Beta di World in Flames

Discussione in 'Wargames - Generale' iniziata da Invernomuto, 10 Settembre 2013.

  1. qwetry

    qwetry

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    una trasposizione di un boardgame di successo costa così poco(può crearla una sola persona anche se in molto tempo) che è un investimento sicuro, il numeroso pubblico affezionato al boardgame preferisce pagare per una trasposizione migliorata piuttosto che usare il più grezzo vassal
    e si ritorna sempre lì, al solito discorso, che sia per inerte mancanza di volontà di investire, o per reale bassa di domanda di veri e moderni pc-wargame, ci ritroviamo nel 2013 a sfruttare le potenze di calcolo dei nostri pc per far girare wargame che sono evoluzioni di boardgame o ne sono addirittura la diretta trasposizione, o sono meno rigorosamente wargame per strizzare l'occhio al portafogli di un pubblico più vasto

    ma world of flames data la scala e il livello d'astrazione è un prodotto più leggero, che antepone il divertimento alla simulazione (come dice blind sniper il "bello" qui non è nella simulazione del combattimento) di un tipo ben diverso dal wargame idealizzato nell'altro topic, quindi de gustibus...
     
  2. Blind Sniper

    Blind Sniper

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    Mi spieghi cosa vuoi che rappresenti un gioco di questa scala? Come fa a non essere astratto?
    Ogni gioco lo è, WitE ha un OOB da sogno ma un sistema di movimento da boardgame anni 70 molto astratto, WitP ha il singolo pilota di caccia ma sulla terra abbiamo il combattimento terrestre con scala divisionale che lascia a desiderare.
    Più sali di scala più è astratto, non c'è soluzione.

    Se hanno dato valori diversi in base alla nazionalità, periodo, consistenza, leader, etc avranno fatto le loro ricerche, poi sulla bontà di queste non so risponderti.

    Ok, ma di nuovo è solo un problema di scala, quelli sono giochi strategici che entrano più nel dettaglio.
    Le tue considerazioni sono comprensibili ma sono tutte inerenti la scala e non il gioco in sè, io adoro il tattico e sono diffidente dello strategico ma per la rappresentazione del conflitto su quella scala.
    Che poi per te fare un gioco su una scala così grande è ridicolo nulla da dire, io HOI non lo considero proprio ma molta gente lo trova divertente, gusti.

    Che sia migliore questo o ATR o AWAW non lo so, ma già questo è al limite del giocabile per il volume di regole.

    Chiaro che il discorso del pc non conta perché è una mera trasposizione, non hanno mai detto niente di diverso.
    Comunque per me il senso ce l'ha eccome, io non comprerei mai il boardgame, non so dove metterlo e farei fatica a trovare giocatori (in realtà a Torino c'è un gruppo che ci gioca da anni ma per molte persone può essere difficoltoso), inoltre ti corregge gli errori regolostici che potresti fare e traccia tutta una serie di cose che altrimenti dovresti fare manualmente, a colpo d'occhio hai la situazione dell'unità senza vari counter informativi, tutorial, ecc.
    VASSAL è solo la versione in pixel del gioco, hai la comodità di non riporre i counter e di giocare MP ma nulla più, CB+GB combinato non lo giocherei neanche su VASSAL, se facessero una cosa simili invece ci penserei, in pratica la parte pallosa viene lasciata al pc.

    Ci mancherebbe e sicuramente molto del successo dipenderà dal prezzo ma il perché ce l'ha, pensa se lo facessero sul gioco più complesso mai fatto, Campaign for North Africa (quello si che si avvicina alla simulazione). :)
     
  3. Amadeus

    Amadeus

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    Ripeto, io sono convinto che un gioco (o anche una simulazione senza intenti ludici) non possa non essere astratta (per certi versi) nella misura in cui stiamo parlando di un modello della realtà e non della realtà.

    Però ci sono astrazioni che mi sembrano sensate ed astrazioni che mi sembrano meno sensate.
    Un gioco a livello di corpo d'armata/armata in cui ad inizio guerra come tedesco mi trovo a muovere una pedina con su scritto Bf 109C mi lascia perplesso... innanzitutto perché sarebbe più sensato avere una pedina denominata, che so Luftflotte 3, a questa scala. In secondo luogo perché, ammesso anche di ammassarli tutti quanti in una unità, quanti cavolo di Bf 109C aveva la Luftwaffe nel settembre del 1939? Be' pochissimi e, di certo, non abbastanza da costituire un terzo della sua flotta di caccia!
    Insomma, è questa apparenza di attenzione al dettaglio, che è più disattenzione che altro, che mi lascia perplesso di WiF (in versione cartacea o elettronica che sia).

