l'altro giorno alla radio, mi pare fosse radio 24 durante un programma sportivo, il conduttore sottolineava il fatto di come la nazionale italiana di rugby fosse l'unica rappresentativa nazionale esente da critiche rispetto a quelle di tutte le altre discipline. Forse perchè come sport "minore" fa simpatia o forse perchè culturalmente totalmente diverso rispetto al calcio; fatto sta che la constatazione fatta non è del tutto sbagliata, voi cosa ne pensate?
Secondo me è solo perché l'Italia è tradizionalmente scarsa nel rugby e pertanto una sconfitta rientra nella normalità e l'eccezione è l'eventuale vittoria contro Galles, Scozia, forse un giorno All Blacks. Questo almeno agli occhi di un profano come me. In altri sport l'Italia è comunemente riconosciuta come una delle potenze sportive o quantomeno come nazionale di buon livello. Pertanto oltre alla normalità e alle eccezioni positive esistono anche le eccezioni negative, le quali vengono criticate.
quello che dici tu è vero, però da 14 anni ormai ci misuriamo con le altre squadre del 6 nazioni e le vittorie sono ora, come nel 2000 "episodiche", tante buone partite ma tantissime sconfitte onorevoli, da questo punto di vista sembra che in 14 anni sia cambiato pochissimo. Non dico che la nazionale di rugby debba essere equiparata a quella del calcio, le aspettative sono ovviamente diverse, però mi chiedo: siamo sicuri che continuare a pensarla "ma si è già tanto essere qua" sia il modo giusto di far crescere il movimento?
No di certo. Se vuoi far crescere il movimento devi ottenere risultati e per ottenere risultati non devi accontentarti di una sconfitta o di misura o di una vittoria di misura, devi puntare ad una o più vittorie nette. Quest'anno abbiamo ottenuto ancora meno risultati del solito e, salvo un miracolo con l'Inghilterra, ci becchiamo il cucchiaio di legno.
Dal punto di vista 'popolare' sono le vittorie di trofei o le sfide per i medesimi continue nel tempo a far cambiare la considerazione di una nazionale, non le pur onorevole sconfitte.
il mio giudizio personale è che nello sport sia giusto criticare dove si riscontra una mancanza di impegno,sottolineare anche eventuali errori,ma l'esasperazione la trovo patetica per quello che riguarda lo sport.Personalmente se seguo un evento sportivo faccio il tifo per la mia squadra,ma se questa perde per manifesta inferiorità trovo più importante sottolineare i meriti e la bravura degli avversari(vedi esempio spagna contro italia di calcio).I fallimenti nello sport sono dovuti a semplici fattori che si possono ritrovare in cause abbastanza lineari:Inferiorità tecnica errori tattici,inferiorità fisica,errori di programmazione,mancanza di impegno e concentrazione semplicemente giornata no,altro esempio qualcuno ha intenzionalmente truccato il risultato .Purtroppo è diventata cultura pagare opinionisti che sparano stronzate a raffica e procuratori che contribuiscono a rovinare quel poco di bello che era rimasto in uno sport come il calcio,le trasmissioni sportive sono incentrate su coglioni che parlano ore per lasciar intravedere immagini solo per alcuni minuti . In Italia manca se cosi la vogliamo chiamare la cultura rugbystica,il rugby è riuscito negli ultimi tempi ad attirare maggiori simpatie,ma rimane comunque uno sport ancora lontano dalla mentalità nostrana,probabilmente questo lo protegge dalle critiche,ma alla fine personalmente ritengo che sarebbe anche un pò sparare sulla croce rossa. Per quanto riguarda le nazionali ormai sono un qualcosa che di nazionale han sempre meno e questo in tutti gli sport come d'altra parte le squdre di club,una considerazione personale che mi attira ancor di meno a passare del tempo o impegnarmi per andare a vedere un evento sportivo. Tornando al rugby credo che per quanto riguarda la nostra nazionale,gli esperti(cosa che io non sono)possano prendere atto che rispetto a determinate corazzate siamo ancora inferiori e che quindi da migliorare ci siano aspetti soprattutto riguardanti la programmazione e la diffusione di questo sport tra i i giovani per ridurre nel prossimo futuro quel gap che ci divide dalla nazionali più forti,quindi per quanto riguarda il presente accontentarci del cucchiao di legno ridendoci su
Però fa rabbia vedere che come per esempio contro Francia Scozia e in parte Irlanda si resti in campo praticamente per solo un tempo, possibile che nel secondo ci sia sempre questo calo??a maggior ragione dopo un primo tempo dove per lo meno si dimostra di potersela giocare. Io credo che non sia blasfemia criticare se si assiste sistematicamente a partite dai due volti che però terminano sempre in sconfitte
Concordo con cecco. Fa rabbia non contro le altre squadre ma contro la nostra squadra. La Scozia era una squadra abbordabile con cui potevamo e dovevamo vincere, lo dimostra il fatto che abbiamo solo perso di misura pur essendo stati, praticamente, assenti per più di metà del secondo tempo.
