La serieta' del calcio italiano

Personalmente ,la vicenda in se stessa lascia il tempo che trova e mi interessa poco.
Ma,il fatto che alla guida di una federazione sportiva,quella calcistica,con tutte le ricadute mediatiche internazionali ad essa associata,sia stato candidato (con preferenza assoluta,tranne due sole societa',prima della dichiarazione infelice) uno che ha dimostrato di essere un povero pirla,totalmente privo delle caratteristiche che dovrebbero essere alla base per una simile carica,e' indicativo della serieta' italiana in certi ambienti.
Io,povero nessuno,posso anche esprimermi come ha fatto lui,ma se sto' Tavecchio non e' nemmeno in grado di capire che,nella sua posizione, certe cose magari le puoi anche pensare ma, in prospettiva del ruolo che andrai a ricoprire,sarebbe intelligente non dirle,figuriamoci per tutto il resto.
Ma dove vogliamo andare e ,soprattutto,come?

 

è perfettamente in linea con la media nazionale, non capisco questi dubbi sulla serietà... mah...

 

No,non ci sono dubbi in effetti.Magari,e dico magari,Albertini almeno una cazzata del genere l'avrebbe evitata.
Sono perfettamente d'accordo con te che questa,secondaria,vicenda rispecchia l'andamento generale,ma mi da comunque fastidio.

 

Dai troppo peso a quisquilie come il calcio, pensa a cose serie e ben più importanti come il curling, da molte più soddisfazioni

 

Ah,quante partite al poetto..........

 

Ma va là, sai quante notizie inventano i mass media? Ecco, questa è una di quelle.

 

sinceramente è una cosa che mi interessa relativamente,ma dietro a tutto questo come sempre,da un lato vedo una poca capacità mediatica oltre alla totale incapacità di saper spiegare un concetto semplice lineare e condivisibile nelle parole di Tavecchio.
Dall'altra parte un branco di avvoltoi pronto a scagliarsi per strumentalizzare il tutto.
Forse molti di quei presidenti di società osservatori e procuratori e insieme a questi anche la signora FIFA etc etc dovrebbero farsi un esame di coscienza sulla diversità di peso che lor per primi danno alle parole di questo anziano signore,e invece a molte delle loro sporche azioni.
In quanti di quelli che oggi sono pronti a lapidare Tavecchio,sono complici di procuratori che portano manovalanza dall'Africa per poi costruire loro interessi,ma di tutto questo è meglio non parlare,è meglio riempirsi la bocca con bei paroloni,creare streghe invece di ammettere che c'è qualcuno che cerca di far soldi con il mercato degli schiavi.
Anche il signor Albertini mi è scaduto sotto ai piedi e insieme a lui molti altri pensiamo a Renzi che va da Malagò,ma roba da matti ,la FIFA che interviene sulle parole di Tavecchio,proprio loro con tutti i morti che hanno sulla coscienza.
Chiudo perchè in molti dietro a tutto questo avranno capito che non ci sta il calcio,ma qualcosa di diverso e di più grande.Prima mi auguravo che l'appoggio a tavecchio non ci fosse poi invece c'è stato,ed ora in tanti si parano il culo per i loro interessi non di certo per le parole infelici pronunciate da una persona forse non in grado di stare a certi livelli.
per cercare di far capire qualcosa posto un intervista di Minala:

http://www.goal.com/it/news/2/serie...dino-di-tavecchio-per-lui-la-mia-più-profonda

 