    Ma ammetto che sto giudicando un prodotto che conosco solo indirettamente, quindi potrei essere troppo ingeneroso nei miei commenti. In un certo senso, sono provocatorio perché vorrei che qualcuno mi convincesse dei lati positivi di WiF e del fatto che questa decennale attesa sia valsa la pena per avere un prodotto che non sia solo divertente (per le millemila possibilità, per l'argomento o per il fattore amarcord) ma anche realistico da giocare.
     
  4. Blind Sniper

    Blind Sniper

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    Sul discorso degli aerei avevo letto da qualche parte che il modello che rappresentava la pedina era quello principale, poi anche io avrei chiamato la pedina in modo diverso; forse è stato fatto per dare al giocatore informazioni immediate o per semplice impatto visivo.
    Comunque per la marina è la stessa cosa, arrivi ad avere i singoli incrociatori.

    Sul fatto che sia divertente o meno non ti posso aiutare, ha una bella fama ma anche diverse critiche.
     
  5. rob.bragg

    rob.bragg

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    'Astrazione' forse è un termine che può creare misunderstanding, perchè può essere interpretato in senso positivo (un modo per simulare un sistema complesso con un set di algoritmi più semplici) o negativo (un allontanamento dalla realtà e/o dalla plausibilità, verso qualcosa di irreale / non plausibile). Io intendevo ovviamente il secondo caso (anche se forse ho usato il termine in modo inappropriato). E intendevo anche che l'eccesso di semplificazione può determinare quel 'secondo tipo di astrazione'.

    Il fatto che un gioco abbia centinaia di pagine di manuale non significa, di per sè, che sia dettagliato, completo, ben studiato, ecc.ecc.. Può anche essere inutilmente complesso. Ci sono procedure (in ogni campo) di dimensioni bibliche che non funzionano affatto e non servono assolutamente a nulla.

    Le Armate / Corpi avevano - storicamente - una struttura organica che variava in continuazione. Che senso ha dire che <<Se hanno dato valori diversi in base alla nazionalità, periodo, consistenza, leader, etc avranno fatto le loro ricerche>> : dovrebbero aver prodotto un numero infinito di counters per la singola Armata / Corpo / Leader, per registrare i cambiamenti avuti da ogni unità di quel livello tra il 1939 ed il 1945, oltre a meccanismi diabolici di ritiro / sostituzione con la pedina corrispondente , adeguata e aggiornata. Dato che ciò è materialmente impossibile (oltre che ingiocabile), il dettaglio che danno è una mera finzione (come sottolineato anche da Amadeus; io avevo detto 'fumo', in un post precedente) e quei counters (dando per scontato che i fattori siano ben ponderati; tutto da dimostrare) sono totalmente astratti, perchè non rappresentano nulla se non una ipotetica situazione ad inizio periodo. Motivo per il quale avevo detto che, con questo approccio, sarebbe quasi meglio avere counters indifferenziati, generici, che simulino solo il rafforzamento / indebolimento relativo.

    Salendo di scala (spaziale e temporale) devi accettare di perdere l'aggancio alla storia in senso stretto. E' uno strategico, in fondo.
    Ciò che dovrebbe essere la parte più importante, il 'core', sono le componenti relative a pianificazione / produzione / logistica / organizzazione e quelle relative alla condotta della guerra aerea-navale strategica. Su questi elementi il dettaglio e la cura dovrebbero essere massimi, proprio perchè siamo nel campo della 'strategia'.

    Per le unità è necessario un buon OOB iniziale (per ogni scenario), un TO&E che identifichi il 'contenuto' (possibilmente in gran dettaglio : ma senza database e ragionando per 'fattori' diventa impossibile; ecco perchè GG insiste tanto sui database dettagliatissimi) di quella grande unità, e delle realistiche / dettagliate routines che permettano di gestirne la dinamica, in funzione delle scelte fatte al livello precedente.

    L'evoluzione organica e materiale dell'unità stessa sarà solo un risultato dinamico del processo. Il sistema così non è più 'astratto', ma realistico (nel senso che rappresenta una realtà plausibile; in modo direttamente proporzionale alla bontà della modellazione degli elementi strategici), anche se le singole unità potranno divergere nel tempo sempre più da quelle storiche.