nulla di più esatto, la Scozia contro di noi ha giocato in maniera disordinata e confusionaria e nonostante questo ha dovuto pescare il jolly allo scadere per vincere, credo che quando perdi partite simili la critica ci sta....anche pungente se volete, certo senza mai scadere ai livelli del calcio
Ritengo che alla nostra nazionale di rugby non si possa imputare nulla riguardo all'impegno,anche solo per rispetto verso le botte che prendono,senza fiatare o lamentarsi o dare in escandescenze (tranne rarissime eccezione che confermano la regola). Seguo abbastanza regolarmente il 5/6 nazioni da anni,se capita anche le partite dove l'Italia non e' coinvolta,perche' pur capendoci poco,il rugby mi affascina. L'Italia e' senz'altro in crescita negli anni,ma la differenza con le altre (solitamente Scozia a parte) la fanno la classe e la padronanza tecnica dei giocatori avversari e ,in parte,anche gli schemi e l'organizzazione. Siamo pari,se non a volte superiori in mischia chiusa,ma solitamente nelle rimesse laterali e ,soprattutto nel gioco alla mano,siamo inferiori. Dopo Dominguez,non abbiamo mai piu' avuto un calciatore veramente eccellente, e questo a volte lo abbiamo pagato. Personalmente,e ribadisco,PERSONALMENTE,della nazionale di calcio non me ne puo' fregare di meno. L'ultimo mondiale che ho seguito veramente e' stato quello del 1982,ma non per i risultati(quello del '78 mi aveva comunque entusiasmato),semplicemente perche' il mondo del calcio(con annessi e connessi) ha veramente "sbracato". Mi rimane giusto ancora un minimo,ma minimo,interesse per L'Inter,ma piu' a livello di eventuale sfotto' con tutti quelli "inferociti" per la loro squadra che per vero interesse. L'ultima partita dell'Inter che ho visto dal vivo e' del 1989,tanto per dire. Andrei piu' che volentieri a vederne una della nazionale di rugby,ma quella volta che hanno giocato in amichevole a Milano contro (mi pare) gli AllBlacks,era tutto esaurito 15 giorni prima. In conclusione ritengo che la nazionale di rugby susciti le simpatie di molti perche' e' un mondo semplice,un gioco spettacolare,una filosofia vincente senza nessun "Balotelli" in mezzo ai coglioni. Almeno per ora.
