Je Maintiendrai: La Repubblica del Nord

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da Mac Brian, 8 Giugno 2014.

  1. Mac Brian

    Mac Brian

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    Purtroppo gli screenshot per questo ed alcuni dei prossimi capitoli sono andati persi. Ops...

    Principato di Johan Ernst Gauma - Prime avvisaglie

    Grand_Pensionary_Johan_de_Witt.jpg Wimpel_Friesland.png

    Quando nel Dicembre del 1506 Johan Ernst Gauma venne definitivamente eletto Principe di Frisia, il paese era ormai sull’orlo della guerra civile: nei territori del sud Menfrid Sems, fratello del defunto Floris, aveva infatti già raccolto un esercito di più di 8000 cavalieri e 10000 fanti ai propri ordini, preparandosi a marciare verso Groningen con l’obbiettivo dichiarato di abbattere la Repubblica e instaurare un dominio ereditario. Johan, che per sua natura era un uomo che aberrava la violenza gratuita e che pertanto vedeva nella guerra civile una grande disgrazia per il paese era pronto a farsi da parte, tuttavia questo gli fu impedito dagli Stati Generali, che fecero pressioni su di lui affinché schiacciasse la rivolta che, altrimenti, avrebbe segnato il tramonto del potere di quell’assemblea che aveva eletto il Principe che si era poi arreso. Johan chiamò quindi a raccolta l’esercito della Repubblica e, dopo alcune scaramucce nelle Fiandre, la battaglia definitiva fu combattuta nel Settembre del 1507 nei pressi di Rotterdam, dove l’armata di Menfrid si era accampata dopo aver razziato i territori delle Fiandre, in attesa di proseguire la marcia verso la capitale. La battaglia fu estremamente cruenta per entrambe le parti, ma l’esercito regolare, forte di una superiorità numerica e della presenza di artiglieria, riuscì a spezzare l’esercito di Menfrid, che venne ucciso in quella stessa battaglia. Questo episodio tuttavia, nonostante il palese fallimento della rivolta, rappresentò l’inizio di un dibattito politico in seno agli Stati Generali che sarebbe durato decenni, sulla necessità di mantenere la Repubblica piuttosto della creazione di una monarchia ereditaria (evento che diminuiva di 20 le trad. rep., aumentando però la stabilità, x 2 volte)

    Jan_de_Baen-_De_lijken_van_de_gebroeders_de_Witt.jpg
    La cruenta fine di Menfrid e del suo luogotenente.

    Archiviata la guerra civile, il periodo di governo di Johan fu essenzialmente pacifico, nonostante due guerre con gli Arcivescovati di Colonia e Brema, che valsero alla Repubblica i territori di Stade e del Westfalen nonché la riprovazione di tutti i principi dell’Impero. Anche nel suo governo, venne favorita la fazione mercantilista, aumentando ancora i dazi per i mercati di Anversa ed Amsterdam e potenziando ulteriormente la flotta mercantile, che divenne una delle più grandi al mondo. Inoltre, consapevole dei rischi che un’aggressione come quella di Menfrid, o ancora peggio un’aggressione esterna, poteva rappresentare, durante il governo di Johan presero il via i lavori per la costruzione e il rinforzamento di un gran numero di fortezze, prima solo ai confini, poi in tutto il territorio nazionale, secondo i nuovi principi difensivi a stella importati dall’Italia, più adatti alla difesa contro l’artiglieria.

    Blaeu_1652_-_Groningen.jpg Le nuove mura di Groningen​

    Il principato di Johan Ernst è però ricordato principalmente per un’altra ragione: l’inizio di un processo di rivolta religiosa che verrà poi chiamato Riforma Protestante. Questa prese il via nel Giugno del 1510, quando un monaco agostiniano, insegnante di teologia all’università di Anhalt, allora contea vassalla del Duca di Sassonia, chiamato Martin Lutero, iniziò a far circolare una serie di libelli in cui si denunciava la corruzione della chiesa guidata da Roma e la necessità di una riforma che eliminasse la figura delle cariche ecclesiastiche e dei riti istituiti arbitrariamente senza diretta istruzione di Gesù.