Mi trovo sempre più spesso daccordo con @Lord Attilio e @feste ,sarà una cosa grave? Tavecchio poteva certo riflettere un paio di secondi in più o scegliere parole più adeguate al ruolo per cui si candida (vabbè, non è che poi si è candidato per presiedere le assemblee dell'ONU, deve presiedere un consiglio formato da gente si piena di soldi, ma dal livello culturale mediamente, diciamo così, piuttosto discutibile), ma al solito si è pian piano montato un polverone sul nulla cosmico, tralasciando volutamente di analizzare il contenuto peraltro condivisibile di quanto detto. E così è partita la caccia al razzista (l'untore dei tempi moderni), coi media a rilanciare di continuo la solita fuffa (forse per tirare la volata ad Albertini, ritenuto a torto od a ragione personaggio più pulito, più spendibile?), coi social network a dimostrare, se ancora ce ne fosse bisogno, di essere il rifugio preferito dai beati beoti, con parlamentari (nello specifico un parlamentare del PD di cui non ricordo il nome) a raccogliere firme da consegnare all'UE, mossa patetica per acquisire un minimo di visibilità (anche se in poche ore la petizione su internet ha raccolto la bellezza di 20mila firme...e si torna al discorso di cui sopra). Come si dice in questi casi, il solito can-can mediatico destinato però a svanire nel nulla; Tavecchio ha infatti ancora la maggioranza dei voti nonostante qualche defezione qua e là (i ciabattini, che fanno a gara col loro ex allenatore per stabilire chi è il più buono, ed il presidente del Cesena, il cui presidente ha notoriamente un peso specifico enorme nel consiglio...se non si fosse capito sono ironico), e qui la questione si chiude . Magari la prossima volta peserà meglio le parole da usare, ma anche no...non mi pare infatti che abbiamo a che fare con un luminare. Insomma, ma di che stiamo parlando? Perchè diavolo ho scritto un papiro su quest'argomento? Mi sto evidentemente rincoglionendo...dov'ero rimasto? Ah, si, forza Livorno, quest'anno ci si salva! Spinelli torna a Genova, che lì ti vogliono ancora bene...si si.

 

Forse non si e' capito che quello che (mi) da fastidio e' proprio il fatto di aver aizzato tutto il mondo mediatico e non, su una questione di importanza irrilevante,con il conseguente can can.
Personalmente se chiudessero la FIGC anche domani,sarei solo contento,ma visto che e' un pio desiderio,almeno procedere con una certa intelligenza. (ok,ho capito,secondo pio desiderio).

 

Sarebbe stato ugualmente razzismo se al posto degli africani c'erano i siciliani e, al posto delle banane, le arance?

 

Direi che e' la stessa cosa.
Sono solo cambiati i tempi e il soggetto del razzismo,con l'aggravante dell' extranazionalita'.

 

- babbo, babbo, oggi vado a sprangare negri!! EVVAI!!!
- Figliolo! Siamo in un paese civile, che diamine! Si dice "extracomunitari"!

 

Premesso che l'argomento non mi appassiona, per le ragioni espresse da GyJex, essendo io appassionato di curling, e non avendo posizione né a suo favore né a favore dei suoi concorrenti, io giudico per ciò che sento con le mie orecchie, e conseguentemente dissento e rimango in minoranza (se non in solitudine), su questo tema, ma soprattutto sul ruolo di un personaggio pubblico.

http://video.gazzetta.it/tavecchio-che-gaffe-extracomunitari/b6d58c7c-1420-11e4-a259-d8e4f28c3769

Vecchia la storia dei Mass Media che inventano le notizie.
In questo paese, siamo pieni di gente che è stata fraintesa.

Personalmente, ritengo invece che un personaggio pubblico, quando parla in pubblico, ad un microfono, sapendo di parlare in pubblico, e che la sua posizione di potere è oggetto di invidia e conflitti, debba costruire un discorso rispettando possibilmente la consecutio temporum e ponderare attentamente con prudenza e con saggezza (in questo caso l'età è un'aggravante) le parole scelte, per ciò che in italiano chiaramente significano. Che altri siano peggio di lui (non solo in ambito calcistico, ahimè) non mi consola particolarmente.

