Osservatorio Crisi Ucraina - Guerra nel Donbass

Discussione in 'Warfare Moderno' iniziata da Pandrea, 27 Gennaio 2014.

  1. GyJeX

    GyJeX

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    Youtube ha chiuso ANNAnews... Scordiamoci tutti quei bei filmati sui carri in siria e Ucraina... Quando dico di scaricare TUTTO che poi la rete, presto o tardi, cancella... Ma sti caxxo di Hard Disk da 10 TB li mettiamo in vendita o no ??
     
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  2. andry2806

    andry2806

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    non conosco questo canale, ma da quello che hai descritto sembra un utile canale di informazione. Perché diamine youtube l'ha chiuso?
     
  3. Armilio

    Armilio

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    Il canale su liveleak ha qualche video in meno?

    http://www.liveleak.com/c/AnnaNews#item_page=12

    Ma poi cosa vuol dire "violazione di copyright? com'è possibile?
     
  4. GyJeX

    GyJeX

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  5. stciaram

    stciaram

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    image.jpg
    Foto dai combattimenti a saur :

    Il monumento sacrario prima della guerra del dombass (sopra) ed ora (sotto)
    image.jpg
    Truppe ucraine ieri dentro il sacrario conquistato
    image.jpg
    image.jpg
     
  6. stciaram

    stciaram

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    Resti della 95 ^ aerobrigata di Kiev (fonte fb)
    image.jpg image.jpg image.jpg
     
  7. GyJeX

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  8. stciaram

    stciaram

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    Sul corriere di oggi a pag 17 articolino di poche righe in basso che dice che kiev sta chiudendo la partita.... Sotto un articolo di mezza pagina su come mettano alla gogna in cina chi attraversa con il rosso... Tre pagine dopo la prima su i due f18 mandati a bombardare l'isis....allucinante....
     
  9. GyJeX

    GyJeX

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    forse è ora che passi a qualcosa di più morbido, io ti consiglio Foxy Mega, miglior compromesso tra morbidezza e convenienza
     
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  10. stciaram

    stciaram

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    Un breve post per fotografare la situazione della guerra in Ucraina alla data del 10 Agosto 2014.
    Le truppe di Kiev hanno conquistato Saur Moghile, altura strategica del Donbass. Dopo questa mossa hanno completato l’accerchiamento della città di Donetsk, che ora risulta isolata da Lugansk e dalla frontiera russo-ucriana.
    Le truppe ucraine presenti nella ormai ex sacca del Donbass hanno subito gravissime perdite, probabilmente stimabili in 1500/1800 unità. Ora però le truppe ancora in grado di combattere possono ricevere rifornimenti e rinforzi.
    Gli indipendentisti hanno sostituito l’autoproclamato premier della Repubblica di Donetsk Borodai con un cittadino Ucraino Alexander Zaharchenko che cercherà di organizzare la città assediata.
    Un compito molto arduo quello di Zaharchenko impossibile in assenza di un intervento diretto di Mosca nel conflitto. Un intervento che potrebbe palesarsi sotto forma di una “forza di pace” inviata nel Donbass a causa della drammatica situazione dei civili nelle città che spesso sono senza cibo, medicine, corrente elettrica e ora potrebbero essere le vittime di una guerra urbana che potrebbe fare migliaia di morti in pochi giorni.
    A Donetsk da oggi sono senza acqua circa 400000 persone e in città nessuno ha le capacità per ripristinare rapidamente le forniture.
    Alle porte della città vengono rafforzate le posizioni ucraine con l’arrivo di truppe fresche e sitemi di artiglieria come gli Uragan che vedete nel filmato che segue.

