ROTTURA CON L' AUSTRIA, ABBRACCI CON LA RUSSIA 25 luglio 1599 Nei 6 anni trascorsi dopo la proclamazione dell' impero d' India, le uniche potenze occidentali che avevano continuato a intrattenere relazioni diplomatiche stabili erano Austria e Russia. Gli austriaci tentavano di tenersi buono l' imperatore d' India per poter restare a Goa, i russi invece per garantire la sicurezza del fianco meridionale del loro impero. Dal canto suo Akbar cercò di migliorare il più possibile le relazioni e i rapporti con i russi, più pericolosi degli austriaci proprio perchè maggiormente a contatto con il suo impero, mentre evitò sempre di approfondire i rapporti con gli austriaci, di cui temeva non tanto la potenza militare quanto quella culturale. E alla fine, dopo aver vanamente cercato di ottenere dall' imperatore indiano l' esclusività del commercio nei territori imperiali, l' Austria ritirò il suo ambasciatore a Delhi, chiuse i confini ai mercanti indiani e infine, nell' ottobre del 1598, chiese al Papa di indire una crociata contro l' India. Il messaggio papale fu lanciato, ma nessuno vi aderì e l' Austria si sentì pericolosamente esposta alla ritorsione di Akbar, che aveva inviato 20.000 uomini ai confini del territorio di Goa. Alla fine però Akbar decise di non cadere nella trappola austriaca e non fece nulla. Se l' Austria avesse dichiarato la guerra era pronto a intervenire, se non l' avesse fatto tanto meglio per loro. Tuttavia, la zarina Anna di Russia, preoccupata per una possibile infiltrazione austriaca in India, decise di proporre ad Akbar un nuovo progetto di alleanza e di amicizia tra i due imperi allo scopo di proteggersi vicendevolmente. Akbar non era troppo fiducioso di quella offerta e temeva che i russi, una volta passata la minaccia austriaca, ritirassero l' alleanza. Convinto però dai suoi consiglieri, si decise ad accettare e il 25 luglio 1599 i due imperi stringevano solenne patto di alleanza. Akbar non poteva sapere che questa volta i russi avevano intenzioni serie ..... L' INTERVENTO IN ARABIA, IL PRIMO FIASCO Febbraio - luglio 1600 Pochi mesi più tardi, all' inizio del 1600, Akbar decise di lanciare le sue truppe contro gli stati dell' Arabia Saudita nel tentativo di fermare la penetrazione militare e culturale degli Ottomani e dei vecchi alleati Mamelucchi nella regione. Siglata in gennaio un' alleanza con gli stati dell' Oman e di Haasa e ottenuto l' appoggio russo, l' imperatore dichiarò guerra al potente sultano dello Yemen che, oltre ad aver esteso la sua autorità su buona parte dell' Africa orientale, era anche il principale alleato dei mamelucchi e degli ottomani. Le due coalizioni ( quella Indo-Russa e quella Ottomano-Yemenita ) potevano vantare eserciti forti di migliaia di uomini ( 282.000 uomini la prima, 158.000 la seconda ) e flotte imponenti ( 30 navi la prima, 66 la seconda ) e la guerra sembrava destinata a diventare la più grande e sanguinosa conflagrazione del tempo. I due teatri principali erano la regione compresa tra il Mar Nero e il Golfo Persico e l' area dell' Arabia meridionale, il Golfo di Aden e il Corno d' Africa. Akbar aveva provveduto a sbarcare in Oman 20.000 uomini con l' intento di penetrare in Yemen e conquistare l' isola di Socotra. Una volta ottenuto il controllo della capitale yemenita e distrutto l' esercito del sultano il piano prevedeva l' invasione dei domini africani dello Yemen e l' invasione da sud del regno dei Mamelucchi. I russi avrebbero invece dovuto tenere impegnati gli Ottomani sul Mar Nero. Naturalmente in caso di vittoria ai russi sarebbero andate la regione di Caffa, Trebisonda e l' Iraq. All' impero d' India invece sarebbero state cedute l' isola di Socotra e la costa meridionale dello Yemen. Alle altre nazioni belligeranti solo dei soldi. Ma le cose si misero subito male, almeno per Akbar. L' esercito dello Yemen invase l' Oman costringendo le truppe indiane a ritirarsi, prima di essere sconfitto a sua volta. Quando però gli indiani tentarono nuovamente di penetrare nei territori del sultano l' attacco fallì. Akbar cercò di ribaltare lo stallo attaccando Socotra, ma l' intervento della forte flotta yemenita sostenuta da navi mamelucche distrusse totalmente le sue venti navi da guerra e minacciò di fare lo stesso con i trasporti. Il contingente di 10.000 uomini era già sbarcato, ma la minaccia di vederlo isolato dopo la distrusse dei trasporti convinse Akbar che la guerra andava sospesa. Non poteva trasferire dall' India gli altri 60.000 uomini perchè rischiava di lasciare mano libera ai ribelli e nemmeno voleva rischiare gli altri 20.000 in un' impresa molto più ardua del previsto. Siccome anche i russi non sembravano in grado di trionfare