[Cooperative] L'ascesa degli Stibolt

Ma poi stò putin Asbjorn II , ha il claim sulla Norvegia?

 

Non sia mai! Io in quanto di sangue danese non posso che sbigottirmi di fronte ad uno svedese-norvegese sul trono danese.

 

Beh puoi sempre far cambiare la cultura alla dinastia.
D'altronde è lecito fare qualsiasi cosa che non comporti la distruzione volontaria della dinastia, i discendenti non potranno far altro che maledire i loro padri.

 

E poi apriamo un topic con la carellata d'insulti xD

 

Giank, non riesco a scaricare il save. Mi tira giù una pagina di codici. O_O

 

Strano a me funziona senza problemi, ad ogni modo prova a questo link: https://rapidshare.com/files/3186945648/Denmark1184_01_24.ck2

 

Gigi ma è una settimana che Giank ha finito , ti sei accorto solo ora del save?

 

Purtroppo ho avuto una settimanaccia, quindi ho provato a fare il download solo ieri. Scusate se ho rallentato, cercherò di fare gioco e AAR in questi giorni.

 

Ragazzi, purtroppo ho impegni di lavoro che si accavallano e non so quando riuscirò, se in questa settimana o meno, per intenderci, a portare avanti il cooperative. Considerando che non voglio farvi attendere oltre, debbo passare la mano.

Chiedo scusa a tutti per l'attesa. Purtroppo, gli impegni sono stati più intensi di quanto avessi previsto. Scusate.

 

no problem gigi!

Hendioke? ci sei?

 

Ci sono adesso scarico il salvataggio. Ora come ora sono dalla mia ragazza ma domenica mi ci metto su

 

Cronache del tormentato Regno di Asbjorn I

Quelle che seguono sono le veridiche e accurate cronache del breve regno del nostro signore Asbjorn, primo del suo nome, Re di Svezia, Danimarca e Sicilia per grazia di Dio.
Succeduto al padre nel Gennaio dell'anno di Nostro Signore 1184 il giovane Re si ritrovò a capo di regni forti ma colmi di problemi. Il regno di Sicilia, molto distante, forse troppo, dalle terre natie della casa Stibolt stava subendo il tentativo di riconquista dell'emirato Fatimida (Jihad pare chiamino i mori questo tipo di guerra) mentre i Duchi del regno, coloro che più degli altri dovrebbero essere vicini al re e sostenerlo, gli erano invisi; dubbiosi e diffidenti nei confronti di questi nuovo sovrano.



Una guerra in corso impone frettolosa accortezza a chi vi è parte. Le decisioni che il nuovo Re doveva prendere avevano da essere rapide e decise ma parimenti ponderate ed efficaci, giacché sia i suoi nemici esterni che quelli interni non gli avrebbero perdonato il minimo errore.
Non avendo il tempo di chiamare a consiglio i suoi vassalli maggiori e non potendo neanche avere la certezza che questi l'avrebbero appoggiato si fece da subito forte del potere della corona. Partì, il giorno stesso dell'incoronazione, verso sud per prendere personalmente il comando delle truppe ivi impegnate, dopo aver dato ordine, ai Duchi e conti sotto il suo comando, di radunare gli stendardi e preparare una forza d'appoggio che lo raggiungesse in Trinacria. E questi così fecero.
Guidando valorosamente le truppe danesi e svedesi contro i mori Re Asbjorn si sarebbe potuto guadagnare il rispetto dei suoi vassalli se non si fosse rivelato uno scarso combattente, impaurito all'idea di versare sangue in combattimento. Ma quel che il Signore non gli aveva dato in forma di quella temerarietà che tanto noi uomini del nord teniamo in conto, glielo aveva concesso in arguzia e strategia perché, nonostante una seconda guerra ci venne dichiarata che ancora la prima non era conclusa, Re Asbjorn condusse in Sicilia una campagna brillante e, di vittoria in vittoria, riuscì a piegare e costringere alla resa L'emirato Fatimida prima e quello Sunnita poi.



