Je Maintiendrai: La Repubblica del Nord

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da Mac Brian, 8 Giugno 2014.

  1. ronnybonny

    ronnybonny Moderator Membro dello Staff

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    Ma no, sono così belle le repubbliche... se ti capita un leader scarso dopo 5 anni lo cacci via... E su EU4 avere un buon sovrano conta molto di più che in EU3 ;)
     
  2. Mac Brian

    Mac Brian

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    Ho già giocato qualche anno più avanti, quindi vedrete che succede, non spoilero nulla, anche se Carlos ha praticamente detto tutto quello che può succedere :ROFLMAO:.

    Per ronny: non ho prima né ho intenzione in futuro di finanziare i fiamminghi (più che altro perchè ce la fanno già da soli e preferisco spenderli per gli edifici i soldi) ma credo che in ogni caso sarebbero indipendenti e mi odierebbero quasi subito perchè ho Anversa che è core loro.

    Per andry: Ehm boh! Non so un granché della Frisia, tranne che dopo che Carlo V è diventato imperatore hanno perso in fretta l'indipendenza, quindi non è che hanno combinato tanto.
     
  3. andry2806

    andry2806

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    ah...è che riflettevo sul fatto che gli olandesi erano dei gran navigatori e volevo capire se anche i frisoni (che più che il nome di un popolo mi sembra il nome di un piatto regionale emiliano romagnolo) lo erano. Semplice curiosità che mi è venuta in mente riflettendo su che futura espansione potevi stare progettando. Personalmente, sarei per votare che la repubblica faccia un viaggetto nel Continente Nero.
     
  4. alberto90

    alberto90

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    I frisoni non sono altro che i progenitori degli olandesi. Quindi si .... anche loro erano ottimi navigatori.
     
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  5. Mac Brian

    Mac Brian

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    Ufficio IV-V di Klaes van Schellinkhout - Le prime avvisaglie di ciò che verrà

    414px-Willem_of_Orange_by_Adriaen_Thomasz_Key.jpg Wimpel_Friesland.png
    Nel 1479, dopo 15 anni di governo ininterrotto, appariva ormai evidente a tutti che Klaes van Schellinkhout avrebbe mantenuto le redini di della Repubblica fino alla morte, senza che questo peraltro incontrasse l’ostilità di nessuna classe sociale in particolare: se da un lato infatti il popolo e i commercianti avevano totale fiducia nello Stadhouder, che aveva portato una prosperità economica e una potenza militare mai vista prima, d’altra parte anche la classe dirigente formata da alta borghesia e nobili aveva ormai compreso che il governo di van Schellinkhout poteva essere favorevole alla stabilità della nazione, senza contare che essi si cullavano ancora nell’idea che questa condiscendenza nei confronti del regime potesse permettere in futuro di preservare le istituzioni repubblicane, considerando che lo Stadhouder non aveva figli maschi attraverso cui trasmettere la propria discendenza. Essi non comprendevano o fingevano di non vedere le debolezze intrinseche di una repubblica in cui si poteva venire legittimamente eletti a oltranza, o forse l'avevano capito e avevano un piano per il futuro?

    In ogni caso il quarto mandato di Klaes si aprì subito con una chiara violazione dei tradizionali valori repubblicani, attraverso la creazione di un esercito privato mercenario agli ordini diretti dello Stadhouder, formalmente utilizzato come scorta, poi successivamente ampliato nel 1485 (due eventi uguali). Sempre andando contro gli ideali di cosmopolitismo della Repubblica, lo Stadhouder non si fece poi scrupoli a ordinare l’insediamento forzato di una colonia di puri olandesi nei territori della Frisia Orientale, a suo dire occupati durante il Medioevo dai barbari germanici, guadagnandosi il favore dei popoli di lingua olandese, in particolare della popolazione della capitale e relegando le popolazione germaniche della Repubblica, fino a quel momento sempre considerate alla pari degli olandesi, ad un ruolo di secondo piano rispetto all’élite culturale del paese.

