Sì appunto, per questo non capisco il commento di TFT. Non è che i personaggi romani parlano napoletano (si veda Verdone e la Ferilli), o i personaggi milanesi parlano napoletano (si veda la Ferrari)
Credo il suo stupore sia dovuto al fatto che si aspettava un film su Roma e c'ha trovato i napoletani. Tutto qua.
Non so se essere contento o dispiaciuto di non poter commentare. Per essere preciso,non sono in grado di commentare,visto che ho provato libidine guardando "Starship troopers"
Infatti, boh il fatto che hanno fatto i protagonisti napoletani E CHE GLI STESSI ATTORI lo siano mi è sembrata una forzatura sia a livello di sceneggiatura (nel senso se sei napoletano devi farlo per forza? Sei un attore interpreta il tuo personaggio cazzo), sia a livello di "bonarietà" per l'italiano medio, che identifica qualunque cosa sia italiana con Napoli. Poi per carità a me piace moltissimo il sud per certi aspetti ma voler piazzare Napoli e battute napoletane in tutte le salse la trovo una forzatura terribile. Ma come De Sica che interpreta sempre il romano burino è, uguale
ora che l ho visto posso commentare; a me non è dispiaciuto anche se a mio parere non è il suo miglior film
<iframe width="640" height="360" src="//www.youtube.com/embed/hOfxGMf8mTA?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe> Solo per questa scena meriterebbe di essere guardato
non l'ho seguito benissimo perchè ho dovuto seguire mio figlio per casa ma mi ha fatto abbastanza caà.
Dico la mia sul film, quella su Sorrentino la notte degli Oscar l'avete già sentita La Grande Bellezza è un film totalmente costruito sulla malinconia, tutta italiana, che scaturisce nell'osservare lo stato attuale del nostro paese. Dalle mie parti in questi giorni, sovente viene proposto il paragone con l'ultimo film italiano che ha vinto l'oscar, La vita è bella, di Benigni. "ah ma quello si che è un capolavoro, Sorrentino invece due palle". Ebbene, l'intento di Sorrentino non è quello di raccontare allo spettatore una fiaba, dietro la quale nascondere il più grande genocidio dell'umanità, come Benigni ha fatto magistralmente a suo tempo. No l'intento è un altro. La storia del povero Gep, autore del libro che ha rivoluzionato la letteratura italiana ma che per noia e vacuità si è lasciato circuire dalla movida romanica di cui per sua stessa ammissione si sente il re, non è altro che un io narrante, che ci guida alla scoperta delle nefandezze dell'alta società. Donne che di professione fanno le ricche, cardinali esperti di cucina ma non di fede, salotti dell'alta borghesia in cui scorrono più superalcolici e droghe che idee e pensieri. Quello che ci offre Sorrentino è la malinconica visione dell'Italia, dove l'inconsistente vince sul contenuto, dove la campagna è il luogo di rifugio per le brave persone, dove la fotografia indugia ma celebra le bellezze della capitale, e poco importa se il Giapponese ad inizio del film sviene ammirando la bellezza della città eterna (e delle nostre belle città). Scommetto che sia piaciuto alla critica cinematografica perchè è esattamente quello il modo in cui noi italiani siamo visti all'estero, o almeno, è quello il modo in cui viene percepita l'alta società italiana da fuori. La Grande Bellezza non è un film da pop corn, è impegnato ed impegnativo, forse per questo è stato poco apprezzato dal grande pubblico. Molti si aspettavano una novella della buonanotte, ma quello è un film che il sonno lo toglie (o lo fa venire ) e ti costringe a parlare, a discutere, a dibattere. Ad accendere il cervello
Insomma la sagra degli stereotipi post-berlusconiani. Non basta questo per definirlo un film mediocre?
l'amore è bello se non è litigarello è l'amor che move il sole e l'altre stelle spesso (ma non sempre) come esprimi un'idea fa differenza.
Trovato su fb, sulla pagina di Squadrati, dei tizi che disegnano quadrati semiotici sugli argomenti più vari. Qui il link al loro sito.
Stereotipi quanto ti pare, ma non campati per aria. Che poi il mondo rappresentato faccia schifo, sono d'accordo con te,ma questo non lo rende meno reale.