 

Ma esattamente cosa significano quelle parole? Che in Africa mangiano banane come in Sicilia le arance, oppure che Opti Poba è una scimmia? Razzisti sono coloro che ci vedono quest'ultima interpretazione.

 

quindi se invece che un calciatore era un bravissimo trapezista dargli della scimmia non è un insulto ? mmmhhh... è una questione di inflessione vocale alla fine

 

Purtroppo siamo nell'era del politicamente corretto a tutti i costi e chiunque osi discostarsi anche solo per un attimo dal pensiero unico viene subito tacciato come razzista.
Tralasciando il personaggio il questione (che certamente poteva esprimersi meglio), il caso mediatico e i giochini all'interno della FIGC, concordo con coloro che dicono che nel momento in cui si occupa una qualche posizione di potere e visibilità, l'unica cosa possibile è adeguarsi (non importante se con convinzione o meno) al pensiero unico perbenista, pena essere accusati di razzismo. Lo avrebbero chiamato razzista anche se avesse usato "negri" al posto di "neri", così come va di moda oggi chiamare gli immigrati clandestini "migranti", perché questa parola evoca un senso di malinconico distacco dalla propria terra d'origine e le vicissitudini di un lungo viaggio.

Un personaggio pubblico deve ponderare i termini sia per non incorrere nella ferocia del "popolo del web", che è impietoso e spesso commenta le notizie senza nemmeno leggerle e fermarsi al titolo (verissimo), sia per evitare di prestare il fianco ad attacchi personali da parte di invidiosi e arrivisti del suo stesso ambiente. Aggiungo a quanto detto che questo polverone mediatico, secondo me, avrà delle ripercussioni sulla sua candidatura (parlo da neutrale, non lo sostengo né lo deploro) perché, per quanto ci siano tanti beati beoti in circolazione, ormai si dà molto peso alle opinioni su Internet. Se la FICG, la Commissione Europea (ma che c'entra poi?) o chi volete voi non lo toglierà dal suo posto, la patata bollente passerà a loro, per leggere poi commenti del tipo: "Eh, ma alla fine non l'hanno rimosso, allora sono complici!", "Ci sono razzisti anche alla FIGC", ecc.

I perbenisti sono stati così celeri nella loro condanna anti-razzista che hanno creato, oltre alle classiche vignette caricaturali, persino un videogioco stile Super Mario Bros. "Tavecchio Mangiabanane", in cui il simpatico Tavecchio deve raccogliere le banane nella giungla. Mi raccomando è solo per Smartphone, quindi penso che verrà scaricato da molti beati beoti.

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Mi auguro solo che la vicenda si concluda in maniera dignitosa, per tutti. Faccio anche un augurio anche a tutti i giocatori talentuosi, da qualunque parte provengano, perchè rendano la stagione 2014/2015, ormai prossima, bella ed emozionante.

 

in effetti hai ragione, mi sono chiesto anche io che cosa significasse in italiano.

 

Carlos V, personalmente mi ritengo la persona meno vicina al perbenismo possibile, non sono un moralista e nemmeno un baciapile. Essendo un peccatore, mi sono simpatici i peccatori, e mi preoccupano i santi.
Tuttavia.

Non mi interessa parteggiare pro o contro questa persona (non sono nemmeno un tifoso di calcio), persona che non conosco se non per le sue numerose esternazioni mediatiche, sempre discutibili in termini di italiano, e talvolta imbarazzanti (come questa, IMHO) in termini di contenuti espressi.
Il mio punto di vista, lo ribadisco poichè qui sono il solo a difendere questa posizione e tutti avete una posizione contraria alla mia, è che in questo Paese abbiamo numerose persone ai vertici delle istituzioni, che parlano rappresentando di fatto il nostro Paese, che godono di posizioni di privilegio che molti di voi non immaginano nemmeno, e che prendono, talvolta da decenni, compensi largamente superiori alla media, godendo anche di benefit che definire generosi suonerebbe eufemistico.
Non intendo tacciare di razzismo nessuno, nè fare del buonismo, nè entrare nel merito della questione, ma solo osservare che chi ha un ruolo pubblico deve avere uno standing e una reputation adatta agli onori e agli oneri che tale ruolo comporta.
Del resto, i benefici e i vantaggi, in termini economici, sono spesso, se non sempre, correlati.

