Osservatorio Crisi Ucraina - Guerra nel Donbass

Discussione in 'Warfare Moderno' iniziata da Pandrea, 27 Gennaio 2014.

  1. GyJeX

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    Secondo me non c'è stata detonazione, la griglia ha storticato la spoletta che quindi non s'è attivata o s'è attivata malissimo, e i danni mi sembrano più da impatto più che da calore, il legno annerito sulla destra sembra più originato dalla griglia del motore che da qualcosa che brucia... Mboh, è in questi casi che rimpiango Rob eheheh
     
  2. Prostetnico

    Prostetnico

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    Già Rob, che fine ha fatto Rob?
     
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  3. PanzerMeyer

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  4. GyJeX

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    Osserva :lol:
     
  5. Mappo

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    Mi sento un po' osservato, non sarà mica il grande occhio di Rob?
    occhio.jpg

    Scusate la disgressione, prometto che torno subito serio.
     
  6. Prostetnico

    Prostetnico

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  7. Mappo

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    Scusa la brutalità, ma con quello che scrivono Maurizio Blondet ed EffediEffe al massimo ci si può pulire il fondoschiena. Quello che si nota negli scritti di Blondet, apparentemente pieni di riferimenti oggettivi ed inoppugnabili, è che stringi stringi si tratta sempre di una commistione fra paranoia e voluta malafede
     
  8. Prostetnico

    Prostetnico

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    La brutalità è un'altra cosa... Il sospetto l'avevo ma non mi ero mai imbattuto direttamente nei personaggi che citi, volevo avere un riscontro sul livello di poccottiglia, che mi confermi alquanto elevato. A buon rendere.
     
  9. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Impariamo a valutare le fonti... InformareXresistere è uno dei principali siti complottari italiani.

    In generale basta cercare "scie chimiche" nel forum, se trovi notizie diverse da "ahahahahah" è da buttare
     
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  10. huirttps

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    Un post sulle sanzioni economiche imposte alla Russia e sui "costi" che Obama vuole imporre :

    L'andamento del Rublo nei confronti del dollaro
    Senzanome.jpg
    Dopo il grande rialzo di qualche giorno fa propagandato sui media nostrani come un imminente default russo, la situazione torna verso la normalitá dopo le manovre della Banca Centrale Russa e l'offerta di aiuto da parte della Cina.

    Al tempo stesso un altro grande punto é il crollo dei prezzi del petrolio, che rappresenta una delle voci principali del PIL russo.
    http://www.finanzaonline.com/notizi...atunitensi-con-lincubo-del-funding-gap-421669

    Se Mosca non ride, di certo Washington non se la passa bene
     
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  11. bacca

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    Non penso che il passaggio sia stato determinato dalle sanzioni , ma da precise speculazioni finanziarie, legittime tra l'altro.
    Che Obama abbia il potere di influenzare in questo modo i mercati lo escluderei e che lui scelga di fare abbassare il prezzo del petrolio per contrastare la russia è un assurdità , pensando ad esempio al suo fracking che diventa non più redditizio...
     
  12. bacca

    bacca

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  13. GyJeX

    GyJeX

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    SPETTACOLARE!!!



    Credo che a breve la NATO dovrà fornire tonnellate di pasticche e buste per mal d'aria all'ucraina :lol::lol:
     
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  14. Armilio

    Armilio

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    No, gli USA se la passano bene eccome, al massimo torneranno a importare come prima, la Russia con petrolio stabile a 70 dollari non sta in piedi. E anche quel crollo che si vede nel grafico può essere un rimbalzo dovuto a speculazioni, vedremo nei prossimi mesi qual'è il trend, intanto le riserve di dollari della banca centrale russa si sono assottigliate.
     
  15. GyJeX

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    I misteri delle relazioni diplomatiche: http://www.ukroboronprom.com.ua/newsview/1/551 L'indonesia che compra tecnologia militare dall'ucraina :lol: nonostante le ciofeche mostrate quest'estate!

    Adoro i militari indonesiani :lol: se ne fregano di ogni diritto d'autore e copiano milioni di pubblicazioni spacciandole per loro :lol:
     
  16. PanzerMeyer

    PanzerMeyer

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  17. huirttps

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    Che le speculazioni finanziarie abbiano una precisa indicazione politica, credo sia fuori di dubbio. Possiamo discutere di quanto siano efficaci su una nazione come la Russia , alleata della Cina e dei BRICS in generale, con delle riserve auree in grado di coprire una grande percentuale dei rubli in circolazione, mentre l'oro USA coprirebbe circa il 3% dei dollari stampati. E volendo possiamo anche discutere di quanto ci stia rimettendo l'Europa.

    Se, per dire che "gli USA se la passano bene eccome", ci si basa sull'ultima fiammata del PIL (+5%), sono curioso allora di andare a vedere se è un fuoco di paglia o una crescita strutturale. In giro sul web (in sitacci complottisti.. :asd: ) si legge che è un effetto dovuto all'implementazione del famoso ObamaCare. Vedremo..
    Mi scuso per la fonte :asd: ma