    Ma IMHO, mille volte meglio così rispetto ad avere un XII.Armeekorps nel 1944 preordinato a tavolino da qualcuno, che (ammettendo anche che abbia fatto magnifiche ricerche storiche e centinaia di counters in continua evoluzione) non può sapere / immaginare l'andamento della singola 'grande campagna' e di quanto la situazione virtuale del 1944 nella singola partita si sia discostata da quella storica.

    E poi rimane il problema del combattimento in senso stretto. Se stiamo discutendo da mesi - per puro divertimento intellettuale - sulla incapacità degli operazionali di simulare realmente il combattimento senza un motore tattico di supporto, figurarsi uno strategico che ragiona per armate e hex da 100km : come ho detto, IMHO, diventa puro attrito, guerra a spallate a livello di Armata / Corpo ...

    Quindi, ... no, proprio al gioco in sè. La scala unica a livello globale è solo la manifestazione di una semplificazione esasperata, camuffata dai 70.000 hex ( o dai counters dei 250 Bf 109C citati da Amadeus) che lasciano immaginare un grandissimo dettaglio / realismo, che non c'è, ne ci potrà mai essere con un approccio di questo tipo.
     
  6. Lirio

    Lirio

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    Questa discussione mi sembra enfatizzi la contrapposizione di due scuole di pensiero, entrambe vive in questi forum, ed entrambe a mio parere meritevoli di rispetto.
    Da una parte, gli amanti del realismo, dall'altra gli amanti del divertimento. Per i primi il realismo storico, il rispetto di canoni precisi di attendibilità e' una conditio sine qua non del divertimento, al punto che per loro il divertimento non esiste se il realismo viene meno. Per i secondi, il divertimento può esistere anche in mancanza del realismo. Esiste poi, a mio modesto avviso, una platea di indecisi, che preferirei definire la categoria degli ignavi, tra i quali mi colloco anche io, che non hanno le competenze per sapere se una cosa sia realistica o meno, ma sono dotate di quel comune buon senso per capire per esempio che witp e' un gioco realistico mentre HOI non lo è.
    Questa terza categoria di persone, alle quali, non per il fatto di essermi inserito nella categoria, va comunque a mio parere dato rispetto, si sono trovate a divertirsi molto non solo giocando indegnamente a witp, ma in precedenza anche giocando a HOI. Queste persone sanno che il secondo non è realistico (rectius e' meno realistico, perché sempre di astrazioni e modelli di realtà si tratta) del primo, non perché hanno profonde conoscenze storiche, ma perché pur essendosi divertiti ad invadere con la Germania l'Inghilterra ed occupando l'irlanda, in un gioco, hanno scoperto che i giapponesi molto difficilmente avrebbero davvero potuto invadere Pearl Harbour , nell'altro. Eppure, come i bambini creduloni si erano divertiti a prendere quel territorio con gli stessi giapponesi, nell'altro.
    Gli ignavi possono passare dal giocare a witp una sera al farsi una partita al mod del signore degli anelli modificato dalla versione vanilla di medieval total war, non perché pensano che sia realistico, come non è certo realistica tutta la serie total war, ma semplicemente perché pensano, come ha scritto una persona in queste pagine che è semplicemente dannatamente divertente.
    Credo che il nocciolo della questione sia tutta qui.
    Cosa e' divertente?
    Ieri sera con alcuni amici si parlava di altri nostri amici, uomini fatti di oltre quarant anni, con famiglia, che avendo una sola sera libera la settimana (e qui ci sarebbe da discutere con uno psicologo sull'aggettivo), non potevano dedicarla al bere una birra, ma preferivano praticare la settimanale seduta al board game, giocando a warhammer. So per certo che queste persone, se ci fosse ha conversione seria del gioco, per loro seria significherebbe rispettosa delle regole da loro praticate, per quanto certamente non realistiche (provoco trattando volutamente non di un war game), ed in tal caso comprerebbero ad occhi chiusi il gioco su personal.
    Ho il sospetto che analogamente esista nel mercato una platea di giocatori che erano ragazzi oltre vent anni fa, che forse giocavano a versioni da tavolo, e che coloro che si occupano di marketing sanno bene quali siano le spinte motivazionali all acquisto di questi consumatori. Io stesso da ragazzo ho giocato moltissimo a risiko, perché era dannatamente divertente, ma anche ad axis and allies, perché era dannatamente divertente. Provocando, vi dico che il primo era decisamente meno realistico del secondo, e che il secondo e' ancora molto meno realistico del citato irrealistico HOI. Tutte e tre queste cose, tuttavia, mi hanno divertito, come mi diverte molto oggi cercare indegnamente di apprendere da voi che, come giustamente ha scritto amadeus, in un gioco "serio" come witp a volte una petroliera vale di più di un incrociatore.
    Ma chi le aveva mai considerate le petroliere in risiko?
    Ed allora signori, forse dovremmo cambiare un poco la prospettiva, e giudicare in modo un pochino più distante e sorridente quella che mi sembra semplicemente una vendita, una pubblicità, una operazione commerciale bella e buona. Faccio parte del pubblico target al quale quel gioco si rivolge? Se si, probabilmente mi interessa, se no, probabilmente non mi interessa.
    Personalmente, da ignavo qual mi ritengo e da casual gamer recidivo, da lustri intossicato dal gioco, intrappolato dal fanciullino e malato del morbo di poter pan, non riesco a non sorridere quando vedo tanta onesta e vera passione nei nostri dibattiti.
    Alla fine, mi dico, ognuno di noi cerca solo, in ultima analisi, un pizzico di felicità, ed in fondo il gioco, in tutte le sue mille accezioni, non è altro che un modo per tentare, invano, di fuggire a quella follia che è' la vita. Ciascuno lo fa a modo suo, chi bevendo una birra, chi ridendo di chi non la beve, chi ridendo di chi la beve, chi cercando il realismo negli oob, e chi invadendo con il Giappone Los angeles.
    Dall altra parte, anche chi vende cerca solo di dare alla gente ciò che questa vuole, e talvolta accade che purtroppo i nostri gusti non coincidano con quelli magari della maggioranza del mercato. Non significa questa cosa che la maggioranza abbia ragione, così come non aveva ragione la maggioranza delle persone a ritenere, fino a non molto tempo fa, che la terra fosse al centro Dell universo.
    Personalmente mi interessa solo sapere una cosa di un gioco, se sia o meno dannatamente divertente. Tuttavia, non comprerò il gioco in questione per una sola ragione che sta nell ultima riga del sito. Manca l intelligenza artificiale.
    Ad un ignavo come me, absit iniuria verbo, che considera il computer come una calda coperta che lo protegge del freddo del mondo, ed un amico sempre disponibile a soddisfare il suo fanciullino, senza guardare l'agenda e senza concordare le serate libere, e' la mancanza peggiore.
    Se witp non avesse quella che molti di voi definiscono la stupidità artificiale noi ignavi non ci avremmo mai giocato, e non avremmo mai scoperto cose che voi umani non potete immaginarvi, navi di combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e i raggi b balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser.
     
