"I Marò rimangono in Italia.....anzi no ci abbiamo ripensato"

Discussione in 'Off Topic' iniziata da Mauro92, 12 Marzo 2013.

  1. Mauro92

    Mauro92

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    Che ne pensate ?
     
  2. SkySpace

    SkySpace

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    Bah...era chiaro anche se speravo che ci ritornassero in India
     
  3. Kapitsky

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    Sul caso io la penso come lui http://www.azionetradizionale.com/2012/03/18/due-pesi-e-due-maro/ se hanno sbagliato devono pagare
    marò o non marò, o ci siamo dimenticati del Cermis , chi doveva giudicare i piloti americani secondo voi ? E Calipari ? Ma per favore che
    ci mettiamo a fare " tù vò fà l'americano " , che vergogna , e l'India ce la farà pagare a differenza di " noi " che agli americani lecchiamo
    il culo .
     
  4. Kapitsky

    Kapitsky

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    A proposito volevo fare le mie condoglianze al popolo venezuelano per la scomparsa del loro Comandante Hugo Chavez . Lui si che
    sapeva come trattare le multinazionali americane ... a calci in culo . Imparassero da lui i nostri " politicanti " altro che grillismi vari .
     
  5. Murphz

    Murphz

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    Io, dalla mia ignoranza in questione, penso che ci vorrebbe un organo internazionale competente per questo tipo di problematiche. Non possono essere giudicati in India perchè in acque internazionali, nè in Italia perchè è palesemente inutile. Ci vuole un organo non di parte, ovviamente legittimato da tutti gli stati (e qui viene il difficile forse), che esamini il caso e dia un giudizio.

    In ogni caso, la mossa italiana di farli arrivare qua per le elezioni (quando tantissimi studenti all'estero non hanno potuto votare) e poi fare sto giochino del "non torno più, ma parliamone", è veramente assurda.
     
  6. alberto90

    alberto90

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    A differenza di quanto letto sopra io sono assolutamente favorevole a che i nostri marò vengano processati in Italia, poichè la nave su cui erano imbarcati in servizio antipirateria è italiana e secondo il diritto penale se un reato ( in questo caso l' omicidio di due pescatori - chi ci garantisce che fossero davvero pescatori e non pirati in incognito magari vestiti da pescatori per osservare di nascosto le difese delle navi in trasito? ) viene commesso in suolo italiano o su mezzi italiani, è la giustizia italia a doversi prendere carico del processo. La nave si trovava in acque internazionali, quindi che l' India e gli indiani vadano a rompere i cabbasisi a qualcun' altro. Ricordiamoci che hanno rinviato il processo per mesi e mesi con le scuse più patetiche. Basta. Mostriamo i denti e facciamo vedere chi siamo.
     
  7. Murphz

    Murphz

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    Ma se io sparo dalla mia nave italiana ad un pescatore indiano fuori dalla mia nave? Comunque, detto tra noi...che senso ha che i marò vengano "processati" in Italia? Dato che l'unico scopo è solo reintegrarli nel servizio (come è già stato dichiarato da uno dei due: "Non vedo l'ora di tornare al lavoro") senza fare nessun vero processo al caso.

    Primo, regole di ingaggio, se non hai la certezza che non è un pescatore..perchè spari allora? Peraltro a parecchi metri di distanza. Avere un identificazione precisa è la regola, prima di premere il grilletto.

    Secondo, qui non si tratta di mostrare i denti o no, si tratta di far pagare le responsabilità di un errore in modo imparziale e giusto per tutte le parti coinvolte...sia per i due militari, sia per il governo italiano, sia per il governo indiano, sia per i pescatori/pirati/non so cosa che sono morti. E poi, se il caso è uscito fuori così tanto, difficile si tratta solo di pirati no?
     
  8. alberto90

    alberto90

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    Non importa se il soggetto ucciso si trova fuori dalla nave ... se l' assassino è sulla nave il processo si svolgerà nel paese di cui la nave porta la bandiera.
    E' scritto nel codice penale .... non su facebook. E poi scusa ... cosa ca...o ci fanno due pescatori su una barca che sta a galla per grazia di Dio fuori dai loro confini marittimi ??????? pescano squali?
     
