Il grande paradosso della democrazia: cosa fare quando la maggioranza non vuole più la democrazia? Secondo voi è giusto per una democrazia vietare i partiti espressamente antidemocratici?
Mah, dipende che intendi con democrazia, che vuol dire tutto e vuol dire niente. Uno stato veramente liberale consente l'espressione di qualsiasi ideologia.
Ragazzi... Non confondiamo la parola "democrazia" con la parola "liberta'". CI hanno fatto credere che sono sinonimi, in realta' non e' vero: "Democrazia" e' solo "Governo del popolo" e se sale dal popolo un dittatore, democraticamente eletto, ecco che abbiamo una "democrazia dittatoriale".
Continua a voler dire poco o nulla a livello pratico. Per dire, c'è una enorme differenza tra gli Stati Uniti e la Germania sulla libertà di espressione.
L'espressione "Moderna democrazia occidentale" conduce secondo me all'idea di "oligarchia", per cui no, altrimenti questa millantata democrazia si rivela per quello che è, ovvero dittatura della maggioranza (che non significa libertà)
Dal popolo non può salire un dittatore. La dittatura è la sospensione (o peggio la distruzione) della democrazia. Il popolo può convergere verso un unico partito. "Democrazia monopartito"
Perche' no? Mettiamo il caso che una persona (sto facendo un caso limite, ma che potrebbe esistere) decida che nel suo programma politico ci sia solo lui (non parlo dell'Italia, ma una persona generica, in uno Stato generico) e convinca altre persone a votarlo e per via di questi voti possa salire al potere. Avremmo un dittatore che e' stato eletto democraticamente dalla gente, a cui stava bene che un uomo solo (un partito solo) comandasse. Dove sta la stranezza? In democrazia potrebbe anche succedere....
Esatto, e andando avanti con le assurdita': un popolo potrebbe, democraticamente, sancire di fatto la fine della democrazia, semplicemente mettendo una croce su un foglio...
Tecnicamente credo che in qualsiasi democrazia occidentale sarebbe impossibile. Ritengo che in qualsiasi democrazia, quelle occidentali sicuramente, per partecipare alle elezioni occorre presentare una lista con tanti nomi quanti sono i seggi disponibili e nessuno possa occupare più di un seggio. Indi per cui il massimo a cui si potrebbe ottenere è un parlamento con 1 leader ed il resto dei seggi occupati da Yesmen. Chiaro che se il tuo paese ipotetico non prevede un parlamento ma l'elezione del solo governo allora la tua ipotesi sarebbe un evento possibile, quello che ignoro è se tale forma di governo sia possibile definirla democrazia.
Imho una democrazia che permette ad un politico antidemocratico di salire al potere è una democrazia malata, rinchiusa a tal punto nel principio della "maggioranza" da decretare la sua stessa condanna a morte. Insomma, è una democrazia talmente democratica da dare la sua vita per i suoi principi. E' il caso della Germania del '33. Una democrazia che lasci l'espressione del voto alla maggioranza, ma si limiti a farlo nei limiti della propria conservazione e sopravvivenza è sostanzialmente quello che abbiamo visto in quasi tutte le nazioni dopo la seconda guerra mondiale. I partiti antidemocratici sono stati più o meno ammessi nel dibattito politico, purché non esercitassero un eccessivo fascino sulla popolazione. E' una democrazia che tende all'autocrazia, e in parte tradisce i suoi stessi principi, ma è l'unico modo affinché essa possa mantenersi in piedi.
La democrazia degenera solo in caso di presenza di forti partiti antisistema: i partiti del cosiddetto "arco costituzionale" condividono alla base il tacito accordo del rispetto delle prerogative della minoranza, in quanto la minoranza può diventare maggioranza tramite una tornata elettorale: tentarne la distruzione vuol dire condannarsi alla fine politica non appena una minoranza dovesse diventare maggioranza. Dunque, si può dire che la democrazia si basa sull'accordo, sul compromesso, e in un certo senso sulla paraculaggine dei contraenti. Nessun partito che si dica aprioristicamente contrario ad accordi, di natura elettorale o meno, può dirsi democratico davvero, in quanto democrazia è, come dice giustamente Sartori, quel sistema dove non è che "la maggioranza ottiene un + e la minoranza un -", ma dove maggioranza e minoranza si accordano per ottenere tutti un +, anche se di minore entità. Tale è la differenza tra dittature della maggioranza e democrazie. Ed è per questo che una democrazia che sconfini nel plebiscitarismo è destinata a generare una monocrazia.
Ritengo che qualsiasi partito che abbia solo minime intenzioni anti-democratiche non abbia alcuna possibilità di guadagnare anche solo il 10 % dei voti, perché godrebbe automaticamente della Reductio ad Hitlerum, e con la Reductio ad Hitlerum puoi anche mandare uno in carcere senza processo praticamente Per i profani http://it.wikipedia.org/wiki/Reductio_ad_Hitlerum