Stato di emergenza, scontri in tutto il paese, centinaia di morti ... sono sull'orlo della guerra civile ...
Tra l'altro lo "stato di emergenza" ricorda molto il modo di fare di Mubarak. Il suo continuo uso di questo strumento fu una delle cose su cui montò la protesta. Back to 2011.
bah, guerra civile... ebbasta, già non riesco a seguire quella in Siria! Magari, aspettate un paio d'anni... Son curioso di vedere se mettono i pezzi mattone e cemento anche sugli abrams cinismo lvl 80
Tunisia, Libia, Egitto, Siria, (Libano, prossimo venturo), Iraq (da 12 anni) : le 'primavere arabe' si sono trasformate in 'guerre civili arabe' ... l'intero mondo arabo-islamico è in preda alla follia settaria, integralisti vs laici, sunniti vs sciiti, etnia vs etnia, tribù vs tribù ... quanti milioni di profughi arriveranno in Italia e in Europa ?
L'unica parte del mondo arabo rimasta "tranquilla" è quella dell'Asia Centrale, vero? Correggetemi se sbaglio. Nazioni come Kazakistan, Uzbekistan e Turkmenistan sono le uniche non ancora toccate da questo convulso e tragico fenomeno (tutte ex-repubbliche sovietiche, un caso?), a quanto sembra. In quei posti governano delle dittature bizzarre come quella del Turkmenistan, dove il despota ha cambiato i nomi dei mesi dell'anno sostituendoli con quelli dei membri della sua famiglia.
Ti sei dimenticato la Giordania, in minor parte. Diciamo che è come una granata...più l'esplosione è "tenuta", più esplode forte. Certe crepe nella società tra occidentalizzati e non covavano da decenni...altre, come tra tribù e tribù o sciiti e sunniti, potevano covare da secoli. In tutto questo, sinceramente, meglio che gli occidentali stiano in disparte.
Questa è curiosa...armi italiane in Egitto (in foto un Ar 70/90). http://lepersoneeladignita.corriere...aliane-che-uccidono-i-manifestanti-in-egitto/ P.s: Non condivido i toni dell'articolo eh.
Il Tg ha appena dato la notizia dell'incontro degli ambasciatori europei per decidere una linea comune, almeno per l'embargo delle armi al governo provvisorio. I massacri, ben testimoniati da Al Jezeera (pro-islamici mentre l'altra grande Tv araba saudita è pro-governo provvisorio) scuotono le coscienze degli occidentali e gli ambasciatori prima e poi i ministri degli Esteri, dovranno scegliere una linea di condotta... Ora, forse sono io particolarmente cinico ma mi viene da pensare: il problema è una linea di condotta? O non è piuttosto quello di comprendere bene gli obiettivi e gli interessi nell'area? Quali sono gli interessi e gli obiettivi italiani ed europei, o genericamente occidentali, nell'area? L'Egitto sta esplodendo e gli scenari possibili variano da una forte repressione (e controrepressione tipo Alegeria di un ventennio fa) da parte del governo provvisorio con tanto di bagno di sangue alla somalizzazione di quel paese, passando per la guerrra civile, con tutte le spaventose possibilità intermedie. Milizie si armano, fasce di territorio (Sinai) sfuggono al controllo centrale; i musei sono incendiati e la malavita comincia a smerciare i pezzi pregiati; le chiese attaccate, le moschee trasformate in fortezze; i turisti scappano ed è facile immaginare che il tenore di vita medio si abbasserà a breve, con costi alti e rarefazione dei beni, e già comincia un flusso migratorio consistente di gente in fuga; ...e gli esponenti politici europei discutono sull'embargo di armi e la fine degli aiuti economici? Ma la vecchia politica di guardare le cose realisticamente sulla base della concretezza è davvero sparita perché troppo cinica? E soprattutto: era sbagliata?
Sante parole. L'Europa per me non dovrebbe intervenire in alcun modo, farebbe solo più danni che altro. Ma se deve intervenire che lo faccia con pragmatismo e nella difesa dei propri interessi, sanzionare i generali oltre che ipocrita servirebbe a poco.
C'è un detto antico che dice "Se l'Egitto starnuta, il mondo arabo si ammala". Spero che chi sta pilotando la crisi tramite l'esercito, sappia bene cosa stia facendo.
<<The Upper Egypt court has issued a death penalty to 529 supporters of the Muslim Brotherhood on charges of murder and inciting violence. Only 153 of those sentenced are currently in custody, the rest were tried in absentia. The sentence will have to be ratified by Egypt’s Grand Mufti before it can be carried out. "The court has decided to sentence to death 529 defendants and 16 were acquitted," lawyer Ahmed al-Sharif told Reuters. The Morsi supporters are charged with the murder of a deputy commander of the Matay district police station during the riots that followed the dispersal of the mass Rabaa sit-in last August. Other charges include violence, inciting murder, storming a police station, attacking persons and damaging public and private property. At least 632 people were killed during the dispersal, including eight police officers, according to government figures.>>
si, ma 529 condanne a morte in un colpo solo, per un paese ufficialmente 'in pace', penso sia un record mondiale ...
Gli -stan non sono arabi. Yemen a parte, gli unici rimasti tranquilli sono l'Arabia Saudita e ricchi nanetti confinanti, tutti fondamentalisti. QUESTO non è un caso, da parte loro c'è tutto l'interessa sia a distruggere i governi laici (anche a costo di nuove Somalia: il fondamentalismo prospera in quei casi) sia a far partire milioni di profughi musulmani verso l'Europa. Tanto figurati se la politica europea può ostacolarli, troppo impegnati coi matrimoni gay. Che per carità, saranno un'importante diritto civile, ma non possono essere in cima alle priorità di un governo, Santo Dio!
Gli unici Stati che si basano su un nazionalismo arabo ancora esistenti sono la Siria (per poco) e il controverso Marocco. Come dice giustamente Padrea Emirati, Quatar e Saudi sono tranquilli ma per via del loro carattere squisitamente fondamentalista. La primavera araba è stato il colpo di grazia alle speranze di vedere un minimo di secolarizzazione nell'islam, che è destinato a diventare via via più radicale ed aggressivo.