Anche quelli Israeliani, eppure non mi sembra che Israele faccia proprio quello che vuole Obama. Per il resto ripeto, sono congetture. Obama sembrava essersi esposto con Morsi all'inizio, e ripeto che i militari stanno meglio dietro le quinte, che nell'interregno tra Mubarak e Morsi, dove hanno governato loro, hanno solo perso consenso nel paese. Secondo me gli USA possono aver dato la spintarella finale, ma non aver complottato tutto dall'inizio. Poi anche le mie saranno congetture, e infatti non se ne uscirebbe più, quindi amen.
La democrazia, questa bella parola che significa tutto e niente, usata dai regimi plutocratici per giustificare tutte le loro porcherie, come nel medioevo si usava la religione e nell'età romana la res publica.
Francamente non credo più di tanto nella manina USA dietro la caduta di Morsi, non perché gli USA non ci proverebbero se potessero, ma perché gli USA si sono dimostrati negli ultimi decenni talmente incapaci in politica estera e nei giochetti dietro le quinte, soprattutto in Medio Oriente, che se veramente avessero provato a manipolare la situazione oggi Morsi sarebbe bello e tranquillo come un pascià. Gli USA politicamente parlando non hanno più da anni una visione chiara dei loro interessi nella zona, a differenza ad esempio di Russi e Cinesi. Mi pare difficile pensare che tramino in Egitto contro la Fratellanza Mussulmana e poi si battano per armarne le milizie in Siria. Obama è nel pallone e i suoi consiglieri ancora più di lui. Sorrisi, pacche sulla schiena, discorsi in maniche di camicia, ma stringi stringi anche l'ultimo viaggio in zona di Kerry si è dimostrato un insuccesso. Finora il gioco è stato gestito in buona parte da Qatar e Arabia Saudita, con la Turchia almeno per il momento fuori gioco, ma ora tutto potrebbe cambiare e qatarioti e sauditi trovarsi con il cerino acceso in mano e la cosa non mi farebbe certo dispaicere.
Scusa, ma non è meglio avere dei regimi chiusi e autoritati, sul modello dell'Arabia Saudita, in tutto il Medio Oriente, piuttosto che delle dittature autoritarie e laiche? Il gioco degli Stati Uniti è trasformare l'intero Medio Oriente in una grande Arabia Saudita vassalla e sottomessa. Non è nell'interesse degli Stati Uniti che tali stati si occidentalizzano, se no unendo il forte nazionalismo arabo con un modello di cultura moderno e occidentale, gli stati arabi diventerebbero una seria minaccia.
La situazione sta sfuggemdo di mano, a tutti; c'è il serio rischio di un altra guerra civile, su base settaria religiosa (laici e copti contro integralisti) Giza, le Piramidi e la Sfinge, il Nilo, Tebe, Luxor e la valle dei Re, Abu Simbel ... peccato per chi non c'è stato ... ho idea che potrebbero rimanere off-limits per un pezzo ...
C'è di mezzo l'esercito. A meno che si spacchi come in Siria, ma ne dubito, non credo permetterà lo scoppio di una vera guerra civile. Piuttosto, volenti o nolenti, dovranno sopprimere la rivolta dei fratelli mussulmani con mezzi poco gentili.
Non sono mai stato in Egitto, purtroppo, e la situazione politica fortemente instabile rende impossibile fruire e godere di queste bellezze storiche-archeologiche. Se non ricordo male, durante la Primavera Araba, nei giorni della contestazione a Mubarak, il Museo del Cairo venne danneggiato e forse anche depredato. Purtroppo il patrimonio culturale di un Paese viene messo da parte nei momenti di grande confusione, quando non viene persino danneggiato, come la gigantesca statua di Buddha in Afghanistan (rarissima testimonianza della presenza del Buddhismo in Medio oriente), fatta esplodere dai Talebani nel 2001. L'Egitto, poi, è un Paese che vive in gran parte di turismo tanto per le bellezze archeologiche che per i luoghi più mondani come Sharm El-Sheik, quindi il caos politico si traduce anche in meno introiti, a dispetto chi dice che "con la cultura non si mangia" (anche se dovremmo apprezzare i beni culturali a prescindere da un possibile guadagno).
