AURORA Pax Astra (AAR)

Discussione in 'Strategici - Generale' iniziata da rawghi, 28 Agosto 2013.

  1. andry2806

    andry2806

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    be, in una parola: multiplayer.it grazie di esistere...:D
     
  2. rawghi

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    Si si è roba da fulminati, due ore per 4 minuti di partita.. ma ragazzi che roba!!!!
     
  3. rawghi

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    Tra l'altro giocati con la colonna sonora di Ender's Game... il film non è il massimo.. ma la colonna sonora di Steve Jablonski è un capolavoro.
     
  4. rawghi

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    Ok un po' di dati per essere precisi.
    SIamo a 10 minuti dall'inizio dell'ingaggio, sono coinvolte 80 navi e 80 caccia (manco a farlo apposta), e siamo già a 777 casualties (del televideo).

    Sto facendo letteralmente a pezzi 60 anni di evoluzione della razza umana!
     
  5. SkySpace

    SkySpace

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    Aah che storia che ci aspetta!!

    E poi come minimo dopo la guerra civile appariranno alieni invasori :D
     
  6. Prostetnico

    Prostetnico

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    già, sul più bello, quando il federimpero si trova con le braghe calate :eek::blackalien::lol:
     
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  7. rawghi

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    24 Aprile 2086 - Guerra Civile Galattica, giorno 1


    La distanza fra la Terra e Marte viene coperta facilmente dalle moderne starships, che raggiungono viaggiando in formazione quasi i 4000 km/s. Infatti, in sole 8 ore, la seconda flotta comandata dal Vice Ammiraglio Mckenzie entra nel campo gravitazionale del pianeta rosso.

    L'imperatore, deciso a mettere fine alla partita ancora prima che iniziasse, inviò infatti l'intera seconda flotta verso il pianeta capitale delle forze federali, difeso dalla sola Marines Strike Force.
    La componente navale del corpo dei Marines ammontava infatti a due formazioni, definite "Battlefleet" composte ciascuna da 5/6 navi e uno squadrore di caccia. Le Battlefleet non nascevano originariamente per muovere guerra nello spazio, quello infatti era compito della starfleet, ma bensi operavano nell'orbita del pianeta, occupandosi dell'assalto sulla superficie di esso.

    Il compito della seconda flotta imperiale, era quindi quello di ingaggiare le forze Marines, distruggerle, e mettere sotto assedio il pianeta rosso.


    24 Aprile 2086 - Ore 19:33 (Terrestri) - Seconda Flotta Imperiale
    Mckenzie era ormai da ore nel raggio d'azione delle proprie armi e delle armi della flotta Marines, infatti ormai era a quasi 5 milioni di kilometri dalle navi federate. I contatti erano stati individuati appena usciti dal campo gravitazionale della flotta, e i sensori rilevavano le navi in orbita attorno al pianeta.

    Nessuna però delle due flotte aveva ancora ingaggiato il nemico, e Mckenzie immaginava che fosse per via della schiacciante superiorità delle proprie forze. Aveva anche pensato di abbordare le navi nemiche, riuscendo a prendere possesso dei due incrociatori da bombardamento di classe Liberator, con i quali avrebbe facilmente obliterato le forze federate sulla superficie di Marte.

    "Continuate ad avvicinarvi al pianeta, ma rimanete fuori dal raggio di azione delle batterie turbolaser, non vorrei ci facessero qualche scherzo" - disse Mckenzie, pregustando una resa della flotta Marines.
    Sarebbero bastati 38 minuti per raggiungere l'orbita esterna del pianeta.

    [​IMG]

    24 Aprile 2086 - Ore 19:38 T - Marines Strike Fleet
    Bradley Davidson, Vice Ammiraglio comandante delle forze dei Marines, vedeva i contatti delle forze imperiali attraverso i monitor della plancia dell SSR-007 Reaper, assault carrier e flagship della flotta insieme alla gemella SSR-008 Cataclysm.

    Sapeva che a breve la prima vera battaglia dell'umanità nello spazio si sarebbe combattuta, nell'orbita di Marte.
    Diede l'ordine alla flotta di lanciare le due squadre di caccia a disposizione, la 9° e la 10°, per un totale di 20 caccia. In meno di un minuto gli F-1A Raptor uscirono dagli hangar e cominciarono ad orbitare attorno alla flotta.