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    Sempre sul fronte interno poi, nell’Agosto 1484 lo Stadhouder si trovò a fronteggiare la prima di una serie di rivolte a sfondo religioso, istigate da una setta ispirata al movimento inglese di Wycliffe, che professava un ritorno alla chiesa umile delle origini e ad una concezione più letterale degli insegnamenti delle Sacre Scritture e che imputava a Klaes la colpa dell’imperante mercato simoniaco che aveva preso piede tra Roma e Groningen (senza peraltro sbagliarsi, in quanto gli stretti rapporti tra la Curia e Klaes erano ben conosciuti). Dopo aver posto sotto assedio Breda e aver inizialmente sconfitto il primo contingente regolare mandato a domare la rivolta, questa venne poi schiacciata nel sangue nel Novembre dello stesso anno, in quello che verrà ricordato come il Novembre di sangue di Breda. Tuttavia quella non era che una delle avanguardie di ciò che sarebbe esploso in Europa di lì a pochi anni.

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    Passando poi sul fronte estero, Klaes continuò ad aumentare gradualmente il peso politico della Repubblica nello scacchiere internazionale, non facendosi scrupoli ad annettere, formalmente per difendere la neonata repubblica dalle mire di Francia e Inghilterra, la Repubblica Fiamminga appena formatasi tra Ghent e Limburgo dalla guerra civile in Borgogna.

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    eu4_4.jpg Notizie estere: Castiglia è la seconda monarchia europea per importanza.​

    Un’altra dimostrazione di forza della Repubblica arrivò nel 1486, quando lo Stadhouder decise di inserirsi nella guerra in corso tra il Palatinato, in un periodo di forte espansione, e il Ducato d’Assia, che rischiava di perdere la contea di Nassau, prendendo le difese di quest’ultimo. La guerra presentò alcune battaglie sanguinose, come la battaglia di Nassau e quella di Pfalz, ma la coalizione a difesa dell’Assia era troppo superiore e il 15 Ottobre ottenne contemporaneamente due vittorie sui campi di battaglia di Norimberga e Oberpfalz, obbligando il Palatinato a fare dietrofront, rinunciando a Nassau, restituendo Coblenza all’Arcivescovo di Treviri e Ansbach al legittimo principe.

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    L’ultima parte del quinto mandato vide un’altra serie di scaramucce, prima con la Repubblica del Lussemburgo, che venne rese repubblica vassalla per impedire alla Francia di espandersi in quella direzione, poi con la Borgogna che, appena uscita dal periodo di rivolte interne, non riuscì a opporsi ai mercenari frisoni, che anzi trovarono più difficoltà a liberare il Brabante dai ribelli fiamminghi.

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    Come da tradizione il rinnovo del mandato di Klaes arrivò durante la guerra in Borgogna, nel 25 anno di governo ininterrotto, all’età di 61 anni.

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    Se c'è qualcosa di cui lamentarsi è che le repubbliche hanno troppi pochi eventi specifici che si ripetono troppo spesso, creando quella brutta sensazione di riciclo: cavoli sembra che ogni tre anni ci sia un processo contro un mio parente :ROFLMAO:
     
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  6. andry2806

    andry2806

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    ma sei sicuro che lo Stadthouser non si chiama von Berluskonen?
     
  7. Carlos V

    Carlos V

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    Se fossi in te non lascerei che la Francia diventi troppo potente a discapito della Borgogna, o un giorno verrà a bussare anche alla tua porta. Paradossalmente, è proprio la Borgogna a fare da cuscinetto tra te e il gigante francese, anche se nel tuo caso è troppo tardi per un capovolgimento di fronte.
    Mentre resti amico dei Francesi (che male non fa), dovresti contattare la Spagna o l'Inghilterra per formare una nuova alleanza in chiave anti-francese, o in alternativa provare a farti eleggere imperatore e tentare di riunificare il Sacro Romano Impero (rinunciando però alla tua identità frisone). Insomma, qualcosa che possa limitare l'espansionismo francese, in particolare sulle succose terre delle Fiandre.

