Buon 25 aprile!

Discussione in 'Off Topic' iniziata da Lord Attilio, 25 Aprile 2014.

  1. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Ma è così difficile ammettere che nella Resistenza vi era una parte tendenzialmente sana (Partito d'Azione, cattolici, autonomi) e una parte tendenzialmente marcia (comunisti), che solo per grazia della Storia si è trovata a combattere per la democrazia parlamentare ma poteva benissimo trovarsi sul lato opposto?

    Che tutti i crimini partigiani siano attribuibili ai garibaldini è forse un complotto?
     
  2. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Personalmente credo che il concetto di 25 aprile andrebbe ripensato e depurato da ideologie varie.

    Io in famiglia ho avuto:
    1) un nonno (paterno) di fede fascista (credo si sia portato questa fede nella tomba), esperto di acciaio / munizionamento.
    2) un nonno (materno) fascista, catturato in Grecia e che si è fatto la prigionia in Germania post armistizio. Tornato in Italia dopo la guerra, è diventato comunista e lo è rimasto fino alla fine dei suoi giorni, non so se per opportunismo o per quello che ha passato, lascio a voi i giudizi...
    3) uno zio (fratello di mia nonna) in marina. Catturato dai tedeschi dopo l'armistizio, a Venezia è fuggito prima della deportazione in Germania. Ho avuto la fortuna di ascoltare di persona i suoi racconti da "reduce": la fuga fu decisamente rocambolesca, riuscì a sfuggire ai tedeschi per pura fortuna, altri non furono così fortunati e persero la vita nel tentativo, davanti ai suoi occhi. Per tornare a Roma, ci ha messo un mese, muovendosi a piedi e trovando riparo dove capitava, sempre con la paura di essere catturato (e fucilato). Ha vissuto per mesi alla macchia, sbandato, nascosto da gruppi partigiani. Non appena i tedeschi si ritirarono, si ricongiunse alla sua famiglia, che lo dava per morto. Non fu certamente un "eroe" che decise di combattere fino all'ultimo per la causa. Era semplicemente uno a cui interessava salvare la pelle, come probabilmente la maggioranza di noi nella sua situazione.
    Mi ha raccontato delle storie che noi normalmente non vediamo, quando giochiamo alla guerra comodamente seduti in poltrona.
    4) nonna repubblichina, ha seguito mio nonno al nord (mio padre è nato a gennaio del 1945 a Brescia pur essendo la mia famiglia originaria del Lazio). Anche qui la famiglia aveva perso le sue traccie fino a fine della guerra...

    Di tutti questi, non credo che ce ne fosse uno che non fosse felice il 25 aprile.
    Siamo noi che, secondo me, diamo a questa ricorrenza un significato politico che probabilmente, per la maggior parte delle persone dell'epoca, salvo qualche gruppo di fanatici idealisti, non è mai esistito.
    La gente normale (fascisti&non) erano felici che la guerra fosse finita. Avrebbero potuto vincere i tedeschi, gli americani o i partigiani: alla maggioranza delle persone non gliene poteva fregare di meno, erano solo interessati di aver salvato la pelle, che le famiglie si potessero riunire, si potessero piangere i morti e che ci si potesse ricominciare a muoversi per strada senza il terrore di essere falciati da una mitragliatrice o bombardati. In altre parole, ricominciare a "vivere" decentemente dopo anni di sofferenze.
    Io il 25 aprile "celebro" la fine di una guerra assurda e insensata (e su questo punto, secondo me, le responsabilità del fascismo e di Mussolini sono enormi) in cui il nostro paese fu coinvolto. Le polemiche, così come i tentativi di "appropriarsi" della celebrazione, le trovo molto irrispettose per chi ha avuto la sfortuna di vivere quei difficili momenti.

    My 2 cents.

    Saluti.
     
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  3. crostaceo_infernale

    crostaceo_infernale

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    State tranquilli che se si continua così tra poco si parlerà tedesco uguale.
     
  4. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Ma infatti secondo me il 90% delle critiche alle celebrazioni del 25 aprile vengono dal fatto che sono impostate "celebrate noi, integerrimi e perfetti partigiani (intesi solo quelli comunisti), che abbiamo da soli liberato l'Italia dal tedesco e dal fascista, anche se i democristiani fascisti hanno tradito la Resistenza, pertanto Italia sei rimasta un po' fascista e quindi ringraziaci che siamo ancora qui a vigilare in nome della nostra perfezione auto-assegnataci"
     
  5. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Sui crimini dei partigiani c'è chi ha costruito il suo successo letterario per cui non è che non se ne parli per nulla...
    Pure che i partigiani legati all'area comunista avessero i propri obiettivi politici è cosa nota ed ormai se ne parla non solo in ristretti ambiti specialistici.
    Insomma, per fortuna la discussione sulla Resistenza sta progredendo rispetto a quello che dici tu nel tuo secondo intervento, anche se a fatica perché ci sono grosse resistenze al cambiamento (come in tutti gli ambiti) e perché gli eventi sono ancora tutto sommato recenti ed è difficile condurre analisi storiche serie sull'argomento scevre da preconcetti ideologici.
    Istintivamente mi viene da pensare che certe tesi a senso unico ("i partigiani sono soltanto una massa di assassini che non hanno fatto nulla di buono per il Paese" oppure "italiani prima tutti fascisti poi tutti comunisti") siano visioni un po' semplicistiche della realtà di quanto è accaduto in quegli anni e non si discostano molto dal "i partigiani (comunisti) sono i salvatori della Patria", il punto che esponi al tuo secondo intervento.
    Saluti.
     
