Il Programma Atomico Tedesco (e altre WMD) : dati ed ipotesi

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da rob.bragg, 21 Ottobre 2012.

  1. rob.bragg

    rob.bragg

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    In linea di massima è plausibile. Ma sto raccogliendo altri indizi e mi sta venendo un'altra idea ... (ma devo ancora finire di leggere parecchia roba).

    NB per tutti : plausibile = una racconto indiziario congruente; non significa sia vero, esatto, ecc.ecc.

    Comunque nel tuo quadro mancano alcuni elementi forse fondamentali :

    a) il ruolo di Von Ardenne / Houtermanns e del Reichspostministerium ;
    b) gli impianti di arricchimento dell'Uranio tedesco ;
    c) il ruolo dell'U234 nel Progetto Manhattan ;
    d) cosa fu raccontato veramente ad Hitler e cosa sperava veramente di ottenere Hitler, prima di lanciare quall'ultimo attacco che avrebbe messo fine alla guerra (secondo lui, ovviamente) ;
    e) il progetto nucleare giapponese ;
    f) le sparizioni di Kammler e Mueller.
    g) ...

    ciao

    - - -

    ADDENDA

    In questa ipotesi di 'storia alternativa' (che sicuramente molti non apprezzeranno, per motivi più che ovvi) alcune delle 'follie di Hitler', degli ultimi mesi di guerra, sembrano però trovare un piccolo spazio, quasi logico, nell'immenso puzzle.

    Esempio ? L'aver mantenuto ingenti forze e basi in Norvegia (tutti gli storici hanno lamentato questa pazzia), ed aver dirottato forze importanti per la difesa sud-est, degli accessi alla Slesia meridionale, alla Boemia e ai Sudeti. E nell'ottica dell'autunno 1944, quando i sovietici erano ancora fermi sulla Vistola ... aver pianificato l'attacco delle Ardenne, contro gli Alleati che erano già entrati ad Aachen e minacciavano ...

    :)
     
  2. Silvan

    Silvan

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    CSDIC si tratta delle registrazioni fatte segretamente dagli Inglesi nei campi di prigionia
    (CSDIC camp 11) e usate a Norimberga come prove contro Dornberger.

    Cioè pare che in queste registrazioni Dornberger parla di due test atomici, tutto il documento fu inviato a Norimberga per il processo ma questa parte rimase segreta, pare che adesso tutto il documento sia disponibile in qualche archivio.
    Vi faccio sapere se scopro di più...
     
  3. rob.bragg

    rob.bragg

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    Moooolto interessante ...

    Tutti i documenti prodotti a Norimberga furono archiviati con una sigla aa-nnnn, tipo PS-1234, se riuscissi a trovare il codice penso sarebbe più facile. NB : nella catalogazione ufficiale, fino a qualche anno fa (quando scaricai tutti gli archivi ufficiali) nelle sequenze numeriche esistevano parecchi buchi ...

    - - -

    ADDENDA

    Ricerca su testi ufficiali IMT / NMT : Dornberger viene citato solo due volte (NMT- Green Series - Vol II), relativamente al 'Caso Milch' ed in particolare ad un meeting 1943 con Hitler e l'OKW per la produzione aerea.
     
  4. Silvan

    Silvan

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    Albert Speer parla di questo volo nelle sue memorie. Il volo doveva portare il generale Otani ed un non precisato carico urgente.

    L'U-boat U234 ebbe una collisione subacquea vicino a Kattegat, per questo motivo fu costretto a fermarsi a Christiansand per le riparazioni. Successivamente un operatore radio dell'U-234 Wolfgang Hirschfeld scrisse che a Christiansand un carico urgente fu sbarcato con lo scopo di inviarlo in aereo in giappone.

    Quando U-234 fu scaricato a Portsmouth dopo la sua resa nel maggio del 1945 fu riscontrata una discrepanza di 70t tra il carico scaricato e quello dichiarato sull'elenco di bordo compilato a Keil nel marzo del 1945.

    Il ritorno di Otani con un volo urgente è anche confermato da una messaggio diplomatico ULTRA decifrato.

    Quell'aereo oltre a Otani trasportava anche parte del carico dell'U234? Sembra di si, se si si trattava sicuramente di apparecchiature tecnologicamente avanzate, ma non trovo nulla su cosa si trattasse.
     
  5. GyJeX

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  6. Silvan

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    Possiamo archiviare la notizia come infondata.

    ps: Pare che la notizia non sia nelle memorie ma qui:
    "The Berlin Bunker" O'Donnell
    O'Donnell ha intervistato Speer dopo la guerra e a pagina 251 riporta le parole di Speer a proposito di un viaggio non stop di un Ju-390 verso il Giappone.
    Purtroppo su google book proprio la pag 251 non fa parte della preview...
     
  7. Silvan

    Silvan

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    Non ho trovato nient'altro... :-(
     
  8. rob.bragg

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    Interrogatori di Speer da parte del CIOS, in preparazione del Processo di Norimberga - 21.6.45 e giorni ss.

    http://www.fold3.com/image/#231992820 e seguenti

    Pg.160

    Speer viene interogato sui vari aspetti delle ricerche avanzate tedesche, in campo militare ed industriale.

    Tra le altre cose, riferisce questo :

    "Another interesting development was an ultra high frequency contrivance developed by Siemens and used in the production of Buna"

    Un apparecchio ad ultra-alta-frequenza (UHF in senso elettromagnetico o qualcosa di elettro-meccanico ?), sviluppato dalla Siemens (?), per la produzione della gomma sintetica ?

    Cosa c'entra la Siemens (elettronica) con la buna (chimica) ?

    Qualcuno ha qualche idea di cosa potrebbe essere ?

    Non è che invece si riferisse (in modo mascherato - o mascherato a posteriori nella preparazione / traduzione del verbale) a qualche tipo di centrifuga per la separazione degli isotopi o un qualche apparato simile ai 'calutrons' di Oak Ridge ?

    NB 1 : nessun altro documento fa più riferimento a questa dichiarazione e negli interrogatori durante il Processo non ne venne fatta menzione.

    NB 2 : per la produzione di Buna venne costruito anche il famigerato impianto di Monowitz, costato centinaia di milioni di RM e che ufficialmente (dichiarazioni dei vertici della IG Farben, nel 1946-47, nel processo relativo) ... non produsse assolutamente nulla, nemmeno un chilogrammo di gomma ... L'impianto fu parzialmente smantellato prima dell'arrivo dei sovietici.
     
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  9. GyJeX

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    Ma questi interrogatori chi li ha fatti :)D)? Senza qualcuno che capisse di cosa si stava parlando, Speer poteva dire quello che gli pareva, magari infarcendolo con termini campati per aria, che fanno più figo... Se invece si trattasse di una centrifuga per la separazione degli isotopi, beh, ma questa Buna come c'entra ??
     
  10. rob.bragg

    rob.bragg

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    Gli interrogatori furono fatti da agenti (esperti scientifici ed industriali) del CIOS. Ed erano relativi ad approfondimenti sulle tecnologie avanzate, industriali e militari, usate nel Reich.

    La buna non penso c'entri molto con 'an ultra high frequency contrivance developed by Siemens and used in the production of Buna' (a meno che io mi sia perso qualcosa di chimica organica e processi industriali relativi) ed anche un normale tecnico dell'epoca avrebbe dovuto capirlo al volo ed indagare a cosa si riferisse realmente Speer. A meno che l'ordine non fosse quello di non riportare nei verbali cose 'sgradite'.

