Gli Stati Uniti perderebbero un ipotetico scontro convenzionale con la Russia.

Discussione in 'Warfare Moderno' iniziata da Il diplomatico, 12 Aprile 2014.

  1. Il diplomatico

    Il diplomatico

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    http://news.panorama.it/esteri/obamamania/stati-uniti-russia-guerra-fredda Ho appena finito di leggere quest'articolo. Che mi ha lasciato molto perplesso.

    In sostanza sostiene che l'esercito Russo avrebbe la meglio su quello Statunitense, visto il cambio di concezione di guerra dovuta al medioriente, alla supremazia sulla carta Russa (addirittura area), ovviamente non parlando degli eventuali problemi logistici che lo US ARMY avrebbe rispetto al nemico nell'affrontare una guerra "convenzionale" nell'Europa dell'est.

    Non mi trovano d'accordo queste affermazioni. Ovvio la fonte non è certo di qualità.. ma vorrei sapere cosa ne pensate.

    E poi una domanda specifica, avrebbero davvero cosi tanta difficoltà gli Stati Uniti a dover tornare ad una concezione di scontro terrestre ed areo, perchè navale sarebbe una barzelletta, classico rispetto all'impianto di guerra mediorientale?

    L'esercito ha sempre quell'impianto classico nel suo "DNA", oserei dire che sarebbe una liberazione per il pentagono affrontare una guerra convenzionale su vasta scala rispetto al ginepraio arabo! Con questo non dico certo che agognano un confronto del genere...

    Si parla di scontro convenzionale, sempre sia possibile ancora, senza utilizzo di Atomiche, ne tattiche ne strategiche, e non viene nominato il contesto internazionale (Cina?) ne la guerra cibernetica..

    Solo un confronto sulla carta... "classico"
     
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    Ultima modifica: 12 Aprile 2014
  2. Armilio

    Armilio

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    E' il classico articolo di uno che in realtà ne sa (forse) ma deve fare un articolo stupido per accattivare il pubblico. :asd:

    Sulla preparazione delle forze USA c'era la famosa dichiarazione di qualche mese fa:
    http://www.defensenews.com/article/...-US-Army-Brigades-Now-Combat-Ready-Chief-Says

    Ma ovviamente "combat-ready" per gli standard americani, in questo senso la Russia ha un'enorme differenza di qualità tra reparto e reparto rispetto a quello che succede normalmente negli eserciti occidentali. L'esercito russo si sta ammodernando ma non si può dire che sia un mostro di efficenza, in questo momento.

    Per il resto dice anche cose a grandi linee vere (i t-50, i radar russi) e cose esagerate (non è che sono scomparse le portaerei e le forza corazzate, almeno per ora) ma questo è un po' giocare a chi ce l'ha più lungo: oltre all'assurdità della premessa ammessa dallo stesso giornalista, alla fine conterebbe la logistica ed il saper trasportare i grandi numeri delle US Forces oltreoceano, come sempre dal 1945. :D
     
  3. blubasso

    blubasso

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    Mah, secondo me queste cose lasciano il tempo che trovano... Io non so i numeri ne' russi ne' americani, ma so che in una guerra conta anche l'imprevedibile (e la botta di cu...), tipo che nel momento di un'offensiva, un computer salta e non partono degli ordini.
    Oppure il comandante di turno ha la cacarella e non riesce a coordinare bene una difesa, ecc ecc ecc.

    A quello che so io, la guerra non e' una scienza esatta e quindi al massimo le previsioni sono solo indicative.
     
  4. rob.bragg

    rob.bragg

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    Aria fritta.

    Solo pensare di analizzare un simile scenario in poche righe è demagogia spicciola ...
     
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  5. Il diplomatico

    Il diplomatico

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    Ok.
    Ma c'è una cosa che davvero mi interessava, cioè se davvero sarebbe un problema per il pentagono tornare ad una concezione classica di guerra su larga scala rispetto alla micro organizzazione del conflitto in medioriente..

