analisi breve dei civilization e approccio al quinto capitolo

Discussione in 'Strategici - Generale' iniziata da qwetry, 21 Dicembre 2012.

  1. qwetry

    qwetry

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    prosegue la mia ricerca personale sui civilization(in passato ho aperto molti topic sull'argomento), ora toccherebbe al quinto capitolo(ora è sufficientemente maturo), ma prima faccio un riepilogo delle mie considerazioni sui primi quattro:


    il 3 e il 4 li tengo in secondo piano, il sistema di combattimento insulso non riesce a farmeli apprezzare per più di due partite consecutive, in guerra tutto tende a ridursi a fare concentramenti di truppe e a mandarli contro il nemico sperando di averne più del nemico e poi sperando di avere una maggiore capacità produttiva del nemico, e il sistema carta-forbice-pietra del quattro IMHO fa diminuire ancora di più la strategia
    Per non parlare del sistema delle artiglierie, che sono la vera rottura di questi due giochi, la guerra è tutto assedio, si mandano mega armate ammassate di città in città e le si conquistano una dopo l'altra
    e come si conquista una città? a forza di scartavetrarsi i testicoli ordinando, prima dell'assalto, decine di bombardamenti, nel 3 fino a quando la % di difesa della città arriva a zero, nel 4 addirittura dopo essere arrivati a 0% si usano i cannoni "kamikaze"
    la tattica più conveniente per quel che ho visto è produrre continuamente artiglierie e mandarle ad ammorbidire i difensori in attacchi kamikaze, grazie all"effetto collaterale" un'artiglieria attaccando danneggia TUTTE le unità del difensore, quindi sacrificando artiglierie poi si ritrovano di fronte dei difensori indeboliti contro cui hanno facilmente ragione le truppe mandate poi ad assaltare la città, si può addirittura massimizzare il processo ritrovandosi alla fine ad aver perso solamente artiglierie, nessuna unità combattente, per quanto erano ormai ridotti male tutte le unità in difesa
    insomma, a volte mi ritrovo nelle partite sviluppate a bestemmiare e a uscire dal gioco quando mi dichiarano guerra per quanto trovo le guerre noiose e inutilmente stressanti, a volte addirittura per pigrizia non attacco civiltà che potrei sottomettere
    questo è il difetto maggiore di questi due IMHO, gli altri difetti passano in secondo piano, ma riguardo il 4 cito un altro difetto, per me miglioramenti come i vari mulini e segherie complicano inutilmente lo sviluppo dei terreni, preferisco il sistema dei civ precedenti, irrigazione significa sviluppo alimentare, miniera significa sviluppo industriale, ogni altra fabbrica di willy wonka via di mezzo tra le due è superflua, e aggiunge microgestione inutile, io e credo molti altri giocatori, nel 4 quando arriviamo ad avere nazioni relativamente grandi automatizziamo i lavoratori per quanto diventa poi noioso l'esame dei terreni per ogni città per avere il miglior compromesso tra crescita e produzione
    poi l'assenza dei costi di gestione del 4: ha distrutto la strategia nello sviluppo, ogni struttura è utile, l'unica strategia è nel saper cosa produrre al momento giusto così da svilupparsi più velocemente possibile
    nel 3 la cultura è implementata male, le città più antiche, che quindi da prima hanno cominciato a produrre cultura, sono quelle che a fine partita hanno più cultura


    il 2: lo considero il migliore, creare cataste di truppe in una casella qui è molto rischioso, e insieme alla regola delle zone di controllo rende la parte militare molto più divertente, si ha un concetto di fronte, i forti sono realmente utili, e non c'è la noiosissima necessità di ordinare a tutte le unità di artiglieria di bombardare a ogni turno
    le guerre non sono una rottura di palle come nel 3 e nel 4, e generalmente mi sembra di vedere meno unità in giro

