AURORA AAR - Cosmocrazia

e adesso ancora un po' di tecnobabble

Sviluppi e verifiche sperimetali: nasce il Gravitational Anomalies Survey Project (GASP):

Le innovazioni apportate da La Scoperta furono tali da risultare, retrospettivamente per la razza umana, oltre che deleterie, dispersive: essendo il bacino degli sviluppi possibili immenso e non comprendendo affatto la portata degli stessi l'intera comunità scientifica, influenzata da particolarismi ed interessi privati, si focalizzò sugli ambiti più remunerativi, trascurandone del tutto altri: di questi, con lo scoppio dei conflitti e la tragedia finale di Neanni, molti vennero sostanzialmente dimenticati.
Solo con l'Oblio si presero a riconsiderare determinati campi della ricerca tralasciati o ritenuti a lungo perduti, tra questi gli effetti che le anomalie gravitazionali portano alla trama dello spaziotempo.
Come in molti altri casi analoghi anche in questo campo i progressi iniziali furono notevoli. Ben presto si dovette pensare a come individuare, circoscrivere e studiare le anomalie nello spazio, sviluppando nel contempo una teoria che potesse sostenerne non solo l'esistenza, già tragicamente dimostrata, ma l'origine, l'evoluzione e il loro eventuale sfruttamento. Non è un segreto infatti che sin dai primi giorni dopo La Scoperta un gruppo di fisici sviluppo' delle teorie coerenti dove la fisica π sembrava permettere ciò che ormai era frustante convinzione: l'impossibilità di viaggiare a velocità relativistiche. In effetti si vide ben presto che non si trattava di acquisire velocità, ma che π consentiva piuttosto di diminuire enormemente le distanze: le anomalie non erano lacerazioni violente dello spaziotempo come potevano esserlo ad esempio i canali di Einstein-Rosen di un blackhole, avevano origini meno traumatiche dell'implosione di Super Novae massive. Le teorie mostravano che le mga originavano da più blandi fenomeni d'interferenza, luoghi in cui le onde gravitazionali di corpi anche molto distanti potevano sovrapporsi in modo non dissimile alle onde di uno specchio d'aqua, con punti d'interferenza costruttiva o distruttiva. In questo senso i calcoli, suffragati dalla revisione generale delle conoscenze cosmologiche accumulate, mostravano come alla struttura dello spaziotempo tra due punti si potesse associare una sezione Buhlmiana non degenere: il toroide risultante implicava una possibilità non nulla di poter diminuire enormemente la metrica tra i due punti considerati; in termini pratici sotto opportune condizioni due punti nello spazio potevano avvicinarsi tanto da coincidere asintoticamente e le anomalie sembravano proprio le condizioni opportune necessarie!

Sezione del 4-campo deformato da anomalie (MGA) entangled:

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Da π derivano ulteriori sorprendenti sviluppi: per la conservazione del principio di località, le anomalie non possono esistere se non in condizione entangled ovvero un'anomalia deve necessariamente corrispoderne un'altra formando così una coppia non separabile, ma data la posizione di una, la posizione dell'altra anomalia non è determinabile a priori dipendendo dal fattore d'indeterminazione di Murakami-Heisemberg, che comunque limita le coppie di anomalie al gruppo locale. Inoltre le mga, distribuendosi dove il potenziale brana-tensoriale risulta minore, si troveranno sempre entro una distanza calcolabile e che è principalmente funzione della massa dell'oggetto stellare considerato: in pratica le anomalie, se presenti, si vanno a distribire entro un raggio tanto più grande quanto più massiva è la stella (o le stelle, nel caso di sistemi multipli) del sistema considerato.

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Le parole del dott. Diemberger: "Se riuscissimo a viaggiare da un'anomalia all'altra di fatto non potremo conoscere in anticipo la nostra destinazione: siamo come in una stanza con delle porte chiuse, sappiamo che si possono aprire ma non sappiamo su cosa".
L'entusiasmo e l'eccitazione per una simile possibilità vennero tenute a freno non senza qualche difficoltà. Fu necessario un autocontrollo sociale non indifferente per restare letteralemente, come recitava un vecchio adagio, con i piedi su Nove Terra, ma il trauma evoluzionistico di Neanni si dimostrò ancora un antidoto molto efficace. I calcoli, le ipotesi, i modelli furono rifatti, revisionati, stressati in tutti i modi possibili e nulla sembrava impedire realmente la possibilità di poter utilizzare le mga per sondare distanze fino ad allora credute irragiungibili.