    Per quanto riguarda il colonialismo, ormai sei vicino alla fine del '400 e presto inizierà la corsa alle Americhe, pertanto, se non vorrai essere tagliato fuori dal "giro" delle grandi potenze, dovrai muoverti in tal senso anche tu. :pompous:
    Dalla tua posizione è più congeniale raggiungere il Nord America, che non sarà ricco di oro, ma è sempre meglio di restare a bocca asciutta e poi potrai sempre tentare delle spedizioni coast-to-coast verso il Pacifico (attraversando il deserto dell'Arizona e le Montagne Rocciose), se la via a sud dovesse esserti preclusa.
    Unico problema se un giorno gli Stati Uniti Frisoni vorranno rendersi indipendenti, ma per il momento concentriamoci sugli obiettivi più vicini, perché quello che conta è preservare lo status di potenza commerciale.

    Infine, a questo Klaes ci starebbe a pennello il titolo di "Cesare frisone". :D Aspetto di vedere come si chiuderà questa fase autoritaristica, di solito chi viene dopo ha la strada spianata per il potere assoluto (a meno che non esca fuori un difensore della Repubblica in stile Pompeo e via con la guerra civile :p).
     
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  8. Mac Brian

    Mac Brian

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    Ufficio VI-VII-VIII di Klaes van Schellinkhout - Le campane di Groningen

    414px-Willem_of_Orange_by_Adriaen_Thomasz_Key.jpg Wimpel_Friesland.png
    Dopo oltre un quarto di secolo di governo, un certo numero di persone in Frisia cominciavano a credere che Klaes van Schellinkhout fosse eterno, o per lo meno, dotato di una salute di ferro. Tuttavia, perfino lo Stadhouder che aveva cambiato per sempre la storia della Repubblica era umano e, come tale, destinato a ritornare alla polvere: decenni di governo lo avevano infatti duramente prostrato e solo pochi membri fidati del suo gabinetto sapevano che egli era afflitto da una malattia misteriosa che lo divorava dall’interno e che i medici avevano tentato invano di curare con salassi e purghe. Nonostante ciò, Klaes continuava a tenere le redini della Repubblica, rifiutandosi di accennare a cosa sarebbe successo dopo la sua dipartita, senza consigliare una persona a lui fidata come erede, ma neanche esplicitamente dichiarando che bisognava tornare alla vecchia repubblica. Si limitava solamente a farsi vedere di meno al Concilio, pur inviando dal suo ufficio ordini perentori al parlamento che venivano immediatamente messi in atto.

    In ogni caso la guerra iniziata nel precedente mandato si concluse nel Settembre del 1490, con la conquista di Brussel e la creazione di una Repubblica cuscinetto nelle Fiandre Occidentali. Questa idea degli stati cuscinetto tra il confine con la Francia risultò poi essere una strategia perdente quando, nel 1493, la Francia invase la Borgogna conquistando Cambray e Rethel e facendo comprendere allo Stadhouder che i confini avrebbero finito irrimediabilmente con il toccarsi e che bisognava approfittare il più possibile dei territori di confine, prima che finissero tutti in mano ai francesi.

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    Per tal motivo, dopo aver represso una nuova ondata di rivolte religiose causate dalla proclamazione di un santo olandese da molti considerata uno scambio di favori tra lo Stadhouder e il Papa, nel 1494 le truppe frisone invasero il territorio di Liegi, instaurando in poco tempo una repubblica vassalla.

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    Un ulteriore espansione ai danni dei vicini avvenne poi nel 1495, quando la Frisia dichiarò guerra all’un tempo alleato Conte di Cleves, piegando in poco tempo la resistenza nemica. L’annessione del territorio, facente parte dei domini imperiali, causò una dura reazione dell’Imperatore ed una definitiva spaccatura tra i rapporti tra l’Impero e la Repubblica; tuttavia il Re di Boemia era stato duramente sconfitto in precedenza dalle armate di Sassonia e Austria e pertanto era incapace di dare un seguito alle minacce, avendo mantenuto il controllo della sola città di Praga.

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    Negli anni successivi Klaes si impegnò quindi a limitare l’espansione dei vicini, come l’Arcivescovo di Magonza, a cui negò l’occupazione di Nassau, potenziale territorio di conquista, perseguendo al contempo stesso una politica molto aggressiva del punto di vista commerciale, imponendo una gran numero di dazi doganali e prendendo apertamente le parti della fazione mercantilista. Nell’Aprile del 1499 venne poi definitivamente integrata la Repubblica di Lussemburgo.