  9. Murphz

    Murphz

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    Si, non conosco il codice penale in esame, ma ripeto che non ha molto senso...ci vuole un organo internazionale adibito a queste controversie, anzi, direi che non ha proprio nessun senso si..anche se è scritto nel codice penale.

    Io non lo so, come a quanto pare nessuno, ma se il caso è diventato talmente importante c'è molto altro forse. Non sono i primi pirati a morire, non mi pare di aver mai sentito tante storie nei tempi passati in cui i governi si incazzavano per la morte di pirati. Quindi perchè questi sono sotto processo? E ripeto, regole di ingaggio e identificazione, il fatto che io stia fuori dai confini marittimi, magari a pescare squali, non indica che sono un pirata....spero. Quindi, se c'è un caso così tanto grosso e importante, evidentemente qualche errore e responsabilità c'è di sicuro...altrimenti sarebbe normale routine no?

    Per il momento, notte :)
     
  10. Invernomuto

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    Ma infatti è quello che ha chiesto l'Italia, un arbitrato internazionale per giudicare i due marò. L'India ha sempre rifiutato arrogandosi il diritto di processare lei i due soldati, nonostante il presunto crimine sia avvenuto in acque internazionali.
    Per quanto mi riguarda hanno fatto bene a farli restare in Italia, la prima a non violare le regole è l'India, indipendentemente da cosa sia capitato e a chi sia da addebitare la colpa...

    Saluti
     
  11. Enok

    Enok

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    L'Italia ha finalmente fatto quello che ogni nazione sovrana dovrebbe fare, cioè difendere due funzionari dello Stato anche se hanno sbagliato. Mi spiace che hanno iniziato a ragionare in questo modo solo quando è saltata la commessa di Finmeccanica.
     
  12. roccia75

    roccia75

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    Però così facendo l'Italia è passata dalla parte del torto, indipendentemente che i due marò siano colpevoli o meno. Lo Stato italiano aveva dato la sua parola e non l'ha mantenuta.
     
  13. Kapitsky

    Kapitsky

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    [Mostriamo i denti e facciamo vedere chi siamo. ]
    E difatti lo stiamo facendo vedere , ahinoi , ma mostrare i denti solo a chi noi riteniamo più debole è facile , perchè non mostrammo i denti agli
    americani nei casi che ho sopra accennato ? Lì il diritto internazionale non contava ? Vorrei ricordare che in ambito Nato noi siamo ancora
    " quelli che tradirono nel '43 " ( recidivi , perchè già nel 1915 ...) anche se noi siamo ancora qui a raccontarci la favoletta della repubblica
    " nata dalla resistenza " e dei " liberatori " . Siamo sicuri che un'arbitrato internazionale ci darebbe ragione ? Oppure siamo sicuri che
    l'america ci spalleggierebbe e puntiamo su quello ? Dai quale padrone non aiuterebbe il proprio lacchè ?. ( quando Gheddafi ci sequestrava i pescherecci noi stavamo zitti anzi gli abbiamo pure regalato delle motovedette , gggrrr mostrare i denti, perfidi Indiani
    ve ne pentirete )
     
  14. Darksky

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    Fonte ?
     
  15. Invernomuto

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    Kapitsky, non so dove vuoi arrivare con il tuo discorso. Qui non si sta parlando del comportamento sulla scena internazionale dell'Italia dal 1915 ad oggi. Si sta parlando di un caso concreto, ovvero se è stato "corretto" da un punto di vista politico e di regole internazionali, non rimandare in India i due marò accusati di aver ucciso dei cittadini indiani.
    Non vedo cosa c'entrino i comportamenti dell'Italia in altre circostanze (peraltro che neppure riguardano questo governo).
    In QUESTA circostanza il Governo - a mio modestissimo avviso - ha preso una decisione corretta, sebbene non priva di conseguenze diplomatiche con l'India: passiamo noi dalla parte del torto (come roccia ha ben ricordato) e facciamo fare alle autorità indiane una figura non proprio eccelsa: è inevitabile che ci saranno delle ripercussioni...