    Lutero.jpg

    In un primo momento questi moti di protesta vennero ignorati dal Papa, impegnato nell’elezione del nuovo Imperatore del Sacro Romano Impero, titolo rimasto vacante dopo che il Duca di Sassonia aveva posto fine al Regno di Boemia conquistando Praga, tuttavia, dopo che l’elezione di Ladislao I d’Asburgo venne assicurata, nel 1511 il Papa, preso atto del rifiuto di Lutero ad abiurare durante la Dieta Imperiale di Worms, non poté fare altro che scomunicarlo, mentre il nuovo Imperatore si affrettava a dichiararlo nemico pubblico dell’Impero.

    18.jpg 900-103990.jpg

    Nonostante ciò, grazie alla protezione del potente Duca di Sassonia, Lutero riuscì a scampare alla cattura e dalla sua prigione dorata raffinò le tesi del suo movimento che, in poco tempo, prese piede in gran parte della Germania Settentrionale, dove i principi cercavano di ritagliarsi uno spazio sempre più indipendente dall’Imperatore, in Scandinavia, dove il Re di Danimarca, Svezia e Norvegia, affascinato dalle tesi di Lutero decise di convertirsi e perfino in Inghilterra, dove il re inglese sfruttò il rinnovato fervore religioso per riconquistare in breve tempo i regni cristiani di Scozia e Galles.

    Anche nella Repubblica di Frisia la Riforma cominciò a prendere piede, principalmente nei distretti a lingua germanica della provincia di Westfalia che, seppur vi furono sporadiche appendici anche nel Brabante, rappresentarono le uniche aree interessate dalla predicazione Luterana, in quanto più vicine all’ideale culturale tedesco predicato da Lutero. Le aree a lingua olandese in questo primo momento rimasero quindi quasi totalmente estranee alla predicazione luterana, così come l’élite politica che, pur dimostrando tolleranza, generalmente non si convertì a questa nuova confessione.

    In ogni caso, in conformità con le tradizione libertarie della Repubblica, il Principe e gli Stati Generali si ritrovarono d’accordo nella promulgazione dell’Editto di Indulgenza, secondo cui a tutti i cittadini della Repubblica era permesso professare e predicare la religione preferita, a patto che si evitasse ogni forma di violenza contro le diverse confessioni. Questo editto, unito al permesso del governo di stampare e far circolare la Bibbia tradotta in olandese e tedesco, provocò sgomento nel mondo cristiano e, in particolare, il Papa prese duramente parola contro questa forma di tradimento, in quanto apostrofò la Repubblica di Frisia come il “Covo degli eretici”.

    Dopo 8 anni di relativa stabilità nel paese, nel Dicembre del 1514 il mandato di Johan si concluse, pertanto gli Stati Generali vennero richiamati per l’elezione del nuovo principe. Tuttavia non sarebbe stato così semplice, in quanto una parte dell’Assemblea aveva altri piani.
     
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  2. andry2806

    andry2806

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    quali piani ha sta maledetta Assemblea? Ma possibile che debba cambiare forma di governo dopo una carica???
     
  3. SkySpace

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    Forse non riguarda alla forma di stato o governo. Forse qualcuno è protestante e vogliono che tutta la repubblica lo diventi: libertà da imperatore e dal papa. inoltre la repubblica troverebbe buoni alleati nell'Inghilterra e nella Danimarca, utilissime contro l'espansionismo francese.
     
  4. Eferthad

    Eferthad

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    Personalmente, ritengo che l'unica garanzia contro l'espansionismo francese nei paesi bassi è o un'Austria forte (ma non avendo ereditato la Borgogna, non è questo il caso, o una Spagna unita, che in questo caso c'è, mi pare di capire. Conviene mantenere buoni rapporti con la Francia fino all'unificazione dei domini spagnoli, per poi attaccare con violenza, coadiuvati magari dall'Inghilterra, sempre disposta ad aiutare in un piallaggio della francia. Altre vie, in questo caso, non ce ne sono, e Danimarca-Inghilterra non sono garanzia sufficiente. Inoltre, la spagna ha i pirenei, portare lì lo scontro sarebbe un vantaggio notevole.
     