Le esternazioni pubbliche di chi ha visibilità internazionale, come successo in passato, comporta un giudizio indiretto sul nostro Paese. Troppo spesso in passato, mi è capitato di ricevere battutine da parte di persone di altri Paesi che sorridevano della nostra credibilità, e francamente la cosa un pò mi irritava, poiché noi non siamo nè più migliori nè peggiori di altri popoli. Stiamo parlando di calcio, e quindi di una questione tutto sommato secondaria, ma viene giudicata uno degli elementi di costume complessivo; in un mondo globalizzato le informazioni girano velocemente, come pure il giudizio, giusto o sbagliato, della collettività. Possono non piacere tali regole, ma sono quelle attuali.
Peraltro, qualcuno da qualche altra parte del forum parlava di mobilità sociale, dei problemi per i giovani di oggi, del precariato, del lavoro precario e via discorrendo. Ritengo che la tanto vituperata stampa (non sono un giornalista), e il diritto di critica, anche se estremizzato dai moderni strumenti informatici, sia un elemento di autoregolazione del sistema. In un mondo, specie quello pubblico, in cui le nomine, gli affari, gli interessi si decidono a tavolino tra pochissimi decisori, in modo mai trasparente, talvolta l'ira ancestrale del volgo, per la quale, a scanso di equivoci, per mia cultura ed estrazione non nutro alcuna simpatia, ha un effetto di monito contro gli eccessi. Il che, a lungo andare, consente minimamente un diritto al ricambio delle posizioni. Si pensi soltanto ai concorsi, ai bandi, alle nomine. Io sarei sempre per la trasparenza. La trasparenza migliora la mobilità sociale, così pure la concorrenza e il diritto di cronaca e di critica.

La questione, di per sè, potrebbe essere derubricata ad una esternazione poco lungimirante, espressa da una persona che non definirei uno statista. Il punto non è questo. Il punto è il ruolo della rappresentanza, di chi indirettamente mi rappresenta.
Ci tengo, poichè il mio futuro dipende anche da lui, per ragioni che sarebbe lungo argomentare.
Mi viene da osservare sommessamente che certamente su questo stesso forum ci sono persone (sia chiaro non parlo di me) per bene, educate, serie, giovani, che hanno studiato, e magari fanno moltissima fatica ad avere i giusti riconoscimenti dalla vita professionale. Qualcuno ne ha già fatto cenno, con pacatezza e buon senso, dimostrandosi vir bonus dicendi peritus.
Per contro, mi tocca ascoltare affermazioni che giudico francamente imbarazzanti da parte di persone che forse hanno già avuto parecchi riconoscimenti in una lunga carriera.
Sarò giudicato moralista, buonista, perbenista o antirazzista, o qualsiasi altro aggettivo negativo, pazienza, ma mi limito a sperare che, in futuro, al vertice delle istituzioni italiane, in diversi campi, ci andiate voi ragazzi per bene.
Tutto qui.

 

Ok, ok, scendiamo un pò di livello ...a proposito di media che interpretano i fatti rigirando la frittata a loro uso & consumo, partendo dal titolo per finire col commento...è tutto in contraddizione con il contenuto del video? pazienza, nessuno ci farà caso! urrà. Com'era quel coro che si faceva un tempo quando si scendeva in stazione dagli speciali? Ah, si..."Noi - facciamo - il ca**o che vogliamo! Noi - facciamo - il ca**o che vogliamo!"


http://notizie.it.msn.com/monitor.a...=v5:share:sharepermalink:&from=sharepermalink