    Ora, delle due una :

    - o Speer era totalmente all'oscuro dei contenuti tecnici dei rapporti che gli venivano sottoposti, e quindi ripeteva al CIOS cose a casacio; e gli agenti scientifici del CIOS erno dei buontemponi ;

    - o Speer si riferiva 'velatamente' a qualcos'altro. Ma in questo caso il riferimento alla buna potrebbe non essere un caso, visto che nel mega impianto di Monowitz, la IG Farben investì due anni, centinaia di milioni di RM ... per non ottenere - ufficialmente - nulla.

    Quale fosse il reale scopo dell'impianto di Monowitz è rimasto un mistero, visto che nel processo alla IG Farben (a corollario di quelli di Norimberga) i dirigenti confermarono investimenti massicci ma produzione = zero assoluto (ma la IG Farben era nota per la sua efficienza, non certo per il contrario). Ma l'impianto assorbì anche, sempre secondo le testimonianze riportate del processo, enormi quantità di energia elettrica ...

    Cosa poteva essere un 'ultra high frequency contrivance developed by Siemens' ?

    Se fosse stato una (super)centrifuga per la separazione degli isotopi o un qualche apparecchiatura simile ai 'calutrons', realizzata ed installata (in parecchi esemplari) in un finto impianto chimico per la produzione di gomma sintetica, molti tasselli andrebbero al loro posto ...

    Lo stabilimento di Monowitz fu parzialmente smantellato prima dell'arrivo dei sovietici e gli impianti più importanti (quali ?) trasferiti (dove ?) ... misteri ...
     
  11. GyJeX

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    Pensandoci bene Monowitz era un posto ideale dove mettere eventuali centrifughe per la separazione degli isotopi: Forza lavoro gratis, miniere di carbone a pochi passi, un gigantesco impianto termoelettrico e acqua a volontà. E se non fosse la Siemens ma la AEG a lavorare a qualcosa a Monowitz ? Storicamente la AEG aveva in "gestione" migliaia di schiavi nella zona e sappiamo che lavorava fin dall'inizio a "generatori d'urto" per l'HWA (progetto charite anlage) e che questo progetto era talmente importante da legare le mani alla Gestapo! Ed inoltre sappiamo che questi generatori assorbivano quantità enormi di elettricità...
     
  12. rob.bragg

    rob.bragg

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    Impianto di dimensioni enormi, enorme quantità di manodopera, enorme quantità di energia : stiamo parlando di Monowitz o di Oak Ridge :)

    Max Steenbeck inventò il primo 'betatrone' (accelleratore di elettroni) nel 1934, lavorando per la Siemens (!). Betatrone => Ciclotrone di Lawrence => "Calutrons" di Oak Ridge. E se la Siemens avesse in segreto seguito un percorso simile ?

    Nell'immediato dopoguerra Steenbeck fu deportato in Unione Sovietica, dove collaborò al progetto della bomba atomica sovietica (!)

    Oppure poteva trattarsi di una (super)centrifuga (quelle progettate da Paul Harteck e poi usate, guarda caso, dai sovietici nell'immediato dopoguerra per arricchire l'uranio [tedesco !]).

    In fondo la descrizione di Speer è tanto enigmatica quanto (volutamente ?) confusa.

    Siemens e AEG collaborarono a moltissimi progetti segreti - anche sotto l'egida delle SS - incluso il fantomatico, segretissimo, incomprensibile 'Projekt Thor' (derivazione del 'Charite Anlage' o sua prosecuzione), a capo del quale c'era ... Walter Gerlach, che dal 1944 era anche a capo dell'intera struttura di ricerca nucleare del Reichsforschungsrat - Uranverein.

    Monowitz era parte dell'impero SS, ed il progetto fu supervisionato ... dal solito Kammler : lo stesso della costruzione di Auschwitz, delle V2 costruite negli impianti sotterranei annessi a Dora-Mittelbau, delle 'Wunderwaffen', del complesso 'Reise'/'S-III' e della maggior parte dei progetti segreti degli ultimi due anni di guerra : ma anche lo stesso svanito nel nulla e mai inquisito (nemmeno in contumacia) a Norimberga !

    Quante coincidenze :)
     
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  13. GyJeX

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    Beh, anche con le proporzioni del caso... Si parla comunque di migliaia di MW

    E Gerlach era moooolto amico di heinrich von buol (general manager della Siemens) e di Konrad Gund (direttore capo dello stabilimento di Erlangen), Gerlach era di casa a Erlangen dove la Siemens assemblava i betatroni da 6 MeV per la luftwaffe.
     
  14. rob.bragg

    rob.bragg

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    Speer nei 6 giorni di interrogatori condotti dall'USSBS (17-22 maggio 1945) e poi nei 7 giorni successivi di interogatori con il CIOS (dal 28 maggio in avanti), per un totale di oltre 100 pagine di verbali, fece una incredibile serie di dichiarazioni, in parte confuse e contraddittorie, ed in parte poi indirettamente smentite (o dimenticate) nelle sue successive memorie.

    Ma in ogni caso la (mia) sensazione è che fossero interogatori molto superficiali e brevi, per un personaggio di quella portata, alla fine di una guerra mondiale; molte volte con domande e risposte quasi scontate.

    A parte quella frase particolarmente 'confusa' o 'ermetica', che ha attirato la mia attenzione proprio perchè cercavo possibili riferimenti a ricerche 'non convenzionali', ci sono vari passaggi in cui sembra riferirsi, direttamente o indirettamente, a cose o a eventi per nulla chiari (e poi mai più chiariti).

    E nei successivi interrogatori ufficiali durante il Processo (Trial of the Major War Criminals Before the International Military Tribunal. Nuremberg: IMT, 1947 - Blue Series, Vol.16) Speer fu ancora più 'superficiale', con risposte in molti casi evasive o troppo generiche per un personaggio che dal 1943 aveva dominato (seppure in condominio con le SS) il sistema economico del Reich. Con un atteggiamento talmente poco incisivo da parte di Jackson, da far quasi pensare ad un accordo esistente con la pubblica accusa.

    La mia sensazione, dopo essermi letto tutti quei verbali (confrontandoli con le stesse memorie) è che Speer fosse già ampiamente e consapevolmente entrato (non so se spontaneamente o se in base ad accordi / suggerimenti interessati) nella fase della 'ricostruzione di una verginità' in termini politici (politica che nel processo di Norimberga pagò ampiamente) e di una 'auto-incensazione' in termini storici; e che molti dei personaggi (agenti segreti, scienziati, esperti, pubblici ministeri) con i quali venne a contatto non fossero affatto maldisposti o particolarmente curiosi ed interessati a dipanare la matassa di quelle incredibili vicende storiche.

    E quindi, per molti versi, penso che il 'mito di Speer' dovrebbe essere profondamente riconsiderato. E le sue successive memorie prese, molto abbondantemente, con le pinze.

    PS : peccato non sia riuscito a scaricare gli interrogatori di Dornberger (protetti) e che quelli di molti altri personaggi fondamentali (da Kammler, a Mueller, a Bormann, allo stesso Von Braun, a tutti gli scienziati nucleari) per un motivo o per l'altro non esistano proprio ...
     