  5. Mac Brian

    Mac Brian

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    Stati Generali di Dicembre - La Repubblica delle 7 Provincie Unite

    207px-Coat_of_arms_of_the_Staten_Generaal.svg.png Wimpel_Nederland.png
    Già da quando l’amministrazione della Repubblica era stata completamente trasformata dal colpo di mano aristocratico, anche tra gli stessi eletti ai nuovi Stati Generali vi erano stati dissapori considerevoli: molti infatti, specialmente coloro che provenivano dalla provincia d’Olanda e dalle altre zone a lingua olandese trovavano assolutamente ingiusto che la Frisia, attraverso l’elezione diretta dei rappresentanti di Groningen, possedesse di gran lunga il maggior numero di voti, ponendosi come principale provincia della Repubblica, e da cui la Repubblica stessa prendeva il nome. In particolare questo movimento era molto forte in Olanda, provincia decisamente più ricca e popolosa della Frisia, e che pertanto trovava difficile accettare che la Repubblica rimanesse ancorata all’antico nucleo frisone, ormai ampiamente superato dal dinamismo economico e dall'acquisizione di ampi territori anche nell'entroterra.

    Questo movimento, sorto immediatamente dopo l’elezione di Floris Sems nel 1500, si rivelò agli Stati Generali nel Dicembre del 1514, al momento dell’elezione del nuovo principe dopo la fine del mandato di Johan Ernst Gauma. Essi credevano infatti che il momento fosse particolarmente favorevole, in quanto permetteva loro di scontrarsi con il resto dell’Assemblea, generalmente contraria all’eliminazione delle prerogative della Frisia, in un momento di debolezza come l’assenza di un capo di stato.

    Great_Assembly_of_the_States-General_in_1651_01.jpg

    Il primo Dicembre del 1514, subito dopo le dimissione di Johan, il movimento, che comprendeva più del 40% dell’Assemblea e rappresentava la maggioranza per le provincie di Olanda, Gheldria e Brabante, richiese la ratifica di una serie di riforme che avrebbero permesso un maggiore decentramento della Repubblica e soprattutto l’eliminazione della superiorità della Frisia. La proposta venne però bocciata, in quanto per il resto dell’Assemblea la priorità era eleggere il nuovo principe. A questo punto quindi il movimento lanciò un ultimatum: l’Assemblea avrebbe dovuto accettare le riforme altrimenti essi avrebbero sabotato l’elezione, bloccandola fino alla fine del mese, quando, se le riforme fossero state nuovamente bocciate, le 3 Provincie avrebbero proclamato la secessione dalla Repubblica che non le rappresentava più.

    Attraverso minacce e opere di corruzione il movimento riuscì a impedire per tutto il mese che uno dei 3 canditati ottenesse la maggioranza assoluta dei voti, necessaria per legittimare l’elezione e, negli ultimi giorni del mese, quando già iniziavano ad arrivare notizie di un sollevamento nei territori di lingua germanica, decisi a sfruttare il momento di debolezza del potere centrale, il resto dell’Assemblea decise di venire a patti.

    570px-Emanuel_de_Witte_-_De_binnenplaats_van_de_beurs_te_Amsterdam.jpg

    Come prima azione vennero aboliti i rappresentanti diretti di Groningen, i cui seggi furono redistribuiti tra le 7 Provincie, dopodiché si proseguì con la rinominazione della Repubblica, in quanto Frisia era ormai obsoleto. Dopo un accorato dibattito venne scelta la denominazione “Repubblica delle 7 Provincie Unite dei Paesi Bassi”, o comunemente Paesi Bassi; nello stesso momento venne anche definita la nuova bandiera nazionale, che non aveva alcun rimando alla vecchia tradizione frisona. Si proseguì poi con il via libera allo spostamento della capitale ad Amsterdam, più volte richiesto da buona parte dell’Assemblea, che si completerà però solo molti anni dopo (non avevo mai i 200 admin points :ROFLMAO:).