    ma la trovo migliore non solo nella parte militare:
    dinamiche differenti portano a dare maggior importanza alla qualità piuttosto che alla quantità rispetto ai due successori: uno dei maggiori difetti in generale dei civ è che la nazione più grande tende anche ad essere quella più sviluppata, cioè nei giochi difficilmente si vede una piccola grecia classica che diventa la nazione più avanzata al mondo, mentre facilmente si vedono imperi mongoli diventare i più avanzati al mondo, questo lo noto meno nel 2, perchè è più difficile gestire grandi imperi, e meno conveniente crearli, si può benissimo avere dieci città per tutta la partita e poi vincere con quelle andando su alpha centauri grazie a una strategia pacifica
    un esempio di differenza: nel 2 la forma di governo monarchia non diventa obsoleta alla scoperta della repubblica, rimane una forma di governo valida per gran parte della partita
    gestire grandi imperi con la repubblica è veramente difficile, e la repubblica in certe condizioni diventa addirittura meno conveniente della monarchia a causa del numero di cittadini che devono smettere di produrre per diventare intrattenitori(ad esempio in caso di guerra)
    i beni di lusso nel 3 e nel 4 rendono più divertente l'interazione con le altre civiltà è vero, ma al tempo stesso anche loro contribuiscono nel rendere troppo facile far stare buoni i cittadini, e avvantaggiano anche loro i grandi imperi, più territorio controllato significa più risorse controllate, e anche un solo bene di lusso in più può rende più o meno rapido lo sviluppo di una civiltà rispetto a un'altra, quindi le risorse contribuiscono a sbilanciare il gioco rendendo l'impero mongolo più sviluppato dell'atene di pericle
    poi la democrazia è addirittura impossibile da mantenere a meno di avere civiltà perfettamente sviluppate(avendo ad esempio almeno una centrale di polizia in ogni città), basta che una rivolta si prolunghi per due turni e cade il governo, e si sprecano poi turni in anarchia, bisogna stare bene attenti a quando passare alla democrazia
    le forme repubblica e democrazia sono pessime da tenere in guerra a causa del malcontento dovuto al mantenimento delle unità diverso dai seguiti, qui le unità vengono mantenute dalla città che le ha generate, se si allontanano si hanno malus enormi di malcontento, nella democrazia i malus sono così grandi che più di unità in guerra per città difficilmente si può mandare
    questo sistema di mantenimento aggiunge noiosa microgestione(per non appesantirla troppo però basta stare attenti a non sparpagliare le unità a caso nella mappa), ma rende più profonda la strategia
    poi, cosa non da poco, nel due ESISTE l'esplorazione al contrario dei due capitoli successivi, le mappe sono più grandi e le nazioni hanno meno interesse ad occupare tutta la mappa possibile nel minor tempo possibile(basta espandersi fino ad avere una dozzina di città, poi fondare altre città è poco redditizio), questo porta ad avere un'esplorazione che si arresta solamente nel 1900, e spesso interessanti isole vengono scoperte solamente quando con l'esplorazione spaziale viene svelata l'intera mappa, nel due colombo può veramente scoprire l'america nel 1492, nel 3 e nel 4 nel 1492 tutti i continenti sono ormai stati occupati dalle civiltà in gioco, altro che scoprire l'america
    il problema del due è che è pieno di difettucci, ad esempio l'ia che di buono ha poco, e il sistema del commercio che richiede troppa microgestione, ma nonostante i tanti difetti lo ritengo il migliore dei primi quattro(l'1 non lo considero perchè credo che sia ormai poco giocabile, e del due ho sempre letto che è l'evoluzione dell'1, che era ancora molto legato alle meccaniche da gioco da tavolo da cui è ispirato)

    il 3 rispetto al 2 ha molti miglioramenti, voleva essere un'evoluzione del 2, e si può considerare come una sua variante, ma la componente militare è troppo stressante, il 2 credo che riesca a essere più profondo strategicamente e al tempo stesso meno stressante per i motivi sovraesposti, una volta abituatisi alla sua meno evoluta interfaccia

    il 4 invece è tutto un altro gioco, e lo considero inferiore sia al 2 che al 3
    ok è fatto benissimo come interfaccia, e trovo che alle prime partite appaia come il migliore, all'inizio per tempo lo ho considerato il migliore, ma giocandoci nel tempo, e poi rigiocando gli altri, ho trovato tutti quei difetti che ho scritto sopra
    lo trovo meno profondo rispetto ai predecessori, anche il cambiamento delle forme di governo con i tipi di politiche sociali lo trovo un passo indietro, ogni nuova politica tende a rendere obsoleta quella precedente, nelle fasi finali del gioco ci si ritrova nella maggior parte dei casi con tutte le politiche impostate sull'ultima possibilità, mentre nel 2 si può arrivare a vincere senza aver mai usato la forma di governo democrazia. cioè nel 4 la tendenza ancora di più rispetto al 3 è alla quantità e all"evoluzionismo"(nel senso che le nuove possibilità tendono a soppiantare quelle precedenti rendendo quindi forzata l'evoluzione delle nazioni in certe direzioni, nel 2 è più complesso stabilire quando conviene cambiare forma di governo o anche solo costruire una semplice borsa valori in una città di media grandezza a causa del costo di gestione)