a breve, valendosi del fatto di essere il leader della coalizione intavolò trattative di pace con i mamelucchi, a loro volta leader della loro coalizione, e decisa una pace bianca non troppo disdicevole, firmò. Solo dopo aver ottenuto anche il consenso russo. Era il 17 luglio 1600. Per la prima volta in un secolo una guerra non veniva vinta. Gli schieramenti della guerra indo-yemenita GLI ULTIMI ANNI Luglio 1600 - giugno 1606 Dopo la fine poco gloriosa di quella che aveva pensato essere la più grande guerra mai combattuta dai mongoli, Akbar perse molto del suo slancio bellico e preferì dedicarsi alla politica interna. Nell' impero andava infatti aumentando il numero di fedeli sciiti mentre quelli sunniti calavano sensibilmente. Ciò portava a sempre più frequenti dispute tra i due credi e Akbar, che era stato educato come sunnita ma aveva sempre dichiarato il suo credo sciita, decise di sistemare la questione dichiarando il credo sciita come religione di stato. Era il marzo 1602. Si temevano rivolte dei sunniti, ma la debolezza sempre maggiore del loro gruppo e le divisioni interne fecero si che nessuno ebbe nulla da ridire in merito. Akbar fece sapere che la tolleranza religiosa era immutata e dunque, in breve tempo, la popolazione sunnita si rassegnò. Nell' ottobre del 1605 Akbar, che era entrato nel suo 31esimo anno di regno a gennaio, si ammalò seriamente e le sue condizioni peggiorarono progressivamente per tutto l' inverno. A fine maggio del 1606 era ormai allo stremo delle forze. Nominò come erede il figlio primogenito nato nel 1581 e gli fece giurare che avrebbe agito sempre e solo per il bene dell' impero. Il 10 giugno, all' alba, Akbar I detto Il Grande, spirò a Delhi all' età di 53 anni. La zarina di Russia inviò suo figlio a Delhi per portare al nuovo imperatore il cordoglio del popolo russo e lo stesso fecero gli altri alleati. Arrivarono persino delegazioni dalla Cina, dal Giappone e dal Tibet, dimostrando il prestigio e la fama ottenute in vita dal grande imperatore d' India, il primo vero imperatore mogul della storia.
Il mondo nel 1580 Il mondo nel 1600 Dopo un secolo di gioco si può notare come le principali potenze del mondo siano Spagna, Francia, Inghilterra, Russia, Impero d' India e Cina. Ottomani e Mamelucchi sono candidati a dominare il Mediterraneo orientale mentre in Africa nessuno stato sembra in grado di diventare una superpotenza. La Spagna è senza dubbio la potenza più grande ( in senso geografico ) del mondo grazie alle colonie, ma anche Francia e Inghilterra stanno cercando di assicurarsi ricche terre in America del Nord. Il Portogallo, per quanto notevolmente esteso, non sembra in grado di reggere a lungo sul piano coloniale. Sorprendenti la Savoia ( diventata arcivescovado protestante ), padrone di vaste aree in America meridionale e Africa occidentale e l' Austria, che ha esteso notevolemente la sua autorità nei Balcani, nei Pirenei occidentali e in Irlanda. Polonia e Lituania fanno da freno all' avanzata russa in occidente mentre gli stati tedeschi sono immobili. Si prevedono grandi cose nel '600.
UN REGNO TROPPO BREVE Giugno 1606 - marzo 1612 Shah Yahan I, il figlio più grande di Akbar, aveva 25 anni quando salì al potere. Era giovane, ma la sua salute malferma e il suo carattere chiuso. Si prospettava un regno breve e sostanzialmente privo di eventi. Il nuovo imperatore era un pacifista convinto, era certo che l' impero non potesse espandersi ulteriormente senza rischiare di implodere su se stesso e sopratutto temeva che, un eventuale intervento in oriente, avrebbe finito per spaventare i russi e indurli a rompere l' alleanza e magari ad invadere l' impero. Era un paranoico e pavido, decisamente non all' altezza del padre. Il popolo non lo stimava affatto e se non vi furono ribellioni dipendeva dal fatto che l' esercito imperiale era temibile come sempre. Gli ambasciatori russi, che cercavano di stimolare l' imperatore ad agire in oriente e in occidente, magari contro gli ottomani e i mamelucchi, si resero conto che non solo l' imperatore non aveva intenzione di dichiarare un guerra ma che si sarebbe rifiutato persino di intervenire in soccorso degli alleati. Fu sopratutto a causa di quella consapevolezza che i russi non chiesero l' auto indiano nelle loro sporadiche guerre. La salute malferma impedì al sovrano di generare figli e il problema della successione si faceva sempre più pressante mano a mano che le sue condizioni di salute declinavano inesorabilmente. Nel 1611 fu scelto come successore il 12enne cugino di Shah Yahan, che portava lo stesso nome. Il 5 febbraio 1612 l' imperatore, ormai ridotto sul letto di morte, convalidò la scelta del consiglio imperiale nominando