    800px-Prinsenvlag.svg.png 677px-Coat_of_arms_of_the_republic_of_the_united_Netherlands_(after_1665).svg.png

    Infine, per rappresentare la totale olandesità ed indipendenza della nuova Repubblica, lo zoccolo duro del movimento riuscì anche a far accettare al resto dell’Assemblea l’uscita definitiva dal Sacro Romano Impero, che non si era dimostrato altro che un freno all’espansione olandese. Questo venne deciso anche per proteggere la libertà di culto e la tolleranza religiosa attualmente vigenti nella Repubblica, in quanto il nuovo Imperatore asburgico aveva dato il via ad una serie di prove di forza contro i protestanti che si sarebbero senza dubbio trasformate in guerra civile. Guerra civile che, per quanto riguarda le poderose rivolte contadine ispirate, ma non appoggiate, da Lutero era già cominciata, e con cui la Repubblica non voleva avere nulla a che fare.

    Raggiunto un accordo, il 31 Dicembre del 1514, venne quindi eletto, con voto quasi unanime, Reginhard Ripperda, già borgomastro di Amsterdam.

    2000px-Republic_of_the_Seven_United_Netherlands_(1789).jpg Mappa presa di Wikipedia e modificata per avere più o meno l'attuale situazione in-game​

    Sono uscito dal SRI per alcuni motivi: Intanto io l'Austria siamo rivali per entrambe le parti e ci odiamo a -200, perciò riavvicinarsi è impossibile. Dopodiché c'è da considerare che sono rimasti solo 21 membri nell'Impero, quindi non vale neanche più il bonus dell'integrità imperiale che, tra le altre cose, dava un -5% al costo delle tech. Infine dovevo fare qualcosa per convincermi a smettere di mangiare così in fretta gli OPM tedeschi, altrimenti in altri 50 anni arrivavo a Danzica e tanti saluti allo pseudo realismo dell'AAR.
     
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  6. andry2806

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    io la capitale la manterrei a Groningen. Detto questo, che progetti hai per il futuro? Un po di colonialismo?
     
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  7. SkySpace

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    World conquest :p
     
  8. Mac Brian

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    Niente anticipazioni, scoprirete le peripezie olandesi alla conquista dei nuovi mondi nei prossimi episodi.

    Ho aggiunto una mappa all'ultimo capitolo.

    Amsterdam capitale tutta la vita. In programma quartiere a luci rosse, serve solo il timbro dell'ufficio del Principe :ROFLMAO:
     
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  9. ronnybonny

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    Secondo me espandersi verso il baltico non sarebbe una cattiva idea... Più che altro io cercherei di arrivare a poter competere con la Francia (che non si sa mai) e quella sarebbe l'unica direttrice di espansione, Nuovo Mondo a parte.
     
  10. andry2806

    andry2806

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    io sarei per la conquista di Africa, America, India e Indonesia. Poi si può ottenere una concessione in Cina, conquistare il Sud-Est asiatico...e non dimentichiamoci dell'Australia e del resto dell'Oceania!
     
  11. Eferthad

    Eferthad

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    Io dico: alleanza con la Spagna in chiave antifrancese e riconquista degli ultimi territori della regione dei paesi bassi, oltre che ridimensionamento della Francia stessa, che prima o poi diventerà ostile.
     
  12. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    come hai fatto a modificare la mappa? hai usato gimp?
     
  13. Mac Brian

    Mac Brian

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    Ho usato paint ( :confused: ) per cambiare i confini e photoshop per mettere le bandierine. Volevo fare che le bandiere colorassero tutto il territorio delle nazioni, ma non avevo voglia di incasinarmi con i livelli :ROFLMAO:.
     
  14. Mac Brian

    Mac Brian

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    Principato di Reginhard Ripperda - Scontro fra giganti

    Jan_Gossaert_-_A_Noble_Man_-_WGA9779.jpg Wimpel_Nederland.png
    Con l’elezione di Reginhard Ripperda a primo Principe Generale della nuova Repubblica delle Sette Provincie Unite, la stessa Repubblica si trovò però a confrontarsi con il fatto che quest’ennesima forzatura degli Stati Generali da parte delle provincie olandesi dimostrava la fragilità del sistema repubblicano, favorendo i monarchici nel dibattito interno all’Assemblea.