    A mio parere sarebbe una liberazione per loro.. alla fine è questa la cosa interessante dell'articolo.
     
  6. GyJeX

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    Nelle guerre moderne, più è alta la densità più è possibile prevederne l'esito matematicamente, me l'ha detto Hari Seldon
     
  7. rob.bragg

    rob.bragg

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    dipende da cosa intendi per 'guerra su larga scala' ...

    Dal 1991 (Desert Storm) ad oggi sono passati 23 anni, un'era geologica in termini di tecnologia militare.

    Un'operazione di quel tipo avrebbe dinamiche totalmente diverse ... anche i russi hanno abbandonato la struttura per divisioni per passare a quella per brigate : e non perchè abbiano meno soldi ora che negli anni '90 ...
     
  8. Il diplomatico

    Il diplomatico

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    Ok cerco di metterla in questi termini, per via della strana guerra che hanno combattuto in Iraq(2003-2009) e in Afganistan (2001-adesso.) Sarebbe traumatico per loro ritornare ad una struttura militare in grado di fronteggiare un esercito concorrente come quello Russo? o sarebbe vista più come una liberazione, essendo un approccio alla guerra più incline al "dna" classico degli eserciti moderni
    Non smontatemi la parolina, che pure è sostanza, sono anni che vi seguo :). Penso si capisca il punto che chiedo..
     
  9. Vlasov

    Vlasov

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    Un ipotetico conflitto convenzionale nell'Est Europeo, Nato contro SCO? Chi attacca?
    In ogni caso si tratterebbe di uno scontro a livello globale, con una crisi economica che farebbe piu danni all'occidente che all'alleanza russo-asiatica.
     
  10. rob.bragg

    rob.bragg

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    Dopo i recenti tagli e riorganizzazioni lo US Army avrà 72 BCT (brigate) da combattimento (24+ pesanti) e 212 da supporto. E si deve aggiungere l'USMC.

    La Russia 40 brigate (4 pesanti)

    L'USAF/USN hanno migliaia di aerei da combattimento; la Russia alcune centinaia.

    In mare non c'è storia.

    Gli USA spendono 500+ miliardi di euro per la difesa; la Russia meno di 70.

    La Russia sta investendo per recuperare il gap tecnologico e per mantenere la deterrenza nucleare - che è il punto di forza per poter continuare ad essere una potenza di primo rango e poter sostenere un confronto 'politico' con gli USA nelle aree / situazioni di crisi.
     
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  11. Il diplomatico

    Il diplomatico

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    Ma non c'è dubbio, l'articolo parla solo a livello generico, teorico e sulla carta.....e lo fa pure male.
    Ma ripeto a tutti, la mia vera domanda, e l'unica forse interessante, è se gli Stati Uniti avrebbero un problema proprio di mentalità-organizzazione- a ritornare a confrontarsi con una grande potenza come la Russia per via di tutti questi anni di micro-guerra in medioriente! Diciamo arrugginiti nella dottrina di guerra in questo scenario rispetto ai russi.

    PS. Nessuno può dichiarare guerra a nessuno se si parla di superpotenze, il giorno dopo è crollata la finanza mondiale, quindi la fine del nostro sistema economico... aggiungi il detererente nucleare, e nessun interesse nel farlo.. ecc ecc
     
    Ultima modifica: 12 Aprile 2014
  12. Armilio

    Armilio

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    Ma la struttura militare, in realtà, è cambiata poco in questi ultimi 10-15 anni. Idem la dottrina militare: ha avuto delle aggiunte, un importante know-how per quanto riguarda i conflitti asimmetrici, ma credo che i generali americani combatterebbero una guerra convenzionale più o meno come hanno combattuto l'ultima guerra del Golfo. Alla fine, nonostante tutti i tentativi di innovazione, tutti i progetti finiti nel niente e quelli attuati che si son rivelati delle ciofeche (come le famose stryker brigade), il nocciolo duro dell'esercito è ancora fatto da Bradley e Abrams. Semplicemente visti gli ultimi teatri di impiego hanno pensato più ad aggiornare la fanteria ed i mezzi leggeri (ed ora si ritrovano con centinaia di MRAP di cui non sanno cosa farsene nel dopo-Afghanistan).
     