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  6. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    Ma il problema è che in Italia, e non solo penso, c'è la continua tendenza a fare un processo alla storia, spesso per motivi che esulano abbastanza dalla ricerca della verità e riguardano aspetti politici, propagandistici o mediatici. Guardate per esempio il processo a Priebke, già poco dopo la guerra si era tenuto un processo che aveva sostanzialmente condannato Kappler in quanto comandante del plotone d'esecuzione alle Fosse Ardeantine e in quel periodo Priebke si trovava in Italia e nessuno lo aveva disturbato. Poi un bel giorno i giornalisti e i magistrati si svegliano e decidono che dopo 60 anni Priebke, semplice esecutore di delitti compiuti in tempo di guerra tra l'altro, è il colpevole assoluto e deve andare in galera, sebbene ormai siano passati tanti anni e la cosa non abbia più senso. Processi come questi sono delle farse scandalose che qualsiasi paese dovrebbe vietare; non ha senso fare processi a così tanti anni di distanza per crimini compiuti in tempo di guerra e obbedendo ad ordini. A questo punto processiamo anche i partigiani che si sono macchiati di crimini, anzi riesumiamo i loro cadaveri e condanniamoli all'ergastolo! Il mestiere di indagare sulla storia lasciamolo agli storici e non a magistrati e giornalisti in cerca di fama.
     
  7. TFT

    TFT

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    Il problema principale è sul revisionismo. Non inteso nel senso di ripensare i fatti storici come sono accaduti realmente, ma appunto di dare una connotazione "modernizzata" e adatta alla propaganda dei giorni nostri a fatti e periodi che non c'entrano nulla. In tutto il mondo di solito il revisionismo viene però fatto a favore della propria popolazione, siamo solo noi italiani che ci divertiamo da matti a fomentare odio fra noi.

    Perchè, parliamone, sai quanti erano dei fascisti convinti e poi dopo l'8 settembre si sono improvvisati partigiani per arraffare quattro danari,o per farsi dare una medaglia o un posto in Comune, o ancora per risolvere questioni personali, rancori con il vicino, la fidanzata che ti ha messo le corna e gliela vuoi far pagare ecc. ecc. la vecchia storia del partigiano buono che combatte l'invasore nazifascista è retorica che va bene solo per indottrinare i ragazzini delle medie o per l'Italiano medio.

    Un esempio che magari ci tocca un po' di meno ma che è sullo stesso filone è il revisionismo, che ora va molto di moda, sul mondo islamico, che ora è visto come il faro di sviluppo e tolleranza durante i secoli bui, mentre noi eravamo i barbari cattivi e incivilizzati
     
  8. huirttps

    huirttps

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    Quello che intendevo dire con il mio post era che, almeno per quanto riguarda le mie zone, l'apporto militare in senso stretto dei partigiani è stato pressoché nullo.

    Ho sottolineato che magari in altre zone è stato più importante (ad esempio nel triangolo industriale al nord, leggendo i documenti di Rob).

    Non generalizzare in un senso o nell'altro (i partigiani ci hanno liberato perchè erano bbbuoni! - i partigiani erano delinquenti mangiabambini) sarebbe dimostrazione di grande maturità "storica", cosa dalla quale siamo evidentemente lontani.

    Io invece credo che il 25 aprile ci sia ben poco da celebrare.
    E' , per quanto mi riguarda, una data infelice per la nazione italiana perchè sancisce la fine di una guerra persa.
     
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  9. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Il 25 aprile sancisce la fine di una guerra. A mio parere andrebbe festeggiato con morigeratezza per questo, una festa della Pace per ricordare le sciagure della guerra e in specie della guerra civile.
     
  10. rob.bragg

    rob.bragg

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    Secondo i documenti dell'OSS, le attività partigiane incominciarono ad avere una rilevanza militare dopo l'estate 1944, dopo lo sfondamento della Linea Gotica (fine agosto) e soprattutto negli ultimi mesi di guerra ...

    http://www.netwargamingitalia.net/f...i-nella-guerra-civile-italiana-1943-45.25483/

    Le 'tue zone' erano state liberate parecchi mesi prima ... :)

    Lungo la Linea Gustav non ci fu quasi attività militare partigiana ... nell'inverno-primavera 1943/44 la Wehrmacht era ben altra cosa rispetto a quella di 12 mesi dopo ...
     
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    Ultima modifica: 30 Aprile 2014
  11. GyJeX

    GyJeX

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    La perfida Albione era piena di perfidi partigiani albionici con arti da 6 milioni di dollari :lol:
     

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