    I ribelli di Donetsk sono poi in serata riusciti a ripristinare, seppur in maniera precaria i collegamenti con Lugansk, unica via per ricevere in città rifornimenti militari.
    Una menzione particolare va alla propaganda messa in atto dalle due parti. La propaganda, uno strumento di guerra psicologica potentissimo in grado a volte di influenzare sia le scelte della propria parte sia quelle dell’avversario. Lavorando su fonti Open ci troviamo a confrontarci con la propaganda quotidianamente ed è difficile a volte capire dove (se mai è iniziata) finisce la verità e comincia la retorica dell’uno o dell’altra parte.
    Per evitare di cadere nel tranello della propaganda cerchiamo sempre di ottenere fonti multiple e possibilmente non collegate tra loro. Non ci basta vedere un video per essere certi che un fatto sia realmente accaduto come raccontato, sebbene i documenti filmati rimangano un cardine del nostro lavoro.
    Da oggi cercheremo di relazionarvi con costanza sull’evoluzione del conflitto nel Donbass, ancor più di quanto fatto finora, perché riteniamo queste settimane, queste giornate, cruciali per il futuro degli equilibri nella regione e in Europa.

    http://www.geopoliticalcenter.com/2014/08/guerra-in-ucraina-la-situazione-al-10-agosto-2014/
     
  11. stciaram

    stciaram

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    sito di parte ma con alcune considerazioni interessanti....da leggere anche non condividendo il tutto:

    LA SPORCA GUERRA "AMERICRAINA"