La guerra contro i turchi durò sei anni, un periodo lungo perché un re non veda mai il suo trono. Ma l'aver dimostrato ai mori che le terre che un tempo furono della Magna Grecia erano ora saldamente in mani svedesi valeva, agli occhi di Asbjorn e degli uomini che avevano combattuto con lui, più della fatica e del dolore dell'esser rimasti lontani da casa e immersi nella guerra per tanto tempo.
Quando Asbjorn tornò, osannato dal suo esercito nonostante la sua scarsa abilità marziale, pensò fosse giunto il momento di concedersi gli onori e i piaceri a cui la guerra l'aveva strappato, assieme a quelli cui la guerra l'aveva consegnato. Così, per festeggiare il giovane Re, la vittoria sui nemici della cristianità e i primi sei anni di vita della sua ultimogenita, nata nel novembre 1184 e dai lui mai vista, indisse un grande torneo al quale furono invitati tutti i signori, grandi e piccoli, dei regni di Danimarca.



Ma mentre Re Asbjorn preparava il grande evento che avrebbe dovuto rendere saldo il suo potere sul trono, portando a lui il riconoscimento completo dei suoi vassalli, due vassalli che non avevano preso parte direttamente alla guerra rimanendo nel nord, a tramare nell'ombra, fecero la loro mossa.
Non era passato un mese da che il Re era tornato nello Jutland che il Duca dell'Uppland Inge, del ramo cadetto degli Stibolt, con l'appoggio della Duchessa Malmfrid di Ostergotland, membro della casata Stenkil, i passati signori di Svezia, mandarono un messo al Re richiedendo, con forza e velate minacce, che Asbjorn rinunciasse alla sua autorità sui signori del nord. Non era loro intenzione spodestarlo, riferì il messo, ma solo restituire ai vassalli del regno quel peso nelle decisioni e quell'autonomia che la casata Stibolt aveva tolto loro.

Si dice che, udite le parole del messo, Re Asbjorn, noto altrimenti per la freddezza dei suoi atti, delle sue parole e del suo atteggiamento, sia divenuto livido per la rabbia e, sguainata la spada, l'abbia infissa in terra, di fronte al messo, replicando: "Riferisci a chi ti manda che le richieste sul mio governo andranno riferite a me, quelle contro il mio governo a lei"
Colto il messaggio il messo riferì e nel tempo che la notizia giungesse a Inge e Malmfrid già il Re ebbe dato disposizioni perché gli stendardi di provata lealtà s'adunassero nello Jutland e un ingaggio fosse offerto alla Compagnia Lombarda perché dal nord Italia si muovesse per appoggiare il Re nella guerra che da lì a poco sarebbe scoppiata e, difatti, scoppiò.



Alle armate di Inge e Malmfrid si unirono quelle, amara sorpresa per Re Asbjorn, della Duchessa Gurli af Stibolt, sua parente regnante sul Gran Ducato sovrano di Vitebsk, il cui nipote era promesso alla primogenita di Asbjorn. non bastò certo questo ad abbattere il morale del Re, né a metterlo in difficoltà. Radunati 10.000 e più uomini li divise in due eserciti da 5000 lance ciascuno. Un esercito venne mandato a mettere sotto assedio la capitale del Ducato di Uppland mentre l'altro, imbarcatosi rapidamente, raggiunse la Sicilia dove sconfisse le truppe locali del Duca Inge prima di tornare al nord e invadere il Vitebsk, annientandone le forze.
La guerra pareva ormai vinta quando un pericolo ancora più grande si presento a minacciare la nazione. Il Kaiser decise di dichiarare guerra ad Asbjorn, ufficialmente per impedire che il Re di Svezia potesse un giorno porsi come rifondatore o vassallo di un rinato Impero Bizantino ma in realtà per avidità e il desiderio di prendere il controllo della Repubblica di Genova!



