EXPO, che ne pensate?

Discussione in 'Off Topic' iniziata da Rio, 27 Aprile 2015.

  1. Rio

    Rio

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    Tra meno di una settimana apre (il cantiere del)l'EXPO 2015 a Milano. Cosa ne pensate? Spreco di denaro o opportunità per l'italia?
     
  2. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    ci dovremmo solo vergognare, la Francia con un EXPO si è inventata la Torre Eiffel...faremo una figura veramente barbina.
     
  3. metalupo

    metalupo

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    Erano altri tempi, oltre che un'altra nazione.
     
  4. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Domanda molto complessa, a mio avviso non si può rispondere adesso. Questi eventi e i loro mega appalti sono già "naturalmente" fonte di sprechi (già solo per le varianti da fare ai progetti in corso d'opera e simili) e inoltre attirano come calamite chi vive di tangenti e corruzione. Non parliamo poi delle infiltrazioni delle criminalità organizzata nei cantieri...
    Insomma, se guardiamo solo dal punto di vista dello "spreco" / corruzione, meglio non organizzare mai nulla, in Italia.

    Sul ritorno economico e d'immagine, dipende da come sarà gestito l'evento e da come andrà di qui alla fine, è impossibile dare un giudizio adesso.
    Le prime indicazioni sui biglietti venduti fanno però ben sperare, le presenze saranno numerose, poi dipende chi ci andrà, ovviamente io ho un peso specifico molto inferiore a, chessò, il presidente della camera del commercio del Brasile.

    In linea più generale, è senz'altro un'occasione importante per diversi imprenditori/aziende per aumentare la visibilità dei propri prodotti. Non si può neppure valutare il tutto sulla base del metro economico (ho speso "tot" quindi devo incassare "tot + X" altrimenti è un fallimento), l'evento deve essere visto anche come un investimento a più lungo termine. Io ho vissuto le Olimpiadi invernali del 2006 a Torino, l'organizzazione del tutto ha prosciugato le casse comunali ma è rientrato in un (a mia sensazione) riuscito progetto di rilancio turistico della città i cui benefici si vedono ora a molti anni di distanza.

    Personalmente in un'ottica di contenimento spese per la riduzione del debito pubblico non avrei autorizzato simili "costosi" carrozzoni, ma vedremo i ritorni...

    Ciao.
     
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  5. mattia I visconti

    mattia I visconti

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    Beh, se non ci fossero grandi opere il paese sarebbe fermo. Lo è già, ma perché queste opere sono ferme.
    Se per esempio l'Expo fosse finita in tempo il paese ne traerebbe molto.
     
  6. Invernomuto

    Invernomuto -

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    La relazione grandi opere = sviluppo economico è una visione Keynesiana che non condivido.
    Il Paese è fermo da un immobilismo politico che dura quattro lustri almeno, non si è mai riusciti più di tanto ad avere un'ottica di lungo termine dal punto di vista della politica industriale.
    Le grandi opere inoltre devono essere inserite in un contesto strategico che a mio avviso è mancato del tutto con la seconda repubblica. Ben venga il ponte sullo stretto (o simili) se c'è dietro c'è un'idea di sviluppo *condivisa da tutte le forze politiche* . Altrimenti il rischio che con il cambio di maggioranza si annulla tutto, cosa assurda perché si buttano via anni di investimenti e pianificazione.
    Lo stesso vale per qualunque tipo di investimento, da quello di natura militare a quello di politica energetica.
     
    Ultima modifica: 27 Aprile 2015
  7. bacca

    bacca

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    a parte keynes , qualsiasi sia l'investimento c'è un aumento del pil identico, indipendentemente da cosa fai,
    investimenti come questo però attraggono spesa e investimenti esteri , aumentano il pil + di ogni altra cosa che puoi fare a livello solo nazionale.
     
  8. StarUGO

    StarUGO

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    Ricaduta economica per molti o magna-magna solo per pochi ( amici degli amici degli amici)?
    Io propendo per la seconda,aldila' che qualche posto di lavoro nei cantieri si e' creato (a termine immagino) e si creera' negli alberghi e nelle strutture turistiche.
    Per quest'ultime staremo a vedere,ma la mia previsione e che tante ne sono sorte e quasi altrettante chiuderanno dopo l'expo.
    Non mi pare che Milano necessiti di altre strutture alberghiere oltre quelle che gia' c'erano,Expo a parte.
    Io la vedo come una pura operazione d'immagine fine a se stessa.
    Tutto questo senza basi o fonti,solo la mia sensazione.
    Personalmente me ne staro' ben alla larga e spero che l'Expo stia alla larga da me (ma non credo,me la trovero' tutta in tangenziale).
     