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  7. rob.bragg

    rob.bragg

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    non c'è che dire, sei un gran filosofo ! :)
     
  8. Lirio

    Lirio

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    Grazie rob, detto da te lo prendo come un complimento.
     
  9. rob.bragg

    rob.bragg

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    ma infatti lo era :)
     
  10. Blind Sniper

    Blind Sniper

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    Nulla da dire, però ci sono buone probabilità che sia un minimo pensato e concepito dando un occhio di riguardo alla storicità piuttosto che solo alla grafica (questo ovviamente è un discorso generale non limitato a questo contesto).

    Continuo a non condividere questo pensiero perché le unità, sebbene grossolanamente, hanno delle specializzazioni, e non vedo come un gioco nato nel lontano 1985 potrebbe gestire questa cosa in modo differente senza renderlo ingiocabile.

    Secondo me stai di nuovo facendo un discorso per un gioco creato con il computer, questo è una mera trasposizione digitale che automatizza alcuni calcoli, non puoi pretendere quello che hai chiesto su questo gioco.
    Che poi sia fuori dai tuoi gusti e sia inaccettabile comprare un gioco per pc che si rifà a un vecchio sistema con esagoni e pedine, ripeto nulla da dire e hai anche ragione nella tua scelta.

    Purtroppo non è sempre così e, mi spiace ma torno sempre lì, non puoi avere una cosa simile su un grande strategico.
    GG ha fatto un TOE stupendo in WitE (ma tutt'altra scala) peccato che mi sembra di leggere un libro, so esattamente cosa avevano le unità a inizio Barbarossa ma poi non c'è più nulla di storico nella gestione del gioco, vedere come si piazza il russo per difendersi dal tedesco e qualcosa di orribile.
    Inoltre anche GG nel suo gioco World at War non ha tutto sto database, anzi lì si tutto quello che tu stai dicendo ha un effettivo riscontro in quanto è un gioco per pc ma dalla generalizzazione poco superiore a Risiko.

    Giustissimo e nulla in contrario, ma questa è la scala del conflitto e non si può fare diversamente.

