Perché in Italia l'astensionismo ha raggiunto livelli eccezionali ed è in aumento? Perché, mi chiedo io, chi è disgustato dalla politica non va al seggio e vota scheda bianca? Mentre scrivo si sono appena chiusi i seggi e a Roma, visto l'andazzo, sarà tanto se avrà votato il 50% degli aventi diritto. Allora, se la gente è stufa di questa politica e vuole esprimere il suo dissenso perché non va al seggio, dimostra di avere a cuore il governo del proprio Paese, vota scheda bianca manifestando la propria volontà? Perché astenersi? Se ti astieni, a mio parere, perdi il diritto di lamentarti poi della politica. Forse che le persone non hanno voglia di alzarsi e andare al seggio e poi votare scheda bianca come se questa fosse un voto perso? Come se fosse un voto di seconda categoria. Non lo so, sto ipotizzando. Altre idee non mi vengono in mente. Penso al libro "Saggio sulla lucidità" di Saramago. Non credo di spoilerare nessuno se dico che nelle elezioni che si tengono all'inizio del libro la gente vota in massa scheda bianca. E quando il governo dichiara irregolari i risultati delle elezioni e ne indice di nuove, ancora più persone vota scheda bianca (più dell'80%). Tratto da qua: http://www.laprivatarepubblica.com/saggio-sulla-lucidita/ Che ne pensate? Ciao!
Bellissimo il libro di Saramago. Sui numeri dell'astensione in Italia forse però non è ancora il caso di preoccuparsi. Ho letto sull'Huffington Post di oggi un'intervista al Prof. D'Alimonte in cui si scopre che siamo ancora un paese in cui si vota tanto rispetto ai nostri vicini europei. Citando "[...]L'Italia rimane comunque il Paese europeo con la più alta affluenza alle urne, rispetto alla Francia, alla Germania, all'Inghilterra che si fermano sotto il 70%[...]" Se ti interessa l'articolo lo trovi qua: http://alturl.com/ye2mb Luigi
Grazie della segnalazione, non sapevo che in ottica comparativa fossimo messi meglio degli altri Paesi (dato su cui sinceramente non avrei scommesso un centesimo prima di leggere l'articolo). Sarebbe comunque interessante avere i dati completi di tutti i Paesi. Però, ciò che volevo mettere in risalto nel mio post era quella che, nell'articolo da te citato, D'Alimonte chiama "prospettiva storica", cioè da oltre il 90% del 1979 siamo passati al 75% di febbraio 2013 (ma, ripeto, a Roma il 75% se lo sognano, va bene che è il secondo turno, va bene che non sono le elezioni politiche ma quelle comunali *). Ciao! * [peraltro mi pare logico che l'elezione per il sindaco, essendo una figura più vicina al cittadino, presenti un'affluenza più elevata anziché inferiore...no?]
L'incremento dell'astensione è fisiologica nel secondo turno, una parte dell'elettorato, più o meno grande, che a partecipato al primo turno non si vede rappresentata dai due contendenti al ballottaggio e diserta le urne. Nel contesto attuale la parte che diserta, ossia gran parte dell'elettorato del M5S, è più numerosa di quella che ha disertato i ballottaggi delle precedenti elezioni comunali/provinciali/regionali, non ha alcune senso fare paragoni con le elezioni del parlamento in quanto prive di ballottaggio, e quindi più evidente. In questa tipologia di elezioni, uninominali a doppio turno, la valutazione dell'afflusso alle urne andrebbe fatta solo sul primo turno, per i motivi spiegati sopra.
E su questo direi che non si discute Votanti 1^ turno Roma 2013: 52,81% Votanti 2^ turno Roma 2013: 44,93% http://elezioni.interno.it/comunali/votanti/20130526/Gvotanti12070.htm Votanti 1^ turno Roma 2008: 73,66% Votanti 2^ turno Roma 2008: 63,12% http://elezionistorico.interno.it/i...e2=70&ne3=700900&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S Mi sembra che qualunque considerazione si voglia fare il trend c'è, è consistente e si vede Ciao
L'astensione tra primo e secondo turno è rimasta stabile, attorno al 9%, quello che è aumentata di gran lunga è l'astensione al primo turno, che poi è l'unico dato da considerare, che aumenta ben del 20%. Considerando che ho l'impressione che la faccenda importi poco o nulla ai politici, c'è da domandarsi che cosa pensa di ottenere questo 20% di italiani che non è andato a votare.