    24 Aprile 2086 - Ore 19:47 T - Seconda Flotta Imperiale
    "Vice Ammiraglio, abbiamo un messaggio dalla prima flotta, è l'ammiraglio Voronov" - esclamò il giovane ufficiale a bordo della Constellation, carrier di classe Trident ammiraglia della seconda flotta.

    "Mettila online" - fu la risposta di Mckenzie.

    La Voronov comparve sullo schermo frontale del CIC della nave.
    "Peter, ferma le tue navi."
    "Ammiraglio Voronov, adesso avete cominciato a dare gli ordini a due sistemi di distanza? Com'è la temperatura su Vesta? Beh qui su Marte a breve farà molto caldo. Dica ai suoi nuovi amici dei Marines di fare i bravi ragazzi e consegnarsi spontaneamente, di sicuro l'imperatore potrà chiudere un occhio se la questione si risolve senza spiacevoli imprevisti"
    "Peter ascoltami, credi che per me schierarmi dalla parte federata sia stato facile? Ci ho pensato sai? Per tutti il tempo che Robson ha preso il comando. Doveva essere una situazione di emergenza per affrontare una crisi, e ci siamo ritrovati a seguire un dittatore. Hai visto come sono state represse le manifestazioni contro di lui? Ti rendi conto che questo non è il genere di futuro che farò progredire l'uomo?"
    "La smetta Ammiraglio di blaterare, le sue parole non fermeranno le mie navi, ne tantomeno mi faranno cambiare idea. A breve verrà catturata e verrà giudicata per la traditrice quale è, e adesso facciamola finita e dica alle sue forze di cosegnarsi"
    "Io sarò una traditrice di questo impero, ma di certo non sono una traditrice nei confronti dell'umanità come voi. Vice Ammiraglio Peter Mckenzie, in nome dei Sistemi Uniti e in qualità di comandante della Starfleet, le ordino di fermare le sue navi e consegnarle alle forze Marines su Marte, altrimenti verrete annientati"
    "Ahahah adesso siamo passati alle minacce? Cosa intendi fare da Vesta? Mandarmi una videoregistrazione dove mi fai le boccacce?"
    "Io sono Vesta, ma il Commodoro Gallagher con la Prima Flotta sono proprio davanti a voi"


    Mckenzie impallidì, capendo improvvisamente di essere caduto in trappola. La prima flota infatti non si trovava su Vesta ma si era fermata, su Marte, posizionandosi fra l'atmosfera del pianeta e la flotta Marines. In questo modo la distorsione delle onde elettromagnetiche aveva nascosto l'esistenza della prima flotta.

    Sul monitor comparì il Commodoro Sophie Gallagher, 61 comandante della battleship SSV-024 Antares:
    "Per l'ultima volta Vice Ammiraglio, fermatevi e riunitevi a noi, per ritornare sulla Terra insieme e riprendere in mano il nostro futuro"

    Mckenzie chiuse bruscamente la comunicazione.

    "Navi in assetto da battaglia! Fate decollare i caccia e ingaggiare il nemico su tutto il fronte appena pronti!"

    La battaglia di Marte ebbe inizio. Schierate sui lati opposti c'erano da una parte la seconda flotta imperiale, e dall'altra la Marines Strike Force e la prima flotta federale.

    Ordini di Battaglia

    Seconda Flotta Imperiale - Vice Ammiraglio Peter Mckenzie

    1x Carrier Trident
    2x Battleships Antares-B
    4x Cruisers Nebula-A
    1x Nave da sorveglianza Vantage
    4x DDG Resolution
    2x Destroyer Leaders Justicar-L
    8x Destroyers Justicar-A
    2x Jump Scouts Archon
    1x Jump Scout Argonaut
    1x Nave Munizioni Gryphon
    2x Tanker Lysander
    1x Nave Supporto Unity-II
    1x Trasporto Truppe Apollo-II
    10x Strikefighters A-1 Locust
    20x Fighters F-1A Raptor​

