Sto facendo una partita con Venezia e, sinceramente, il DLC mi sembra fatto un po' approssimativamente. Poco realistico. 1) I patrizi: si comportano troppo come i baroni. Capisco l'autonomia, ma addirittura a farsi le guerre a vicenda, no. Diventare degli specie di Duchi quando si conquistano un po' di territori, neanche. Dovrebbe essere tutto più controllato dallo "stato". 2) Le guerre per gli embarghi: ma sbaglio o le fanno tutti con troppa facilità? capisco Genova o Pisa che mi dichiarano guerra per togliermi delle "rotte commerciali" e magari si portano dietro degli alleati. Vabbé. Ma perché l'Impero Bizantino dovrebbe dichiararmi guerra...così, senza poter sostituire i miei avamposti? vogliono simulare quello che è successo prima della 4° crociata? ma non c'entra niente. Secondo me su questo punto mancano 2 cose: la prima è che gli avamposti commerciali dovrebbero fornire un bonus di entrate anche alle città della provincia, così anche la nazione che viene "invasa" da questi avamposti ci guadagna e ha interesse a mantenerli. E poi dovrebbero togliere quei mega-tesoretti che si guadagnano a razziare gli avamposti: del tipo che con 20 avamposti distrutti guadagni 2000$... 3) ...Perché se no, di conseguenza del punto 2, diventa ben poco conveniente investire in avamposti. O comunque bisogna farne pochi e sparsi per tutto il mare nostrum. Meglio investire sulla conquista di domini terrieri. Ma nella storia questo è successo solo con l'arrivo degli Ottomani! 4)Come si fa a simulare delle repubbliche marinare senza potersi difendere da delle invasioni con delle battaglie navali? Insomma, ditemi se sbaglio qualcosa io. Sono ancora al primo secolo di gioco.
Provo a risponderti in base alla mia ridotta esperienza, ho il DLC da circa 2 mesi. 1) Più che altro ho notato, d aparte dei patrizi, una certa tendenza all'espansionismo militare, d'altronde controllare la contea in cui sorge un tuo avanposto comemrciale ti pone al riparo dalle guerre di embargo, anche se non sono certo che l'IA si espanda per questo motivo. 2) Gli embarghi possono essere anche richiesti da una repubblica rivale, lo capisci dal fatto che questa entra in guerra come alleata del regno/impero. Nella mia breve esperienza di gioco tutti gli embarghi subiti derivavano da richiesta di una repubblica rivale. Credo che al cosa rientri in un'ottica di competizione tra repubbliche, non sono certo che un regno/impero di sua iniziativa avvierebbe una guerra di embargo. 3) Difficile rispondere. Considera che avere pochi avanposti non ti mette al riparo dagli embarghi e che averne tanti ti fa incassare molto denaro. Crearli in nazioni indipendenti di piccole dimensioni aiuta in caso di embarghi, dandoti qualche possibilità di vittoria. Acquisire domini è sempre utile, sopprattutto se costieri cosi da poterci sviluppare dentro anche un avanposto commerciale non embargabile, più che altro perchè ti incrementano la leva disponibile. Ho notato però che i vassalli, baronie escluse, tendono ad essere un pò ribelli ed oltre tutto, baronie incluse, a stancarsi velocemente di fornirti le truppe. 4) In effetti l'assenza delle battaglie navali è un limite che ho notato dall'inizio e non ho mai saputo come spiegare. Considera però che l'IA tende ad usare le flotte solo quando non può raggiungere la destinazione via terra, percui in gran parte dei casi non ti servono flotte per difenderti da un'invasione. Considera anche che la maggior parte dei conflitti a cui una repubblica è soggetta vertono su embarghi di avanposti, presso cui non disporresti comunque di una flotta con cui difenderli.
Guarda, mi sono appena beccato un embargo dai bizantini nonostante avessi le relazione a 80. E non vedo altri repubbliche in guerra. Ma in ogni caso è troppo facile convincere gli imperi a buttar fuori i mercanti. Che poi uno dice: vabbé, lasciamo stare l'impero bizantino finché è potente. Magari fa così perché è pure ortodosso. Ma in Italia l'SRI non dovrebbe più esistere, e comunque si finisce che sulle coste dell'SRI non commercia nessuno, perché convinciamo l'imperatore a fare l'embargo una volta io e una volta gli altri. A me succede questo. Il risultato è abbastanza irrealistico: poco commercio nell'adriatico e nel mar egeo, molto commercio sulle coste della Spagna e dell'Africa. Ripeto, la competizione tra repubbliche è cosa buona e giusta, ma dovrebbe essere una cosa tra le repubbliche, non che ogni volta entra un impero in gioco. Se no non conviene.
Tu non sbagli niente. E' la Paradox che è convinta che clienti fidelizzati vuol dire imbecilli che compreranno qualsiasi cosa anche se fatta coi piedi.