Spera che un altro 20% non vada a votare così va solo il 30%. Non so a cosa serva dato che anche se votassero solo i due candidati il voto è valido, però così è.
La mia personalissima sensazione è che quell'astensionismo sia in larga parte gente che aveva votato M5S e che è rimasta delusa da Grillo&Co. E' gente che considera ormai "invotabili" PD e PDL (e, in parte, come dargli torto), ma non ha più alternative. A questo giro ha preferito passare, probabilmente anche per dare un segnale al M5S. Ciao.
Sono d'accordo con Invernomuto. L'elettorato non sa più chi votare e non si sente rappresentato da nessuno. Basti pensare che la lista civica di un (quasi) perfetto sconosciuto (Alfio Marchini), non affiliato al M5S, ha preso il 10% al primo turno a Roma.
è meglio votare scheda nulla, con la scheda bianca è fin troppo facile metterci sopra una x, da me in città ne sono successe tante, figuriamoci nei paesini di 3000 abitanti...
Nota a margine: per me è una situazione preoccupante, l'exploit del M5S ha rappresentato un segnale chiaro alla vecchia classe politica. In assenza di una risposta "forte" da parte di PD e PDL o di una ristrutturazione del M5S, il malcontento di ormai una larga fetta degli italiani (più di un terzo) potrebbe trovare forme di espressione meno democratiche (per quanto M5S utilizzi toni "violenti", se non altro siedono e partecipano alle attività del Parlamento). A mio avviso, se la situazione si mantiene come l'attuale, alle prossime politiche si rischia il botto di qualche outsider meno democratico, se trova il leader carismatico in grado di catalizzare su di se il voto degli scontenti. Passatemi una provocazione: credo che se oggi si presentasse alle elezioni un Mussolini, avrebbe grandi possibilità di trovarsi a ricevere l'incarico dal Presidente a formare un Governo. Letta&C. si devono rendere conto che *un comico* (indubbiamente carismatico ma pur sempre un comico) e dei *perfetti sconosciuti* eletti in rete senza la minima competenza hanno preso il 26% dei voti alle politiche... La mia percezione è che pochi politici abbiano percepito la gravità di questo fatto (qua già fanno festa perché ha vinto il PD e il M5S ha fatto flop...). Non vorrei che, a forza di sopravvalutare la pazienza degli italiani e a pensare che "stiamo troppo bene per fare una rivoluzione", una certa classe politica dia per scontato l'attuale ordinamento. Si rischia di scoprire nel modo peggiore che gli italiani la pazienza la stanno esaurendo e che ci sono parecchie persone che non stanno così bene come pensano i politici... Ciao.
Ma da un punto di vista prettamente pratico, che differenza c'é fra una scheda nulla e il non andare a votare? Mica serve un quorum... Ciao.
Credo che Mauro92 si riferisca a possibili brogli, che in certe zone d'Italia (specie paesini sperduti) sono una realtà consolidata.