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    Nel Giugno del 1499, all’età di 71 anni, lo Stadhouder venne nuovamente riconfermato, tuttavia non poté fare altro che assistere all’ultima invasione francese dei territori borgognoni, prima di spirare nella propria casa di campagna fuori Groningen nella notte del 23 Aprile 1500. La campane della città il giorno seguente suonarono per ore, ma a quel punto la Repubblica di Frisia non era già più la stessa, in virtù dei fatti che accaddero quella notte.

    Webb_James_Rotterdam,_Holland.jpg
    Cos'è accaduto, nella notte della morte di Klaes, in Parlamento? Chi ha preso il potere? Quale sarà il nuovo assetto della Repubblica, se essa esisterà ancora? Lo scoprirete nel prossimo aggiornamento!;)
     
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  9. SkySpace

    SkySpace

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    Aaaa! Non si può concludere così!!! :sorry:
     
  10. Mac Brian

    Mac Brian

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    Ahah adoro i cliffhanger :ROFLMAO:, ma non vi preoccupate, domani saprete cosa è successo nella fatidica notte del 23 Aprile :sneaky:.
     
  11. andry2806

    andry2806

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    repubblica o impero? Dittatura o democrazia? Aaaaargh, @Mac Brian non puoi lasciarci in sospeso così, ha ragione Sky...:argh:
     
  12. Mac Brian

    Mac Brian

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    Stati Generali d'Aprile - La fine della Repubblica Plutocratica

    207px-Coat_of_arms_of_the_Staten_Generaal.svg.png Wimpel_Friesland.png
    Durante la giornata del 23 Aprile era ormai parso chiaro a tutti i membri del governo e del Concilio che la morte di Klaes era questione di ore. Fu per questo motivo che il parlamento venne richiamato in seduta speciale, sotto consiglio del clero e della nobiltà della città, nonostante l’ora tarda e il parere contrario dei borghesi. Inizialmente non vi furono interventi preminenti da parte di membri dell’assemblea importanti: alcuni borghesi parlarono a favore della nomina di un nuovo Stadhouder che rimanesse in carica, come da tradizione, per 5 anni, enfatizzando sull’importanza delle tradizioni repubblicane e plutocratiche della nazione, ma nessuno diede veramente peso a questi interventi, tutti attendevano infatti la notizia della morte di Klaes, che avrebbe anche potuto non arrivare quella notte. Quando però questa arrivò, poco prima dello scoccare della mezzanotte, a prendere la parola fu un esponente della fazione nobiliare, Floris Sems, comandante militare appartenente alla celeberrima famiglia che poteva vantare tra i suoi antenati un Papa e uno Stadhouder, seppure quest’ultimo non venisse benevolmente ricordato. Egli parlò in modo pacato costringendo l’assemblea al silenzio per far sì che fosse possibile udirlo. Nel suo discorso egli parlò della necessità che la Repubblica dimostrasse di poter mantenere saldo il controllo della nazione nonostante la morte dello Stadhouder. “Per tal motivo”, egli disse, “il clero e la nobiltà mi appoggia come Principe di Frisia”.

    I borghesi appartenenti all’assemblea sapevano che un colpo di mano del genere sarebbe potuto accadere, ciononostante essi non avevano ancora compreso le reali implicazioni di ciò che Floris aveva detto e fu lui stesso a esplicitarle continuando il discorso: “Questa non è la creazione di una dittatura militare, tutt’altro, quest’assemblea, nella sua maggioranza (il clero e la nobiltà, nonostante avessero meno rappresentanti, votavano per un peso doppio rispetto ai borghesi, rappresentando, solo se uniti, la maggioranza) ha deciso che la Repubblica Plutocratica deve essere abolita, in favore di una Repubblica Nobiliare. Pertanto, tutti coloro che non sono in possesso di una patente di nobiltà o non appartengono al clero devono immediatamente lasciare quest’assemblea”.