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  15. GyJeX

    GyJeX

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    due paginette interessanti da questo libro: http://books.google.it/books?id=9JxRDwiMix8C

    [​IMG]

    [​IMG]

    E l'articolo del Time a cui si fa riferimento

    TIME
    Nov. 27, 1944

    V-3?

    The terrible novelty of V-2 had by no means worn off yet, but London last week was already abuzz with speculation about V-3—supposedly an atomic bomb. Allied bombers renewed their attentions to Rjukan, Norway, the site of a heavy-water plant which the Nazis have recently rebuilt after its destruction by the R.A.F. and Norwegian patriots last year. Meanwhile, British censors passed a London dispatch giving the most circumstantial account to date of atomic bomb possibilities.

    According to this account, the Nazis may have discovered an entirely new approach to atomic explosives. Before wartime censorship blacked out all talk of atomic experiments, it was known that most scientists put their atom-smashing hopes mainly in cyclotronic bombardment of atoms with deuterons—the heavy hydrogen nuclei derived from heavy water. Individual atoms have been smashed, but in a bomb atoms must explode in quantity, each disintegrating atom setting off others. The new Nazi experiments are said to be along lines suggested by the composition of the "White Dwarf," companion of Sirius, which is the densest known star.

    The White Dwarf is so dense (specific gravity: 61,000) that a cubic inch of its substance weighs about one ton. Physicists believe that ordinary atoms could not be compressed to such density, and they suppose that the tremendous pressures and high temperature of the White Dwarf have broken up its atoms, letting their space-hungry electrons escape and leaving only the much more compact atomic nuclei.

    The speculative London report suggested that the Nazis are using the same pressure principle to crush atoms. The crusher: A "Neuman" demolition charge, which explodes inward instead of outward. Used in a sphere, the Neuman charge might develop pressures of tens of thousands of tons per square inch at the center, perhaps enough to disintegrate an unstable atom such as uranium and release its explosive atomic energy. British scientists believe that such an explosion, though not far-reaching in area, would develop unheard-of violence at the point of impact.

    What Is V2? Last week V-2 was still almost as great a mystery as V-3. If the British had recovered any duds for examination, they were keeping mum about it. Some Hollanders claimed they had seen V-2 launched from bare ground; others, from 80-ft. concrete pits. Some experts thought it could have been launched from barges off the Dutch coast. V-2 was variously reported to be guided by radio, by gyro compass, by fins, by spinning. But on one thing experts agreed: V-2 is a self-contained rocket, carrying its own oxygen and traveling at such speed (1,000 to 3,500 m.p.h.) that ordinary antiaircraft defenses are useless against it.

    The consensus: V-2 is probably propelled by alcohol or gasoline and liquid oxygen. It has a warhead with about a ton of explosive, a supply of compressed gas (perhaps nitrogen) to force the fuel into the combustion chamber, and fins to keep it on a set course. It is believed to carry at least seven times the weight of its explosive in fuel. It probably has a series of jets, operated in succession to keep the rocket going on its long course (and perhaps helpful also in steering). One plausible reconstruction, by Martial & Scull, Manhattan industrial designers, indicated a steering mechanism in the tail. It seems unlikely that V-2 is steered by radio, since V-111s not and, at the heights to which V-2 climbs (60 miles or more), accurate observation to correct its deviations from the set course would be difficult. With a trajectory like that of a long-range shell, dropping sharply from its peak height, V-2 is probably launched at about a 30° angle from the ground for its 250-300 mile flight.

    Glimpses of the Moon. Last week Britain's famed jack-of-all-sciences, J. B. S. Haldane, philosophically predicted a big postwar future for V2, which he thought could rise to 200 miles if fired vertically. Mused Haldane: "it could take photographs . . . [of] the sun and perhaps other heavenly bodies. . . . For the cost of a day of war, it should be practicable to send a series of rockets round the moon and photograph its far side."
     
  16. rob.bragg

    rob.bragg

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    Alla fine ho deciso di provare a riassumere il quadro generale, secondo la mia personale interpretazione, che, data la materia, non può che essere molto opinabile; lascio a ciascuno di voi trarre le proprie personali valutazioni e conclusioni :)

    - - -

    Il programma nucleare tedesco

    a) la ricerca nucleare tedesca (reattore e bomba) iniziò con un largo anticipo (almeno due anni) rispetto al Progetto Manhattan. Non mancavano fisici e chimici nucleari di prim'ordine (Werner Heisenberg, Carl Friedrich von Weizsacker, Karl Wirtz, Erich Bagge, Otto Hahn, Walter Gerlach, Paul Harteck, Kurt Diebner, Horst Korsching, Erich Schumann, Walter Trinks, Manfred Von Ardenne, Fritz Houtermanns), non mancavano le idee (anche per approcci non convenzionali), e non mancavano le materie prime (ossido di uranio innanzitutto, con i maggiori stock al mondo). Già nel 1941 Von Ardenne e Houtermanns avevano fatto circolare nell'Uranverein e nell'HWA un memorandum segreto con la descrizione di tutte le caratteristiche della reazione a catena e del disegno di una bomba e sembra che Houtermanns avesse anche determinato con buona approssimazione la massa critica delle bombe all'uranio e al plutonio.

    b) il programma sembrò essere, fin dall'inizio, canalizzato in quattro/cinque filoni principali, in qualche modo 'formalmente coordinati' dal Reichsforschungsrat - Uranverein (sotto la responsabilità di Gerlach, nell'ultimo anno e mezzo di guerra) :

    b1) il gruppo Heisenberg (KWI) e dei fisici teorici, che lavorò alla realizzazione di una pila nucleare (prima Virushaus, poi Haigerloch); Heisenberg e V.Weizsacker, nonostante avessero compilato documenti molto specifici in materia già nel 1941, alla fine non riuscirono ad arrivare alla sperimentazione di un vero reattore, per una combinazione di 'scarsa volontà', errori tecnici (assolutamente incredibili, visti i personaggi) e mancanza (relativa, o pretestuosa) di materiali fondamentali (acqua pesante e grafite sufficientemente pura).

    Quest'ultimo punto lascia spazio a molte interpretazioni. Per l'acqua pesante (D2O) i tedeschi avrebbero potuto tranquillamente sviluppare impianti 'nazionali' fin dal 1939/40, invece che limitarsi ad importare quella prodotta in Norvegia (e quanto di decisero a farlo, era troppo tardi). E, ancor più facilmente, la grafite poteva essere tranquillamente prodotta nella quantità / qualità necessaria dall'industria chimica più avanzata al mondo. In entrambi i casi il problema fu soprattutto legato alla mancata (volontà di) collaborazione / comunicazione tra questi signori della fisica e le grandi aziende come la I.G.Farben e la Degussa. La Degussa in particolare, con l'impianto Auer-Werk (a Oranienburg - non venne mai attaccato nel '43/'44, poi venne completamente distrutto con un'incursione di 600 B-17, il 15 marzo 1945, poco prima che cadesse in mani sovietiche, ma guarda caso anche pochi giorni dopo i presunti esperimenti di Ohrdruf), era all'avanguardia nella lavorazione dei metalli e produsse notevoli quantità di metallo di uranio (necessario per le pile atomiche), di berillio, ecc.ecc. (ci sono ordini e documenti vari). A Farm Hall, Heisenberg e V.Weizsacker si contraddissero più volte, dimostrando come la loro massima preoccupazione fosse quella di non risultare coinvolti con il regime, ma contestualmente di difendere il proprio elevato 'status' nel campo della fisica nucleare teorica.

    b2) C'erano poi vari sottogruppi di fisici e chimici nucleari coordinati o direttamente dipendenti dall'HWA, in particolare Schumann, Diebner, Harteck e Trinks, che si occuparono di progetti molto diversi : metodi ed apparecchiature per l'arricchimento dell'uranio, il progetto del reattore di Gottow, i progetti 'alternativi' di bomba (la c.d. bomba 'cava').