Si diede avvio a diversi progetti per superare, in modo non molto dissimile da quanto fatto per i giacimenti Transnewtoniani, la barriera del campo brana-tensoriale, indurre l'entanglement e poter così di fatto sondare l'anomalia gemella, progetti che ben presto confluirono in GASP: il Gravitational Anomalies Survey Project.

 

Non riesco a vedere le immagini. Succede solo a me?

 

Azz... Ma tutte o solo le ultime?

 

vedo solo la composizione della nave Galileo I al post#8

 

Ach... molto strano, pasticci di dropbox :-\
mo' vedo


Edit: si è dropbox, che non funzia (ovviamente io le vedo...) mo' provvedo diversamente, sfido che non capivate una cippa :-\

 

Ok, abbandonato Dropbox, spostato su Adrive, adesso dovreste vederle (non che vi sareste persi chissà che opere d'arte eh ).

edit: nisba nemmeno Adrive è una soluzione decente, e a mali estremi...

 

Come no? Le immagini del post#21 sono un vero trip!

PS. adesso le vedo tutte.

 

Prostetnico te l'ho detto in Pm, ma basta prologo vogliamo che distruggi tutti gli alieni che incontri xD

 

Spiacente ma Aurora richiede pazienza e perlomeno nei primi anni di gioco un basso profilo: raramente si è cacciatori, spesso si è solo la preda.

 

Solo nei primi anni? Nei miei tentativi di partita non esiste il non essere preda. A prescindere dall'immensa molte di variabili, spesso non tento neanche un azzardo facile facile, potrei distruggere il lavoro di molto tempo rischiando anche solo qualcosina, e non voglio.

 

c'è sempre la classica soluzione"spendo ogni materiale, soldo, cazzi e mazzi in gigantesche navi lanciamissili nucleari e vaporizzo tutto quello che mi passa davanti, che siano rarissimi moscerini in un pianeta sperduto o veri e propri rettiliani assetati di sangue"...

 

...soluzione che -fortunatamente- in Aurora è semplicemente impraticabile (SM mode escluso, s'intende).

 

ehmmm...SM che vuol dire?

 

SM: SpaceMaster Mode. In modalità SM puoi modificare praticamente tutto (o quasi), aggiungere, togliere, aumentare, diminuire, avversari, pianeti, sistemi stellari, tecnologie, minerali, tutto (o quasi). Come dice il nome è una funzione pensata per il Master di un eventuale GDR basato su Aurora.

 

aahhh...ora ho capito.

 

23 Novembre 4π

Dopo i necessari test su diversi modelli prototipali vengono finalmente impostati sul Norbars 04 tre vascelli di classe Newton I. Basati sul progetto MP2 ciascuno di essi sarà dotato di una coppia di sensori GASP per l'individuazione e l'analisi di eventuali mga e di sonde H-Sigma 21 progettate per poter sondare l'entanglement tra due anomalie, operazione che dovrebbe fornire dati provenienti oltre la soglia dell'anomalia gemella, azione che tutti ormai chiamano "salto".

 

Le forme di governo influenzano alcuni parametri iniziali della nazione, quali ad esempio il numero di fabbriche, laboratori e cantieri navali che si hanno ad inizio partita. La razza è una questione diversa, dato che ha impatto su tipo di pianeta che puoi colonizzare. Si possono avere due nazioni diverse, con due forme di governo diverse, della stessa razza.
A parte queste differenze, credo che lo scopo principale dei governi sia Gdr.

 

Quindi questo vale anche per la "nazione" scelta dal giocatore. A suo tempo avevo letto che per il giocatore la forma di governo è ininfluente, poiche' gli viene sempre assegnata la scelta Player Racer, e che quel parametro caratterizza eventuali civiltà governate dall'IA. Però più di qualcuno asseriva che la scelta in realtà influenzasse le caratteristiche della civiltà.
Quindi se ho capito bene, se scelgo un forma di governo, mi vengono assegnati determinati caratteri, se scelgo Player Racer i caratteri sono quelli che imposto io?
Ma si finirà mai d'imparare ;-)