    Ormai dovrebbe essere chiaro ai più che nonostante la sicumera ostentata dal governo ucraino, spalleggiato dalla Nato, le operazioni armate nel Donbass non sono una questione di giorni o settimane, come dichiarato dal truce Presidente cioccolataio, già all’indomani della sua farsesca investitura elettorale. Fare la guerra non è come produrre caramelle o mettere a segno rapine contro le casse statali e i beni pubblici. Attività in cui eccellono, dai tempi della caduta dell’URSS, i lestofanti slavi eletti a paladini della democrazia dal sedicente mondo libero, vittima delle sue stesse contraddizioni. La stampa mondiale parla con soddisfazione dell’assedio di Donetsk e Lugansk, dove i civili vengono colpiti senza alcuna pietà e valgono meno degli omologhi di Gaza (per i quali si fanno manifestazioni oceaniche ovunque), convinta che la Russia stia per essere sconfitta e ricacciata indietro da quello che fino a ieri era il suo giardino di casa.
    L’Eu pagherà un prezzo salatissimo per il suo coinvolgimento in questa complicazione internazionale dalla quale non trarrà vantaggi, né immediati né futuri, ma solo disagi per un lungo periodo. Sanzioni a parte. Da adesso in poi dovrà fare i conti con il deterioramento delle relazioni diplomatiche coi russi, con l’ingerenza accresciuta degli Usa in Europa e con la fine della sua credibilità per gli aiuti concessi a criminali oligarchici in odor di squadrismo, eletti frettolosamente a controparte accettabile. La sua retorica inclusiva e riconciliante è andata a farsi benedire, l’Europa non è l’eden del dialogo e della solidarietà tra i popoli europei ma una fucina di burocrati e di servitori politici che prendono ed eseguono ordini da oltre Oceano, tradendo i propri cittadini ed ingannandoli bellamente.
    L’Occidente che ha scatenato il conflitto fratricida coi suoi soliti metodi velenosi e banditeschi è il responsabile dell’eccidio in corso nel Paese. Non ci sono scusanti, nemmeno se la guerra viene condotta per procura. Ha armato ed addestrato gli elementi più settari e facinorosi del settarismo ucraino dimostrando di disprezzare la democrazia e la libertà di ogni collettività di essere artefice del proprio futuro, senza condizionamenti esterni.
    Ma la scia di sangue sta per allungarsi perché a breve dovrebbe partire il contrattacco delle milizie, secondo le informazioni in nostro possesso. Tuttavia, la situazione, con il respingimento dell’esercito di Kiev lontano dalle principali città del Sud-Est, si protrarrà fino all’autunno quando l’Ucraina sarà socialmente ed economicamente in ginocchio e le sue truppe allo sbando si scioglieranno come neve al sole. Le nuove proteste di Majdan, che vedono coinvolti i battaglioni privati degli oligarchi, una polizia sempre più aggressiva e corrotta e manifestanti delusi dalle promesse americane, rivelatesi un bluff utile solo capovolgere i rapporti di forza geopolitici a favore di Washington contro Mosca, certificheranno una situazione insostenibile che farà collassare lo Stato Ucraino. Sarà un disastro a due passi dall’Europa in una fase in cui questa si è già dimostrata incapace di prendere in mano il suo destino e di dare speranza ai suoi dimoranti umiliati dalla crisi economica e dalla caduta del benessere sociale.
    Obama ha deciso di andare avanti sulla sua strada, e nonostante qualche timido tentativo della Germania di farlo ragionare, non c’è stato nessun altro che si è assunto la responsabilità di rompere il fronte atlantico per evitare il peggio. Non di certo l’Italia che tra tutti i membri comunitari è quello più ortodosso alla fede americanista. Cambiano i governi e i giullari di corte ma il filo-atlantismo degli italiani resta indissolubile, al pari della loro mancanza di coraggio. Ma il coinvolgimento diretto degli Usa negli affari ucraini alza il prezzo della scommessa. La sconfitta di Kiev potrebbe essere anche quella americana. Ciò non resterà senza conseguenze, almeno agli occhi dei suoi partner che dovranno constatare l’inaffidabilità degli yankees. Un membro del team presidenziale, Benjamin Rhodes, come riporta il sito di Carnegie, “ha pubblicamente riconosciuto che l'Amministrazione ha forgiato una qualche forma di intelligence sharing con Kiev”. Questo significa che è la Casa Bianca a fornire ai vertici militari ucraini informazioni sui movimenti delle truppe nemiche sul terreno, nonché i target da colpire. Ne deriva che tutta l’escalation del conflitto è stata concordata o suggerita dagli esperti americani, convinti di poter liquidare la pratica separatista rapidamente. Ma qualche intoppo deve essere stato percepito dai medesimi americani perché la resistenza filo-russa risulta sempre più agguerrita e ben armata. Cosicché, improvvisamente si sono riaccesi gli animi nel Nagorno Karabakh l'enclave armeno-cristiana sulla quale gli azeri rivendicano una sovranità che non avranno mai. Anche perché gli armeni sono stati “allevati” sotto l’ala protettiva russa, come ci ha rivelato una nostra fonte, quindi sanno come comportarsi in caso di aggressione. Dietro queste provocazioni ci sono ancora una volta gli statunitensi che quando non riescono a venire a capo di una situazione non trovano di meglio da fare che aprire un altro fronte di vendette e di persecuzioni, al fine di individuare una via di fuga attraverso l’ulteriore scompiglio creato. Come ha scritto ieri Micalessin su Il Giornale è stata proprio l’Italia ad accendere la miccia di quest’ennesima disputa che potrebbe sfociare in un conflitto guerreggiato come quello ucraino: “Per capire il gioco azero, ovvero il tentativo di garantire una copertura diplomatica alla proprio interventismo sfruttando l'inesperienza del governo di Matteo Renzi, bisogna tornare al 13 luglio, quando Aliyev sbarca a Roma e incontra il nostro presidente del Consiglio. Al termine del vertice sugli accordi per la Trans-Adriatic pipeline (Tap), il gasdotto destinato a portare il gas azero in Puglia, la delegazione di Aliyev esibisce un'ambigua bozza che avvalora l'idea di un'intesa con l'Italia per il ritorno del Nagorno Karabakh all'Azerbaigian.

    I consiglieri diplomatici di Renzi, invece di respingerla con un secco «no» in quanto contraria a tutte le delibere europee ed internazionali, prendono tempo. La Farnesina, invece, si accorge del pasticcio e cerca di rimediare. Ma è troppo tardi. Mentre l'Italia temporeggia l'ambasciata azera pubblicizza la finta bozza dandola per firmata. Dietro quel bluff c'è il tentativo di sfruttare l'esitazione italiana per saltare a pié pari tutti i precedenti negoziati con il Gruppo di Minsk, la struttura dell'Osce composta da Stati Uniti, Francia e Russia e altri Paesi (Italia compresa) che da vent'anni cerca una soluzione diplomatica al conflitto”. Al contrario del bravo giornalista non crediamo che si sia trattato di un errore accidentale. I tempi sono così sospetti che nulla viene lasciato al caso. Roma ha agito su suggerimento americano attirandosi ancor di più le ire della Russia. Non chiedetevi più perché Mosca ci stia scaricando, le motivazioni cominciano ad essere troppe e troppo evidenti.