  13. huirttps

    huirttps

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    bhè, il Gen. Breedlove un pochino preoccupato lo è..

    Breedlove thinks there are long-term implications for U.S. policy and its military footprint in Europe as a result of the crisis. Before March, Breedlove's primary concern was holding the line against cuts to U.S. military personnel in Europe, where there are now about 67,000 troops, down from about 100,000 in 1990. Although the Pentagon has announced no public proposals to draw down U.S. forces, European Command has been seen by some as low-hanging budgetary fruit since before February. During the long wars in Iraq and Afghanistan, the perception of European Command's operational and strategic importance sharply diminished, leaving it vulnerable to bureaucratic indifference. At the same time, the command has felt the impacts of sequestration and other cuts, with both flying hours and training opportunities for ground forces reduced in recent years.

    "For years, [European Command] has been the natural bill payer," said Mark Jacobson, a senior fellow at the German Marshall Fund in Washington, using Pentagon-speak for a command or program forced to accept cuts in favor of other defense programs.

    But the crisis in Crimea is helping Breedlove make the case that no further cuts should be made. In fact, he said, the military footprint in Europe should be rethought altogether in light of what has unfolded in recent weeks. Breedlove declined to be specific about how he might want to beef up the U.S. military presence there, but he was adamant that the United States must endeavor to do a comprehensive examination of how the U.S. military is deployed throughout Europe.

    "The question now is how is the force positioned and provisioned to prepare us for a new paradigm," he said.

    “We believe that it can move within 12 hours,” he said. “Essentially, the force is ready to go. We believe it could accomplish its objective between three to five days.”

    General Breedlove said the Russian presence might be intended as a “coercive force” during the West’s talks with Russia about Ukraine’s future and as Ukraine prepares for a presidential election in late May.

    If the Kremlin decides to intervene militarily, General Breedlove added, the force could be used to establish a land link to Crimea, the peninsula in southern Ukraine that Russia annexed last month, so that it does not have to supply it by sea. The Russian force is also capable, he said, of carrying out a thrust to Odessa; moving to Transnistria, the Russian enclave in Moldova; or intervening in areas in eastern Ukraine.

    “I think they have all the opportunities and they can make whatever decision they want,” General Breedlove added. “This is a very large, very well-equipped force to be called an exercise.”

    In January, the United States informed NATO allies that Russia had tested a ground-launched cruise missile, raising serious questions about Moscow’s compliance with its arms control obligations.

    American officials have sought without success to resolve the issue with the Russians, and the Obama administration is reviewing whether to formally declare the test to be a violation of a 1987 treaty that bans medium-range missiles.

    While making it clear that he was not prejudging the outcome of that review, General Breedlove described the Russian missile test as a militarily significant development.

    “A weapon capability that violates the I.N.F., that is introduced into the greater European land mass is absolutely a tool that will have to be dealt with,” he said, using the initials of the Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty.

    “I would not judge how the alliance will choose to react, but I would say they will have to consider what to do about it,” he said. “It can’t go unanswered.”

    General Breedlove said that he did not know if the Russians had deployed the cruise missile, adding that this would be hard to determine since it resembles permitted short-range systems.


    Nel Posture Statement ha scritto :

    Recent actions in Ukraine typify a long-term trend towards Russian intervention in the sovereign affairs of other countries to exert undue influence and pressure. The apparent focus of these efforts is to retain these countries and regions within Russia's sphere of influence, while ensuring they do not turn their focus towards the West. The Crimea stands to join other protracted conflicts in Abkhazia and South Ossetia (Georgia), Nagorno-Karabakh (Azerbaijan) and Transnistria (Moldova) as an intractable problem for which no clear short-term solution exists. In all cases, it appears Russia shows little interest in finding a solution, presenting an
    image that the conflicts remain unresolved to serve Russian interests.The actions of Russia may require us to re-look our force posture in Europe and our requirements for future deployments, exercises, and training in the region.