    A quel punto l’aula esplose in proteste accorate da parte dei borghesi, che credevano ancora di poter rispondere a questo colpo di mano appoggiandosi al potere economico e politico dell’alta borghesia. Quando essi si appellarono a questi ultimi però, scoprirono che essi si erano già accordati in precedenza per l’acquisto di patenti di nobiltà in cambio di enormi somme di denaro, con cui i nobili guidati da Floris Sems avevano allestito un proprio esercito accampato alle porte di Groningen. Ormai privati di appoggio politico, i borghesi venne trascinati a forza fuori dall’aula dalle guardie al soldo dei nobili, mentre i capi e gli esponenti più intemperanti venivano arrestati per impedire una reazione che sarebbe stata comunque, con ogni probabilità, schiacciata nel sangue dalla superiore forza militare degli aristocratici.

    Dopo che la situazione torno alla normalità, il Concilio, epurato, iniziò a definire le linee guida della nuova repubblica: venne definito per legge che gli esponenti del governo necessitassero di una patente di nobiltà per poter parteciparvi e venne trasformata la carica di Stadhouder, che fu rinominata “Principato Generale”. Questo carica venne confermata come elettiva con una durata di mandato di 8 anni, mentre venne vietata la possibilità di essere rieletti. Dopodiché si procedette all’elezione formale di Floris Sems, che divenne il primo Principe Generale di Frisia.

    Fatto questo, si intervenne sul parlamento: venne abolito il Concilio di Frisia, considerato ormai obsoleto e inadatto al governo di uno stato così variegato, in quanto comprendeva rappresentanti dalla sola provincia di Frisia per un numero di 50, e contemporaneamente venne formata una nuova assemblea legislativa, chiamata Stati Generali di Frisia, anch’essa solo per gli aristocratici, i cui rappresentanti, per un numero di 200, venivano eletti nelle 7 nuove provincie in cui veniva suddivisa la Repubblica: Olanda, Gheldria, Frisia, Westfalia, Brabante, Fiandre e Wallonia, più la capitale Groningen, che da sola avrebbe portato un numero di rappresentanti pari a quelli della provincia con il più alto numero di rappresentanti, ossia l’Olanda, rendendo quindi la Frisia la provincia più rappresentata.

    Gli Stati Generali vennero quindi definiti per legge come la più alta magistratura della Repubblica, con dovere di dare il mandato di governo al Principe Generale, a cui poteva revocarlo in qualsiasi momento, così come quello di esprimersi sulle leggi proposte da quest’ultimo, su cui poteva porre veto invalicabile.

    Completata la definizione del nuovo assetto politico, i nobili inviarono messaggi alle due armate principali della Repubblica, stanziate a Ghent e a Limburgo sotto il comando di comandanti militari già a conoscenza della congiura di quella notte, essendo anch’essi di sangue nobiliare, informandoli sulla riuscita dell’evento e richiedendo l’inviò di una staffetta che confermasse la lealtà delle forze armate alla nuova Repubblica.

    Il popolo, infine, venne a conoscenza degli sviluppi politici solo alla fine del mese di Aprile quando, dopo i magnifici funerali di Klaes van Schellinkhout a Groningen che contribuirono a placare gli animi, Floris Sems si presentò come nuovo Principe Generale e salvatore della Repubblica. La Rivoluzione Aristocratica si era conclusa. La Repubblica Plutocratica era definitivamente morta.

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    Alcune considerazioni. Perché i nobili decisero di prendere il potere?