    Questi team in effetti arrivarono a risultati significativi in tutti i campi d'azione elencati, anche se la stragrande maggioranza della documentazione e delle prove sono state distrutte, trafugate, segretate. Ma sono gli stessi protagonisti ad aver raccontato, direttamente o indirettamente (con brevetti e attività immediatamente successive alla fine della guerra) le loro realizzazioni.

    E' indubbio che le supercentrifughe di Harteck ottennero ottimi risultati nella separazione isotopica (con rendimenti nettamente superiori a quelli dei calutrons di Lawrence a Oak Ridge) ed oggi le apparecchiature di quel tipo sono largamente utilizzate in tutto il mondo, avendo soppiantato gli altri metodi di arricchimento. Ma mentre a Oak Ridge, per ottenere meno di 1 (uno) kg di U235 al mese, vennero installati migliaia di calutrons (e migliaia di sistemi per la diffusione gassosa), in impianti giganteschi nei quali lavorarono decine di migliaia di persone, non sapremo mai quante supercentrifughe furono realmente realizzate e dove furono installate (ma non certo migliaia, e nemmeno centinaia : forse poche unità o qualche decina) : così rimarrà per sempre il mistero di quanto U235 (e soprattutto, di quale 'grade') i tedeschi riuscirono a produrre. Anche se a proposito di arricchimento di uranio, P.Harteck a Farm Hall dichiaro : "I was amazed at what I saw at I.G."

    E' anche molto probabile che la pila atomica di Gottow (di Diebner) raggiunse, con l'ultimo esperimento dell'autunno del 1944 (G-IV, forse con l'uso di uranio parzialmente arricchito) il livello critico, o addirittura lo superò, provocando il primo incidente atomico della storia. Era in ritardo di due anni esatti rispetto al reattore di Fermi ed in quello stesso momento ad Hanford erano ormai installati e funzionanti tre reattori e tre impianti per il trattamento del plutonio, ma accertare ed accettare questa evidenza rappresenterebbe comunque un radicale cambiamento nel racconto storico, rispetto al tradizionale resoconto del clamoroso, ridicolo, fallimento di Heisenberg, nella grotta di Haigerloch. E qui si ... innesca il 'terzo' elemento.

    Gli americani percorsero decisamente, con tutta la potenza industriale e la 'tranquillità' strategica derivante dal loro strapotere economico e dalla loro privilegiata e protetta posizione geografica, la via del 'gigantismo', con gli impianti di arricchimento di Oak Ridge e i reattori di Hanford, puntando fin dall'inizio a 'grandi' bombe all'uranio e al plutonio (anche perchè la massa critica venne a lungo sovrastimata e soprattutto nessuno pensò a sistemi differenti); è invece probabile che i tedeschi, ed in particolare i responsabili dell'HWA, scelsero, fin dal 1941/42, per una serie di ragioni legate a carenze di programmazione, di organizzazione ma anche alla situazione industriale e materiale complessiva ed alla crescente campagna di bombardamento sulla Germania (oltre a particolari esperienze personali), strade alternative.

    In effetti qui sta una delle maggiori differenze, mai sufficientemente sottolineata, dei due programmi atomici : alla guida 'tecnica' di Manhattan c'erano persone come Robert Oppenheimer, Hans Bethe, Edward Teller : tutti fisici teorici, che non potevano concepire altro che bombe 'supercritiche', per definizione e forma mentis. In Germania, agli effetti pratici, i progetti sostenuti dal HWA furono invece affidati a gente come Schumann (che era anche a capo del dipartimento ricerche del HWA stesso, ed era un fisico specializzato in esplosivi, non un teorico e non un 'nucleare' puro) a Trinks (il suo migliore allievo), e a Kurt Diebner (un fisico sperimentale) ed altri fisici sperimentali. I teorici (Heisenberg, V.Weizsacker, Witz) si auto-emarginarono, fin dall'inizio, nella Virushaus e girarono l'Europa occupata a discutere e tenere convegni ...

    E'abbastanza probabile che le 'bombe cave' di Schumann-Trinks derivassero proprio da queste circostanze : una particolare, avanzata e consolidata tecnologia in questo campo e l'esigenza di produrre ordigni non convenzionali, sufficientemente potenti ma a basso costo e di piccole dimensioni (anche per il problema dei vettori : la Germania non percorse MAI seriamente nemmeno il sentiero dei bombardieri strategici quadrimotori, per volontà della Luftwaffe e di Göring, che era formalmente a capo del 'Piano Economico' ed anche del Reichsforschungsrat). Lo stesso discorso vale per gli esperimenti di Zippermayr con le 'bombe liquide' (FAE, nella terminologia moderna), forse sperimentate sul Fronte Russo e forse confuse con ordigni 'tattici', visti gli effetti (radiazioni a parte).

    b3) C'era poi il gruppo 'civile', finanziato e sponsorizzato dal Reichsposteministerium, con l'accoppiata Von Ardenne - Houtermanns. L'attività scientifica di Von Ardenne fu talmente importante che nell'immediato dopoguerra, collaborando con i sovietici al loro programma nucleare, si meritò il Premio Stalin !. Ma nell'ambito del programma nucleare tedesco le sue attività sono rimaste per lungo tempo 'sconosciute'; ancora oggi si sa veramente poco di quello che per quasi quattro anni venne elaborato nei suoi laboratori e alla APS (la società per la ricerca nucleare costituita e finanziata dal Reichpostministerium) : sicuramente si lavorò ad un grande ciclotrone (abbinato al 'duoplasmatron' di invenzione di Von Ardenne) e con questi apparecchi ad un sistema alternativo di arricchimento dell'uranio. Houtermanns, da parte sua, avendo tra i primi ipotizzato, negli anni '30, le reazioni nucleari all'interno delle stelle, era particolarmente interessato alla FUSIONE nucleare. Ma non bisogna dimenticare che le potentissime e ricchissime Reichspost finanziarono anche le ricerche di Konrad Zuse e la costruzione dello Z3 e dello Z4 (un anno prima di ENIAC) : per farci cosa ? Per gestire i codici postali dei Gau ? E guarda caso, lo Z4, nel febbraio 1945 venne evacuato d'urgenza da Berlino alla Bassa Sassonia (Göttingen), ad un tiro di schioppo dagli impianti segreti sotterranei delle SS.