    Prima Flotta Federale - Commodoro Sophie Gallagher

    1x Carrier Trident
    2x Battleships Antares-B
    4x Cruisers Nebula-A
    1x Nave da sorveglianza Vantage
    4x DDG Resolution
    2x Destroyer Leaders Justicar-L
    8x Destroyers Justicar-A
    2x Jump Scouts Archon
    1x Rimorchiatore Draco
    1x Nave Munizioni Gryphon
    2x Tanker Lysander
    1x Nave Supporto Unity-II
    1x Trasporto Truppe Apollo-II
    10x Strikefighters A-1 Locust
    20x Fighters F-1A Raptor ​

    Marines Strike Fleet - Vice Ammiraglio Bradley Davidson

    2x Assault Carrier Reaper
    2x Navi Supporto Olympus
    2x Incrociatori da bombardamento Liberator
    4x Strikecruisers Nebula-M
    8x Dropships Lynx
    20x Fighters F-1A Raptor ​


    24 Aprile 2086 - Ore 19:48 T - Nei pressi di Marte

    Le tre flotte aprirono il fuoco simultaneamente. Centinaia di booster di missili si accesero, decide di cannoni turbolaser cominciarono a fare fuoco. La luce fu talmente accecante che dalla superficie di Marte in molti videro qualla prima scarica apocalittica.
    La quantità di esplosivo lanciata nello spazio in quei primi secondi era tale da poter facilmente ridurre in polvere un pianeta di piccole dimensioni. Quasi cento anni di evoluzione di armi spaziali veniva messo alla prova.

    A trenta secondi dal lancio, i missili si incrociarono nello spazio e continuarono il loro cammino portando il carico esplosivo verso le navi nemiche, le quali avevano già ricaricato tutti i tubi di lancio e ancora insieme, all'unisono, spararono. I secondi che seguirono sarebbero stati i più bui della storia dell'uomo nello spazio, l'orlo del precipizio ormai era superato, e l'umanità era in caduta libera verso il baratro della violenza.


    24 Aprile 2086 - Ore 19:49 T - Nei pressi di Marte

    I primi missili cominciarono a piombare sulle navi, da ognuna i sistemi di difesa CIWS cominciarono a vomitare una quantià impressionante di proiettili che illuminarono lo spazio con una luce innaturale.
    Molti missili vennero distrutti nel percorso ma alcuni andarono a segno, l'incrociatore imperiale Acheron venne copito da un Comet che però scalpì leggermente la corazzatura così come per la destroyer federale Justicar.

    Il grosso delle salve di missili cominciava ad arrivare. La qualità delle difese antimissile era messa a dura prova a le canne dei CIWS divennero arancio incandescenti.
    La battleship Endurance imperiale venne ripetutamente colpita da dei missili da saturazione Blinker che però non causarono grossi danni, idem per la carrier Constellation e l'incrociatore Repulse. Il destroyer imperiale Apache e il destroyer leader Dictoator vennero colpiti ripetutamente da missili Wasp che causarono danni all'armatura di entramber le navi.

    Nelle file della Federazione vennero colpite la Nave da sorveglianza Vantage, le destroyer Adder, Justicar e Renegade, l'incrociatore Nebula e il DDG Usurper.

    Gli scudi di entrambe le flotte assorbivano colpi, le armature reggevano e i CIWS neutralizzavano missili. Altre navi vennero ripetutamente colpite ma il paradosso vedeva le due flotte ancora completamente funzionali e integre, mentre continuavano ad accorciare la distanza fra di esse.

    La maggior parte dei danni avveniva a causa dei Blinker che per fortuna non causarono grossi danni, il loro obiettivo era però di saturare le difese, riuscendoci. La battleship imperiale Endurance venne colpita duramente da due missili Phoenix da 10 megatoni che intaccarono pesantemente la sua corazzatura.

    [​IMG]

    24 Aprile 2086 - Ore 19:50 T - Nei pressi di Marte
    Le esplosioni continuarono nello spazio attorno a Marte. Dal pianeta sembrava ormai di assistere ad una temporale di enormi proporzioni. L'impatto dei missili nucleari sugli scudi creava delle esplosioni che si propagavano attorno alla navi.


    24 Aprile 2086 - Ore 19:52 T - Nei pressi di Marte
    Dopo due minuti di intensissimo fuoco, con la flotte sempre più vicine tra loro, i primi scudi cominciarono a cedere. La Justicar, destroyer federale, venne colpita ripetutamente da missili Blinker, uno dopo l'altro i sistemi cominciarono a cedere finchè non arrivarono a coppie missili Comet che distrussero il ponte uccidendo sul colpo il Comandante Katya Prokofiev. Sulla nave cominciarono esplosioni a catena che in breve la spezzarono letteralmente in due, dei 130 membri dell'equipaggio perirono e solo 21 riuscirono a raggiungere i lifepods di emergenza.

