro nel merito in quanto 'io so di non sapere'); invece come al solito, da una parte (India) pare si sfrutti l'incidente a fini elettorali e/o propagandistici o per altri motivi a me oscuri, dall'altra (Italia) si rivuole indietro i militari qualsiasi cosa abbiano fatto e al diavolo i pescatori morti. Naturalmente le pantomime del governo indiano (specialmente quelle relative all'esame balistico) fanno pensare che i due marò siano capitati nel posto sbagliato al momento sbagliato, se davvero avessero le prove schiaccianti che dicono le avrebbero mostrate davanti alle telecamere, vista la tendenza a spettacolarizzare/sfruttare queste situazioni. L'unica cosa che a me pare certa, è l'ennesima prova (cernis docet) della totale irrilevanza italiana sulla scena internazionale; avremmo potuto, anzi dovuto, chiedere il sostegno delle realtà influenti presenti in loco a noi amiche (america, gb) e verso di noi in qualche modo 'debitrici', vista la nostra tendenza a strisciare ed assecondare a capo chino tutte le follie dei sopracitati paesi, invece il governo ha pensato bene di fare tutto da sè, forse autoconvincendosi di una accresciuta credibilità italiana sulla scena internazionale, ipotesi rivelatasi fuori dalla realtà. *Ovviamente sono considerazioni fatte sulla base delle pochissime informazioni disponibili a noi poveri cristi, ma quando ci sono di mezzo i militari più la politica, il delirio è assicurato.
Fosse per me avrei inviato dei corpi speciali per recuperarli e al diavolo le trattative.... Scherzi a parte, dal mio punto di vista è tutta una scusa per fare la voce grossa nei confronti di una nazione europea, così i loro politici attuali si prendono ancora più voti. Correggetemi se sbaglio, ma le indagini non le dovrebbe compiere la NATO, nello specifico l'organizzazione anti-pirateria? (non ricordo il nome specifico) Da quello che ho letto anche l'UE si è interessata alla faccenda, ma sul loro reale intervento sono alquanto dubbioso.
http://en.wikipedia.org/wiki/Operation_Ocean_Shield Questo non ha a che fare con i militari italiani imbarcati sulle petroliere. La NATO, ovviamente, utilizza navi militari per missioni di questo tipo.
bastava segnare le pallottole (o le armi), poi li voglio vedere dire che erano italiane... Un semplice esame balistico ed ecco qua, tutti a casa...
Concordo con cohimbra anche io.....dovrebbero poi spiegarmi che rilevanza possa mai avere una perizia balistica avulsa d a un esame autoptico!!! È incredibile
I rapporti di forza in gioco vanno tutti a svantaggio dell'Italia. L'India è una nazione emergente, anche se ampie fasce della popolazione vivono nella povertà, e ci tiene a recitare un ruolo di "potenza" in Asia alternativo alla Cina; se ci mettiamo pure anche la campagna elettorale, come ha fatto giustamente notare cohimbra, ai motivi di prestigio si aggiungono quelli politici/propagandistici. Dobbiamo considerare come vedono le cose dall'altra parte: l'India, ex colonia britannica fino al 1947, oggi compie una prova di forza nei confronti di uno Stato europeo, complice anche lo scarso prestigio di cui gode l'Italia a livello internazionale. Se al posto dei due marò ci fossero stati marinai inglesi o americani (ovviamente augurando che non capiti a nessuno) dubito che l'India avrebbe agito in questo modo. Purtroppo che ci possiamo fare: all'estero non abbiamo un peso rilevante, colpa anche di una classe politica che non ha saputo compiere le scelte giuste e che ha adottato comportamenti sbagliati.
Alle autorità indiane non sembrerà vero di avere l'opportunità di "far la voce grossa" con una nazione europea, un parallelismo con la vicenda di battisti non è poi così campato in aria, però a questo punto forse dovrebbe scendere in campo e farsi sentire perentoriamente anche la comunità internazionale, perchè probabilmente quello che sta succedendo oggi ai nostri connazionali potrebbe succedere ad altri un domani