    b4) Ed infine, dal 1943 in poi, entrarono in scena le SS, con il segretissimo e super-potente Sonderkommando Kammler, che poteva avvalersi di risorse immense e soprattutto di manodopera a costo zero, e che, inter alia, fu responsabile ed artefice della realizzazione dei giganteschi impianti sotterranei in Turingia (nell'area AWO, Arnstadt, Wechmar, and Ohrdruf), in Boemia e nella bassa Slesia (dai vari MDW / Dora fino ai 'top secret' S-III e 'Projekt Riese') : alla fine della guerra Kammler era responsabile in pratica di tutti i più importanti ed avanzati programmi tecnologici ed industriali del Reich, dalle V2 & A9/A10 & V101, alla costruzione dei nuovi jets e dei missili antiaerei, antinave, anticarro, ai visori IR, ai radar, ecc.ecc.; e si era 'riservato gli impianti Skoda di Pilsen quale 'base industriale' personale (guarda caso la Skoda di Pilsen fu uno degli ultimi obiettivi assegnati a Patton).

    c) Ci sono evidenze che delle 3.000+ tonnellate di ossido di uranio esistenti in Germania (tra stock iniziali e produzione, nel corso della guerra, nelle miniere dei Sudeti), una buona parte 'sparì' (anche considerando i quantitativi requisiti dagli Alleati e dai sovietici) dagli inventari di fine guerra. Sicuramente decine di tonnellate di uranio vennero lavorate e metallizzate dal Auer Werke e da altri impianti (esistono ordini e documentazione) e centinaia di tonnellate di scorie di queste lavorazioni sono state recentemente ritrovate in miniere di sale; i 560 kg di uranio a bordo dell'U-234 erano contenuti in contenitori rivestiti in lamine d'oro : l'uso di contenitori con rivestimento in oro per semplice ossido di uranio è assurdo; quell'uranio doveva essere almeno parzialmente arricchito; e stranamente, le casse erano presenti nella distinta di carico tedesca ma SPARIRONO dalla distinta ricompilata in inglese dagli americani per il Gen.Groves.

    Nessuno ha mai scoperto (o meglio, ha mai ufficialmente dichiarato) dove i tedeschi lavorassero, raffinassero e arricchissero l'uranio : in teoria servono impianti giganteschi, con migliaia di sistemi di diffusione gassosa o di centrifughe o con versioni particolarmente potenti dei ciclotroni (come i calutrons di Lawrence, a Oak Ridge), che consumano energia elettrica in quantità industriale. Il fatto che impianti di tale fatta non furono ufficialmente mai realizzati e/o mai trovati dagli Alleati è - nella 'Storia' ufficiale - una delle prove del fatto che la Germania non intraprese il percorso dell'arricchimento del materiale fissile.

    Ma Harteck, come accennato, in uno dei colloqui registrati a Farm Hall (il 6 agosto 1945), mentre discuteva con Heisenberg e Korsching sulle necessità industriali relative all'arricchimento di uranio, dichiarò : "I was amazed at what I saw at I.G.", sottolineando che potevano esserci soluzioni ben più efficienti degli impianti di Oak Ridge. Cosa aveva visto e in quale impianti della I.G. Farben ?

    Durante gli interrogatori da parte del CIOS, in preparazione del Processo di Norimberga (21.6.45 e giorni ss.), Speer dichiarò "Another interesting development was an ultra high frequency contrivance developed by Siemens and used in the production of Buna" : Un apparecchio ad ultra-alta-frequenza (UHF in senso elettromagnetico o qualcosa di elettro-meccanico ?), sviluppato dalla Siemens (?), per la produzione della gomma sintetica ? Cosa c'entra la Siemens (elettronica) con la buna (chimica) ?

    Ora, delle due una :
    - o Speer era totalmente all'oscuro dei contenuti tecnici dei rapporti che gli venivano sottoposti, e quindi ripeteva al CIOS cose a casaccio; e gli agenti scientifici del CIOS erano dei buontemponi, disposti in buona o malafede a bersi qualsiasi cosa ;
    - o Speer si riferiva 'velatamente' a qualcos'altro. Ma in questo caso il riferimento alla buna potrebbe non essere un caso, visto che nel mega impianto di Monowitz, la IG Farben investì due anni, centinaia di milioni di RM e la manodopera di decine di migliaia di internati e centinaia di tecnici specializzati tedeschi ... per ottenere - ufficialmente - un bel nulla. Quale fosse il reale scopo dell'impianto di Monowitz è rimasto un mistero, visto che nel processo alla IG Farben (a corollario di quelli di Norimberga) i dirigenti confermarono appunto gli investimenti massicci ma una produzione pari allo zero assoluto (ma la IG Farben era nota per la sua efficienza, non certo per il contrario). E questo nonostante l'impianto (mai entrato ufficialmente in funzione) assorbì anche, sempre secondo le testimonianze riportate del processo, enormi quantità di energia elettrica ... (!?)

    Cosa poteva essere un 'ultra high frequency contrivance developed by Siemens' ? Se fosse stato una (super) centrifuga per la separazione degli isotopi o un qualche apparecchiatura simile ai 'calutrons', realizzata ed installata (in parecchi esemplari) in un finto impianto chimico per la produzione di gomma sintetica, molti tasselli andrebbero al loro posto ... E Monowitz era parte dell'impero SS, ed il progetto fu supervisionato ... dal solito Kammler. Comunque. lo stabilimento di Monowitz fu parzialmente smantellato prima dell'arrivo dei sovietici e gli impianti più importanti (quali ?) trasferiti (dove ?) ... il mistero rimarrà e difficilmente verranno trovate prove di ciò che realmente avvenne ...

    d) I programmi di Kammler erano relativi, come detto, ad una molteplicità di progetti, tra i quali le V9/V10 (in collaborazione con Dornberger e Von Braun), la V-101 (Skoda a Pilsen, probabilmente il primo razzo con combustibile solido della storia), le FAE di Zippermayr; ma anche a molte altre cose, dai missili teleguidati alle cose più 'esotiche'. Von Braun testò la A4 nel 1942, con il primo lancio coronato da successo nell'ottobre; dopo di che lasciò l'incombenza della produzione a Speer e poi alle SS. Tra il 1942 ed il 1945, il team di Peenemünde non riuscì a sperimentare più nulla ? Davvero strano ... Il disegno delle A9/A10 era iniziato nel 1940 ... alcuni testimonianze raccontano di un test riuscito, nel marzo 1945, dalla Turingia verso Capo Nord (ancora occupato dai tedeschi) e di un sito di lancio per missili intercontinentali pronto nell'area AWO ('Polte-2').

    e) La bomba 'cava' (meglio sarebbe 'cava & ibrida') di Schumann-Trinks era 'sub-critica', non richiedeva decine di kg di U235 o Pu239 o altro materiale fissile, ma probabilmente solo qualche centinaio di grammi di tali componenti, utilizzando metodologie derivanti dall'esperienza maturata con le 'hollow charges' convenzionali, per arrivare alla fissione 'assistita' ('boosted fission') di piccoli nuclei sub-critici (di U233 o U235 o Pu239), utilizzando a tal fine elementi leggeri come il deuterio (o simili).