    Senza dubbio essi erano rimasti scioccati dall’enorme potere che Klaes aveva acquisito attraverso l’appoggio del popolo e della piccola borghesia, pertanto credevano necessario che questi venissero estromessi, per poter mantenere le istituzioni repubblicane libere da personalismi. Nonostante questo però, la carica di Principe venne definita per una durata di 8 anni, per far sì che non vi fosse un avvicendamento di governi troppo veloce, così da garantire un’azione di governo più stabile senza che colui che governava venisse rieletto, processo che comportava un incremento del potere personale ad ogni rielezione, in quanto chi governava si assicurava di corrompere gli elettori o di posizionare nelle cariche di maggior potere membri fidati. Inoltre, dato che la maggior parte dei sostenitori politici di Klaes, che credevano quindi nella fine della Repubblica a favore di un governo personale, era borghese, questa fu un’altra ragione del perché essi furono estromessi. Capitolo a parte è l’alta borghesia, che può essere definita come quella fetta di società formata da mercanti e banchieri di antico patrimonio che potevano permettersi di amministrare rendite immense: questi non erano mai stati particolarmente entusiasti rispetto al governo di Klaes, anche se non potevano non ammettere i guadagni di natura economica che questo comportò, e fu per questo motivo che decisero di dissociarsi dai loro alleati di piccolo taglio, preferendo il salto del fosso dalla parte dei vincitori. Se ve lo state chiedendo comunque, i nobili e il clero avevano programmato tutto questo già da molto tempo e la scelta di Sems non era stata casuale: avendo come zio un Papa, benché questi fosse deceduto alcuni anni prima, egli univa la nobiltà e il clero insieme. Possiamo quindi dire che la fine del regime plutocratico fu causata anche dallo stesso Klaes, attraverso i propri intrighi romani. Ora però c’è da vedere se il popolo accetterà questa svolta aristocratica, oppure se alcuni esponenti della nobiltà ci ripenseranno decidendo che magari era meglio formare direttamente un regno ereditario. Senza contare le tensioni religiose in aumento e le spinte indipendentiste.Staremo a vedere.
     
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  13. Carlos V

    Carlos V

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    Interessante, quindi siamo passati da una repubblica plutocratica ad una oligarchica. In Frisia è scoppiata una disputa tra fazioni: da una parte la borghesia mercantile che aveva trovato in Klaes il suo leader/protettore dei loro interessi, dall'altra una nobiltà che rischiava di vedersi emarginata dalla vita politica se fossero saliti al potere altri despoti di estrazione borghese.

    I nobili hanno perciò tentato con successo un vero e proprio colpo di stato, mostrando anche una certa astuzia: invece di imporre un sistema monarchico-feudale (avverso da sempre ai Frisoni), hanno semplicemente mutato la repubblica nei suoi aspetti essenziali. La non rieleggibilità del Principe è infine una garanzia per impedire l'emergere di personalismi, anche se ora il Principe potrebbe diventare un mero strumento nelle mani delle élites finanziarie.

    Resta da vedere come reagirà il popolo (fin'ora spettatore passivo della vicenda) e la stessa classe mercantile estromessa dalla politica. Potremmo assistere ad una drastica riduzione dei commerci a vantaggio di un'economia agricola e la Frisia diventerebbe qualcos'altro: non più una nazione erede della vecchia Lega Anseatica (che certamente avranno visto come modello), ma una potenza terrestre come le altre sullo scacchiere germanico.

    In ogni caso la repubblica oligarchica non impedirà certo forme di dispotismo, solo che stavolta al demagogo-politico di turno invece del sostegno popolare sarà necessario quello dell'esercito.

    P.s. Sono convinto che se Klaes avesse avuto un degno erede (e se il governo a vita fosse ormai una realtà de facto), sarebbe stata l'arstocrazia quella estromessa dalla politica. Ormai il conflitto sociale aveva come unico sbocco possibile l'eliminazione della fazione avversaria, quindi qualcuno ci avrebbe rimesso sicuramente.
     
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    Ultima modifica: 18 Giugno 2014
  14. Mac Brian

    Mac Brian

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    Principato di Floris Sems - Espansione e instabilità

    465px-Antonio_Moro_-_Willem_I_van_Nassau.jpg Wimpel_Friesland.png
    Subito dopo la presa di potere, la posizione di Floris Sems quale Principe Generale di Frisia si ritrovò ad essere molto complicata, essendo egli incalzato da avvenimenti sia interni che esterni alla nazione. Per quanto riguarda i problemi domestici infatti, se da un lato la nobiltà richiedeva la riaffermazione di una serie di diritti feudali caduti in disuso, che fu concessa, dall’altro lato in questo periodo prese il via una sorta di “guerra commerciale” tra le varie famiglie nobili e borghesi impegnate nel commercio, divise anche tra l’idea di libero scambio e mercantilismo, senza contare che le stesse famiglie nobili spesso erano in contrasto le une con le altre, creando un clima di tensione molto elevato.

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    Per quanto riguarda gli esteri invece, grande costernazione scatenò la totale annessione del Ducato di Borgogna da parte della Francia, che, pur rimanendo grande alleata della Repubblica, ora vi confinava direttamente, senza contare che i territori annessi facevano parte della regione storica dei Paesi Bassi.

