Come ho già detto, pagare pagano... E' il quanto che lo decide la compagnia in accordo con gli eventuali avvocati degli eredi o dei beneficiari, ma la compagnia può anche pagare il tutto se crede di trarne un vantaggio.
Io ho risposto alla domanda di Pandrea, se è giusto multare uno senza casco. Per mia cultura, credo che una legge vada rispettata, e ti ho scritto la ratio, condivisibile o meno. La compagnie di assicurazione non c'entrano. a mio modesto avviso, con la domanda. Se la tua domanda invece è, come mi sembra si stia trasformando questo dibattito: lavori in una assicurazione? hai una compagnia di assicurazione? possiedi azioni di una compagnia di assicurazione? ti sono simpatiche le compagnie di assicurazioni? Allora la mia risposta sarebbe, rispettivamente: no, no, no, assolutamente no.
Comunque la mia domanda non era se rispettare o no una legge esistente, ma se deve esserci o no una legge che regoli un comportamento del singolo che coinvolge solo se stesso.
Lo stesso discorso si può fare per gli stupefacenti , cure mediche , ecc... Principalmente dipende da interessi, assicuratrici ( o cmq di lobby) , e interessi sociali di bilancio dello stato. Da un punto di vista filosofico invece dipende dal castello filosofico di riferimento che poi influenza quello legislativo. Insomma dipende molto dal sentire sociale, o dalla filosofia comune nella società.
Per l'appunto non è reato la pura assunzione di droga e il TSO si attiva quando ci sono pericoli per la società, altrimenti il singolo può curarsi coi fiori di Bach ogni malattia.
Ma non coinvolge solo te stesso, è stato già detto. Eviti di porre a carico della comunità una sicuramente più lunga riabilitazione ed riduci i guai allo sfortunato che ti investe. Oltretutto mettersi il casco non è un grosso sacrificio, così come allacciarsi le cinture prima di partire in macchina. Non capisco il paragone con i suicidi, che fai, arresti o multi chi tenta di ammazzarsi? Chi arriva a certi gesti va aiutato, non punito ed è quello che, per fortuna, viene fatto. Saluti.
Condivido, in parte. In effetti, sapevo che qualcuno lo avrebbe fatto notare, esistono effettivamente parallelismi. Le leggi dipendono da interessi di lobby. Vero, quasi tutte le leggi derivano da interessi di parte, può non piacere, ma in democrazia funziona così. Dipendono da interessi di bilancio dello stato. Vero, e sinceramente lo trovo doveroso e corretto. In una comunità, l'interesse del singolo, se ha impatto sul bilancio collettivo, deve essere mitigato. In effetti, se riflettiamo, stiamo parlando di una limitazione di una libertà personale. Questo, mi pare di capire, e' il punto di vista di Pandrea. Obiettivamente Pandrea ha ragione, lo è'. Occorre riflettere, a mio parere, suo fatto che tale limitazione discende da un interesse collettivo. Se si ritiene superiore l'interesse collettivo, la limitazione della libertà personale (giro senza casco perché mi va) e' giudicato sacrificio accettabile, altrimenti, nel caso opposto, no. Ho scritto ovviamente nel mio primo intervento poiché davo per scontato che, in una società civile, si accetti la prima ipotesi, per postulato. La sanzione e' una conseguenza tecnica necessaria, poiché in assenza di sanzione ci sarebbe realisticamente minore applicazione della norma, in quanto il senso morale del cittadino e' ahimè', minore del rispetto del proprio portafoglio. Sulla valutazione filosofica non mi esprimo perché non ho sufficiente competenza in materia.