    Ripperda tuttavia si dimostrò subito poco interessato agli affari interni della politica olandese. Ignorando tanto i dibattiti politici tra repubblicani e monarchici quanto quelli teologici tra cattolici e luterani, egli si preoccupò soprattutto della diplomazia e degli esteri, dove si sentiva più a suo agio. Unica decisione rilevante nella politica religiosa fu quella di ignorare la furia iconoclastica causata da alcune comunità luterane a Colonia, guadagnandosi ancora una volta la riprovazione del Papa.

    Un’importante atto che segnerà invece la storia della Repubblica negli anni a venire fu la creazione di una flotta di esplorazione comandata dall’ammiraglio Christoffel Van Galen, a cui fu ordinato di tracciare una mappa dettagliata dei territori scoperti dagli spagnoli oltre l’Atlantico, appoggiandosi, grazie ad un accordo diplomatico, agli scali portoghesi in Africa. L’ammiraglio andò però ben oltre il suo compito originale, scoprendo da sé nuovi territori ancora sconosciuti agli spagnoli, come una serie di isole che vennero poi chiamate Antille. Egli ritornò poi dalla sua spedizione comunicando, in un discorso agli Stati Generali, che queste isole erano scarsamente popolate, ma con un alto potenziale economico, consigliando pertanto l’invio di una spedizione atta a reclamare quelle terre per la Repubblica. L’Assemblea accolse molto favorevolmente il discorso di Van Galen, programmando la formazione di una serie di porti, come Rotterdam e Anversa, da cui far partire le navi dirette verso il Nuovo Mondo, mentre allo stesso tempo, autorizzava Van Galen a compiere nuove spedizioni sia a sud, verso l’Equatore, che a nord, tra le colonie castigliane e inglesi.

    800px-Hendrick_Cornelis_Vroom_Het_uitzeilen_van_een_aantal_Oost-Indiëvaarders_(1600).jpg

    doncker394x317.jpg
    La mappa di Van Galen.​

    Nonostante l’entusiasmo per le scoperte di Van Galen, in un primo momento non fu possibile inviare una spedizione nelle Antille, in quanto il paese si trovava in stato di guerra già da alcuni anni. Ripperda, già dall’inizio del suo mandato, era infatti giunto alla conclusione che il più grande pericolo per la Repubblica fosse la possibilità che i due vicini più potenti dei Paesi Bassi, l’Impero e la Francia, si potessero coalizzare contro gli olandesi. Pertanto egli decise di sfruttare l’attualmente solida alleanza con i francesi per costringere l’Imperatore e il re di Francia a scendere in guerra l’uno contro l’altro, così da indebolire le riserve di uomini di entrambi gli schieramenti. Il pretesto fu la conquista della città imperiale di Hannover, subito difesa dall’Imperatore d’Asburgo, mentre, anche da parte olandese, la Francia onorava i propri impegni.

    Pieter_Snayers_Siege_of_Gravelines.jpg L'assedio di Hannover​

    A questo punto però, Ripperda ordinò all’intero esercito olandese di rimanere all’interno del paese, limitandosi ad assediare Hannover senza cercare lo scontro con gli imperiali, sicuro che lo avrebbe fatto il re di Francia, come poi infatti successe. I francesi e gli austriaci si affrontarono in alcune delle più sanguinose battaglie mai viste nel continente, culminate con la battaglia di Heidelberg, dove 60000 truppe francesi, guidate dal re di Francia in persona, assalirono un pari numero di truppe imperiali. Incredibilmente, nonostante lo svantaggio dell’essere l’attaccante in un territorio ostile, le truppe francesi riuscirono ad aver ragione dello schieramente imperiale, lasciando sul campo più di 20000 morti per parte.