    Un altra nave della stessa classe, la Apache, in forze però all'impero subì la stessa sorte, venne colpita ripetutamente al vano motori che esplose, anche in questo caso le perdite furono alte, 122 membri dell'equipaggio, a fronte di 29 che si salvarono, con loro anche il Comandante della nave Kate Connor.

    Nei quattro minuti successivi anche la destroyer leader Imperiale Dictator subì 5 perdite, mentre la DDG federale Usurper 4. L'inferno di esplosioni continuava ininterrottamente.

    Dalla Terra venne inviata la nave di salvataggio SSE-003 Healer, di classe Sagittarius-II per cercare di salvare i sopravvissuti alle due navi distrutte

    [​IMG]

    24 Aprile 2086 - Ore 19:56 T - Nei pressi di Marte

    In breve tempo, le navi arrivarono ad una distanza tale da permettere loro di impiegare i cannoni Turbolaser in maniera efficiente. Lo scontro diventò cruento al punto che era difficile capire chi sparava a chi.

    La luce emanata dai cannoni turbolaser riempiva lo spazio di scie luminose che si abbattevano con violenza contro gli scafi delle navi.
    Le forze imperiali cominciarono a cedere alla superiorità della prima flotta coadiuvata dalla Marines Strike Force.

    La Dictator, destroyer leader imperiale, colpita ripetutamente, cominciò a manifestare cedimenti strutturali che si estesero a tutta la nave e causarono esplosioni multiple che la distrussero, 114 perirono, compreso il comandante dell anave Adam Harrison. Stessa sorte per la DDG Invade, 124 perdite compresa il comandante Kate Barton e la Scimitar, destroyer, con 119 e il Capitano Flor Cruze.
    Altre navi subirono pesantissimi danni: la Repulse con 85 perdite, la Acheron con 161, la Constellation 20 e la Patriot 50.

    Le forze federali subirono la perdita della destroyer Quiver, con 121 perdite compreso il Comandante Jay Michener e gravi danni li subirono la Vantage, 107 perdite, la Usurper con 10 perdite e l'incrociatore dei Marines Rampage, con 14 perdite.

    Dalla Terra anche la Lightbringer, altra nave di salvataggio, venne inviata verso Marte per cercare di salvare più lifepods possibili.


    24 Aprile 2086 - Ore 19:58 T - Nei pressi di Marte
    Con lo scontro che continuava senza sosta e le navi che lentamente cadevano a pezzi, le due carrier dei Marines cambiarono le sorti della battaglia.
    Bradley Davidson, comandante della forza marines, fece allargare le navi dal centro della formazione dirigendole verso la Constellation, nave ammiraglia della flotta imperiale, e la battleship Endurance.

    Sulla sinistra della formazione, la prima carrier marines, la Reaper, speronò la Endurance affiancandosi. La nave si adagiò sul fianco di quella nemica, e aprì il fuoco con entrambi i cannoni binari Spitfire. I quattro colpi a distanza così ravvicinata squarciarono la Endurance ma la nave continuava a sparare. Il Comandante della Reaper, Nicolas Tangeman, fece quindi virare a tribordo, posizionando i due immensi motori a contatto con lo scafo nemico. Fece accellerare la nave alla massima potenza, rischiando di collidere con la vicina battleship Vanquisher, ma scatendando al contempo una scia termica a tali temperature, che la nave nemica esplose. Tutti i 785 membri dell'equipaggio della nave perirono nell'enorme esplosione della nave da oltre 31.950 tonnellate, compreso il Commodoro George Clark.

    [​IMG]

    L'onda d'urto fece sobbalzare tutte le navi che di aprirono a fiore intorno a dove prima esisteva la Endurance.

    Per un attimo, le esplosioni cessarono, ed in quel momento tutte le navi cessarono il fuoco. La flotta imperiale si stava arrendendo, nave dopo nave.