    O magari tira solo acqua al suo mulino, visto che gli USA si stanno concentrando sul Pacifico nel medio/lungo periodo.
     
    Ultima modifica: 12 Aprile 2014
  14. rob.bragg

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    dai, leggi tra le righe ... :)

    non è la seria preoccupazione di chi pensa di perdere la superiorità; solo il 'warning' di chi vorrebbe poter vincere tutte le guerre in 72 ore, rischierando l'esercito e l'USAF in qualsiasi parte del globo, senza incontrare resistenza ... e che nel contempo è attapirato per qualche miliardo di $ di tagli, su 700+ che ne hanno a disposizione, ogni anno ...

    E' ovvio che se pensi di fare una guerra in Ucraina, contro la Russia, e nel frattempo fronteggiare la Cina nel Pacifico, le crisi in Corea e magari l'Iran nel Golfo qualche problema ce l'hai ... ma solo perchè hai una strategia sproporzionatamente unilaterale ...

    La Russia ha testato un cruise ? e allora ? Gli USA ne hanno migliaia schierati su navi, subs e bombardieri, da 30 anni ... pretendono che i possibili avversari rinuncino a competere ... ?

    IMHO, deterrente nucleare a parte (quello cinese attualmente è assolutamente inadeguato) la sfida per gli USA, in futuro, sarà rappresentata dalla Cina, ed in questo la revisione della strategia voluta da Obama è corretta. Se però fai in modo, con scelte politiche geniali, di creare un'alleanza Cina-Russia ... i guai te li cerchi ...

    PS ; Breedlove-Strangelove ... :) ma non ne avevano un altro ?
     
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  15. Il diplomatico

    Il diplomatico

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    la mia voglia di sapere su micro-guerra in medioriente- ritorno ad impianto di guerra contro una superpotenza. Non frega a nessuno
     
  16. Vlasov

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    Nessuno è piu abituato ad una evenienza del genere, e non c'è alcuna esperienza, se non prove di forze e teorie che finiranno come della prima guerra mondiale, in maniera errata. Non c'è piu il Patto di Varsavia, ma è anche vero che non è piu la Nato o gli Usa degli anni 80. Se ti immagini barbarossa numero 2, devi anche capire che i conflitti sono diventati molto rapidi nel tempo e intensità, ciò non è detto che la Russia non possa resiste ad oltranza, anzi, nel suo terreno potrebbe anche battere una possibile pseudoutopica invasione Nato che si infrangerebbe con gli stessi problemi storici delle molteplici precedenti invasioni storiche.
     
  17. Vlasov

    Vlasov

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    Il punto di forza russo è l'innovazione missilistica dove gli usa probabilmente non hanno il primato,
    la spesa militare non è un valido confronto, la Russia non ha le stesse spese per il personale, la proiezione, la costruzione, le basi sul globo, il mantenimento, e nemmeno per la ricerca. Magari tenendo in considerazione questi fattori ed adattandoli gli usa continuano a spendere di più, ma il gap non è cosi considerevole.
     
  18. Il diplomatico

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    Grazie della risposta. Quello che volevo sapere è se i conflitti in medioriente hanno reso gli stati uniti meno preparati ad un conflitto verso una super potenza. La tua risposta è che nessuno lo è, ed è almeno una risposta!

    In realtà io,da neofita rispetto a molti di voi, penso che in un conflitto del genere non c'è nessuna riprova empirica, solo test e strategie, e che moltissimi fattori, in primo luogo un aviazione imparagonabile alla seconda guerra mondiale sia per diversità di funzioni che di ruolo, missili terra terra, incognita fanteria, incognita resa dei tank in uno scenario simile rendano difficile capire le dinamiche MA.