    Scusa ma tu l'hai giocato? Hai anche provato ATR, WAW, ecc. per dire che è proprio questo gioco a peccare nel panorama del grande strategico?
    Non è una provocazione, ti sto veramente chiedendo perché io non ne ho provato nessuno e solo leggere la descrizione del gioco e vedere i printscreen non è sufficiente per avere un'idea precisa.

    Lirio se ti riferivi ai miei post no, io la penso come Rob solo che non credo che determinate cose sia possibile applicarle a un gioco che ha quasi 30 anni e in generale è la scala del gioco che fa difetto e non il gioco in sé.

    Condivido il tuo post sul discorso del divertimento, prendi Empire in Arms, sull'esattezza di tante cose se ne può discutere ampiamente ma la bellezza del gioco non è nel combattere!

    Ricorda che non è un gioco pensato per il pc e l'AI non potrà che essere orribile per mille motivi, partendo già dal primo il setup non è mai lo stesso da partita a partita.
    Secondo me hanno fatto bene altrimenti il gioco non sarebbe veramente più uscito, inoltre considera che dovrebbe prestarsi bene al PBEM.
     
  11. Gresbeck

    Gresbeck

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    Completamente d'accordo.

    No, sarà giocabile solo in connessione diretta, i troppi momenti di azione / reazione fra giocatori rendono impossibile il PBEM.
     
  12. Lirio

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    Scusate ma allora quante copie pensano davvero di vendere?
     
  13. Silvan

    Silvan

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    Ma non c'è nessuna contrapposizione... :D manca proprio l'oggetto del contendere, questa discussione è sine materia!
    WiF per PC è la trasposizione di un gioco da tavolo anzi un giocone, di quelli con cui ci passi le serate con gli amici,
    e su PC è ancora piu' comodo.
    Per chi cerca la simulazione, con la esse maiuscola o minuscola, è proprio fuori strada. ;)
     