    Dalla plancia della Constellation, l'XO della nave aveva spodestato Mckenzie al comando, ed aprì una comunicazione con la Voronov per comunicare la resa. L'ufficiale comunicò alla donna che Mckenzie era attualmente barricato in un settore della nave insieme ad alcuni fra i suoi più fidati uomini.
    L'ammiraglio federale comunicò a Davidson che fece intervenire la vicina carrier Cataclysm, abbordando la carrier imperiale con l'Alfa Team 4, una squadra del Marine SpecOps Command.

    In pochi minuti, la nave venne messa in sicurezza e Mckenzie, che non si arrese, venne ucciso.

    La battaglia di Marte era finita.

    [​IMG]

    25 Aprile 2086 - Ore 00:29 T + 4h dalla fine della battaglia - Marte
    La Voronov fece una videotrasmissione per tutte le navi imperiali che si furono arrese.
    "Fino a quattro ore fa eravamo gli uni contro gli altri. Ci stavamo ammazzando, lanciandoci contro tutto quello che era il nostro arsenale, distruggendo quelle che erano le nostre navi, creando una divisione fra noi che non sarebbe mai dovuta esistere. Sotto la guida sbagliata, avete aperto il fuoco contro i vostri stessi fratelli, così come noi abbiamo dovuto fare con voi. Ma sappiamo di appartenere alla stessa fratellanza. Sappiamo di essere noi stessi fratelli marinai. Sappiamo che le divisioni le possimo annullare e ritornare ad essere la forza che difende l'umanità. Sappiamo che possiamo mettere fine a questo impero guidato da un dittatore spietato che non ha esitato a farci uccidere a vicenda.
    Ritornate con noi, vi accoglieremo a braccia aperte, quali fratelli d'arme che siete".


    Le navi di quella che una volta era la seconda flotta imperiale, lentamente risposero al messaggio e i comandanti si recarono tutti a bordo dell'ammiraglia della flotta federale, la Trident, dove l'ammiraglio Voronov li mise in contatto con la Tereshchenko e Davidson, perchè potessero anche loro venire a conoscenza della prossima mossa: riprendersi la Terra.
     
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  8. zethani

    zethani

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    McKenzie ci ha fatto una figura molto peregrina, persino spodestato dal suo secondo in comando, povero patato. Bei botti, complimenti, anche se il racconto non è fluidissimo ma c'è da aspettarselo in uno scontro di queste proporzioni. Magari nel prossimo update potresti mettere un resoconto delle navi abbattute? xD
     
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  9. rawghi

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    Assolutamente Zet! Prometto che il prossimo update faccio la conta di navi e marinai caduti!
    L'ho riletto ora, per la prima volta ed effettivamente non è per niente fluido! Più che altro mi ha fregato il tempo biblico per risolvere lo scontro, mentre ogni tanto aggiornavo l'AAR (quindi in pratica scrivevo due righe ogni venti minuti...)... Prometto che alla prossima battaglia magari prima la concludo, e dopo scrivo il tutto in modo da renderlo più leggibile!
     
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  10. andry2806

    andry2806

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    che figata di scontro!!! Il momento più bello secondo me è stato quando la Voronov ha detto a Mackenzie della trappola...
     
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  11. PPCT

    PPCT

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    Bellissima descrizione di questo imponente scontro per il destino dell'umanità. Sono sicuro però che l'imperatore ha ancora qualche asso nella manica.
    Comunque una curiosità: ma la prima flotta federale è composta in maggioranza da equipaggi di origine russa ? Perché i nomi dei comandanti mi sembrano dell'est europa
     
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  12. rawghi

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    In realtà è puro caso! Ho settato una percentuale di nomi "Russi", per la precisione all'8%... si vede che sono tosti questi tizi!!!
     
  13. ivaldi79

    ivaldi79

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    stupendo, il miglio aar mai letto, ma tu per chi giochi? per l'imperiali?
     
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  14. SkySpace

    SkySpace

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    McKenzie ha sottovalutato il nemico e ben gli sta! Spero che al comando di quel che rimane delle forze imperiale ci siano persone più adatte!
    Chissà se ha qualche asso nella manica ancora l'imperatore!
    Aar non completamente fluido ma pieno di dettagli e molto interessante da leggere! Continua così!
     
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  15. rawghi

    rawghi Moderator Membro dello Staff

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    Entrambi! Sono in Spacemaster mode...
     