tutto giusto StarUgo....ma questo basta a rendere una selezione nazionale sempre al di sopra delle critiche? lo so che la filosofia della palla ovale è particolare, però ricordo critiche alle nazionali di pallanuoto o volley quando magari non portavano a casa medaglie da qualche olimpiade. Che poi, a onor del vero è tutto da ridiscutere il tema della "cultura", provate a leggervi i quotidiani francesi il giorno dopo che la Francia le prese a Roma. Non sempre criticare significa imputare mancanza di impegno
La nazionale è cresciuta molto dal nostro ingresso nel 6 Nazioni. A livello di risultati potrebbe non sembrare così ma a livello di gioco e di mentalità ci siamo avvicinati molto di più ai top team. Qualche anno fa passavamo il 6 Nazioni in difesa e lasciavamo completamente l'iniziativa agli altri, oggi costruiamo e attacchiamo molto e quando giochiamo bene facciamo paura a qualunque nazionale (2 anni fa abbiamo quasi vinto con l'Australia). Sono arrivati molti giovani promettenti, come Sarto, Campagnaro e Allan. Allan come apertura mi piace molto, sia in attacco che in difesa, Campagnaro è un ottimo placcatore sia a livello tecnico che tattico, Sarto é molto forte fisicamente ed ha buonissime gambe. Da Dominguez stiamo pagando l'assenza di un calciatore, le altre nazionali anni tutte i loro cecchini che garantiscono almeno una decina di punti a partita, che spesso significano una vittoria. In questo 6 Nazioni, oltre ai quei palesi blackout del secondo tempo già citati da qualcuno, IMHO abbiamo sofferto la troppa inesperienza e la mancanza di affiatamento dei nuovi giocatori. Speriamo che la crescita continui, il rugby è uno sport fantastico e avrebbe molto da insegnare agli italiani, ma senza la vittorie non avrà mai successo nel Bel Paese
Certo,ma dal rugby,per ora,non si pretende nulla,dalla pallavolo e dalla pallanuoto,si,per i risultati precedenti. La pallavolo italiana,prima degli europei dell'80 (potrei sbagliare la data) non esisteva a livello internazionale e non si pretendeva nulla. Ma in Francia direi che il rugby suscita un'interesse pari,se non superiore,al calcio,quindi se le prendono da noi "dilettanti" partono i processoni. E' sempre comunque tutto legato alle aspettative e all'interesse che ci gira attorno.
Ho messo agree perche' condivido tutto,solo sulla frase finale vorrei fare una precisazione. Secondo me il successo che ha attualmente il rugby e' notevole e vorrei rimanesse proprio cosi',senza eccessi,ne pretese,ne aspettative. Se si vince sicuramente e' meglio,ma siamo sicuri che poi,appunto,non comincerebbero le critiche,i processi,gli urli etc etc?
Il rugby non é solo uno sport, è un insieme di valori: il rispetto dell'altro e dell'avversario, l'importanza del gruppo sul singolo, lo spirito di sacrificio e te lo dico come giocatore e tifoso di rugby. Non è solo retorica da quattro soldi, ma per me è verità. IMHO una diffusione del rugby dovrebbe accompagnarsi ad una diffusione di questi valori... Comunque hai ragione, quando qualche anno fa qua a Padova c'è stata un'amichevole Italia-Australia non ti dico i fischi dalle tribune quando calciavano gli australiani. Se invece guardi una partita tra anglosassoni non vola mai una mosca quando si sta piazzando.
Dovrebbe hai ragione,ma con tutto il rispetto che ho per il rugby,sarei pessimista sull'effettiva diffusione dei valori che giustamente citi,non certo per colpa del rugby,ovvio.
E fai bene... In fondo lo schifo del tifo nel calcio in altri paesi è stato risolto, qua invece è 20 anni che ogni domenica ci sono scontri tra tifoserie e violenze di ogni tipo. Niente di più facile che si trasferisca la mentalità dell'attuale tifoso di calcio al rugby, non per niente ho usato il condizionale
Beh in Inghilterra negli anni '90 sembrava che gli hooligan fossero un problema irrisolvibile invece oggi negli stadi della Premier ci sono gli spettatori seduti a un metro dal campo che se ne stanno buoni buoni... Beh io mi ricordo di tifosi e/o poliziotti morti non più di pochi anni fa, se dici che si è affievolito il fenomeno significa che 20 anni fa non c'era domenica senza qualche morto ammazzato? no sicuramente negli ultimi tempi c'è stato un inasprimento delle pene ed un maggiore controllo da parte delle autorità, ormai chiudono le curve per qualunque motivo. ma non credo che siano le tifoserie ad essere cambiate