    Esistono documenti del Patto di Varsavia (ritrovati negli archivi ex-DDR) che comprovano la realizzabilità / realizzazione di mini-bombe sub-critiche con un centinaio di grammi di plutonio. Ovviamente la magnitudo di queste bombe è relativamente bassa, tra 0,1 e 1 kT. Ed il progetto ricorda molto anche le 'Swan Devices'. Ma la particolarità del progetto Schumann-Trinks stava nella catena 'hollow charge' => compressione => fissione ('boosted-fission') del nucleo, che avrebbe potuto evolvere in un sistema 'boosted fission' => 'fusion', cioè una bomba termonucleare (come dai brevetti che Schumann tentò di depositare nell'immediato dopoguerra, con un innesco hollow-charge per una reazione D + n => T). Del resto le 'Swan Devices' americane, basate su un principio molto simile, nacquero come atomiche 'miniaturizzate' tattiche ('Davy Crockett') ma si trasformarono ben presto negli inneschi ('Robin Primary') delle prime bombe H (W38 e W47). Ed il sogno di Schumann e Trinks era (come testimoniato in vari documenti del HWA) quello di arrivare alla fusione (molto più potente, efficace, efficiente) non alla fissione dell'uranio / plutonio.

    f) Alcuni esperimenti potrebbero essere stati condotti, in particolare nell'ottobre 1944 (tra il 10 ed il 12) a Rügen (ed in quegli stessi giorni, per almeno 60 ore Berlino, il centro del Reich, rimase, inspiegabilmente e pericolosamente, isolato dal mondo) e nel marzo 1945 a Orhdruf. Ci sono molti indizi, testimonianze (Romersa, AFFIDAVIT Zinnser), intercettazione desegretate (MAGIC), ma soprattutto, per quanto riguarda Ohrdruf, c'è un rapporto segreto del GRU direttamente per Stalin, del marzo 1945, riemerso dagli archivi ex-sovietici, nel quale si parla di DUE esperimenti in Turingia, nel giro di pochi giorni (e forse di altri due ordigni pronti); sappiamo perfettamente quanto fosse 'rischioso' preparare un rapporto di questa portata direttamente per il compagno Iosif Vissarionovic Džugašvili, senza essere più che certi dei contenuti (!!!). Ci furono anche molte testimonianze di internati dei campi di Ohrdruf (i pochi sopravvissuti) e di Buchenwald (non lontano, e del quale il primo era un satellite) ... Quando Truman, a Potsdam, informò Stalin di Trinity, Stalin non sembrò particolarmente sorpreso ...

    Qualcosa è sicuramente successo : non sappiamo esattamente cosa ..., Non penso sia storicamente accettabile negare tutti gli indizi, i documenti e le testimonianze solo perchè dei test su campioni del terreno svolti a distanza di 60 anni non danno certezze assolute ma lasciano un'importante alea di dubbio. Soprattutto tenendo conto che molto probabilmente queste bombe erano di bassa magnitudine e non certo come quelle di Hiroshima / Nagasaki (e gli eventuali residui radioattivi esponenzialmente minori) e che per 45 anni quelle aree sono rimaste sotto il ferreo controllo sovietico e, per di più, aree di interesse militare.

    g) Nel processo di Norimberga, il giudice Jackson cercò di informarsi con Speer (con il quale aveva instaurato un rapporto sicuramente confidenziale ...) relativamente ad uno strano esperimento atomico che avrebbe provocato la morte istantanea di 10.000 prigionieri, nei pressi di Auschwitz (Monowitz ?)... Speer negò di esserne a conoscenza; così come negò qualsiasi risultato pratico del programma atomico, imputandone la causa al fatto che i migliori scienziati erano emigrati (dimenticandosi, in questo, che nella squadra tedesca avevano comunque militato due premi Nobel ...). La domanda rimase senza risposta ma non venne più riproposta a nessun altro delle decine di imputati, nemmeno a quelli responsabili dei campi di concentramento (ma del resto Hans Kammler e Heinrich Müller erano già spariti ...). E peraltro nessuno si preoccupò nemmeno di citare a testimoniare Gerlach (responsabile del Reichsforschungsrat e quindi dell'intero programma nucleare tedesco), che in teoria doveva ben essere informato di una simile cosa. 10.000 internati uccisi, forse con un esperimento nucleare ed il Tribunale che deve giudicare sui crimini commessi contro l'umanità sorvola allegramente sulla faccenda, ritenendo sufficiente una 'frettolosa smentita' di Speer.

    E ovviamente il giudice Jackson pensò non fosse assolutamente necessario approfondire con Speer il problema della sua dichiarazione al CIOS relativa ai legami tra produzione di Buna e strane apparecchiature realizzate dalla Siemens. Ma, come ricordato, nel processo di Norimberga DUE DEI PIU' IMPORTANTI ARTEFICI dei programmi di 'sterminio', Kammler (che nella fase iniziale della sua 'ascesa' fu responsabile della realizzazione di Auschwitz) e 'Gestapo' Müller, non vennero nemmeno inquisiti; e non c'era nessuna prova certa che fossero morti : erano semplicemente scomparsi ... Oswald Pohl, che nella gerarchia SS e dei campi era più o meno allo stesso livello di Kammler, venne invece condannato a morte. E quando, nell'ambito del processo alla I.G.Farben fu interrogato Otto Ambros (ed altri dirigenti del Gruppo), i giudici accettarono di buon grado una enorme sequenza di dichiarazioni incredibili e incredibilmente false (a proposito del tabun, ma anche dell'impianto di 'buna' di Monowitz), senza indagare ulteriormente. Ma che razza di farsa fu Norimberga ?

    h) L'U-234 (l'unico grande U-Boat della classe XB sopravvissuto) compì una missione segretissima, partendo alla fine di aprile 1945 da Kiel con un carico di uranio e molto altro materiale high-tech (incluso ... avanzatissimi inneschi all'infrarosso), oltre a progetti e piani di costruzione per le Wunderwaffen, jets, missili e radar, ed alcuni importanti tecnici al seguito. Ma non puntò direttamente verso l'Impero del Sol Levante. Vagabondò nel Mare del Nord (praticamente un suicidio, nel 1945, rischiando più volte di essere affondato; in effetti venne danneggiato e dovette rientrare in porto per riparazioni) tra Germania e Norvegia per almeno una settimana; poi finalmente si inoltrò nell'Atlantico, con una rotta MOLTO settentrionale e ... raggiunge le coste nord-americane, arrendendosi alla US Navy, dopo aver inviato messaggi in chiaro con una falsa posizione per sviare le unità costiere ASW della RCN (mentre invece il cacciatorpediniere USS Sutton ne conosceva perfettamente la posizione e lo raggiunge senza problemi). Tutto ciò quando da tempo c'erano voli sulla rotta polare con Ju-290 / Ju-390 che collegavano la Germania al Giappone, partendo dalle basi nel nord della Norvegia. I materiali più preziosi e soprattutto i tecnici avrebbero potuto prendere tranquillamente quella strada ...

    i) I rapporti ufficiali del Progetto Manhattan, fino al marzo 1945, rappresentano una situazione praticamente disperata ... Il materiale fissile (U235) prodotto in più di un anno non era nemmeno il 50% di quello richiesto per 'Little Boy', perchè gli immensi impianti di Oak Ridge producevano meno di 1 (uno) kg di U235 ('grade' 85/90%) al mese e almeno metà di quella produzione fu dirottato ai reattori di Hanford, per produrre plutonio. Ma l'innesco della bomba al plutonio sembrava essere al di là delle possibilità tecnologiche americane (ci si lavorò per due anni senza una soluzione : un rapporto ufficiale del marzo 1945 recitava ancora : 'ci sono alte probabilità che gli inneschi potrebbero non funzionare'). Il sistema richiedeva una sincronizzazione al 1/3000 di secondo di decine di detonatori, per determinare l'implosione del nucleo. Nessuna tecnologia elettro-meccanica era in grado di assicurare tale risultato. Morale : non c'era abbastanza U235 per una bomba all'uranio, c'era invece plutonio in abbondanza, ma una tecnologia valida ed affidabile per l'innesco dell'implosione. Groves era quasi disperato, Oppenheimer era completamente esaurito (basta vedere le foto di Trinity : un cadavere ambulante). Poi, miracolosamente e senza una chiara spiegazione, nel giugno 1945 gli stocks (o la produzione ?) di U235 raddoppiarono e in luglio avvenne l'esperimento di Alamogordo, con la bomba al plutonio ('implosione', e con i detonatori perfettamente efficienti), che 'andò oltre le più rosee aspettative' ...

