Che senso ha la nostra vita se con la nostra morte potessimo donare la felicità* alle persone a cui vogliamo più bene? Si signori oggi ho deciso di tartassarvi il cervello con quella che io considero la domanda definitiva, la domanda più importante che a livello filosofico io mi sia mai posto, cosa ne pensate? *=tutto non solo la felicità in senso stretto, anche vita piacere salute ecc..... ps: sono curioso anche di vedere se qualcuno capisce da dove Mi è arrivato lo spunto.
ma le vergini poi le trovo ? e una professionista ? almeno una ? Perchè sono già morto una volta e non c'era un bel niente di niente, ne vergini ne corridoi con gente che lanciava wurstel...
Dal punto di vista normativo non potresti morire per il fine di donare un organo Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Non stò parlando di suicidio per mal di vita, ma del donare la vita come una madre che decide di morire per dare alla luce il figlio, o decidere di suicidarsi per dare un'organo al figlio malato, di lasciarsi uccidere dal nemico per non rivelare dove si trovano i compagni, di Cristo che si è lasciato uccidere nella croce ecc....
Però non credo che sarebbe equiparabile alla felicità, se fossi figlio di una madre che è morta per darmi alla luce proverei riconoscenza ma non felicità e lo stesso vale per gli altri esempi che hai fatto Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
mi spiace, ma vi sbagliate tutti. la VERA felicità non è sicuramente nessuno degli stati d'animo descritti. La VERA felicità è sentire le seguenti 5 parole: PS: notare come il concetto è molto precario.
La cosa che forse è più difficile da comprendere per noi è che proprio grazie alla rinuncia alla propria vita si possa ottenere la massima felicità anche per noi stessi.