    Gli economisti Mario Lettieri e Paolo Raimondi (il primo è stato sottosegretario all'Economia del governo Prodi) avanzano un'ipotesi molto interessante. Dietro la decisione di far scendere il prezzo ci sarebbero diverse cause, tra le quali anche l'intenzione dell'Arabia Saudita (condivisa dagli Stati Uniti) di colpire economicamente l'Iran e la Russia. Sarebbe in corso, dunque, una vera e propria guerra commerciale, combattuta con l'arma del petrolio. Dal petrolio, infatti, deriva il 60% delle entrate di Teheran e il 46% di quelle di Mosca. Si capisce subito, quindi, quando sia strategico il petrolio (e il suo prezzo) per questi due Paesi. Ma è mai possibile che per colpire Iran e Russia si metta in moto un meccanismo così sottile (e perverso) che va a incidere in modo pesante sulle economie di tutto il mondo? Diciamo che non sarebbe la prima volta: nel lontano 1985-1986, infatti, come ricordano Lettieri e Raimondi, l'Arabia Saudita abbassò il prezzo del greggio di 3,5 volte, aumentando al contempo la produzione di 5 volte. Gli sceicchi non morirono di fame - anche se ci rimisero qualcosa (il costo del barile scese a dieci dollari) - ma l'Unione sovietica finì in ginocchio. Che qualcuno voglia ripetere quell'esperimento? La leva del prezzo del petrolio, unita alle sanzioni economiche, potrebbero infliggere un colpo durissimo alla Russia di Putin.
    Fonte : http://www.ilgiornale.it/news/econo...-continua-scendere-cosa-c-dietro-1068849.html

    Naturalmente, come ho scritto nel mio precedente post citando FinanzaOnLine, c'è il pericolo che tutte le imprese attive nel settore dello shale oil (e le banche che le hanno finanziate) si ritrovino fuori mercato.

    Mi riscuso per la fonte http://www.ilgiornale.it/news/econo...assare-ancora-i-prezzi-attaccare-1078101.html
    Ora, però, come spiegava ieri anche un approfondimento del Wall Street Journal, il fronte comune saudita-statunitense sembra presentare più d'una incrinatura.La decisione saudita - di fatto imposta, nonostante i malumori di diversi altri Paesi membri, anche all'Opec - di non tagliare la produzione per frenare la caduta vertiginosa dei prezzi sarebbe frutto di una strategia tutta tesa ad andare a "vedere" fino a dove i produttori americani riusciranno a tener testa ai continui ribassi.
    In questo scenario giocano un ruolo fondamentale le novità legate all'estrazione del cosiddetto "shale oil", il petrolio prodotto dai frammenti di rocce di scisto bituminoso, estraibile a prezzo che il suo costo superi un certo livello. Si tratta di un tipo di petrolio estratto in grandi quantità da giacimento Usa in Texas e North Dakota, fino a poco tempo fa non utilizzati.
    L'Arabia, spiega il Wall Street Journal, è decisa a lasciar cadere il prezzo per verificare fino a quando i produttori americani continueranno ad estrarre: i sauditi potrebbero resistere altri due anni, fin quando riuscirebbero a permetterlo i 750 miliardi di dollari in valuta estera che costituiscono la loro riserva.


     
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  18. bacca

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    Molto interessante come chiave di lettura della vicenda...
     
  19. GyJeX

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    peccato che si scontri di brutto con le stime di produzione di ghawar, che già 6 anni fa indicavano aver raggiunto il picco di metà della produzione e con livelli davvero alti di water cut... Io penso che il gigante sia arrivato all'estremo e i costi di estrazione stiano rapidamente avvicinandosi a quelli dello shale oil, quindi credo che gli arabi stiano cercando di eliminare la concorrenza dello shale prima di essere obbligati a sparare il barile a 150$.
     
  20. Armilio

    Armilio

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    Le riserve auree servono per non essere toccate. Sono la bomba atomica dell'economia, diciamo. :asd: Se vengono toccate in grande quantità, come dovrebbe succedere in caso di rischio default, perdono il valore che hanno di garanzia ultima, è come dire ai mercati "siamo disperati che ci vendiamo pure le riserve auree", tant'è che la Russia le sta aumentando. Quello che bisogna guardare è la riserva valutaria, di valuta pregiata, e quella sta diminuendo, il che è normale per carità, ma ripeto che se il petrolio rimane a questo prezzo la Russia non sta in piedi. Forse non ci rimane a lungo, forse sì, vediamo.

    La speculazione di cui parlavo io è quella che si fa sulla moneta: vale poco, offertona del secolo, compriamola per rivenderla, così come ci sono quelli che vendono rublo per paura che si svaluti. In queste situazioni bisogna guardare il trend sul mediotermine, non le oscillazioni quotidiane che sono isteriche.

    Sulla questione dell'Arabia saudita che cerca di far fuori Russia e Venezuela: forse, è la cosa più facile da pensare, ma è vero anche che non deve per forza esserci un pensiero dietro, specie di alleanza con gli USA. È arrivato nuovo petrolio sul mercato, aumenta l'offerta, il prezzo si abbassa naturalmente, e quelli che hanno meno problemi ad abbassare un po' più degli altri per mantenersi i "clienti" sono gli arabi con l'enorme liquidità che hanno. Imho stanno facendo un ragionamento puramente economico: mantenere la loro quota di mercato battendo qualsiasi concorrente, che sia la Russia o lo shale gas americano. Il discorso è che gli stati non falliscono come le aziende, e nessun paese potrà mai essere monopolista del petrolio, per cui magari il Venezuela sì, ma la Russia non l'affosserai mai una volta per tutte, quindi non penso che si stiano preparando come dice @GyJeX per alzare il prezzo del petrolio a 150$ senza shale gas, perché se il loro costo di produzione raggiunge quel livello sono comunque in grossi problemi, e anche gli americani possono resistere a lungo. I Saud hanno la tendenza a pensare alla propria sopravvivenza nel breve termine e non per forza bisogna vederci più di questo.
     
    Ultima modifica: 25 Dicembre 2014

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