  16. rawghi

    rawghi Moderator Membro dello Staff

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    La Battaglia per la Terra - Parte Prima

    25 Aprile 2086

    La prima e la seconda flotta si radunarono su Marte e si cominciò a fare la conta dei danni subiti durante la battaglia.
    Molte navi erano danneggiate, ma per fortuna i sistemi di difesa di esse erano riusciti a salvaguardare la maggior parte dei sistemi vitali e i team di ingenieri di ogni nave si misero al lavoro per cercare di riportarle ad una operatività totale.

    Al Contrammiraglio Christopher Newton venne affidato il comando della seconda flotta, in sostituzione del defunto Mckenzie.

    La battaglia aveva causato la distruzione di sette navi: 4 destroyer di classe Justicar (Justicar, Quiver, Scimitar ed Apache), una destroyer leader di classe Justicar-L (Dictator), una missile destroyer di classe Resolution (Invade) e per finire la battleship Endurance, di classe Antares-B. Il totale delle vittime ammontava a 1962 caduti, tra i quali figuravano i comandanti Katya Prokofiev, Adam Harrison, Kate Barton, Flor Cruze, Jay Michener, George Clark e per finire il Vice Ammiraglio Peter Mckenzie.

    La notte fra il 24 e il 25 Eva Voronov, l'ammiraglio della Starfleet, riposò ben poche ore nella sua cabina dello shuttle da alta velocità che la portava da Vesta su Marte perchè il mattino era prevista una riunione con la Tereshchenko, leader della Federazione e il comandante dei Marines, Bradley Davidson, per decidere le prossime mosse.

    Si ritrovarono presso una base militare a nord della capitale marziana, Clayton, dove per prima cosa assegnarono il comando della carrier Constellation, flagship della seconda flotta, all'ora Contrammiraglio Alexandra Johnston, promossa a furor di popolo per le sue leggendarie imprese nella battaglia di Xenocity su Vesta.

    Dopo una veloce review dello status delle forze federali, decisero di aspettare a muovere verso la Terra almeno fino ad una iniziale riparazione della maggior parte delle starships.

    La notizia della vittoria delle forze federali nella battaglia di Marte aveva fatto si che su tutti i pianeti ancora governati da lealisti oppure apparentemente neutrali cominciarono ribellioni su larga scala, e in molti di questi, come per esempio i Elpis, Hemera e Titano, ben presto arrivarò la conferma del controllo del pianeta da parte dei federali .

    La Terra rimaneva in una situazione particolare. Mentre per le strade regnava il caos più totale, le forze militari non avevano ancora mosso in favore dell'una o dell'altra causa. Molti generali si erano barricati con le relative unità nelle basi in attesa di capire il da farsi. L'eccezione era il corpo dei Marines, che sulla terra aveva schierata la sua unica divisione, che era ovviamente pro-federazione, anche se era in attesa di un segnale da parte di Davidson prima di muoversi.

    Sul pianeta erano inoltre presenti due divisioni coloniali (prima e seconda) e due divisioni dell'esercito regolare (prima e seconda, entrambe di fanteria). Il JSOD era rimasto apparentemente inerme, tant'è che il palazzo imperiale su Pax Astra (ex sede del parlamento federale) era presidiato da forze lealiste al di fuori del normale ordinamento militare, forze che però erano rappresentate in misura di una brigata corazzata.

    La situazione apparentemente sembrava questa volta favorire di molto le forze della Federazione, considerando che l'incognita maggiore era la terza flotta, la quale però rimaneva saldamente ormeggiata e comunque si sarebbe trovata a fronteggiare ben due flotte e la forza marines. Lo "scacco" della Voronov durante la battaglia di Marte aveva fermato sul nascere una guerra che sarebbe potuta diventare molto più cruenta e durare molto di più.

    [​IMG]

    26 Aprile 2086
    Il 26 ormai era chiaro che tutti i pianeti ad eccezione della Terra si erano schierati a favore della federazione.

    Nella mattinata era arrivato un messaggio dal Vice Ammiraglio Harland Depaola, comandante della terza flotta, che le sue forze si sarebbero unite al resto della Starfleet, mettendo fine ai timori di una possibile battaglia per il controllo della Terra. Inoltre, Depaola confermava che sia le divisioni coloniali che quelle regolari, avevano comunicato la loro intenzione di non opporsi al rientro della Starfleet, ma che non intendevano per il momento muovere contro l'imperatore. Sarebbero a tutti gli effetti rimaste da parte.