Pratico credo nessuno (a parte la questione dei brogli ma a riguardo non ne so nulla e anzi sono un po' scettico), ma a livello di significato c'è un abisso secondo me. Se pensiamo a quello che disse Alemanno dopo il primo turno, cioè che l'astensionismo era stato causato dal derby, e lo prendiamo per vero beh allora mi viene da piangere perché significa che questa gente non si merita niente e non ha il minimo diritto di lamentarsi. Ma vabbeh lo ha detto Alemanno... Perché uno che voterebbe scheda bianca (se andasse al seggio) resta a casa? Perché non ha voglia? Secondo me è importante esprimersi in qualunque situazione che ci riguardi e, nel caso in questione, è importante esprimersi non-esprimendosi, cioè votando scheda bianca. Se non vai nemmeno al seggio hai deciso che la questione politica non ti riguarda e, per come la penso io, perdi il diritto di lamentarti. Se quello di voto è un diritto-dovere allora è fondamentale andare al seggio, che poi si decida di votare per X o Y, votare scheda bianca o fare uno scarabocchio sulla scheda penso sia irrilevante. Ciao
Più che altro la differenza sta nella probabile interpretazione del politico. Una scheda bianca o nulla indica un elettore attivo, ossia un cittadino che si è preso il disturbo di andare a votare e che la prossima volta potrebbe anche decidere di votare qualcuno. Un astenuto indica un elettore passivo, ossia un cittadino che non si è preso il disturbo di andare a votare e che probabilmente non se lo prenderà neppure alle prossime elezioni.
Per nostra fortuna gli estremismi d'oggi sono composti da caproni impegnati a difendere il proprio orticello. Mi pare che qualcuno del forum sia iscritto a partiti d'estrema destra, non voglio offendere ma vedere FN, Fiamma e Pound presentarsi separatamente per dividersi l'1% dei votanti è ridicolo, stessa cosa i comunisti. E poi secondo me un'eventuale capo carismatico di un'ala estrema verrebbe ucciso prima che possa affermarsi, è già successo in Austria qualche anno fa mi pare. Sono dell'idea che anche Mussolini e Hitler avrebbero avuto "sfortunati incidenti" se non ci fosse stato il pericolo rosso
Qual'è il punto di "esprimersi"? Credi davvero a questa favoletta dei messaggi che la classe politica raccoglie dall'andamento delle elezioni? Ai partiti interessano esclusivamente i risultati elettorali e i seggi conquistati. Un ipotetico 80% di astensionismo o di schede bianche non darebbe alcun segnale a nessuno; al massimo produrrebbe uno speciale a Porta a Porta. Io sono rimasto a casa, come da molte tornate ormai, perchè non ci sono movimenti politici in grado di rappresentarmi. È proprio il sistema Italia, a cominciare dalla costituzione, ad essere fallimentare. Se al governo sale il PD (coi suoi alleati) o il PDL (coi suoi alleati) non mi cambia assolutamente nulla. Forse dovrei votare il Movimento di Grillo, ma la casalinga di Voghera in parlamento o in consiglio municipale non la voglio.
Salve a tutti. Grazie per la bella discussione Esco da un'esperienza miltante in u n partito in liquefazione. L'unica cosa che ho rubato è il tempo alla famiglia per fare banchetti e riunioni. Non ho mai avuto incarichi pubblici. Mi sento "pulito" ma allo stesso tempo un minimo esperto e continuerei volentieri il mio impegno nello schieramento di "centro e qualcosa" a cui appartengo. Mi chiedo: Se la gente non vuole piu i poltici perche sono tutti ladri e neppure la casalinga di Voghera perchè incapace. CHI VUOLE la gente ? Se i partiti come sono stati pensati 70 anni fa hanno finito la loro funzione di rappresentanza e delega, quali sono le forme di associanziomismo politico in grado di scaldare la gente ? COSA VUOLE la gente?
Credere che votare serva a cambiare qualcosa, non solo in Italia, ma nel Mondo, è una bella storiella che magari raccontano i giornali o quei poveretti col paraocchi che credono nella democrazia. Votare penso sia uno dei più grandi moti di alienazione della nostra società, nella quale il singolo delega ad un partito o formazione politica, a cui per altro non crede sinceramente, il compito di gestire uno stato, senza per altro fare niente attivamente per modificare la realtà. E come si può per altro pretendere di giudicare queste formazioni politiche, se i mass media ci danno una visione della realtà totalmente distorta, come si può pretendere di votare essendo informati, quando in realtà i nostri politici sono filtrati attraverso uno schermo belli truccati e sorridenti? Votare diritto del cittadino? Bah, poter avere una voce nella politica può essere un diritto, ma votare e poi non avere alcun modo di esprimere la propria opinione è come non votare.