  14. Lirio

    Lirio

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    Penso che tu abbia proprio ragione, ma poiché l'occasione fa l'uomo ladro, io ho vilmente approfittato di una vostra circostanziata discussione per tentare di lanciare un dibattito, per puro amore dell'inutile parola, su un tema più ampio. Era già un bel po' che ci riflettevo, e non mi voglio riferire tanto a questa precisa discussione, quanto ad altre decine che in altre occasioni ho letto su questi forum, su questo stesso sito intendo. Mi riferisco, per essere chiaro, alla presunta contrapposizione tra amanti del realismo ed amanti del divertimento, che secondo il mio meditò modo di pensare e' più apparente che reale. In realtà, a mio parere, la vera contrapposizione può esserci tra gli amanti della tolleranza e della intolleranza. La tolleranza appare a mio modo di vedere una delle più grandi conquiste del genere umano, e non a caso, sempre a mio modesto parere, risulta essere la cosa che meglio dissuade nella realtà ciò che noi ci affanniamo, per ragioni che in altra discussione mi piacerebbe approfondire, a simulare giocandoci: la guerra. Questo molto di più della dissuasione, della teoria del terrore, della deterrente nucleare, del si vis pacem parà bellum e di tutte le correlate teorie che da millenni giustificano la guerra. No, la tolleranza distrugge la guerra perché la rende inutile e ridicola. Quasi come la battuta "ridiculous" con la quale nel film di harry potter si insegna al mago a sconfiggere il male. Un libro per bambini, ma in quel punto, come in altri, un piccolo momento di genialità nascosta sotto l'ilarita',secondo me.
    Mi spiego meglio.
    Un giorno, girando su youtube, leggo un titolo: "questo gioco e' nna merda!". Incuriosito ci vado, e scopro che il nostro collega italiano stava spiegando al mondo (fortunatamente ridotto a quello che un tempo usava la lingua di Dante) che il gioco combat mission Afghanistan era, cercherò di dirlo rendendo esplicito ciò che non era intuibile nel titolo, a suo modo di vedere, non adeguato ai suoi standard di divertimento. Lui non si espresse mi pare proprio così, e tralascio l'uso di a senza acca, e k non richieste, tratte da un approfondito studio degli sms, che di per se' mi infastidiva non perché io sia snob o figlio di aristocratici, ma perché, come diceva peppone, se un asino scrive delle asinate, indubbiamente fa conoscere a tutti la sua asineria. Ma cosa dice un secondo dopo il buon Cristo al prete?
    Lo so, lo so, direte a questo punto: ma cosa cazzo c'entra sto qui con un forum in cui si parla dip wargaming? Un attimo, raga, direbbe il giovane e l'ex giovane che ci arrivo, questione dell'ora e della carbonara con alcool di ieri sera che mi ha costretto ad attaccarmi alla bottiglia a garganella nella notte tarda. Tarda e' la notte, ma giungo con consiglio, parafrasando il bianco.
    Il buon Cristo al prete dice Peppone, quel che conta non è' la grammatica, ma il cuore.
    Ora, prima che voi pensiate che io sia qualcosa di vagamente vicino ad un prete od un asceta vi fermo. Semplicemente, mentre il mio primo istinto fu quello di scrivere, spiegando al signore in questione che non è' bello ciò che è bello, ma che è bello ciò che piace, convinto che un tale banale concetto sarebbe stato compreso anche da lui, un istante dopo usai il cervello, che mi deriva solo dall'età'. Pensai che il signore in questione probabilmente, il quale diceva che non c'era grafica, che i carrarmatini giravano sullo schermo e non ci capivi nulla ed altre amenità che vi risparmio, aveva poco più che gli anni che avevo io quando, da bambino con le mani pacioccose, una sera sentii al telegiornale che una certa Unione sovietica aveva invaso un posto a me sconosciuto chiamato Afghanistan. Ricordo però le parole di mio padre a cena, con mia madre, e ricordo che quella fu, lo ricordo con esattezza, la prima volta nella mia vita che imparai a pregare. Anzi, quello che imparai da solo quella notte ha determinato il mio rapporto intimo con ciò in cui, non essendo minimamente un osservante, credo. Ma qui mi fermo per non coprirmi di ridicolo.
    Tornando al mio aneddoto off topic, ma qui i moderatori con me sono di solito benevoli e gererosi, e chiudono un occhio come Polifemo, anche perché altrimenti dovrebbero sbattermi fuori dal forum praticamente ogni volta che intervengo, in quella occasione invece di rispondere mi sono limitato a sorridere. Sorridere e' un altro degli esercizi che ho imparato avendo avuto tante sconfitte. È mi sono ripromesso che invece di dar contro a qualcuno, proverò a parlar bene di qualcuno e di qualcosa d'altro. Invece di contrastare il banotto, operazione che mi farebbe un pochino vergognare, proverò, anzi magari lo farò su questo forum il giorno che mi viene lo sghiribizzo, a segnalare su questo forum che quel titolo, che probabilmente hanno giocato in tre nell'emisfero boreale, e' uno dei miei preferiti. Sicuramente il peggiore della serie combat mission, ma a me ha intrigato più, per dire, di shock force. Mi ha consentito di girare tante notti su vilipedia e su youtube, di scoprire non solo le armi, ma le foto, i visi, le espressioni imberbi, le musiche, i suoni, i colori, i banchi e neri, i grigi, le stesse tonalità della unica immagine statica usata nella fotograifa di caricamento del giochino, malinconica e triste, si sta come su gli alberi le foglie.
    Mi ha consentito di vedere telegiornali, articoli, cose che all'epoca non avevo l'età per comprendere. È la stessa cosa accade se uno studia la guerra del Vietnam, o quella di Corea, anche se all'epoca non era a cena coi genitori. Si chiama cultura generale. Appartenere al mondo, capire per dare il proprio contributo, appartenendo allo stesso genere umano, quando poi inevitabilmente l'attualita' riporta esattamente le stesse parole, le stesse motivazioni, le stesse giustificazioni. Io giungo ad affermare che forse, se qualcuno studiasse minimamente i wargames, ma anche la storia militare, paradossalmente ci sarebbero meno guerre, perché ci sarebbe maggiore consapevolezza dell'orrore, e della stupidità. Perché c'è sempre, l'attualita', e i telegiornali si assomigliano molto. War. War never changes, recitava un vecchio gioco di ruolo su personal, tanti anni fa.
    Ma che c'entra tutto questo con la nostra discussione, direte voi, sfiancati da tante divagazioni.
    Ci arrivo tra un attimo, tempo di far scendere nel gargarozzo di acqua un litrazzo.
     