    2000px-Republic_of_the_Seven_United_Netherlands_(1789).jpg

    Beleg_van_\'s-Hertogenbosch_1629_(Pieter_Snayers).jpeg La Battaglia di Heidelberg​

    Ormai conseguito lo scopo di indebolire le due potenze, senza aver perso neppure un uomo in una battaglia diretta contro gli austriaci, il Principe riuscì ad ottenere una tregua con l’Imperatore, secondo cui Hannover veniva annessa alla Repubblica. Reginhard Ripperda non riuscì però a godersi per molto il successo della sua manovra diplomatica, in quanto pochi mesi dopo, nel Marzo del 1519, fu trovato morto nella sua casa ad Amsterdam in circostanze misteriose e mai chiarite. Come suo successore venne eletto in breve tempo Hendrik Lodewijk Van der Werff, anziano esponente di uno dei più nobili e antichi casati delle Fiandre, da tutti considerato una figura neutrale nel dibattito tra repubblicani e monarchici.
     
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  15. SkySpace

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    Grande strategia!
    Trovato morto eh? Chissà che c'è sotto..!!
     
  16. andry2806

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    secondo me solamente un francese molto perspicace.
     
  17. alberto90

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    Oppure un repubblicano molto fanatico ....
     
  18. Mac Brian

    Mac Brian

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    Principato di Hendrik Lodewijk Van der Werff - "Date un calcio alla porta e tutta quella marcia impalcatura crollerà!"

    m_yan120012fa.png Wimpel_Nederland.png
    L’idea dietro l’elezione di Hendrik Lodewijk Van der Werff a Principe dei Paesi Bassi era quella di portare al vertice della Repubblica una figura accettabile dalla maggior parte dell’Assemblea degli Stati Generali, nonché al resto dell’aristocrazia e perfino della borghesia; ed egli sembrava essere la persona giusta: originario di Anversa, da sempre inserito nelle più alte sale della politica olandese, prima sotto i borgognoni e ora nella Repubblica, appartenente ad una famiglia nobile di antichissimo patrimonio che tuttavia non aveva disdegnato abbandonare le rendite fondiarie in favore del commercio, Van der Werff sembrava poter essere l’ago della bilancia necessario a tenere in piedi la Repubblica nel fragile frangente in cui essa si trovava, dal terremoto causato dal periodo di governo di Klaes e poi la successiva svolta aristocratica. Senonché purtroppo, non si erano fatti i conti con la vecchiaia, che avrebbe colpito inesorabilmente, di lì a pochi anni, il Principe fresco di nomina.

    Data la corta durata del governo di Van der Werff, furono pochi gli eventi degni di nota che accaddero sotto la sua supervisione. Unico di questi, senza dubbio uno dei più importanti in verità, fu la fondazione di un avamposto commerciale a St. Thomas, una delle isole scoperte da Van Galen l’anno precedente, avamposto da cui si formò, negli anni successivi, una colonia di successo, che accolse numerosi coloni olandesi animati dalla ricerca di beni da commerciare con i nativi, come il cotone, un nuovo materiale da utilizzare nell’industria tessile scopertosi essere molto adatto ad essere coltivato nell’isola.

    800px-Het_eiland_Onrust_bij_Batavia_-_The_island_\'Onrust\'_near_Batavia_(Abraham_Storck,_1699).jpg
    eu4_3.jpg
    Durante il governo dell’anziano principe, la Repubblica non dichiarò guerra a nessuno, e l’unico momento in cui la nazione si trovò in stato di guerra fu durante la guerra di conquista francese della Bretagna, che si concluse con la totale annessione della nazione bretone. Ancora una volta la comunità internazionale europea si dimostrò scioccata dalla rapidità delle conquiste francesi che, dopo aver privato i Savoia della maggior parte delle loro terre, avevano ora colpito una delle ultime nazioni a retaggio celtico rimaste indipendenti.

    Come precedentemente detto però, già dal momento dell’elezione, Van der Werff era molto anziano e, poco meno di 3 anni dopo dall’inizio del suo mandato, nel Febbraio del 1523, egli fu costretto con profondo rammarico, a causa del peggiorarsi delle sue condizioni di salute, a fare un passo indietro e dimettersi dalla carica di Principe.