    Per rinforzare quindi i legami diplomatici con i propri alleati Floris decise di dare il via ad una intensa politica matrimoniale, attraverso cui riuscì a sposare esponenti della propria famiglia alle famiglie reali di Francia, Danimarca (ancora saldamente in possesso di Norvegia e Svezia) e Castiglia.

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    Per risolvere i problemi di divisione interni egli non vide altra soluzione se non impegnare la nazione in una nuova guerra, per incanalare le lotte intestine contro un nemico esterno. Scopo della guerra fu la conquista della città di Colonia, la cui difesa fu presa solo dalle città anseatiche di Amburgo e Lauenburg, neutralizzate da un massiccio contingente francese. La città di Colonia venne quindi ceduta alla Repubblica nel Settembre del 1501, attirando in breve tempo le ire dell’Imperatore e di buona parte dei piccoli stati del Sacro Romano Impero, che chiedevano maggiore protezione contro le potenze regionali emergenti nell’Impero, come Sassonia, Austria e, appunto, la Repubblica di Frisia.

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    La guerra, forse per la sua durata limitata, non riuscì tuttavia a porre fine al conflitto tra le due fazioni di mercanti, tanto che alla fine Floris decise di prendere apertamente le parti della fazione mercantilista. Nonostante ciò, dato il facile successo contro l’Arcivescovo di Colonia, il Principe decise di proseguire l’espansione verso l’entroterra, attaccando questa volta la città di Aquisgrana che venne invece difesa da una consistente alleanza formata principalmente da Inghilterra, Palatinato, Pomerania, Portogallo e altri stati minori.

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    Per quanto riguarda l’aspetta navale della guerra, la Repubblica, con l’aiuto della Danimarca, aveva il totale controllo dei mari, soprattutto considerando che sia la marina inglese che quella portoghese erano state duramente colpite da guerre precedenti. Per quanto riguarda gli eserciti invece, soprattutto nei primi giorni, vennero sostenuti duri scontri nei pressi di Munster che costarono un numero insolitamente alto di perdite frisone. La Repubblica riuscì a rimarcare la propria superiorità terrestre solo a Ghent l’anno successivo quando, forti della superiorità tecnica contro i Portoghesi, ottennero una strabiliante vittoria con un numero di perdite molto ridotto. Nonostante ciò, a causa della testardaggine degli inglesi, i combattimenti proseguirono fino ad Ottobre del 1504, quando finalmente Aquisgrana entrò a far parte della Repubblica.

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    In quei giorni iniziarono anche a giungere notizie riguardo ad un navigatore al soldo della corona di Castiglia che, percorrendo una nuova rotta verso le Indie, era incappato in alcuni territori vergini ad ovest dell’Islanda, subito reclamati dagli spagnoli. Al momento, in ogni caso, la Repubblica era troppo impegnata per permettersi di inviare una spedizione per far luce sulle notizie provenienti dalla Spagna. Nel Febbraio del 1506 erano state infatti definitivamente annesse anche le Repubbliche di Liegi e Fiandre e per l’aiuto militare ricevuto dagli aristocratici, essi avevano richiesto un consistente pagamento che Floris non era stato in grado di rifiutargli. A scombussolare di nuovo la stabilità della Repubblica vi era poi un gruppo di nobili appartenenti agli Stati Generali, scoperti appena in tempo a organizzare una rivolta contro il Principe.

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    A peggiorare ulteriormente la situazione, nel Dicembre del 1506 Floris Sems morì, lasciando incompiuto il suo mandato. L’elezione del nuovo principe fu più difficile del solito, in quanto si scontravano in particolare due candidati molto potenti, da una parte Johan Ernst Gauma, nipote di quel Thiadulf Gauma che con tanta benevolenza veniva ricordato, e Menfrid Sems, fratello di Floris e grande proprietario terriero del sud. Alla fine la spuntò Johan, ma Menfrid non era disposto ad accettarlo così facilmente…

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    Ultima modifica: 28 Luglio 2014
  15. alberto90

    alberto90

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    Adoro questo AAR ... e anche se i nomi sono decisamente astrusi è dannatamente divertente leggere di questi continui complotti, elezioni, guerre ...... Strabiliante.
     