    A questo punto, l'unico scoglio era l'imperatore, e le sue forze su Pax Astra, silenti ancora da prima della battaglia di Marte. Dall'isola artificiale infatti non arrivava alcun comunicato, e grazie alla schermatura elettromagnetica, dall'orbita terrestre era impossibile riuscire a capire cosa stesse succedendo sull'isola.

    Ianovaia (la Tereshchenko), decise di mettere fine alla partita, e comunicò a Davidson di far muovere la prima divisione dei Marines su Pax Astra il giorno successivo, per mettere in sicurezza l'isola.
    Davidson, in contatto con il Generale Connolly, a capo della prima marines, coordinò un piano per un assalto anfibio per il giorno successivo.

    Date le circostanza favorevoli, anche la Voronov fu d'accordo di muovere in anticipo verso la Terra, dato che l'orbita terrestre sembrava assolutamente sicura per le sue navi.

    Intorno alle 20.00 ora terrestre, tutte le starships partirono da Marte per raggiungere la Terra.

    27 Aprile 2086
    Le navi federali raggiunsero l'orbita terrestre intorno alle 4.30 e Davidson diede il via libera per l'assalto a Pax Astra da parte della prima divisione dei marines.

    Alle 5.30, i marines sferrarono l'attacco. L'isola artificiale di Pax Astra venne assalita da tutti e quattro i punti cardinali, i quattro battaglioni infatti erano sbarcati e stavano avanzando verso l'interno dell'isola, dove si trovava il palazzo imperiale.

    L'ingaggio con le forze lealiste avvenne qualche minuto dopo, queste erano infatti barricate ai quattro vertici della piazza principale che portava al palazzo ed aprirono il fuoco appena arrivarono ad un contatto visibo con le forze marines.

    Lo scontro diventò subito molto violento: i mezzi corazzati imperiali riuscivano a contenere l'avanzata delle forze federali, bloccando gli attaccanti negli edifici ai lati della piazza.

    Dopo un quarto d'ora di scontro, il centro di Pax Astra era ridotto ad un cumulo di macerie e la battaglia sarebbe continuata se non fossero intervenute le due Carrier Wing dei marines, la CW-051 e la CW-052, partite dalle due assault carrier in orbita. I velivoli, in particolare gli strikefighters A-1 Locust, colpirono duramente i mezzi dei lealisti, obbligando le forze nemiche ad arrendersi.

    Da entrambe le parti si contarono molti caduti, in soli venti minuti di scontro, le perdite da parte dei marines ammontarono a 157 soldati, mentre fra le fila dei lealisti si arrivò ad un numero quasi doppio, mentre i sopravvissuti vennerò catturati. Il centro di Pax Astra era irriconoscibile, e la maggior parte degli edifici distrutta.
    Le forze federali avanzarono verso il palazzo imperiale.

    [​IMG]

    Circa venti minuti dopo, il Generale Connolly contattò Davidson, comunicandogli che il palazzo era misteriosamente vuoto, dell'imperatore non c'era traccia.
    Davidson non fece tempo a mettersi in contatto con la Voronov e la Tereshchenko che uno dei suoi uomini in plancia cominciò a gridare.

    "Ammiraglio abbiamo un contatto militare non identificato che si è appena alzato in volo dalla regione Siberiana.. è più grosso di due carrier insieme, stimo almeno 150,000 tonnellate!"

    "Impossibile Kleber, non esistono navi di quella taglia in mano all'imperatore, controlla che non sia una fuel harvester o un terraformer" - replicò Davidson

    "Già controllato signore, è militare e una scansione preliminare non lo identifica in nessuna classe esistente, ma sta muovendo verso di noi ed ha appena attivato gli scudi"

    Quella che si stava dirigendo contro le forze alleate era una nave che in futurò verrà definita come capostipite della tipologia "Titan", la SSX-001 Dominator, nave sperimentale costruita in segreto per ordine di Robson in un cantiere sotterraneo in Siberia durante gli anni del suo regno.