Vabbé adesso non esageriamo. Si poteva far di meglio ma mi sembra comunque una buona aggiunta. Comunque ora ho riprovato e ho visto che mi avevano attaccato appena la relazione era scesa sotto il +50...quindi insomma: tenere relazioni altissime e pregare, questa è la soluzione. Quindi paradossalmente forse è meglio concentrarsi su una nazione sola così concentri il miglioramento delle relazioni su quella...perché ho provato a disperdere gli avamposti, ma sembra che i non-cristiani non aspettano altro che tu faccia un avamposto per dichiararti guerra.
Ah, precisazione: ho scoperto che le città ottengono un corposo bonus (30-40-50%) se c'hanno un trade post nella regione. Quindi l'IA quando mi attacca senza poter sostituire quei trade post, con un pagamento di soli 150-200 dalle repubbliche rivali magari, è semplicemente stupida.
Che l'IA sia piuttosto stupida è innegabile, anche se nel caso da te esemplificato la cosa è irrilevante. In realtà di denaro che la nazione embargante prende dal numero di trade post che saccheggia. Considera anche che le repubbliche rivali, di quella appena embargata, fonderanno di li a poco nuovi trade post nelle province appena liberate, percui la perdita economica per la nazione è praticamente nulla. Nella mia partita al momento non c'è più un porto della mappa che non abbia un trade post.
Quello che dici è vero, in effetti. Anzi devo dire che in generale l'IA non mi sembra così stupida. Però c'è di mezzo anche la guerra...che costa.
Con le cifre che ho visto ottenere dai saccheggi dopo alcuni embarghi il costo della guerra diventa irrilevante. Certo è che dipende dalla ricchezza e potenza dell'embargante e dell'embargato, oltre che dal numero di trading post presenti sul territorio embargante. L'Impero bizantino che embarga Venezia, con almeno 10 trading post sul suo territorio, si porta a casa un bel pò di soldini, perchè difficilmente Venezià ha le risoerse per vincere il conflitto, che compensano più che sufficentemente le spese di guerra e i mancati ricavi successivi. Diverso è il caso del Regno di Sicilia che embarga Venezia, con 3 trading post sul suo territorio, oltre al fatto che Venezia potrebbe anche riuscire a vincere il conflitto, rischia che i saccheggi coprano a stento le spese di guerra ed i mancati ricavi successivi. Solo che l'IA questi ragionamenti non li fa, se ci sono le condizioni favorevoli ad un embargo lo applica, anche se economicamente non conveniente e/o a rischio di sconfitta. Considera però che solitamente le nazioni piccole non embargano, almeno dalle mie osservazioni, di loro iniziativa, il che rende loro meno oneroso il conflitto in caso di sconfitta, visto che le spese di guerra ricadono su chi ha richiesto l'embargo.
Quindi ritorniamo al punto iniziale del mio primo post: imho i saccheggi dei trading post danno troppi soldi. E che è, ci sono gli scrigni d'oro in sti porticcioli di scalo commerciale?
Nel trading post c'è un'enclave di mercanti della repubblica con i relativi beni personali, fondi per il commercio e merci. Quando il regno cattura l'enclave si prende tutto e scaccia od uccide i proprietari. Percui direi di si, ai fini delle meccaniche del gioco, ci sono degli scrigni d'oro, il cui valore credo sia coerente con la ricchezza generata dal trading post. Considera però che dubito l'IA faccia valutazioni economiche per decidere un embargo, percui questa discussione sul guadagno è valida solo per i giocatori. L'IA credo che ragioni in base alle relazioni diplomatiche per quanto riguarda regni/imperi ed anche , s enon solo, al controllo delle zone marine per quanto riguarda le altre repubbliche o forse meglio ancora famiglie patrizie.
Sì vabbé ma comunque 100 a porticciolo è troppo dai. I mercanti poi possono e dovrebbero fuggire, se proprio vogliamo trasportare nella realtà l'astrattezza del gioco. Comunque sì certo, prima di tutto le relazioni, tant'è che ho risolto tenendo sempre alte le relazioni con l'imperatore dei romani. Però se ne hai tanti di post, e quindi tanto guadagno, non basta averle positive, devi averle sopra il 60. Questo ho notato.
Ad essere sincero credevo che il reddito del saccheggio fosse legato alla prosperità della porto o della provincia. Comunque non è poi esagerato se consideri l'incasso medio annuale delle tasse di una città, dopo tutto in un saccheggio non ti interessa preservare il livello economico dell'insediamento. Fuggire richiede mezzi e tempo. L'occupazione di un trading post è solitamente una faccenda molto veloce, dopo tutto si tratta, generalmente, di un quartiere all'interno di un agglomerato urbano già sotto controllo.
Da ogni trade post prendi in media 11-12 al mese. Vuoi dire che loro si tengono i proventi di 1 anno, e come se noi tenessimo tutti 20000 euro in casa, senza spenderli o reinvestirli.
magari nn tieni 20000 euro in contanti ma li puoi tenere in beni, e credo che i mercanti avessero parecchi beni di valore nelle loro case