Senza voler fare polemica (anzi, in realtà un po' sì, ma non con voi colleghi forumisti ) http://www.ilpost.it/2013/07/08/live-egitto-strage-nasr/ Se fosse successa una roba del genere ma ai danni della fazione opposta, starebbero tutti parlando dell'ideologia repressiva degli islamisti, tipo quello che è successo in Iran con l'onda verde. Poi per carità, ci sono stati anche i morti tra i copti, non sto difendendo nessuno. Anche se, tra l'altro, il maggior massacro contro i copti è avvenuto per mano dell'esercito a Maspero.
Secondo me c'è qualcosaltro. A parte tutto, l'Egitto credo sia forse l'unico dei Paesi arabi che possa diventare davvero uno Stato laico. Ricordiamo che dai tempi di Muhammud Alì si è cercato di laicizzare lo Stato, processo poi aumentato considerevolmente con la scoperta del passato dell'antico egitto e del nascente turismo che ha reso gli egiziani molto western-friendly. Il punto è che oltre a livello culturale anche l'economia del Paese vive molto grazie al turismo e uno Stato integralista come l'Irlan per esempio avrebbe inficiato molto negativamente su questo frangente. Penso che dietro al golpe anti morsi ci sia anche questo
Mbeh ma queste sono le posizioni e gli interessi degli oppositori a Morsi. La parte di Egitto che appoggia Morsi in gran parte credo che non abbia ne molti contatti ne molti interessi con gli occidentali, se non quelli che possono avere tutto accendendo la tv. Se dici che è un motivo di intervento dell'esercito mbeh, l'esercito di motivi ne aveva un sacco del resto... con questo fanno +1.
Secondo stime recenti, nel giro di due/tre anni, grazie allo sfruttamento intensivo dei giacimenti di gas e petrolio di scisto (vedi N.Dakota e in misura minore anche in molti altri stati), gli USA saranno energeticamente indipendenti (anche il Canada) e, potenzialmente, esportatori netti ... cosa che sconvolgerà gli equilibri OPEC e mondiali e ridurrà drasticamente l'importanza dell'Arabia Saudita ...
Devono anche ringraziare la politica del "prima finiamo il petrolio degli altri, poi usiamo il nostro"
http://www.losgamato.it/2013/05/29/alla-scoperta-del-petrolio-di-scisto-in-nord-dakota-prima-parte/ http://www.greenreport.it/_archivio2011/?page=default&id=21123 Quanto pena mi fanno quelli che incolpano il fracking di tutti i mali della terra. Intanto gli americani se ne fregano a buon ragione mentre noi stiamo ancora a rimuginare su teorie ridicole come dei depositi di gas che causano terremoti di 6° richter.
Avevo sentito di questo fracking (e delle relative critiche, più o meno complottiste), ma sinceramente non credevo che potesse rimpiazzare in toto i vecchi metodi di estrazione. In pratica avremo gli Stati Uniti con le risorse della Russia.
Ma soprattutto molti equilibri geopolitici 'salteranno' ... per questo avevo detto : ovviamente sono solo ipotesi, ma non penso sia fantapolitica ...
Già già Certo, c'è da pensare una cosa: Un alleato come l'Arabia saudita fa sempre comodo per controllare il medioriente. Così com'è l'Iran rimane un problema in quanto minaccia ad Israele, che interessa all'america per questioni anche di politica interna (il Likud e il partito repubblicano sono praticamente 2 fratelli inseparabili, grazie alla famosa "lobby ebraica" ma non solo). Non vedremo uno sganciamento degli USA dal medioriente, almeno non nel breve-medio periodo. Vedremo una sua minore ricattabilità. E poi ovviamente queste scoperte aiuteranno la crescita economica degli USA.