  16. Mac Brian

    Mac Brian

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    Grazie mille. Comunque i nomi diventeranno ancora più casinari nei prossimi 10-20 anni :ROFLMAO:
     
  17. Carlos V

    Carlos V

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    E' evidente come Floris Sems non rappresentasse per l'aristocrazia una guida e al tempo stesso un collante, al contrario di Klaes, che era invece il leader incontrastato e carismatico di borghesi e popolani. Floris Sems è salito al potere esclusivamente per doti personali (astuzia, intraprendenza) e perché rappresentava gli interessi della fazione aristocratica, più che per la compattezza del suo gruppo.
    I nobili di Frisia, esaltati dall'evoluzione degli eventi, hanno sicuramente cercato di reclamare sempre più diritti e potere; non solo, hanno anche cercato di occupare cariche importanti all'interno della Repubblica dando vita ad una spietata lotta di potere, che si è ritorta infine anche contro lo stesso Floris (riuscito fortunatamente a sventare il complotto). Il fatto che la Frisia non fosse più una semplice provincia del Sacro Romano Impero, ma una potenza a sé, ha certamente aumentato l'ingordigia dei nobili, consapevoli che sedere sul trono del Principe significa ora avere in mano un enorme potere.

    Adesso la lotta politica in questa ormai fittizia repubblica (perché de facto è un regime dispotico) non è più tra aristocratici e borghesi/popolani, ma tra le famiglie più illustri, avvolte in un contorto gioco di potere e lontane, forse, dalla realtà dei cittadini comuni che, bene o male, tirano avanti tra guerre e incertezze.
    L'unico sviluppo che vedo, onestamente, è una lotta su basi personalistiche tra casati, che paradossalmente potrebbe portare a all'emergere di nuovi tiranni/demagoghi/condottieri e portare sempre di più la Frisia verso un dispotismo più scoperto (al vincitore delle lotte politiche nulla impedirebbe di eliminare gli avversari, sciogliere il Concilio e auto-nominarsi Principe a vita).

    Ho interpretato bene la situazione e il clima generale? :D
    Di questo AAR adoro soprattutto i ritratti che MacBrian riesce a dipingere tanto dei singoli personaggi che delle masse e il tentativo di far comprendere al lettore la mentalità che muove le loro azioni.
     
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  18. Mac Brian

    Mac Brian

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    Beh, che dire Carlos, ci si potrebbe fare una tesina mettendo insieme le tue analisi :ROFLMAO: (continuale pure eh, che mi piacciono tantissimo). Grazie mille anche per i complimenti, mi fanno venire sempre più voglia di continuare a giocare e a scrivere. Ormai ogni volta che salvo uno screenshot penso a come posso giustificare l'evento in corso, del resto altrimenti, se parlassi solo di "ho conquistato questo, ho occupato quello, ho cambiato forma di governo..." senza spiegare il perchè fareste prima a giocare voi direttamente.

    Comunque sì, la faccenda è che, a questo punto, i nobili non si accontentano più di essere pari fra di loro, ma vogliono tutti scavalcare gli altri e porsi sul più alto gradino della piramide politica. E in tutto questo preparatevi alla riforma protestante, nuove riforme politiche, prese di potere inaspettate, diplomazia e tanto altro (soprattutto se fallirò nel mio tentativo di trovarmi un lavoro stagionale stabile :p).
     
  19. Eferthad

    Eferthad

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    Guardati dalla Francia, nella mia partita utrecht->netherlands mi hanno tradito dopo una bisecolare amicizia. Meno male che ho pensato di prevenire la cosa dichiarando guerra appena hanno sciolto l'alleanza perché interessati alle fiandre. Spagna e Austria sono alleati geopoliticamente più adatti rispetto alla francia.

    In questo senso, ben fatto per l'alleanza con la Castiglia. Ma colpisci prima che la francia diventi troppo forte.
     
  20. andry2806

    andry2806

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    io penso che dovresti lanciare le tue navi verso quelle lontane terre di cui ti hanno narrato i castigliani...
     

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