    ora mi tocca giocare al cinque, e ora che è abbastanza maturo posso provarlo, voi che ne pensate?
    è stato risolto il problema della gestione militare, finalmente una sola unità per esagono(si esagono, e in quanto wargamer questa novità per me non è cosa da poco)
    quindi mi attrae, ma riguardo il resto mi sembra di capire che sia stato molto semplificato rispetto ai predecessori

    in base alle mie considerazioni, come lo ponete rispetto ai primi capitoli? credete che mi possa piacere?
     
  2. qwetry

    qwetry

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    ho acquistato civV+G&K approfittando del 50% di sconto su steam

    leggendo in giro sembra che il gioco possa considerarsi maturo solamente con G&K, sopratutto con la grossa patch rilasciata a novembre che ha risolto molti problemi, quindi ho la fortuna di poterlo giudicare ora che è "giudicabile" e avendo giocato tutti i civ nel dettaglio, e sopratutto avendo giocato approfonditamente di recente anche le versioni più vecchie(come avete capito dal primo post considero pur con tutti i suoi difetti il II come il migliore dei primi quattro)

    ho fatto due partite e ne ho una in fase avanzata, tutte a livello quattro, mio parere: finora mi sembra il civilization migliore, ha poco a che fare con i civilization precedenti, rispetto ai precedenti è molto più rivoluzionario di quanto fu il quattro rispetto ai primi tre, e grazie a dio questo V ha poco a che fare col IV, che pur trovandolo un bel gioco(è pur sempre un civ), lo considero il civ peggiore, lo ho abbandonato due anni fa per tornare prima al III e poi al II

    mio commento provvisorio:

    sul sistema di combattimento si è già detto molto e ho poco da aggiungere, è semplicemente il migliore di tutta la serie, ora la guerra in civilization ha senso, non solo si torna ai livelli di civII ma si va ben oltre, le unità sono più limitate nel numero e resistono a più battaglie, sono più preziose, vincere una battaglia significa infliggere più danni al nemico di quanti se ne subiscono, non significa più "mangiare" l'unità nemica come se fosse dama, la taglio qui, massimo dei voti da questo punto di vista...
    (forse pochi lo ricorderanno dato che mi sembra che qui nessuno giochi più a civII(ancora ben giocato, su civfanatics la community di civII è ancora viva), ma era civII il civ dove si aveva un vero concetto di fronte e quindi una vera utilità dei forti grazie a un sistema che disincentivava la creazione di pile di unità e le regole delle zone di controllo, ora reintrodotte anche se in modo diverso in civV)

    ma i cambiamenti non sono solo gli esagoni, il valore delle singole unità, e il sistema di combattimento, tutto è stato stravolto, è cambiata la mentalità del gioco, la strategia va impostata sul lungo periodo, non esiste più la possibilità di cambiare tutto da un momento all'altro, se la civiltà viene sviluppata male e ci si ritrova col popolo infelice o senza denaro sono cazzi!
    è finita l'epoca dei grandi imperi che dominano ogni cosa, ora si può vincere anche con sole tre città, non è più conveniente arrivare ad avere decine di città, cinque città se non addirittura quattro città sono sufficienti per vincere, è finita l'epoca di conquistare mezzo mondo, annettere città oltre metà partita non è mai conveniente, le nuove città diventano solo dei pesi, meglio instaurare governi fantocci(che si autogestiscono) nelle città conquistate, ma anche queste conquiste vanno fatte con calma perchè un'espansione troppo rapida porta al collasso per il malcontento
    tante altre modifiche che magari non sembrano importanti hanno stravolto la giocabilità, ad esempio le singole risorse non infinite, anche questo ha tolto molto vantaggio ai grandi imperi su quelli piccoli
    in civIII e IV le risorse permettevano di creare infinite unità se possedute, bastava controllarne una, ma dato il vantaggio che davano erano molto rare, le piccole nazioni o avevano la fortuna di essere piazzate nei posti perfetti con tutte le risorse, o erano condannate a dipendere dalle nazioni più grosse e a farsi sfruttare da esse.
    ora le risorse sono molto più diffuse nelle mappe, piccole nazioni hanno spesso risorse strategiche nella quantità necessarie per avere un piccolo ma efficiente esercito, e sono quindi spesso in grado di difendersi

