Anche l'Austria sta obbligando il Governo a discutere un referendum sull'uscita dall'Euro

Discussione in 'Off Topic' iniziata da blubasso, 7 Luglio 2015.

  1. Amadeus

    Amadeus

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    Prendo atto del fatto che le tue tesi non coincidano con quelle di Fukuyama ma, se comunque parli di fine della storia, in senso stretto, stai comunque implicando che l'umanità sia arrivata ad un punto di equilibrio dinamico stabile, rispetto al quale nessuna evoluzione ulteriore sia possibile. Mi sembra un'affermazione molto forte che, se non si limita ad essere una (peraltro legittima) opinione, dovrebbe essere supportata da un impianto teorico articolato ed evidenze empiriche molto solide.

    Anche il sistema schiavistico ed il sistema feudale coinvolgevano tutti... ma sono morti da un pezzo.
    Ad ogni modo, se parli di capitale, immagino che per te il capitale sia un concetto che ha un riscontro reale indubbio. Se il capitale esiste, deve necessariamente autovalorizzarsi (altrimenti non sarebbe capitale, per definizione) e se si valorizza le classi, nell'accezione marxiana, devono esistere. D'altronde è innegabile che ci sia chi campa del proprio lavoro e chi campa del lavoro altrui. Insomma, i capitalisti ed i proletari nell'accezione di Marx esistono eccome, se poi abbia senso considerare il conflitto capitale-lavoro come il motore della storia, è un altro discorso.

    Questo referendum potrebbe anche essere stato un mero atto di controllo del consenso ma questo non implica che la storia sia finita (l'implicazione inversa potrebbe essere vera, ma poco importa qui).
     
  2. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    Non c'è alcuna forza sulla Terra in grado di opporsi alla mondializzazione. Si può parlare di conflitti, ma questi non sono abbastanza forti da incidere seriamente sull'ordine globale. Ovviamente non si parla di perfezione assoluta o Grande Fratello, ma molto probabilmente siamo entrati in lunghissimi anni di immobilità storica; questo non vuol dire che nel futuro un "ritorno della storia" non sia possibile, ma attualmente è fuori discussione


    Il sistema schiavistico e quello feudale non godevano dei moderni mezzi tecnologici e non operavano a livello mondiale. Da questo punto di vista il capitalismo ha molta più efficacia nell'eliminare o assorbire le alternative ad esso.
    Io non intendevo dire che i capitalisti e i proletari non esistono più, semplicemente negare che limitate conflittualità salariali possano mettere in discussioni l'ordine globale. I conflitti riguardano determinate richieste, non vogliono mettere in discussione la mondializzazione. Il capitale non opera opprimendo la forza lavoro, ma integrandola.
     
  3. Amadeus

    Amadeus

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    Anch'io credo che non ci sia forza sul pianeta in grado di opporsi alla globalizzazione. Cioè sia impossibile tenere separati popoli, capitali, merci in compartimenti stagni non comunicanti. Ma da questo a parlare di fine della storia ce ne passa.

    L'ideologia della classe dominante è sempre stata l'ideologia dominante tout court, anche dei subordinati. Quel che colpisce noi moderni dello schiavismo antico è, anche, la fides dello schiavo. I dominanti hanno sempre integrato, in qualche modo, i dominanti, tant'è che le varie rivoluzioni non sono nate, tanto e solo, dal fatto che gli sfruttati si siano opposti, di colpo ed in blocco, ad uno sfruttamento che, comunque, continuava da secoli. Le situazioni rivoluzionarie sono innescate dal fatto che il mondo ci cambia continuamente sotto i piedi e, a volte, si arriva ad un punto in cui il contenitore (le forme sociali) non corrispondono più al contenuto (le dinamiche socio-economiche) e quindi, o si cambia il contenitore, se ci si riesce, o si scoppia.
     
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