il giovane cugino suo unico erede. Un mese dopo entrò in coma e dopo 9 giorni di agonia l' imperatore spirò a soli 31 anni. La sua morte fu, probabilmente, la salvezza dell' impero. Se avesse regnato altri 10 anni quasi certamente esso si sarebbe dissolto sotto il peso delle autonomie che, approfittando della debolezza del potere centrale, non avrebbero esitato ad agire, proclamando l' indipendenza. IL CONSIGLIO DI REGGENZA Marzo 1612 - settembre 1615 Shah Yahan II era ancora minorenne al momento della morte del cugino maggiore e il consiglio imperiale assunse la reggenza fino al raggiungimento della maggiore età dell' imperatore. Nei tre anni di reggenza l' impero attraversò una fase di debolezza diplomatica e di dissoluzione morale. Il commercio fu quasi del tutto eliminato, i rapporti con gli alleati trascurati e la cura dello stato curata solo per sommi capi. I russi sapevano di potersi permettere di rompere l' alleanza con l' India, fondamentale per la sicurezza dei confini meridionali, e nonostante il disinteresse mostrato nei loro confronti dai reggenti, mantennero ottime relazioni con gli indiani. Altrettanto fecero i sovrani di Oman e Haasa, la cui alleanza con i potenti indiani garantiva la sicurezza dagli attacchi ottomani e mamelucchi. Il 25 settembre 1615 Shah Yahan II compì 15 anni entrando nella maggiore età. 6 giorni dopo il consiglio di reggenza consegnò all' imperatore le insegne del potere e riprese le sue mansioni.
La storia si fa appassionante... andrai infine ad oriente o ritenterai la via dell'Arabia??? Inviato dal mio GT-I9300 utilizzando Tapatalk
Hai mai pensato di inviare le tue spie a Goa per incitare la popolazione alla rivolta contro i colonizzatori austriaci? Se i ribelli finanziati da te dovessero vincere Goa potrebbe diventare una nazione indipendente (che tu potrai in seguito conquistare) oppure potrebbe direttamente unirsi al resto dell'India. Potresti anche inviare le tue spie a creare disordini e a seminare dissenso nei territori arabi; lo Yemen con le conquiste che ha fatto non dovrebbe essere politicamente molto più stabile di te.
Non anticipo nulla .. ma credo vi piaceranno le sorprese. Le ho già inviate le spie a Goa, ma non è scoppiata nessuna rivolta. Ne ho invitate ben 4 in un anno .... niente. Credo che alla fine, più avanti se potrò, dichiarerò guerra all' Austria. Non ha flotta e ha un esercito di 35.000 uomini già gravemente compromesso dopo 3 guerre con la Francia. Carlos, levami una curiosità. C'è un modo per una nazione succube nell' unione personale per liberarsi?
Allora, la nazione succube per poter rompere l'unione personale deve peggiorare i rapporti con la nazione dominante. Questo significa inviare insulti alla controparte in modo che, alla morte del sovrano che unisce le due corone, il legame possa sciogliersi. Fai attenzione perchè la nazione dominante avrà tutto l'interesse a tenerti nell'unione, ad esempio inviandoti dei regali o, nel peggiore dei casi, dichiarandoti guerra.
Quando l'IA (e credo anche per il player) è succube dell'unione ci sono degli eventi periodici che abbassano le relazioni, che compaiono più spesso quando l'esercito del nazione soggetta all'unione è maggiore di quello del leader In IN non mi pare che il leader possa dichiarare guerra alla nazione sotto unione
Ma non ci sono altri modi? non so, qualche trucco che simuli una sorta di guerra di liberazione ... cose del genere.
aspetta... da HttT in poi se non sbaglio c'è la possibilità di dichiarare guerra al leader dell'unione, ma con IN ti tocca aspettare
eh no ....... ma se la Russia con cui sono alleato dichaira guerra all' Oman .... finisce in guerra anche con me oppure, se sono in pessimi rapporti con l' Oman io posso non entrare in guerra e staccarmi?
Ragazzi, brutte notizie. Ho avuto un problema col gioco, ho dovuto disinstallarlo e ho perso gli ultimi salvataggi. Sono riuscito a salvare solo le ultime cartine del mondo del 1620 e del 1640. Le allego giusto per completezza, ma purtroppo l' AAR termina qui. Vi dico solo che sono arrivato nel 1652, con l' Oman che guida la nostra unione personale dal 1639. Ho conquistato l' isola di Ceylon, gran parte del Bihar e metà del Guyarat. L' altra metà è andata alla Francia. Il mondo nel 1620 Il mondo nel 1640 Grazie per aver letto e commentato numerosi questo AAR .... presto ne vedrete delle belle.
Eh ... lo spero Ivaldi ..... ma sarà difficile. Mi stufo in fretta. Comunque tranquilli ... presto ci sarà un altro AAR qui, un' altro per HOI e credo altri .....
Mi spiace... la storia si era fatta interessante... ma quale sarà la prossima sfida??? Magari l'africa??? O tornerai in europa?? Inviato dal mio GT-I9300 utilizzando Tapatalk