    insomma, per quello che ho visto finora hanno realizzato il mio sogno di civilization, è più ragionato, meno stressante, e più "realistico"(nei limiti di un gioco astratto come civilization), dove non sono spinto a creare grandi imperi, la vittoria culturale la si può ottenere solo con piccole civiltà

    la microgestione è stata enormemente ridotta, ora non c'è più neanche lo spam di strade e ferrovie, queste vanno posizionate con cura, e la felicità collettiva ha tolto lo stress di dover tenere sotto controllo ogni singola città
    questa riduzione di microgestione è un bene, o almeno credo, non vorrei che abbia portato al poter incidere poco nella propria civiltà e a ritrovarsi ad avere poco da fare a ogni turno, finora non mi sembra così, ma solo tra qualche partita potrò dare un giudizio definitivo da questo punto di vista

    cose che non mi convincono:

    le "quest" delle città stato sanno troppo di gdr, ed è noioso dover stare continuamente attenti al livello d'influenza e al suo continuo calo, troppo tempo si perde a gestire le città stato, per me devono essere relegate maggiormente a contorno

    ok togliere la microgestione, ma nel complesso il gioco mi sembra che sia stato semplificato pur se rimanga strategicamente profondo(forse anche di più data la maggior necessità di pianificare sul lungo periodo), non possono aver tolto l'inquinamento!!!!
     
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  3. Pinky

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    Per me il IV moddato se la gioca con il V. Il V mi crasha pesantemente, però devo dire che è fottuttamente geniale ed innovativo
     
  4. TheDOC

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    Io sinceramente non capisco tutte queste critiche sul V, che anche a mio avviso è il migliore.

    Poi, un multy me lo farei io sinceramente.
     
  5. qwetry

    qwetry

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    a quanto ho capito tutte le critiche se le meritava prima di gods&kings e della megapatch di novembre, ora ne leggo praticamente solo bene

    in giro ho letto di crash, ma pur avendo un pc da requisiti minimi(lo gioco con tutto al minimo) in tre partite non ne ho riscontrati
     
  6. Pinky

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    Io ho crashato più volte, però l'avevo moddato con una ventina di mod. C'è da dire che però mentre il V con GK si gioca bene anche il vanilla, con il IV non è neppure immaginabile
     
  7. qwetry

    qwetry

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    ritengo di poter ora completare il mio giudizio di civilization 5, ma purtroppo si è avverato quello che temevo poco più di un anno fa:



    il gioco è vuoto, è bellissimo all'inizio, ma stanca in fretta rispetto ai precedenti civilization, perchè si può incidere poco, c'è poco da fare in un turno, non riesco ad affezionarmi alle mie nazioni, alle mie città, mi ritrovo a passare più tempo a gestire i rapporti con le città stato che a gestire la mia nazione, rispetto ai primi civilization è sullo stile dei giochini gestionali di facebook dove bisogna cercare di accumulare punti, in questo caso aumentare i punti cultura, scienza e denaro, quest'ultimo utile più che altro per ottenere i regali dalle città stato, e quando si ha una civiltà ricca con tutte le città stato alleate ci si ritrova ad accumulare migliaia di denari senza poterci fare nulla di concreto, un meccanismo ridicolmente giocoso introdotto per togliere il "grandissimo stress" che dava dover gestire il bilancio, ora non più modificabile.
    in confronto ai primi 3 civ il ragionamento che deve fare il giocatore non è mai sul capire ciò che fa bene e ciò che fa male, mentre io nei vecchi civ bidimensionali passavo tempo a cercare di capire quale fosse la forma di governo migliore per il momento, ora mi ritrovo solamente a cercare di capire quale scelta farà crescere più di un'altra la mia civiltà, ogni cosa è un'evoluzione dell'altra, al contrario dei primi due civ dove la monarchia in molti casi veniva mantenuta come forma di governo dall'età classica fino all'età atomica, in civ 2 passare alla democrazia (nuova scoperta) in molti casi è deleterio, nel 5 è impensabile una cosa del genere, il nuovo sostituisce il vecchio.

    insomma, civ 5 è un bel gioco, sicuro, ben fatto e con il sistema militare migliore di tutti i civ, per molto tempo lo si può giocare divertendosi alla grande, ma uno che ha amato i vecchi civ e ama la profondità in uno strategico (witp mi ha ben addestrato) a un certo punto come jep gambardella (cito la grande bellezza di cui tanto avete discusso) capirà di aver sprecato il suo tempo in un mondo che è in realtà è vuoto, senza anima.
    mi rimane l'impressione che il 5 sia un civ semplificato per il videogiocatore medio attuale, che dagli anni '90 a oggi si è "bimbominchiatizzato", civ 4 è stato il primo passo in questa direzione, e ora il 5 ha completato la rivoluzione (ovviamente in peggio per me, da nerd vecchio stile)


    insomma, scarto anche il 5 dalla mia "ricerca" sul civ migliore, mi rimangono il 2 e il 3, quest'ultimo lo ho riabilitato nel tempo grazie ai tanti miglioramenti che ha rispetto al 2, di cui è una diretta evoluzione (ma purtroppo alcune novità, di cui ho già scritto, hanno rovinato aspetti vincenti del due)
     
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  8. kaiser85

    kaiser85

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    Da profondo conoscitore di civilization quale mi ritengo, avevo previsto quanto da te detto, già ai tempi del 3, il quale nonostante rimanga forse il migliore della saga per bilanciamento e mole di scenari/mod, mostrava già i primi segni della nuova filosofia concettuale che sta alla base di civilization e cioè una marea di novità e caratteristiche da cambiare alla nazione, ma che rimangono fini a se stesse e che incidono sempre in positivo, una grafica sempre più accattivante che strizza l'occhio ai nuovi giocatori e l'impossibilità di perdere o di restare spiazzati di fronte ad un dato evento.
    Il bello del 2, era proprio il fatto che t'immedesimavi in un'esplorazione del pianeta che non aveva fine e che era lo scopo principale dei civilizations, se non nelle ultime fasi di gioco, la mappa "gigante" era veramente gigante in termini di quadrati usabili e ciò risultava in un'esplorazione lentissima all'inizio che permetteva di pianificare bene e con calma cosa fare e ciò sì risultava in uno spam di città (anche se non sempre), come criticato da qualcuno, però questo evitava da un lato che l'IA venisse sconfitta subito e dall'altro a livello "re" che non era neanche il più difficile, rischiavi anche di prenderle di fronte a civiltà enormi e avanzate se la partita ti era girata male e questo ti stimolava anche quando la partita non aveva più nulla da dire.
    Come rilevato da qwerty poi, alcune scelte come passare alla democrazia in momenti sbagliati, risultavano estremamente deleteri. Chi sà di cosa stiamo parlando, sà che avere una grande ed estesa civiltà anche se non avanzata e provare a fare una partita pacifica con la democrazia come forma di governo era già di per sè una sfida divertente e lo era ancora di più se l'AI ti dichiarava guerra e tu dovevi riuscire a bilanciare la guerra con il dissenso interno che cresceva lentamente se ti muovevi da cattivo; di contro lo spam di città era bilanciato dal comunismo che mitigava la corruzione, ma a discapito della produzione.
    Punto fondamentale però era secondo me la mappa, ogni nuova partita generava una mappa che conteneva atolli, isole e continenti disposti a casaccio che garantivano casualità e tattica. Ricordo quando acquistai il 3, notai subito che le mappe erano sempre le stesse come forma perchè la generazione prevedeva forme standard e più piccole e quindi dopo 2 orette di gioco era già tutta esplorata e non rimaneva altro che conquistare gli avversari.
    Altra cosa che non ho mai digerito nel 3 era l'uso automatico delle unità aeree, nessuno in anni di gioco tra i più famosi giocatori di civ3 è mai riuscito a capire perchè abbiano fatto questa scelta e poi il cosidetto "paradosso del guerriero" come lo ribattezammo ai tempi, cioè il fatto che spesso accadeva di perdere 1 o a volte anche 2! carriarmati contro un guerriero con la clava o di affondare una corazzata con una galea.
    Di contro il 3 usa una grafica 2D, veloce e molto ben fatta, un piacere per gli occhi, e una moddabilità infinita con la possibilità di cambiare anche delle regole per renderlo più simile al 2, praticamente quasi perfetto.
    Quando presi il 4 fu un incubo, ricordo dopo aver fondato 5 città non avevo più spazio per nulla e la partita aveva già detto tutto; da li sono tornato al 2 e al 3 e poi ho abbandonato civilization definitivamente...mai visto il 5.
     

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