lord attilio, è una supercazzola prematurata con scappellamento a destra o semplicemente parli e critichi qualcosa che non conosci? quanti scienziati hai conosciuto in vita tua? quanti moderni testi (non scolastici e non divulgativi) di fisica, matematica, e chimica hai letto in vita tua per poter considerare negativamente il loro contenuto? per poter affermare che la scienza attuale è diversa da quella di epoca illuminista?
boh , bah forse ... cos'è la scienza? io no lo so, non so tu cosa intendi per scienza, una tipa una volta mi ha detto che l'universo è fatto di scienza e li sono cappottato , ma tantè che la parola può avere molti significati....
la domanda del titolo (zichichi/crozza) la ho messa solo per ironizzare. non ci sono più definizioni elementari di scienza, non è come l'arte, è qualcosa di molto più semplice, banalmente è la conoscenza del mondo fisico, cercare definizioni più complesse è fare filosofia, ma lord attilio su un altro piano la ha messa.
la scienza è quella cosa che fanno gli scienziati. O quella cosa che fanno i giocatori malati di witp con tutte quelle tabelle e tabelline.
la scienza non è la conoscenza del mondo fisico, quella è l'esperienza non è nemmeno la ricerca delle regole che governano il mondo, quella è filosofia... cit. wiki per scienza si intende un sistema di conoscenze, ottenute attraverso un'attività di ricerca prevalentemente organizzata e con procedimenti metodici e rigorosi, allo scopo di giungere ad una descrizione, verosimile, oggettiva e con carattere predittivo, della realtà e delle leggi che regolano l'occorrenza dei fenomeni. Io penso , che ha ragione chi critica: la scienza e chi crede cecamente nella scienza, che è e resterà solamente un metodo di conoscenza, non perfetto oltretutto...
Oltretutto personalmente la scienza ha da tempo smesso di essere "un" metodo di conoscenza ed è diventata tecnica e applicativa, assorbendo tutte quante le discipline: si pensi alla conquista dello spazio (nel senso dimensionale) ottenuta grazie al design e all'organizzazione ambientale, alla filosofia che viene distrutta a meno che non si sottometta ad un ideale applicativo, all'organizzazione razionale dei bisogni che sta assorbendo tutta la società, alla musica e alla poesia distrutte dall'industria tecnica della cultura . Insomma, il problema non è la scienza ma l'aspirazione tecnocratica e razionalista, ed è quella dominante nella scienza di oggi che guarda caso è pure collusa col potere dominante.
se capisco cosa intende, e spesso mi è sembrato di leggere nel suo scrivere questo, il mondo moderno è incentrato nell'idea dell'uomo come regola e regolatore , uomo uguale Dio, uomo che per essere Dio usa il metodo scientifico come se il metodo fosse la realtà e questa quindi composta da metodo. A mio avviso la colpa non è nella scienza, ma nell'uomo che vuole , pretende, un mondo fatto per lui di cui è convinto di avere il dominio esclusivo... IL MALE E' IN COLUI CHE PORTA LA LUCE !!! (dovrebbe essere chiaro no? ce lo insegnano fin da piccoli. è proprio nell'illuminismo che nasce il male...) IO poi sono straconvinto della superiorità della filosofia sul metodo e vedo già nel metodo scientifico seri limiti conoscitivi, direi che siamo al punto di Galileo , con il metodo Aristotelico.
la moderna scienza, ovvero dai tempi di galileo e del suo metodo sperimentale, è pura e unica esperienza, tutto passa per l'esperimento, non c'è distinzione tra scienza ed esperienza ho scritto non "mondo", ma "mondo fisico". a meno di ritenere che il mondo fisico sia influenzato da un mondo non fisico, ma quello poi è un altro discorso e si va nella filosofia come hai scritto tu. sono solo un povero diavolo "tecnocrate"... non conosci la differenza tra scienza e tecnica, gli scienziati non conquistano lo spazio, più innocentemente cercano di comprenderne la natura fisica, e le loro conquiste sono innocenti equazioni su dei libri con coordinate spaziali come variabili. sono gli ingegneri e gli architetti che conquistano lo spazio, e lo fanno per campare, nessuna malignità è insita in loro o nella loro disciplina, nessuna collusione col potere dominante. loro sono nella piramide sociale dei sottoposti come i muratori che fisicamente costruiscono i palazzi, cambia solo il tenore di vita, ma sono egualmente schiavi, tutti schiavi delle logiche del profitto che guidano i poteri. la scienza, la tecnica, non sono carnefici, sono anch'esse schiave del sistema, sono assogettate all'utile economico come ogni disciplina culturale. va a parlare con un fisico teorico disoccupato, o un matematico algebrista disoccupato, o ricercatori precari a 1000€ al mese, vedrai quanto sono collusi col potere... più la scienza è pura, più è difficile che possa portare degli utili economici, meno interesse ha la società verso di essa. mentre la tecnica è costretta a essere la puttana sforna putti d'oro dei gruppi industriali. giovani si iscrivono a ingegneria per creare oggetti che miglioreranno la condizioni umana, e si ritrovano poi a progettare suv, perchè il profitto viene prima di tutto, per sopravvivere bisogna piegarsi a queste logiche, vale per qualsiasi essere umano del mondo moderno, tecnici e scienziati non fanno eccezione, non sono loro i tecnocrati, non sono loro che muovono i fili. tu guardi il dito invece della luna...