  9. mattia I visconti

    mattia I visconti

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    Ma secondo me la questione è del come la fai (di :poop: in questo caso) ma l'idea in sé è interessante.
     
  10. Darksky

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    Occasione persa, fallimento. Non ci andrò e per quei mesi eviterò di prendere la metro....le possibilità che qualche pirla si faccia esplodere al grido di allah al bar, 2 negroni grazie, non le vedo molto remote
     
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  11. Fieramosca

    Fieramosca

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    serve ...io adesso so che c'è un paese che si chiama Rò
     
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  12. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    È una mostra inutile e retorica, capisco che nell'Ottocento potessero ancora credere al mito della tecnica e del progresso ma oggi che il capitalismo ha portato alla miseria e alla barbarie massmediatica bisognerebbe anche mettersi a riflettere un attimo sul tipo di sviluppo insensato a cui siamo condannati. E invece no, si continua a proporre i soliti miti fasulli della lotta alla fame nel Mondo, dell'europeismo e del progresso, a cui fanno da contraltare il populismo grillino e leghista. Frattanto della distruzione sistematica della cultura e dei valori occidentali sotto la morsa del populismo televisivo e della deregulation economica nessuno parla, tutti si girano mentre la barca affonda. Si tira a campare, come al solito.

    Tapaparlare é stato qui
     
  13. forzainter2010

    forzainter2010

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    Se l'obbiettivo di quest'EXPO è quella di aumentare il PIL e l'occupazione in questo paese, allora siamo proprio alla frutta. Letto tempo fa:
    La spesa iniziale attiva una produzione totale addizionale di 23,6 miliardi (colonna 2) e un Pil (o valore aggiunto) addizionale di 10,1 miliardi. (2) L’occupazione extra creata è di 191.000 lavori equivalenti a tempo pieno annuali totali (cioè, per esempio, 19.100 all'anno per 10 anni, colonna 4).
    L’aumento totale di produzione e dl Pil è il risultato di tre effetti. Il primo è l’aumento diretto di domanda, pari alla spesa iniziale nella colonna 1. Il secondo è l’effetto indiretto di questa spesa: per produrre i beni e servizi domandati nella colonna 1, sono necessari altri beni e servizi; la produzione di questi ultimi richiede a sua volta altri beni e servizi, etc. Si attiva quindi un effetto moltiplicativo che può essere misurato con la famosa metodologia delle tavole di input-output. Il terzo effetto è quello indotto, cioè la maggior spesa per consumi che si crea in seguito al maggior reddito prodotto dagli effetti diretti e indiretti.
    Ci sono poi i flussi turistici: i visitatori – se ne aspettano 20 milioni – consumeranno beni e servizi, con gli effetti moltiplicativi visti sopra. Infine, ci sono gli effetti “legacy”, cioè “eredità”: l’Expo farà nascere nuove aziende, con effetti positivi su domanda e imprenditorialità. Aumenterà l'attrattività di Milano, generando nuovi investimenti esteri, e turismo aggiuntivo, sia congressuale sia culturale, anche una volta che l’Esposizione sarà finita.
    A tutto questo vanno aggiunti gli effetti delle opere infrastrutturali connesse. Queste sono, in realtà, la parte di gran lunga maggiore di Expo 2015. Come si evince dalla Tabella 2, queste includono, o avrebbero dovuto includere, linee metropolitane, strade come la Brebemi e la Pedemontana, e innumerevoli altre opere.
    Gli effetti di questi investimenti sono stati stimati in un altro studio, del centro studi CERTeT dell’Università Bocconi, e sono mostrati nella Tabella 2 (risultati molto simili appaiono nel documento di candidatura di Milano). Come si vede, l’aumento stimato della produzione e del Pil è enorme.
    [​IMG]
    [​IMG]
    I numeri della Tabella 1 e 2 sono stati citati migliaia di volte negli organi di stampa e di informazione in generale, e nel dibattito politico. Vale quindi la pena studiarli meglio.