    Il libro 'ufficiale' del Progetto Manhattan, R.Rhodes : "The making of the atomic Bomb" (quasi 1.000 pagine per un Premio Pulitzer, e mille altri premi), sorvola allegramente su questi temi fondamentali, semplicemente specificando che alla fine i problemi furono risolti, grazie all'aumentata efficienza degli impianti di Oak Ridge (ma nel 1945 non furono più aggiunti calutrons e sistemi di diffusione gassosa) e a soluzioni tecniche alla fine scoperte dall'industria elettronica americana. Sorvola anche sulla strana coincidenza per la quale uno degli scienziati più importanti del Programma Manhattan (responsabile proprio della componente 'detonatori' della bomba ad implosione) si chiamasse Luis Walter Alvarez e che il BUORD (Navy Bureau of Ordnance) ordinò (documentazione ufficiale), subito dopo la cattura del U-234, ad un certo Mr.Alvarez di prelevare e scortare il Dr.Schlicke (l'esperto degli inneschi IR trovato a bordo del U-Boote) con i suoi congegni, e di riferire al più presto. Una pura coincidenza ...

    - - -

    La domanda senza risposta

    La domanda più ovvia che sorge - sempre - e che consente - sempre - di archiviare ogni ipotesi su un (anche solo parziale) successo del programma tedesco, è : perchè Hitler non usò l'atomica, se ne aveva una (o diverse), invece di sprecarle in 'tests' o di lasciarle ai vincitori ? In fondo perfino la bomba di Hiroshima è stata utilizzata senza un test ... ed il personaggio Hitler non sembra certo di accreditato di significativi valori morali.

    Io sono abbastanza convinto, come ho cercato di spiegare, che la soluzione dell'enigma abbia molto in comune con gli altri elementi delle WMD tedesche : gli N-Stoff. I tedeschi, tramite la I.G. Farben e lo specialista O.Ambros (inventore, gestore, manager, consulente ...) produssero tra il 1940 ed il 1944 12.000 ton di Tabun e 0,5 ton di Sarin. Il 98% fu caricato in granate, bombe, razzi. Bastava una dozzina di ton. di questi agenti (con semplici vettori quali artiglieria e nebelwerfer) per bloccare / distruggere una qualsiasi operazione alleata / sovietica, su un area di una decina di km2. Ma neanche gli N-Stoff vennero usati, nemmeno nei giorni finali e più drammatici, nemmeno per guadagnare il tempo necessario per eventualmente terminare altri e più importanti progetti. E l'uso di qualche decina di ton di tabun su un area ristretta avrebbe provocato, in termini tattici, danni ben superiori e più devastanti di quelli di una bomba della magnitudo di 0,1 - 1 kT.

    O.Ambros, con le sue dichiarazioni a Hitler, in una conferenza appositamente organizzata nel maggio 1943, con una - voluta - totale distorsione della realtà, creò il dubbio, nell'OKW ed in Hitler stesso, che anche gli Alleati potessero disporre dei 'nervini' e che ci fossero terribili rischi di enormi rappresaglie. In realtà gli S.M. alleati ebbero il terrore dell'utilizzo dei gas da parte tedesca, in Normandia ed in altre circostanze, perchè, pur non essendo a conoscenza dei 'nervini' (che sono 50-100 volte più efficaci dei vescicanti come la Yprite), sapevano quali tremende problematiche avrebbero creato nella gestione di grandi operazioni. Figurarsi se avessero saputo degli N-Stoff.

    Le SS (Karl Wolff - che aveva rapporti continui con Kammler e quindi presumibilmente era a conoscenza di tutti i programmi segreti del Reich) ebbe contatti continui con l'OSS (e Dulles) in Svizzera ('Operation Sunrise'), a partire almeno dal 1944. Cosa abbiano REALMENTE trattato rimarrà sempre un mistero (ma Kammler e Müller sono scomparsi e, come detto, nemmeno inquisiti; lo stesso Wolff, nonostante fu l'assistente di Heydrich ed ebbe un importante ruolo nelle attività di deportazione e dei campi di concentramento, se la cavò con quattro anni); Speer è stato trattato in modo veramente 'umano' e moltissimi alti esponenti dell'I.G. Farben (dal presidente all'amministratore delegato) furono condannati a pene di pochi anni, nonostante i legami con Auschwitz e lo sfruttamento della manodopera internata nei campi.

    Nei mesi finali della guerra, Hitler più volte ripeté come un mantra che un'arma 'miracolosa' ('Wunderwaffe'), un arma della vittoria' ('Siegewaffe'), stava per essere resa disponibile, che i test erano già stati condotti, e che per questo bisognava resistere ... resistere ... ; lo stesso concetto lo aveva espresso ad Antonescu nell'agosto del 1944 e a Mussolini, nel loro ultimo incontro ... e Mussolini era estremamente fiducioso, ripetendo cose simili ancora nel dicembre 1944 (discorso al Teatro Lirico a Milano) e poi nel marzo 1945 ...

    - - -

    Tre considerazioni generali e finali :

    1) la strategia tedesca si dimostrò - anche nel fondamentale campo della ricerca nucleare e della produzione di armi atomiche - disastrosa, per inefficienza, disorganizzazione, superficialità, mancanza di prospettiva; come del resto fu in qualsiasi altro campo della pianificazione e della gestione della guerra. La stupida rivalità tra i fisici tedeschi è solo la punta dell'iceberg, in questo senso.

    2) Hitler non si circondò solo di una corte di adulatori incapaci (da Göring a Himmler, Keitel, Jodl, ecc.ecc. : inutili idioti, suicidatisi o condannati a morte a Norimberga) ma FU circondato da un gruppo di persone capaci ed efficienti che probabilmente lo 'tradirono' in modo estremamente brillante ed intelligente, forse salvando la Germania e l'Europa da una guerra chimica / nucleare ma soprattutto salvando se stessi (Speer, Kammler, Wolff, Ambros ed i vertici I.G. Farben, ecc.ecc.). Un quadro ben differente, IMHO, da quello della 'Sonderweg' e dei luoghi comuni di famosi storici, come W.Shirer, per il quale "... the course of German history ... made blind obedience to temporal rulers the highest virtue of Germanic man, and put a premium on servility", che ha dettato di fatto le guidelines per la lettura della storia della Germania nel XX secolo.