La vendita di droga non è legale, non mi risulta che si possa vendere marijuana liberamente davanti alle scuole o si possano coltivare nell'orto le piante. Sul fatto di non perseguire il 18enne trovato in possesso di qualche grammo di droghe leggere possiamo discuterne. Lo stato comunque fa di tutto per informarti dei pericoli e dei danni delle droghe (e del tabagismo ed alcolismo). Personalmente sarei per leggi (o, in genere, provvedimenti) più severe anche nei confronti di alcool, tabacco (ancora troppe le persone che fumano nel nostro Paese!), e, in generale, contro la cultura dello "sballo", ma è un discorso piuttosto complesso e sì è visto che il proibizionismo funziona poco, specie in Paesi poco inclini al seguire le norme come il nostro. Puoi curarti tutti i giorni con i fiori di Bach, però lo Stato ti fornisce la consulenza *gratuita* di uno che si è fatto 10 anni di specializzazione di alto livello per dirti cosa fare quando stai male... Quando caschi per terra esanime ti vengono a prendere d'urgenza e ti ricoverano dandoti tutte le cure necessarie per salvarti la vita, gratuitamente. Alla fine è un buon compromesso fra rispetto della libertà individuale (anche se palesemente sbagliata) e la necessità di avere una società, che, entro certi limiti, deve indicare dei comportamenti "virtuosi" e deve esprimere un insieme di valori. Il parallelismo con il casco/cinture regge fino ad un certo punto, ripeto, a fronte di una *minima* imposizione, i vantaggi sono sia individuali che collettivi. Francamente sono per salvare la vita sempre e comunque anche ad uno che "se la va a cercare", non so se mi piacerebbe vivere in una società dove valesse il ragionamento del "se la è voluta, non ha fatto questo o quell'altro". Una società degna di questo nome deve tentare di guidare (anche con delle imposizioni e limitazioni di libertà, in alcuni casi) i comportamenti dei suoi membri, altrimenti è anarchia... Saluti
Eh, le contraddizioni dell'animo umano... Comunque l'alcool fa danni inimmaginabili al nostro organismo... Inviato da tapatalk
nel primo caso non si parla di reato,ma comunque vi è segnalazione agli organi competenti,quindi dal momento che una persona che usa stupefacenti o alcool è in stato di alterazione e può quindi risultare pericolosa,la prima cosa che viene colpita è la patente,la conseguenza è sospensione di questa,se trovati in stato di alterazione alla guida può essere disposta la richiesta di lavori socialmente utili(in quest'anno ne ho visti alcuni con questa misura prestare servizio nella mia struttura).Recuperare la patente non è facile anche perchè il rinnovo solitamente è solo di 1 anno alla scadenza del quale ci si deve sottoporre a controlli,ovviamente per chi è dipendente solitamente la patente diventa giustamente irrecuperabile. Nel caso del TSO invece la procedura non riguarda solo la pericolosità verso gli altri ,ma anche la pericolosità dell'individuo verso se stesso,in caso di minacciato suicidio oppure quando vi è un ritiro totale in se stessi,gli organi competenti se allertati posso predisporre il trattamento sanitario obbligatorio.
Personalmente credo che ognuno può decidere di morire come meglio crede, purchè non ci vada di mezzo io (o in generale il primo sfigato che becca il pirla di turno), come alcuni hanno già detto, un moscerino nell'occhio può uccidere una persona, rovinarne un'altra e distruggere 2 famiglie, perchè può essere anche un esperto pilota di MotoGP, ma gli inconvenienti succedono, se poi cade da solo è un'altra questione, ma quelle leggi che sembrano limitare la libertà del singolo, garantiscono la convivenza comune. Ognuno è vittima delle sue scelte, ed è giusto così, fino a quando non ce ne vanno di mezzo altri che magari seguivano tutte le regole.
Ecco , per il mio castello filosofico, non è giusto multarlo, e non giusto che ci sia una legge che lo impone. 1 ognuno è libero finchè non viola la libertà altrui è un principio estremamente espandibile, tantè che se io mi sposo con la vostra desiderata la violo. Occorre trovare un solco, ma non c'è, non esiste, è come tagliare a fette l'acqua. 2 Se si considera questa una necessità per non "ferire" gli altri eventuali si finisce in un circolo vizioso per cui ogni azione umana va limitata o impedita. 3 unico metro applicabile è lo ius naturale , anche se di durissima interpretazione, in pratica di fermo forse c'è solo l'elenco dei 10 comandamenti e anche li ho già i miei dubbi. 4 non uccidere e non rubare, nelle loro espressioni sono le uniche cose sicure a cui appoggiarsi. Tutto il resto dipende dalla vostra sensibilità, io Anarchico Libertario non trovo nessuna legge giusta oltre alle 2 di cui sopra.
certo che è giusto , succede un incidente ad un motociclista uccidendolo con un colpo in testa quando il casco potrebbe salvargli la vita, e poi mi tocca pure averlo sulla coscienza.