  15. Lirio

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    Caro silvan ed altri pazienti colleghi,
    Maremma maiala alla sera leoni leoni e poi la notte coglioni coglioni. Comunque, riequilibrato il rapporto tra h2o e tasso alcolico, lo dico per giustificare il novero di stronzate che ho detto e che sto per aggiungere, affidandomi alla vostra benevolenza, ritorno quasi in tema, o almeno faccio finta. Si ragionava di una presunta contrapposizione. Pochi giorni fa leggo su questi forum un intervento molto più educato e garbato, di un nostro iscritto che a proposito di steel panther chiedeva se ci fosse una versione con una grafica migliore, essendo quella del gioco datata, se non ricordo male, al 1996. Ricordo la risposta di star Ugo, che precisava che l' interrogativo in questione era privo del punto di domanda, e di rob bragg, che si limitava, laconico, ad una faccina. Io, in quella faccina ho letto più cose dei miei sproloqui. Quella faccina era un mondo, una filosofia, riassumeva, tollerante, migliaia di pagine di discussioni. Quella faccina era l'espressione di chi, per evitare discussioni, come me tempo prima non era intervenuto. Su cosa? Sulla contrapposizione tra amanti del realismo, del divertimento ed ignavi, come in precedenza, in modo assolutamente poco serio, teorizzo pomposamente.
    Il mio amico star Ugo addirittura predilige la versione precedente di steel panther, davvero graficamente inguardabile, e giungo a profetizzare che rob difficilmente interverrebbe sul forum a discutere della qualità grafica del carro o degli "omini", ma mi saprebbe probabilmente dire molto sul loro armamento.
    Dove voglio arrivare? A dire che se questo forum ha un valore, e ne ha tanti, sta nel fatto che gli animatori, al di la' del loro apparente rigore, per altro secondo me molto giusto, e del loro richiamo a regole di civile convivenza, hanno adottato uno spirito di tolleranza al quale tutti forse faremmo bene ad ispirarci. Onestamente, non sono evidenti i punti di contatto tra la serie total war, combat mission, steel panther oppure hearts of iron. Per dire, io ricordo di aver giocato al primo titolo della serie total war, e di averci passato le notti, quando forse chi chiede se la grafica di steel panther possa essere aggiornata era nato da poco. Ma mentre non trovo insopportabile che la grafica di steel panther sia così, e dai diciamolo chiaro, fa cagare, ho provato recentemente a rigiocare ai primi titoli di total war, e mi sono detto: ma come si faceva a giocare a sta porcheria?
    Attenzione, la nostalgia poi fa brutti effetti, ma qui aprirei un altro lungo capitolo, ed ho pietà di voi.
    Cioè, ci sono giochi nei quali si cerca il realismo, ed altri in cui si cerca il non realismo, ma l'estetica, la grafica, il sonoro, dai che ci siamo capìti. Non conta la contrapposizione tra amanti di una cosa o dell'altra, ciò che conta e' che non ci sia contrapposizione ma tolleranza, da ambo le parti. È francamente irritante il banotto che fa una recensione di una cosa che non conosce e non comprende, mi riferisco al titolo combat mission afghanistan, perché sembra il contadino che discute di un quadro di Picasso, e chi critica un wargame per la carenza di grafica rischia di ricordarmi la scena di tre uomini ed una gamba, in cui parlando della gamba il vecchio cecconi dice in romanesco: non c'ha manco le unghie, se davo trentamila al mio falegname la faceva meglio!
    Dall'altro lato, tuttavia, coloro che hanno grande esperienza di wargame puro, e che aborrono la grafica in se', e tutto ciò che ne consegue (dai, che ci siamo capìti di nuovo), potrebbero aiutare coloro che non hanno la loro cultura ad apprezzare un genere nuovo, come se fosse un genere letterario, una corrente artistica. Io consiglio un approccio inclusivo e non esclusivo, io raccomando modestamente un linguaggio aperto (gli acronimi escludono), io suggerisco di non fare club o lobby, ma riunioni di condominio. Non per bontà, ma per cinismo. Guardate il mercato, siamo quattro gatti, manco li fanno più i simulatori di volo che a me piacevano tanto.
    E quando ci giocavo, sui primi computer in un' aula di università, di nascosto perche' se no erano cazzi, poco dopo la seconda guerra punica, vedevi sullo schermo tre righe e due cerchi, ma ti divertivi come un pazzo. Nostalgia canaglia.
    Se non fosse per i missionari, non ci sarebbero gli ignavi. Così introduco un altro tassello della mia semiseria, soprattutto semi, teoria. Pensate davvero che se non fosse per i vari amadeus, rob bragg, qwetry, e chi più ne ha più ne metta, un lirio qualunque, un ignavo sarebbe arrivato a giocare a witp? Giammai. Sarei ancora nel mio brodo primordiale, e penserei di invadere l'australia con il regio esercito.
    Però. Però.
    Però, raga, come dice il giovane dentro, siate inclusivi, sempre di più. Fate crescere gli altri, e spiegate ai banotti di ogni eta' che fatti non foste per viver come bruti, ammettendo però che il brutto e' brutto, e che davvero a volte i programmatori potrebbero sforzarsi, come diceva quella mia amica di classe, il buco del culo per rendere un database un po' più accattivante. Non per altro, ma perché perfino un buon piatto chiede che sia impiattato bene. Poi se il cuoco fa cagare, il piatto fa cagare, ovvio.
    Ma sopratutto, non denigriamo ciò che piace agli altri, ma esaltiamo ciò che piace a noi. Guardate cosa sta succedendo per aurora. I non so cosa sia, ma di certo lo voglio scoprire, perché chi ne parla lo fa in tono entusiastico, trascinando gli altri, senza parlar male di nulla ma parlando bene di una cosa che lui ritiene bella, senza grafica, da ciò che leggo, e di difficile accesso. Lui abbassa le barriere all'ingresso, non le alza, bravo.
    Anche su questo forum, che tratta di battaglie, non facciamo battaglie contro, ma a favore. Come disse madre Teresa di Calcutta, quando la invitarono ad un sit in contro la guerra, io non andrò mai ad una manifestazione contro la guerra, ma invitatemi ad una marcia per la pace, ed io sarò in prima fila.
    Ed ora vos benedico, e torno ad annacquare i fumi dell'alcool. Scusate veramente se potete lo sproloquio. Se i moderatori non mi sbattono fuori stavolta, non lo fanno più.
    Ma dove cazzo e' finita la bottiglia dell'acqua?
     