    Cosa c’è di sbagliato in questa metodologia? Essa ignora che tutte le risorse usate hanno un costo. Di conseguenza, questa motodologia fornisce sempre, in qualsiasi circostanza, dei valori positivi. In altre parole, qualsiasi progetto di investimento valutato con questa metodologia mosterà sempre un aumento della produzione e del Pil. Perché allora non raddoppiare l’investimento iniziale, o triplicarlo, o quadruplicarlo?
    Il primo costo da considerare ovviamente è che i soldi non piovono dal cielo. Per investire 3,2 miliardi prima o poi bisogna alzare le tasse di circa 3,2 miliardi (questo non significa che l’Expo non possa essere finanziato in deficit, ma solo che prima o poi bisognerà ripagare il debito alzando le tasse). (3) Ma alzare le tasse riduce la produzione e il Pil.
    Come altro esempio, si prendano i flussi turistici. Si attendono 20 milioni di visitatori, di cui circa 15 milioni italiani. I loro consumi non sono tutti aggiuntivi. Ovvviamente nei due giorni che visita l’Expo il visitatore riduce altri tipi di consumi: se non avesse visitato l’Expo, magari sarebbe andato al ristorante nella sua città, oppure allo stadio, oppure a un museo. Tutti questi consumi mancati dovrebbero essere conteggiati in riduzione dei consumi aggiuntivi.

    I due errori metodologici si sono poi combinati con previsioni estremamente ottimistiche.
    Prendiamo per esempio la previsione di un incremento del turismo culturale e congressuale. Essa si basa esplicitamente su analoghe previsioni per Torino dopo le Olimpiadi. Senonché per Torino disponiamo ormai dei dati effettivi, e sfortunatamente non corroborano queste previsioni.
    Il Grafico 2 riporta gli arrivi e le presenze straniere a Torino dal 2004 al 2008, cioè nell’intervallo di due anni precedenti e successivi alle Olimpiadi, un altro evento che nella retorica di allora avrebbe dovuto fare di Torino l’ombelico del mondo. Il grafico si ferma al 2008 per evitare di includere anche gli anni della recessione. Nel 2007 e 2008, i due anni successivi alle Olimpiadi, gli arrivi e le presenze straniere furono più bassi che nel 2004 e 2005! Lo stesso andamento si è osservato nel Piemonte nel suo complesso.
    Il declino del 2007 e 2008 è forse da attribuirsi a cause esterne concomitanti, per esempio la concorrenza spagnola? Difficile: se così fosse, si dovrebbe vedere su tutti i dati italiani. Ma nello stesso periodo, in Italia nel suo complesso sia gli arrivi che le presenze straniere sono aumentati, seppur di poco, come mostra il Grafico 4
     
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  14. Pandrea

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    Vediamo quanti "nazzifascistinemicidellaresistenza" (reale insulto lanciatomi su FB) ci sono sul foro: chi pensa che i Black Block dovrebbero tornarsene a casa con meno gambe sane di quando sono arrivati?
     
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  15. auricaesar

    auricaesar

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  16. forzainter2010

    forzainter2010

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    Bah, se veramente pensano di risolvere qualcosa in questo modo sono proprio degli imbecilli. Dopo aver dato fuoco a una macchina, distrutta una vetrina di un proprietario che magari lavora tantissimo per permettersi di sfamare la famiglia, e ferito qualche persona, che cosa ci hanno guadagnato? Quelle di oggi, non sono belle immagini...
     
  17. maie

    maie

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    Oggi le manganellate (nei limiti dell' "umanità") in piazza se le meritavano tutte. Una volta presi in custodia però non dovrebbero ripetersi le scene già viste a Bolzaneto.

    IMHO
     
  18. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    E' piuttosto indicativo di un sistema capitalista aleatorio e insensato, in cui siccome nell'attuale suo trionfo totale non c'è alcuno spazio all'alternativa e alla contestazione, le persone si mettono a manifestare più per narcisismo o per sfogo, piuttosto che per portare ad un vero cambiamento rivoluzionario. E la violenza rientra nella strategia narcisistica di attirare l'attenzione. D'altronde quando tutte le mediazioni saltano non ci si può neanche lamentare.
     
  19. mattia I visconti

    mattia I visconti

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    Io propongo di rieducarli e fargli lavorare nei cantieri dell'Expo.
    Almeno fanno qualcosa di più utile e non fanno disastri.
     
  20. auricaesar

    auricaesar

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    Le frecce tricolore, invece di lanciare vernice, avrebbero dovuto tirare bombe!
    Gente onesta, che ha lavorato tutta la vita, distrutta da questi finti-filo-comunisti.
    Andatevene a quel paese, che fate vomitare e piangere Stalin per la vostra infamia!
     

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