Non mescoliamo i vari livelli del problema. Ad esempio non confondiamo la tecnologia con i tecnici (ingegneri, ricercatori...). E non cofondiamo neanche il potere politico (o quello economico) con la logica soggiacente la nostra cultura. Chiaramente sono tutti elementi dialetticamente connessi ma mescolarli ci porta a svolgere discorsi disparati. MI par di comprendere che la questione posta da Attilio riguardasse proprio ciò che possiamo definire la "scelta" dell'occidente: la Ragione strumentale. L'aver scelto, in altre parole, di commisurare la razionalità non sulla base di un astratto logos ma di un logos preciso: quello della ragione calcolante. Questa logica, che è certo una logica di dominio, condiziona l'occidente in modo decisivo e, forse, ineliminabile. Fatto sta che noi siamo servi di una ragione che è tutto tranne che neutra. Dopodiché, ad altro livello, possiamo prendercela con il capitalismo, che certamente è una delle espressioni "migliori" (nel senso di più efficienti sulla strada della riduzione e numero) della ragione strumentale. Ma la lotta contro il capitalismo di per sè non comporta automaticamente la lotta contro lo "spirito" dell'occidente: la riduzione a calcolo della realtà. IL marxismo classico avrebbe rovesciato i due livelli: sarebbe il capitalismo (struttura) a produrre la ragione strumentale (sovrastruttura) e non il contrario. Occorre guardarsi bene dal buttare a mare il marxismo, come si fa oggi troppo frettolosamente: nondimeno se escludiamo (come dovrebbe essere quando applichiamo la dialettica) un rapporto causale (del tipo: è il capitalismo che causa la ragione strumentale - o il contrario), possiamo connetterli in un rapporto di complementarietà: il capitalismo è una manifestazione dello "spirito" dell'occidente; un rapporto nel quale la priorità va data alla scelta greca di quel particolare "logos" (e poi alle sue "conseguenze": il cristianesimo...) e non al capitalismo, poichè cronologicamente la scelta greca viene molto prima.
La scienza non è innocente. Il voler inserire il Mondo in un metodo, in una struttura (strutturalismo) è già qualcosa che di per se non è innocente. Gli scienziati non si limitano a comprendere lo spazio o la natura fisica, anzi sono loro che creano il concetto di spazio e di natura fisica, in modo che esso sia scomponibile, calcolabile e dominabile. Chiaro però che più la tecnica progredisce, più aumenta da una parte il suo potere di dominare il Mondo e di modellarlo a propria immagine, dall'altra l'incapacità di controllare questa tecnica. Ovviamente poi quando parlo di scienza collusa col potere dominante non parlo certo dei tecnici o degli ingegneri semplici, ma del mondo accademico e universitario. Raramente troverai in questi ambienti una discussione su questi problemi; e una disciplina che non si interroga sui propri fondamenti è pura metafisica, non c'è molta differenza tra questo e credere nello spirito hegeliano o nell'esistenza del Diavolo.
no, se fosse così saremmo ancora nel "medioevo" (il fabbro ha esperienza..., ma non conosce il perchè) Scienza = metodo metodo scientifico = ipotesi -> verifica sperimentale -> regola Ma questo processo se non è dominato da una logica filosofica si va facilmente a puttane, basta che cerchi una università a caso in america( non il MIT) e guardi i loro studi "scientifici" ... Quello che intendo dire è che la scienza è un metodo che va dalla "teoria" all'esperienza per poi tornare alla "teoria" con dei risultati , con delle verifiche. Queste teorie verificate passano alla conoscenza , e vi restano finchè non sono sverificate. Ora, e secondo me questo è il limite del metodo, se ho una teoria e la verifico con degli esperimenti posso essere sicuro della sua validità? no... In altri termini: tesi : sulle strade si sta a destra? verifica: in tutte le strade che vedo si regola: tra gli umani le macchine percorrono le strade a destra Posso avere un certo grado di certezza? si, dipende da quanto quella teoria è stata verificata e qui è da pensare a se esiste un metodo diverso , se esiste un verificatore , una regola che possa guidarci nello sviluppare le nostre teorie e quindi conoscenza, che possa guidarci negli esperimenti... Spero che fin qui, anche se magari con linguaggi e espressività differenti converrai in linea di massima?
Se non volete vivere secondo i dettami della Scienza potete andarvene nel Sahara a vivere di pastorizia invece che stare a casetta a scrivere al computer denunciando la kattiva tecnologia.
Allora portando questo ragionamento all'estremo bisognerebbe dire: nella Germania nazista Hitler mi da il lavoro e mi fa imparare le cose grazie alla scuola perciò piuttosto che stare a combatterlo con la cattiva tecnologia meglio andarsene nel Sahara e non fare nulla.
La figura di Hitler è molto Inflazionata era un bravo ragazzo è quando è.diventato grande che ha fatto i casini Hihihi. .. I Pastori ormai hanno tutti il telefonino e la connessione a Internet pure nel Sahara. .. sempre grazie alla tecnologia