    Ps. Se tutto va secondo i piani vedremo a breve le milizie marciare dentro Slaviansk. Sarà una vittoria simbolica che segnalerà però il ribaltamento delle sorti della guerra. Di lì in poi nulla fermerà i guerriglieri novorussi. Almeno ce lo auguriamo sinceramente.

    https://www.facebook.com/conflittistrategie?fref=nf
     
  12. Armilio

    Armilio

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  13. PanzerMeyer

    PanzerMeyer

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    la fine di un carro ucraino.

     
  14. PanzerMeyer

    PanzerMeyer

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    semovente Akatsiya catturato dalla Novorossija.

     
  15. PanzerMeyer

    PanzerMeyer

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    Dichiarazione del Primo Ministro della Repubblica di Donetsk, Alexander Zakharchenko, 9 agosto.

    Il primo ministro Alexander Zaharchenko ha rilasciato questo pomeriggio una dichiarazione dicendo che le milizie sono pronte ad un cessate il fuoco, ma ...se l'esercito ucraino continuerà il bombardamento dei civili, i difensori del Donbass combatteranno fino alla fine.

    Questa è stata la prima dichiarazione di Zaharchenko nel suo nuovo incarico, che è stato precedentemente ricoperto da Alexander Boroday. Zacharchenko ha affermato che le unità della milizia del popolo sono pronte a difendere la capitale del paese.

    Il Primo Ministro della Repubblica di Donetsk ha aggiunto che è necessario istituire dei corridoi umanitari per la città, in quanto al momento non posso essere consegnati medicinali e altri prodotti di prima necessità. A causa del blocco e dei continui bombardamenti della giunta non è possibile riparare la rete elettrica danneggiata e ripristinare la normale fornitura dell'acqua.

    "Siamo pronti per un cessate il fuoco al fine di evitare la proliferazione di un disastro umanitario nel bacino del Don" - ha concluso Zaharchenko - "Ma con la continua aggressione dell'esercito ucraino sulla milizia del nostro popolo saremo pronti a combattere in qualsiasi condizione. La battaglia si svolgerà in ogni strada, in ogni casa, in ogni metro della nostra terra! Difenderemo il nostro diritto alla libertà e all'indipendenza!"

    https://www.facebook.com/southfrontital?fref=ts
     
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  16. PanzerMeyer

    PanzerMeyer

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    news dalla Novorossija, 10-11 agosto.

     
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  17. stciaram

    stciaram

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  18. GyJeX

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    In pratica è un Vietnam in Ucraina... Ormai è il caos, unità isolate che si scontrano contro bande mezzo sbandate in una terra che passa di mano ogni poche ore. Credo che a breve si scatenaranno ondate di odio crescenti, perchè quando si creano legami forti tra gli uomini ogni perdita grida vendetta, specialmente in unità poco regolari, non squadre ma gang.
    Ho notato che non si sente più di salve devastanti di grad, che abbiano finito le munizioni ? che stiano risparmiandole per obbiettivi davvero grossi ? che gli ucraini abbiano finalmente imparato a concentrarsi e organizzarsi lontano dalle aree di combattimento ?
     
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  19. ivaldi79

    ivaldi79

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    come vedete voi le sanzioni imposte dagli USA e UE ? gli embarghi della russia sono pesanti e il danno economico per i paesi Europei potrebbe essere enorme e tra l'altro la Russia può benissimo comprare dalla Cina.
     
  20. GyJeX

    GyJeX

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    bah... come le vediamo queste sanzioni ? studio aperto non ci ha ancora fatto un servizio sul prosciutto di parma che viene comprato a peso d'oro a Mosca ?
     

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