    Sono altresi sicuro (solo per mia percezione, seppur mi appare evidente)che rispetto ai piani fatti prima della ww1, e dalla ww1 alla ww2, la capacità attuale di teorizzare e simulare i conflitti,con le moderne tecnologie e credo anche con una maggior apertura mentale possano dare una idea più chiara rispetto agli anni 10 e 30 del 900. E in questo contesto gli stati uniti possono essere stati portati "fuori strada" dalle loro esperienze in Iraq e Afganistan? E' stata una micro guerra, di intelligence, di piccoli commandi, combattuta spesso SOLTANTO con un pad (non che non succederebbe ANCHE con la Russia)...

    Ovviamente non sono mancati bombardamenti a tappeto (non sono certo state guerre con solo poche migliaia di morti civili) e schermaglie più consistenti, ma sarebbe tutto imparagonabile rispetto ad uno scontro con una superpotenza.
    Tutto ciò può penalizzare gli Stati Uniti rispetto alla Russia, che nonostante la Cecenia non è mai stata "distratta" da questi tipi di conflitti? Magari facendoli perdere di vista la preparazione a scenari guerra che non prevedono un ak47 modello "Allah aukbar" dimenticandosi del "brum brum del carro russo al suono di "ti spiezzo in due"? magari cosi mi spiego meglio! :)

    Per rispondere proprio nell'assurdo, io non credo nemmeno sia immaginabile una Barbarossa 2, ci mancano troppi fattori per giudicare e il mondo non è mai stato cosi a corto di esperienza nel conoscere la guerra (almeno tra superpotenze) per 70anni filati.

    Seppur da neofita spero di essere stato almeno logico. Più di cosi non saprei più come porre la domanda!

    (il tutto con la premessa dell'assurdità, per i vari fattori elencati ora e in tutta la storia del warfaremoderno di questo forum, di un conflitto "classico" Usa Russia)
     
    Ultima modifica: 12 Aprile 2014
  19. Armilio

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    Veramente io ti ho risposto. :D Poi se la trovi una risposta del menga dimmelo pure tranquillamente, risolveremo la questione in duello.

    La risposta è no/ni, gli Stati Uniti non sono stati deviati poi così tanto dalle guerre in medio-oriente, che però sicuramente hanno portato via risorse, aggiornamenti e centralità alle forze corazzate, da guerra convenzionale. Il problema è che anche senza aggiornamenti quelle forze rimangono impareggiabili per il resto del mondo, compresa la Russia. Russia che è vero che ha posto più l'accento sull'armamento pesante, ma solo ultimamente sta proponendo qualcosa di veramente nuovo: per molti anni ha lottato per non perdere potenza militare, non per guadagnarla. Per cui se tu chiedi se l'America ha perso terreno nel confronto tra superpotenze la risposta è NO, ben poco, specialmente se confronti con la Russia; se invece chiedi se le guerre mediorientali hanno "distratto" l'America in scenari di guerre non-convenzionali la risposta è NI, in parte.

    My 2 cents.

    P.s: Che poi ci sarebbe da chiedersi se questa "distrazione" sia stata una cosa negativa oppure no, se il know-how acquisito sia stato rilevante oppure no, se il futuro sarà veramente solo di guerre non-convenzionali oppure no, se bisogna puntare su forze leggere o più pesanti. Per ora l'US Army è rimasto un po' nel guado.
     
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  20. kaiser85

    kaiser85

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    mi sembra che nessuno abbia rilevato come l'esperienza guadagnata dagli Stati Uniti in Afghanistan e Iraq in un combattimento di tipo asimmetrico è comunque preziosa nell'eventualità di un conflitto convenzionale con la Russia, sul suolo russo.
    Al di là delle battaglie old style aeree e tra carri che ci possano essere nelle pianure russe (ipotizzando che la Nato abbia ragione dell'esercito russo nella parte convenzionale del conflitto), pensate che i russi non darebbero battaglia anche in mezzo ai palazzi, casa per casa e pure nelle fogne come hanno fatto gli iracheni e gli afghani? Nessuna guerra è mai stata vinta senza aver avuto la meglio anche sulla guerriglia e il solo pensare di occupare una città come San Pietroburgo o Mosca fa giungere alla conclusione che stiamo parlando di cose assurde.
     

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