    Questo rappresentò un colpo durissimo per la stabilità delle istituzioni repubblicane, che si trovavano già impegnate ad affrontare l’infuocatissimo dibattito tra i repubblicani e i monarchici, anche chiamati rispettivamente “Oranje” e “Rood” dal colore in cui essi credevano dovesse essere dipinta la prima banda superiore della bandiera nazionale, e che non erano quindi assolutamente pronte ad eleggere un nuovo personaggio così neutrale e ben visto da entrambe le parti come Van der Werff era stato. A queste tensioni si aggiungevano poi le rivolte a base culturale nell’est del paese, in particolare ad Hannover, dove più volte la popolazione si sollevò contro gli invasori olandesi; l’unico terreno di pace e tolleranza sembrava essere, paradossalmente, la religione, che, grazie all’Editto di Indulgenza promulgato da Johan Ernst Gauma, si dimostrava l’unico terreno di possibile scontro in cui la popolazione della Repubblica nonostante tutto viveva in pace. Ad ogni modo, la prossima elezione sarebbe stata senza esclusione di colpi, in quanto i due schieramenti avrebbero fatto di tutto per fare eleggere il proprio rappresentante.

    800px-Prinsenvlag.svg.png 900px-Flag_of_the_Netherlands.svg.png
    Il vessillo degli Oranje a sinistra e quello dei Rood a destra.
    L'ora della verità è giunta: la Repubblica potrebbe essere agli sgoccioli... o forse no? E nel frattempo la nazione riuscirà a difendersi dell'espansionismo dei Valois da una parte e degli Asburgo dall'altra?

    P.S.: Il titolo è una citazione di un discorso ripreso di sicuro in almeno un libro, ma probabilmente in molti di più, se lo googlate probabilmente lo trovate, ma vi invito a svelare il mistero solo se lo sapevate già. Ad ogni modo nelle circostanze dell'AAR la baracca/impalcatura è ovviamente la Repubblica stessa.

     
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  19. Carlos V

    Carlos V

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    In una repubblica così fragile e divisa chiunque avrebbe buon gioco a portare i voti dalla sua parte e, cosa non meno importante, il sostegno delle masse popolari e dell'esercito. ;)
    Un candidato potrebbe fare leva sul sentimento di rivincita frisone e promettere di restituire alla Frisia quella centralità politica ormai perduta; poi potrebbe rivolgersi alla popolazione germanofona e garantirli di riformare lo Statuto in senso federalistico per concederli ampie autonomie; infine potrebbe parlare alla borghesia mercantile/artigiana e promettergli un maggiore peso politico oppure dei finanziamenti per i commerci d'oltremare (ad esempio si potrebbe promulgare una legge con cui lo Stato ti aiuta a costruirti una tua imbarcazione, coprendo una parte delle spese, per avviare un'attività commerciale). :)

    Io ci vedrei bene anche una sorta di triumvirato, cioè un patto privato fra tre uomini, magari appartenenti anche a fazioni diverse, per ottenere il pieno controllo della Repubblica. :D Uno si fa eleggere principe per 8 anni, il secondo diventa Primo Ministro ed il terzo diventa generale delle forze armate. Poi, allo scadere del mandato del Principe, si fa a rotazione per le cariche, in modo da mantenere attivo questo patto per ben 24 anni! (poi quello che succede nessuno lo sa... :p)
    Il Principe emana leggi e concede favori ai suoi "complici" e ai suoi sostenitori (aristocratici o popolani che siano); il Primo Ministro o Cancelliere dirige il dibattito nel Concilio e spinge per l'approvazione dei disegni di legge del Principe (invece di fare ostruzionismo o opposizione); il generale li difende entrambi e nel frattempo con le guerre di conquista accumula ricchezze e fama (e si crea una base economica e clientelare per la campagna elettorale). :)
     
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    Ultima modifica: 28 Giugno 2014
  20. Mac Brian

    Mac Brian

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    Sarà dura, bisognerà vedere se avranno il coraggio di stringere questo patto, i membri degli Stati Generali si sono già dimostrati essenzialmente dei deboli :p.
     

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