    3) La Germania ebbe a disposizione armi con le quali mutare, parzialmente, il corso degli eventi; quantomeno ritardare la sconfitta e/o modificare le operazioni militari o l'equilibrio tra fronte occidentale ed orientale (a scelta), rallentando alleati e sovietici (a scelta). Non fu fatto. Non credo che furono solo probabili minacce di ritorsione a determinare questo risultato : sotto il diluvio di bombe (i 'firestorms'), con la popolzione e le città dilaniate e con la RKKA e le 'poesie di Ilya Ehrenburg' alle porte, si continuava a combattere e si rinunciava alla resa, ma nel contempo si temevano altre e più terribili ritorsioni ? Irrazionalmente ridicolo, anche e soprattutto per Hitler; penso che il 'non-uso' (almeno della parte di WMD accertata : i 'nervini') fu soprattutto una operazione di 'intelligente disinformazione', bottom-up, abilmente gestita proprio per manipolare le percezioni e le decisioni del dittatore. E forse si può anche immaginare che la distorsione di importanti risorse verso programmi assurdi, in termini di costo-efficacia (come le V2), derivasse da una manipolazione della stessa regia, che, probabilmente gestì anche importanti trattative sotterranee.

    Rimangono alcune domande fondamentali : cosa sconvolse Patton, dopo i ritrovamenti fatti negli impianti sotterranei in Turingia ? Qual'era la paura degli americani, se non quella di un attacco diretto sulle grandi città dell'East Coast, tramite missili e (piccole - ma non potevano essere altrimenti, per evidenti problemi di payload) bombe atomiche ? Cosa doveva assolutamente scoprire e riportare negli USA la 3rd Army (e tutto lo stuolo dell'intelligence al suo seguito), lanciata a rotta di collo nelle aree già assegnate ai sovietici, in Turingia, nei Sudeti e fino a Pilsen ? Qual'era la missione dell'U234 e perchè il comandante non la rispettò, consegnandosi all'USN ? Cosa fu realmente scoperto in tutti gli immensi impianti sotterranei della Germania centrale ?

    Infine un piccolo commento personale sul libro di Karlsch, che ha provocato tutto questo dibattito; è un ottimo libro, molto documentato, redatto con tutti i sacri crismi del metodo storico : documenti, fonti, testimonianze verificabili. L'autore, intelligentemente, si è tenuto alla larga dalle 'derive cospirazioniste', non solo evitando qualsiasi accenno e/o ipotesi sugli argomenti più scottanti ma addirittura criticando (in una nota a fine libro) alcuni testi, come 'Critical Mass', che, pur avendo contribuito con nuovi elementi e fonti storiche hanno ipotizzato - nei capitoli finali - complotti e retroscena molto difficilmente dimostrabili. Eppure, anche in questo caso, le valide argomentazioni di un libro serio non hanno suscitato ricerche, approfondimenti ed un dibattito altrettanto serio, ma solo un imbarazzato sdegno ...

    saluti
     
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  17. GyJeX

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  18. cohimbra

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    Fine OT
     
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  19. GyJeX

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  20. Silvan

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    Recentemente ho riletto il post #136 dove @rob.bragg riassume le notizie raccolte sul programma nucleare tedesco.
    Vorrei aggiungere alcune considerazioni circa il “dubbio” sui risultati forniti dai test effettuati a Ordruhf dal PTB nel 2003 e nel 2005. Avevo già espresso nel post #106 la mia insoddisfazione circa l’incompletezza dei test effettuati che non permettono di arrivare a conclusioni certe. Perché il PTB non ha fornito i dettagli delle misurazioni effettuate? Perché non sono state utilizzate in modo esaustivo le moderne tecniche di radiometria e datazione nucleare? Torno sull’argomento per confermare la mia ipotesi che non si è “voluto” fare di più ma che tecnicamente molto di più si sarebbe “potuto” fare per accertare la verità.

    Faccio subito una precisazione: la presunta modesta entità dell’esplosione di Ordruhf, in relazione per esempio alle bombe esplose ad Hiroshima e Nakasaki, e i 60 anni trascorsi dall’evento non sono un ostacolo ai test in oggetto.
    Un moderno spettrometro di massa fornisce misurazioni accurate anche su campioni di 1 (uno) miliardesimo di grammo ( 1 ng).

    Le misurazioni sono volte alla ricerca di tutti gli isotopi prodotti in una esplosione nucleare e nei loro prodotti di decadimento.
    La presenza degli isotopi è l’impronta dell’esplosione, la misurazione della proporzione tra isotopi e prodotti di decadimento permette di datare l’evento. Ciascuna coppia di isotopi (parent atom -> dauther atom) fornisce in base al tempo di decadimento una stima sulla datazione. I radionuclidi prodotti in una esplosione atomica sono parecchi: Iodio 131, Cesio 137, Cobalto 60, Stronzio 90, Plutonio 239, Americio 241, Uranio 238, Uranio 235, Ceno 144, rutenio 106, cripton 85, xenon 133. Alcune di queste sostanze sono volatili, altre hanno un tempo di decadimento cosi veloce che dopo 60 non forniscono alcuna indicazione sulla datazione dell’evento. In ogni caso la presenza del prodotto di decadimento in misura superiore ai livelli naturali è anche questa un’impronta dell’evento nucleare.

    Nella datazione esiste il problema della contaminazione del campione. La misura è attendibile solo se il campione possiede la caratteristica fisica per cui non scambia atomi di quell’isotopo con l’esterno. Questa caratteristica non può essere posseduta da un terreno, ma nel nostro caso solo da rocce o da frammenti di materiale vetrificato o fuso.

    Nel suo rapporto finale il PTB afferma che i livelli di Cs-137 e isotopi, sono fuori norma ma che questi sono dovuti agli esperimenti in aria svolti negli anni ’50 e ’60 e all’incidente di Chernobyl. Si parla anche di tracce di U238 e U235 ma la proporzione fra i due isotopi è simile a quella naturale e non a quella dovuta ad un evento nucleare. Non si fa nessun accenno agli altri isotopi (attivi o decaduti) non si fa riferimento al problema della contaminazione e a tentativi di isolare campioni specifici.
    Nel suo libro Karlash parla di valori di Cs-137 e Co-60 superiori al normale e di tracce di U238, U235, e Pu239. Rimanda poi ad ulteriori approfondimenti sulle proporzioni isotopiche da svolgere con il reattore ad alto flusso dell’Istituto Lane-Langevin di Grenoble o al GSSK Geesthacht (dove sono questi test?). Nel libro si accenna a valori particolarmente alti di radioattività misurati sui campioni di terreno vetrificato.

    Null’altro!

    Cosa manca.
    Un’analisi spettrometrica completa che misuri la presenza almeno degli isotopi principali e necessari per identificare un fenomeno nucleare: Cesio, Cobalto, Stronzio, Plutonio, Americio, Uranio.
    Un’analisi spettrometrica completa dei campioni vetrificati e di quelli non vetrificati, per datare l’evento con le varie coppie (parent atom -> dauther atom) almeno quelle di cui siamo certi si sono trovate tracce (U238, U235, Cs-137, Pu239, Co-60).
    Solo con queste analisi si può escludere con certezza scientifica che a Ordruhf non avvenne alcun esperimento nucleare, oppure concludere che sono necessari ulteriori approfondimenti.
    Non si è voluto fare ma si poteva/potrebbe.
     

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