    Forse si poteva gestire meglio dal punto di vista diplomatico questa parte della questione, ma resta il fatto che l'India non è che abbia dato molto spazio di manovra...

    Per il resto, il Governo ha fatto pressione diplomatica con l'India, senza risultato. Ha provato a coinvolgere l'UE, anche questo non ha avuto risultati con il Governo indiano.

    A meno di improbabili dichiarazioni di guerra all'India, non vedo cos'altro potesse essere fatto. Da quello che so è appurato che i marò operarono in acque internazionali, per cui l'India non ha nessun diritto per giudicarli. E' fuori discussione che i marò vadano (seriamente) giudicati e, se hanno effettivamente sparato a degli innocenti, per quanto mi riguarda, è giusto che vengano altrettanto seriamente condannati.
    L'unica soluzione credibile che salvi la faccia ad entrambi i litiganti a mio avviso è quella di istituire un arbitrato internazionale (con un collegio giudicante gradito ad entrambe le parti) che provi a ricostruire la verità dei fatti e arrivare ad una soluzione condivisa. Ma non sarà semplice.
    Altra ipotesi è che il Governo indiano tutto sommato si sia tolto una "patata bollente" con il mancato ritorno dei due soldati italiani. Magari non sapevano manco loro come uscirne: se li condanno incrino le relazioni con l'Italia/UE (e cmq faccio la figura di quello che se ne sbatte del diritto internazionale), se li lascio andare mi sputtano con le autorità locali e l'opposizione mi massacra. Così getto invece la colpa sul Governo italiano, faccio la voce grossa per qualche tempo, arriviamo ad un accordo (condanna simbolica e congruo risarcimento) e siamo a posto.
    Non è detto che non sia tutto concordato a tavolino.

    Ciao.
     
  16. Darksky

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    Fonte: Repubblica.it
     
  17. Pandrea

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    Da quel che so, una perizia indiana aveva stabilito che il fattaccio era accaduto in acque internazionali. Nonostante questo voleva processarli in India, in un chiaro clima non neutrale e influenzato da battaglie politiche interne. Pertanto l'India è in torto marcio e ritengo giusta la richiesta dell'Italia di un giudizio da parte di un paese terzo.

    Detto questo trovo mal gestito il tutto, esponendo l'Italia ad una brutta figura internazionale anche se nel giusto. Sarebbe stato meglio portarli all'ambasciata italiana in India e da lì richiedere ciò che è stato chiesto.
     
  18. Invernomuto

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    E come fai? Nel momento in cui atterrano in India i due marò sono sotto il controllo delle autorità indiane. Come li fai arrivare all'ambasciata italiana?

    PS
    Ho letto il link di azionetradizionale.com postato da Kapitsky. Lo trovo veramente di parte. Non credo che le acque internazionali siano a 300 metri dalla costa indiana, se uno decide di transitare in acque internazionali lo fa a suo rischio e pericolo, sapendo che se capitano incidenti non sei in India e sei soggetto alle regole giuridiche internazionali, con tutti i problemi annessi e connessi. Oltretutto si da per scontato che i nostri marò siano colpevoli, cosa che non è proprio assodata...

    Ciao.
     
  19. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Certo, ora o si tenevano o si riconsegnavano, intendevo escogitare qualche trucchetto prima. Tipo farli votare dall'ambasciata invece che dall'Italia o chiamarli con una qualsiasi scusa.
     
  20. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Ah ok. Sono d'accordissimo che poteva essere gestita meglio la cosa. Così non ci facciamo proprio una gran figura.
    Sul discorso ambasciata, azzardo che il rischio incidenti (e conseguente crisi diplomatica) sarebbe stato elevato. Boh, magari tenerli in un Paese neutrale, in attesa di trovare un accordo.
     

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