    Codice:
    Dominator class Titan    153,850 tons    4510 Crew    36663.0001 BP      TCS 3077  TH 2592  EM 900
    3509 km/s    Armour 20-255    Shields 30-300    Sensors 140/140/0/0    Damage Control Rating 460    PPV 609.6
    Maint Life 8.36 Years    MSP 65540    AFR 430%    IFR 6%    1YR 1671    5YR 25072    Max Repair 1800 MSP
    Intended Deployment Time: 72 months    Spare Berths 0   
    Flag Bridge    Magazine 6200   
    
    Dominator Drive Core (6)    Power 1800    Fuel Use 108.67%    Signature 432    Exp 18%
    Fuel Capacity 20,000,000 Litres    Range 21.5 billion km  (71 days at full power)
    SED-2 Shield System (10)  Total Fuel Cost  150 Litres per hour  (3,600 per day)
    
    RLQ-202 Firesword Quad Turbolaser Turret (8x4)    Range 320,000km    TS: 10000 km/s    Power 40-20    RM 5    ROF 10        10 10 10 10 10 8 7 6 5 5
    Patriot II CIWS (6x6)    Range 1000 km    TS: 20000 km/s    ROF 5      Base 50% To Hit
    RRC-10 Avalanche Railgun (8x4)    Range 200,000km    TS: 5000 km/s    Power 15-5    RM 4    ROF 15        5 5 5 5 4 3 2 2 2 2
    JD/SPG-1 Fire Control System (2)    Max Range: 320,000 km  TS: 10000 km/s    97 94 91 88 84 81 78 75 72 69
    P-60 Reactor (8)    Total Power Output 480    Armour 0    Exp 5%
    
    SMM-20 Missile Launcher (4)    Missile Size 20    Rate of Fire 120
    SMM-2 Missile Launcher (4)    Missile Size 2    Rate of Fire 15
    SMB-50 Release Bay (2)    Missile Size 50    Rate of Fire 375
    JD/SPN-1 Missile Fire Control (2)    Range 105.2m km    Resolution 20
    AGB-501 Orbital Bomb (29)  Speed: 300 km/s  End: 315.5m    Range: 5.7m km  WH: 293    Size: 50    TH: 1/0/0
    ASM-22 Blinker (400)  Speed: 35,000 km/s  End: 62.3m    Range: 130.8m km  WH: 1    Size: 2    TH: 350/210/105
    ASM-201 Kraken (198)  Speed: 35,000 km/s  End: 67.3m    Range: 141.4m km  WH: 44    Size: 20    TH: 233/140/70
    
    JD/STY-3 Thermal Sensor (1)    Sensitivity 140    Detect Sig Strength 1000:  140m km
    JD/SEY-3 Detection Sensor (1)    Sensitivity 140    Detect Sig Strength 1000:  140m km
    
    ECCM-1 (3)        ECM 10
    
    Missile to hit chances are vs targets moving at 3000 km/s, 5000 km/s and 10,000 km/s
    
    This design is classed as a Military Vessel for maintenance purposes
    Immediatamente Davidson realizzò che riprendersi la Terra non sarebbe stato affatto facile.
     
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  17. andry2806

    andry2806

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    oh cavolo!:eek::eek::eek:
     
  18. SkySpace

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  19. PPCT

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    LO SAPEVO !!! Mitico imperatore !!
    Ma Christopher Newton è un discendente del leggendario scienziato la cui scoperta ha deciso le sorti dell'umanità ? Perché in quel caso potrebbe essere lui l'eroe che mi aspetto faccia qualcosa (ed ho già qualche idea), chissà ;)
     
  20. andry2806

    andry2806

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    ok...stupore, terrore e bestemmie a parte...avrei alcune domande:
    1-sono due (anche tre, non credo che la terza flotta sia così deficiente da capire che se l'impero vince loro saranno uccisi tutti per tradimento e diserzione) flotte contro UNA nave. Va bene, una potentissima nave, ma deve lo stesso affrontare una settantina di navi circa, no? Quindi...perché la federazione dovrebbe avere tutti questi problemi?
    2- Se la federazione vince, cosa potrà accadere? Gli alieni li trovo improbabili. Anche perché Robson ha chiuso il programma di ricerca, il che porta alla domanda
    3-Il programma spaziale verrà riavviato?
    4- Che fine hanno fatto le Genesis in viaggio durante questa guerra civile?
    5-Il programma Genesis andrà avanti?
     
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