http://www.corriere.it/esteri/15_fe...ci-529d36bc-b469-11e4-9e87-eea8b5ef37a3.shtml E dopo Parigi ora tocca a Copenaghen... Da notare il cambio di modalità degli attacchi, da attentatori suicidi a lupi organizzati a lupi solitari che tentano di fuggire.
Io rimango sempre molto sorpreso del fatto che fino ad ora l'Italia sia stata l'unica nazione dell'Europa occidentale a non aver ricevuto un attacco di questo tipo dal post 11/11. Spagna, Francia, Inghilterra, Danimarca, Norvegia, giusto a mente e l'Italia è certamente quella nazione dove il livello dei controlli è al minimo e l'immigrazione di potenziali terroristi al massimo. Inoltre la nostra politica è sicuramente più instabile di quella di altri Paesi. è un quesito particolarmente interessante
L'Italia è sempre stata il ponte tra mondo arabo ed Europa, privilegiando il dialogo anche con gente come Arafat e Gheddaffi. Questo ci ha portato una certa immunità anche nei decenni trascorsi, mentre il resto d'Europa aveva attentati. Inoltre non sottovaluterei il controllo delle mafie sul territorio, le quali non vogliono certo un incremento dei controlli della polizia perché un imbecille musulmano vuole guadagnarsi 72 vergini. Secondo me è molto più difficile fare un attentato in Italia piuttosto che in Francia.
Senza contare che potrebbe interessare anche ai terroristi stessi evitarlo, così da mantenere i controlli al minimo e poterci continuare ad usare come base logistica per il resto dell'Europa.
Non avevo mai pensato alla mafia come "baluardo" contro le minacce terroristiche. La cosa mi lascia un po' perplesso, ma hai comunque sollevato una questione interessante. Dobbiamo tenere conto che il volto del terrorismo è cambiato dal 2001 ad oggi. Sono cambiati i capi, sono cambiate le modalità d'azione ed è cambiata pure la situazione geopolitica nel Medio Oriente. Prima i terroristi, nonostante gli attentati in Europa, erano sulla difensiva ed erano peraltro sparsi in formazioni minoritarie (seppur tutte riconducibili ad Al Qaeda), mentre ora hanno un proprio stato, sono più uniti e più organizzati. Approfittando dell'allentamento della pressione della NATO sul Medio Oriente (ritiro delle truppe da Iraq e Afghanistan) e del caos provocato dalle Primavere Arabe, hanno saputo inserirsi nei vari conflitti, nelle lotte tribali, nelle faide là dove sostanzialmente c'era un vuoto di potere, o dove il potere centrale era molto debole e contestato (lo sbiadito governo iracheno del post-Saddam, la Siria di Assad in preda alla guerra civile). Questo "nuovo" terrorismo è più aggressivo perché sa di poter esserlo: non sono più costretti a nascondersi nelle grotte in qualche altopiano afghano, ma compiono le loro nefandezze alla luce del sole, senza che gli organismi internazionali facciano qualcosa di concreto. Rispetto a 8-10 anni fa, le minacce all'Italia si sono fatte purtroppo sempre più consistenti, tenendo conto che i vecchi dittatori con cui avevamo un dialogo sono morti o sono stati spodestati e che l'attuale classe dirigente italiana non ha alcun piano per la politica estera. La lotta al terrorismo si combatte soprattutto con lo spionaggio, probabilmente se l'Italia ha potuto godere di una certa tranquillità in questi anni lo dobbiamo (oltre ai motivi già citati) alle capacità dei servizi segreti, che sono stati capaci di sgominare le cellule terroristiche sul nostro territorio prima che potessero fare alcunché. Ovviamente, in ultima analisi, spero che l'Italia continui lungo questo trend di immunità.
Sinceramente penso che la storia che l'Italia é più esposta agli attentati per i numerosi sbarchi di immigrati provenienti da terre islamiche tra cui i terroristi potrebbero infiltrarsi sia una cagata. Gran parte degli immigrati arriva in un modo alternativo agli sbarchi. Inoltre i barconi sono pericolosi in quanto sono fragili e instabili e quindi affondano facilmente, e non permettono di portare con se armi. Perché diavolo i terroristi dovrebbero utilizzare questa via per entrare? E poi, già che ci siamo, perché dovrebbero entrare? Il fenomeno dei foreign fighters nell'ISIS é diffuso, i fratelli che hanno compiuto gli attacchi di Parigi sono nati e cresciuti in Francia, se non sbaglio il responsabile dell'attacco di Copenaghen pure. Perché dovrebbero perdere tempo e risorse per mandare terroristi dall'esterno (e peraltro che i controlli delle autorità rischierebbero di scoprire) quando si ha a propria disposizione cittadini del Paese bersaglio in piena crisi adolescenziale pronti a uccidere nel nome del Profeta? Questi ultimi hanno anche un ulteriore vantaggio rispetto agli attentatori provenienti dall'esterno: nemmeno tutti i controlli di questo mondo potrebbero bastare a capire le loro intenzioni fino a quando non sarà troppo tardi.
tanto per sdrammatizzare un po'...non sei l'unico ad esserselo chiesto. http://bagniproeliator.it/a-sud-di-roma-come-i-pinguini-12/
Geniale: «Quindi sereni, “la resistenza” sarebbero un branco d’imbecilli che si aggirano tra le macerie scrivendo sui muri #YOLO e #SWAG, li staneremmo grazie ai flash degli iPhone.
"you only live once" e "Swag, tradotto in italiano come “bottino” o “refurtiva“, nello slang dei giovani è il degno sostituto della parola “cool” identificando quindiuna persona, un capo di abbigliamento o, in generale, un oggetto che ha stile" Insomma si è autorizzati dalla Convenzione di Ginevra ad usare l'agente arancio.
@andry2806 niente battutine su questa parte di forum. Segnalo un articolo interessante su questo tema http://www.analisidifesa.it/2015/03/il-sondaggio-che-conferna-la-minaccia-islamica-in-occidente/
Uno studio del Cemiss http://www.difesa.it/SMD_/CASD/IM/CeMiSS/Documents/collab_cont/dossierislamita.pdf
È vero, non ci avevo mai pensato. Ma io non so, mi ritengo molto sicuro, ma davanti a San Petronio (già citato da terroristi) per esempio è sempre stazionato un fuoristrada dell'esercito con 3/4 militari (credo), la chiesa ha poi delle misure interne, quindi credo che sia molto difficile fare un'attentato lì. Altri luoghi di Bologna non credo che facciano attentati, al massimo nel ghetto ebraico o sotto le due torri, ma è molto improbabile. San Petronio è un bersaglio perché dentro penso che ci sia un affresco di Allah, ma non ne sono sicuro.
no, c'è un affresco che raffigura MAOMETTO. E per di più all'inferno. Comunque si, anche io ogni volta che passo per Piazza Maggiore c'è un mezzo dell'esercito, quindi le misure di sicurezza ci sono.
Pardon. Spero solo che non ci sia qualche militante islamico nei miei paraggi, si sa che sono permalosi...
A volte ci sono solo due militari. più che altro stanno lì tra di loro a parlare. e uno potrebbe benissimo introdurre qualcosa in San Petronio senza problemi. o farli fuori in men che non si dica.