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  16. Silvan

    Silvan

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    Quando l'interfaccia utente è ben studiata la contrapposizione tra realismo e divertimento si riduce moltissimo.
    Quello dell'interfaccia è uno degli aspetti che sottolineo sempre quando parlo del design di un wargame proprio perchè
    il realismo non implica il diventare matti dietro tabelle e iconcine.
     
  17. Blind Sniper

    Blind Sniper

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    Cavolo io avevo capito che ci fosse anche il PBEM, questo vuol dire che esce fuori dal mio raggio d'azione allora...
     
  18. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Intervengo solo per fare una piccola precisazione.
    La trasposizione su PC di un gioco da tavolo di successo spesso e volentieri è un flop più che un investimento sicuro.
    Non so dirti con esattezza il perché, io stesso amo giocare a giochi "leggeri" tipo Axis&Allies o boardgame con difficoltà similare (giochi con durata nelle 2-5 ore) con gli amici, le rare volte che si riesce ad organizzare, ma non acquisterei mai una versione per PC degli stessi giochi, anche se fosse una conversione fedelissima e con ampie possibilità di multiplayer. Non la giocherei su PC neppure con le stesse persone con cui gioco il cartaceo.
    Per stare su un esempio recente, non credo, ad esempio, che COH abbia fatto sfracelli nella versione venduta dalla Matrix, almeno a giudicare dal traffico sul forum. I due generi (digitale e cartaceo) non sono del tutto sovrapponibili.

    Il multiplayer del PC è "comodo", puoi giocare con mezzo mondo, ma:
    1) se devo stare collegato, gioco a qualcosa come Arma3/Combat Mission che un giochino dove tiro 20 dadi per invadere l'Ucraina...
    2) il multi per PC non è la stessa cosa che organizzare con gli amici, prendersi per i fondelli quando sbagli un tiro "sicuro" ai dadi, passare qualche ora in compagnia con gente che si conosce da una vita.

    Ciao.
     
  19. Blind Sniper

    Blind Sniper

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    Il punto che il gioco per pc non aveva neanche tutte le opzioni di quello da tavolo, in pratica era più completo quello cartaceo (ora non so se hanno sistemato il gap).

    Va bene ma lo fai se non hai avversari FtF, mica perché è bello giocare online.
     
  20. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Blind, io sono solo intervenuto sul discorso di Qwerty sul fatto che la conversione di un boardgame -> PC sia un "investimento sicuro". Storicamente non è tanto vero, tutto qui.
    Che poi ad alcuni interessi (e capisco benissimo il perché nel caso di WiF) , nulla da dire, il mio era semplicemente un discorso sulla profittabilità di quel genere di operazioni. Per fortuna, non tutti i videogame vengono sviluppati unicamente sulla base della profittabilità, sennò saremmo tutti qui a parlare delle strategie da adottare per livellare a Farmville o Candy Crush su Facebook :).
    Per me se un wargame vende, anche se è un titolo che non mi entusiasma, come WiF o COH, e avvicina altra gente al genere va benissimo e mi auguro che WiF sia un successo, anche per rispetto di chi ci ha creduto così tenacemente per così tanto tempo.

    Ciao.
     

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