Venuto a sapere che il Kaiser stava radunando un esercito grande quanto il suo, diretto verso lo Jutland, e che già la Città di Genova versava in stato di assedio Re Asbjorn mandò il giovane figlio, appena divenuto uomo, presso il Re di Norvegia perché ne sposasse la Principessa erede al trono, stringendo così un'alleanza che potesse aiutarlo contro i molti nemici.
Purtroppo Re Asbjorn, primo del suo nome, per grazia divina Re di Svezia, Danimarca e Sicilia, non potè vivere fino a veder realizzato il suo piano. Il Re di Norvegia accetto di dare in sposa la sua erede da lì a quattro anni ma prima che il nostro Re potesse invocare il suo aiuto morì, di morte naturale, probabilmente provato dalle fatiche del suo breve ma tumultuoso e glorioso regno.
Possa Dio donare maggior tranquillità, serenità e fortuna al nostro nuovo sovrano, Re Hakon, secondo del suo nome!



Salvataggio: http://www.4shared.com/file/BXPgZ-Vu/Denmark1191_10_11.html

OOC: Al prossimo che seguirà questi sono i miei consigli, sempre libero di non seguirli. Fa di tutto per evitare che fra quattro anni, arrivato il momento di rispettare il fidanzamento, il re di Norvegia si tiri indietro. Non dovrebbe ma lisciatelo più che puoi che se questo matrimonio va in porto e tua moglie riesce ad ereditare davvero la Norvegia (cosa certa a meno che non nasca al re un figlio maschio o non muoia lei) è fatta! Alla generazione dopo la tua avremo la Norvegia!
Il mio consiglio è di lasciare Genova al Kaiser. Ormai è perduta e temo che per riprendercela rischiamo di impelagarci in una guerra lunga ed estenuante, e se avrai gli stessi problemi che ho avuto io coi Duchi non credo valga la pena. Ma vedi te, magari trovi modo di vincere.
Tua sorella è promessa, in matrimonio matrilineare, con l'erede dell'attuale erede del Ducato di Vitebsk, che è bello grosso. Ora come ora serve solo a garantire che, salvo una pausa di una generazione, il Ducato resti in mani Stibolt, non penso proprio si possa ereditare e non è nemmeno il mio consiglio. Il mio consiglio è: creati un claim, di riffa o di raffa, con qualsiasi mezzo, e comincia a prendertelo, pezzo pezzo. Quella Duchessa è una fastidiosissima spina nel fianco, e deve pagare per star appoggiando dei traditori, mentre i suoi territori sono molto appetitosi:sbav:

 

Gli Asbjorn sono sempre i migliori!
Hai difeso con onore le nostre genti.

Ora tocca a Zach, a ruota, se lui non si fa sentire, Zethani ? Right?
Poi chiunque abbia voglia si può inserire! altrimenti si ricomincia il giro.

 

Ragà, calcolate che io domani parto per Monteriggioni e sparisco, minimo fino al 5 Agosto non avrò accesso nè a Internet nè tantomeno al PC. Quindi se Zarch passa la mano o finisce prima, saltatemi, recupero appena possibile.

 

Monteriggioni, perchè lo già sentito?
Comunque se c'è qualche altro si faccia sotto, il primo disponibile prende la partita. Cerchiamo almeno di trovare un volontario per il week end.

 

Aggiornato il primo post, in ogni caso anche gigi se ora è disponibile può prendere il save, visto che ha saltato il suo turno, se non potete non importa ma vi pregherei di avvisare visto che ci sono altre persone che volendo sono già disponibili.

 

Salutami lo zio Mario .

 

Ragazzi, sono ancora immerso, quindi non me la sento d prendere il save. Può essere che possa recuperare il turno per gli inizi di Agosto. Nel frattempo, chi vuole, può proseguire con la partita.

 

Non mancherò.
Mandami un MP se hai parenti pure a Metaponto, che passo di là dopo. :contratto:

 

Io, questa l'ho capita.

ma qui mi sono perso...

Cmq, che prende il save per il week end? Neanche un volontario? Zaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaccchhh ?