Una delle cose che non mi piacciono di eu3 è che se vuoi uno stato militarmente potente (perlomeno per quanto riguarda il terrestre) sei costretto ad essere una monarchia. Onestamente non trovo che questo sia giusto, per esempio Venezia pur esendo una repubblica si è sempre comportata bene nel settore militare, quindi ho pensato "perchè non fare qualche modifica personale a tal proposito?" Concretamente parlando vorrei creare qualcosa tipo delle unità uniche per Venezia (ma non credo che sia possibile) oppure creare una decisione nazionale simile ad "Pass the miltia act" (mi pare che si chiami così), che dia dei bonus militari, per esempio +5 disciplina, chiamandolo qualcosa come "Istituisci il corpo dei fanti da mar". Quello che mi chiedo, mi sbaglio e così Venezia diventerebbe overpowerd? Se la risposta è no allora quali bonus potrei dare con la decisione in questione senza potenziare troppo la serenissima? Spero di avere scritto nella sezione giusta.
Guarda, basta che sposti gli slider verso Land anziché su Naval (nell'amministrazione delle politiche) e verso quality anziché quantity, se hai bisogno di migliori truppe di terra. Puoi anche prendere l'idea nazionale Military Drill. Anche se, secondo me, stai sottovalutando, e di molto, l'utilità dei blocchi ai porti, che fanno salire WE e score di guerra alle stelle. Btw, sí, diventerebbe overpowered.
Si ma anche così facendo rimane il problema disciplina, con Qualità al massimo si arriva a 110% di disciplina, le monarchie possono usare una decisione per aumentare la disciplina el 6% senza contare che se queste sono monarchie assolute ottengono un ulteriore bonus del 5%. Quello che dico è che se hai una repubblica un guerra sei troppo svantaggiato; Supponiamo che mi riprovo a fare una guerra terrestre contro una monarchia fortemente militarizzata, supponiamo che io sia una dittatura repubblicana (la più militarista tra le repubbliche) e che abbiamo lo stesso manpower e il consigliere che ofre lo stesso aumento della disciplina, la monarchia risulterà essere avantaggiata in quanto probabilmente si ritroverà ad avere un 6% di disciplina in più (11% se monarchia assoluta, peggio se Prussia). Per quanto riguarda il morale non credo che sia paragonabile alla disciplina, ovvero meglio un po' di morale in meno e un po' più di disciplina, almeno io così la vedo. E' comunque possibile che le mie difficoltà siano dovute all'incapacità!
O crei una decisione che aumenti i vari valori, non eccessivamente, diciamo sul modello delle decisioni prussiane.
Che comunque, è già tanto. Io farei in modo da poter attuare il militia act con ogni tipo di forma di governo, lasciando le decisioni dei vari stati uniche, così da conservare alcuni tratti storici di determinati territori.
Mi piace! Solo una cosa, forse dovrei rendere un po' più difficili le condizioni per le repubbliche tipo con monarchia il governante deve avere abilità militare almeno 7 mentre con le repubbliche 9, no?
Direi nove e sette di amministrazione. Dico questo perché, con una monarchia, due sovrani inetti possono durarti anche sessant'anni. Mentre, nei medesimi sessant'anni, con elezioni ogni quattro, hai già cambiato quindici presidenti, il che vuol dire che per rendere le chance di intraprendere la riforma più o meno equilibrate, bisogna imporre anche quest'altro vincolo, altrimenti si avvantaggiano, al contrario, le repubbliche (cosa peraltro antistorica, nel periodo).
Realistico. Venezia non si è SEMPRE comportata bene. Il più delle volte è stata salvata dalla flotta e dalla diplomazia (Lega di Cambrai ricorda qualcosa a qualcuno?). Poche eccezioni, come Milano, ma il Ducato era molto instabile e non ha mai avuto un governo eccelso. Mi domando come sarebbe finita con la Repubblica Ambrosiana... Un soldato che combatte per un RE è sempre fedele se ha un buon re (Mil alta anyone?) se uno combatte per una persona che è stata eletta, e magari è pure contrario? Aggiungi che i re erano sempre sul campo di battaglia se potevano (fino alla monarchia assoluta) mentre un presidente col ca**o che combatte, a parte George Washington, la classica eccezione che conferma la regola.
Sì ma nel gioco è sufficiente avere un solo re con skill militare alta, più altre condizioni che non dipendono dal monarca, i discendenti possono essere anche degli inetti ma la disciplina rimane con il +6. (era questo il significato della domanda?) Quindi secondo lei il gioco è giusto così? E per le dittature? Noi italiani abbiamo avuto un esempio di ciò: la repubblica di Salò, dove diversi italiani preferirono seguire le sorti del picoletto pelato invece del Re, anche se bisogna dire che è un altro periodo storico P.S. Anche Napoleone guidava personalmente le truppe in battaglia.
Io sono d'accordo con DOC, un presidente non ha mai ispirato la stessa simpatia di un leader monarchico, un Re anche se non in prima linea stava sul campo di battaglia, non condivido l'esempio di George Washington, in quanto all'epoca della guerra era un "generale" la situazione degli USA non permetteva grande menefreghismo ai loro comandanti. Completamente sbagliata l'allusione alle dittature in quanto non centrano nulla col periodo e hanno un modello diverso, perchè parliamo di leader visti soprattutto come militari prima che politici, Mussolini era visto come un condottiero all'epoca, mentre il Re come un traditore e già allora i monarchi non godevano dello stesso rispetto che godevano i loro antenati vuoi per i cambi politici vuoi per le nuove culture, bisogna anche dire che i soldati prima di tutto rispettano il loro generale (Cesare insegna) e se vedono che il generale è migliore del Re/Presidente, sono pronti a fare i colpi di stato. Nel gioco se un Re rivoluziona l'esercito tale modifica rimane anche per i futuri (come è giusto che sia) infatti se i successori sono inetti il loro basso livello militare influirà sulle truppe, ma le riforme restano con i rispettivi bonus, nella storia ci sono esempi di regressioni, ma a mio avviso sono esempi isolati e spesso fallimentari. P.S. Napoleone era un "quasi dittatore" quindi anche lui rientra nella sfera dei condottieri militari (magari lui più di altri), in ogni caso le eccezioni esistono.
Io nel gioco ho sempre interpretato la "Dittatura repubblicana" come l'equivalente ad una dittatura militare e quindi almeno questa la vedrei meritevole di decisioni di natura militare. Comunque ho capito: se vuoi fare il guerrafondaio devi essere una monarchia, anche se ti sta antipatica , altrimenti si rischia un sbilanciamento degli equilibri del gioco EDIT: Se facessi una cosa di questo genere: una decisione "Alimenta il Nazionalismo" (il nome mi è venuto così) che, al costo dei bonus tipici delle repubbliche (quelli riguardanti la tolleranza) e di alcuni punti di stabilità o/e incremento dei costi di stabilità, mi permette di attivare la riforma di cui parlavamo nei precedenti post, in tal caso potrebbe aver senso? Se mi dite ancora no mi sa mi toccherà diventare monarchico al grido di viva il r......... P.S. considerando che ormai l'argomento si è esteso a tutte le repubbliche vorrei cambiare il titolo, qualcuno sa come si fa?
Beh guarda nessuno ti vieta di dare dei bonus alle repubbliche, ma a sto punto fai come ti avevo proposto sottoforma di decisione unica di Venezia sbloccabile tramite determinati requisiti (9 militare e 6 amministrativo le trovo giuste), un leggero vantaggio a Venezia non lo vedo male, considera che c'è sempre l'Austria sopra che ha mire sull'Italia, la Serenissima è sempre una delle prime ad essere buttata fuori dall'Italia se non a sparire, se stiamo a guardare i bilanciamenti possiamo dire addio al cervello, visto che EU3 fa del random la sua carta vincente, oggi Venezia conquisterà il mondo domani verrà annessa da Aquileia...
Napoleone era un imperatore, fino a prova contraria. E come CK2 insegna, Imperatore > Re. Senza contare che nel gioco dovrebbe esserci il valore 10 Mil solo per lui.
"Dopo il colpo di stato del 18 brumaio (8 novembre 1799) assunse il potere in Francia: fu Primo Console dal novembre di quell'anno al 18 maggio 1804, e Imperatore dei francesi, con il nome di Napoleone I (Napoléon Ier) dal 2 dicembre 1804 al 14 aprile 1814 e nuovamente dal 20 marzo al 22 giugno 1815." Da Wikipedia
Andiamo, lo sanno tutti che era imperatore in tutto tranne che di nome, quant'è vero che 10 famiglie hanno in mano l'italia in tutto tranne che di nome.