SPMBT AAR AAR Autobahn von Tod (RUS vs GER)

Luglio 1989
Germania Est, Autobahn lungo il confine con la Germania Federale.

In seguito ad un'escalation nella crisi tra i due blocchi contrapposti, le armate sono in marcia.
Sul confine tra le due Germanie si deciderà l'esito dello scontro che potrebbe avere ripercussioni terribili per l'intera umanità.
Il destino della Specie dipende dalla danza mortale tra due uomini.
Chi prevarrà? Chi dominerà la Terra? Chi si ergerà vittorioso dalle ceneri della battaglia? Chi berrà il sangue del nemico dal seno delle sue donne?

..paura eh?..





Punti: 30000
Aerei: 5
Visibilità: 35
Turni: 30

A breve arriva anche la mappa con i VH.

 

come sempre io non sto mai fermo ... e neppure il mio cervello ... ho pensato di giocare in 3 ... @huirttps comanda io eseguo mentre te mi combatti ... perciò ho creato una discussione a te preclusa ...

ora veniamo alla meraviglia delle meraviglie:

La mappa creata da @Willy il Peyote dove si giocherà questa magnifica partita

mappa 402:
dimensioni: 160x130
Punti: 30000
Aerei: 5
Visibilità: 35
Turni: 30
VH: sui punti di importanza strategica ( luoghi col nome)
Russia URSS attacca @Willy il Peyote
Germania NATO attacca @DistruttoreLegio
Fattore X: c'è la con possibilità di pescare dai rispettivi schieramenti di Paesi alleati NATO VS URSS


terreno:

 

Luoghi

Ponte Baader
Nord Ulrike
Sud Ulrike
Abbazia
Santuario
Autobahn Ovest
Raffineria
Castello
Meenhof
Castello
Complesso industriale
Vigneto
Fattoria
Area di servizio
Autobahn Est
Krafwerk

EDIT: modificata cartina aggiunti VH

 

Grande legio!
Spero di aver fatto tutto giusto, ti ho mandato ora i file.

Ho suddiviso i VH cercando di equilibrare posizioni e punteggi, mi spiace solo per la partenza random EST-OVEST.

Avendo giocato la mappa contro l'AI posso dire che risulta divertente e ostica, specie al centro, chi si assicura l'abbazia può controllare il centro abitato di Meenhof e buona parte dell'autostrada.
A Nord Est c'è il paese di Kraftwerk che con quelle siepi diventerà la Bastogne 2.0.
Ulrike è la parte di mappa che ho sviluppato meno, nelle mie partite non avvenivano scontri da quelle parti, ma qua è diverso, vedremo..
A Sud c'è da divertirsi, c'è un crocevia fondamentale per eventuali aggiramenti e quei boschi sono perfetti per le imboscate.

Tanta carne sul fuoco!

edit: ahahahah non avevo letto, hai scambiato casello con castello, che minchia ci fa un castello in mezzo a un autobahn ahahhahaha

 

mi da questo errore: e non mi fa andare avanti ... che versione del gioco hai? 9.1?

qualcuno può aiutarci?

 

l'ultima, mi pare sia 9.0 o 9.1, è quella scaricata dal sito ufficiale.
Non ho modificato i miei OOB o altri file.

 

io ho la

hai messo sicurezza base?

EDIT ho trovato questo:
http://forum.shrapnelgames.com/showthread.php?t=27144
ma parlano una lingua a me sconosciuta

 

don't worry, sono io che ho la 9.0

nemmeno sapevo che ci fosse la 9.1

 

Aggiorni?

 

file arrivati

 

io sono a lavoro, stacco alle 6, per me possiamo scatenare la terza guerra mondiale stanotte ihihihiih

 

in attesa di ordini dal capo di stato maggiore

 

Tzè!
Kuesti cani kapitalisti, con le loro gerarkie e istituzioni pensano d'intimorire la Grande Madre.
Tovarish, rendete glorioso questo giorno, annegate nel ketchup di merdonald's l'invasore germanski, vedremo se avranno ancora voglia di scodinzolare per il loro Padrone amerikano!

 

Mosca.
Giugno 1989.

La limousine di Stato si arrestò dolcemente davanti al Cremlino, mentre un funzionario si affrettava sulla scalinata per aprire la portiera dell'auto.
La mano si era appena posata sulla maniglia quando la portiera si aprì bruscamente. Terrorizzato, il funzionario tentò di biascicare delle scuse, ma non fece in tempo ad aprire bocca che già il Presidente del Consiglio dei Ministri stava salendo, o meglio saltando, i gradini che conducevano al più importante tra i palazzi del potere sovietico.
Nikolaj Ryzhkov era un uomo di poche parole, chi d'altronde non lo era nell'Unione Sovietica, e non ricambiò il saluto delle guardie quando varcò la soglia.
Le mani erano strette attorno ad una valigetta in pelle, un piccolo vezzo, e un attento osservatore avrebbe certo notato le nocche bianche, evidenza del nervosismo che attanagliava anche un uomo del suo rango.
Mentre veniva introdotto alla sala dell'incontro, tutta la sua attenzione era focalizzata sul discorso che avrebbe tenuto al Segretario Generale, Michail Gorbačëv. Ripassò mentalmente tutte le informazioni di cui era in possesso, confidando nell'esteso rapporto contenuto nella ventiquattrore.
Impegnato com'era a ricordare il giudizio dei generali sull'efficacia dei sistemi antiaerei installati nella DDR, non si accorse di Gorbačëv se non quando questi gli chiese motivo dell'evidente agitazione che affiorava sul suo volto.
"Compagno Nikolaj, dal tuo pallore direi che nell'atrio hai appena incrociato il compagno Lenin!" lo apostrofò il Segretario.
"Chiedo scusa compagno Michail, questioni urgenti attendono d'essere discusse e la loro natura non può che rendermi irrequieto" rispose Ryzhkov.
"Dunque il momento è giunto.." si lasciò sfuggire Gorbačëv, con un sospiro.

Tutto il mondo era ormai al corrente della crescente tensione tra Est ed Ovest. Ma mentre i comuni mortali, che fossero americani o europei o sovietici, confidavano si trattasse dell'ennesima dimostrazione di forza tra superpotenze, gli addetti ai lavori di entrambe gli schieramenti già si preparavano alle più buie prospettive.
Nei mesi precedenti, la sempre più cavalcante recessione che attanagliava l'URSS aveva indotto gli analisti occidentali a prospettare due possibili sviluppi nella situazione internazionale. I più sostenevano che il sogno marxista era ormai giunto alla fine e già celebravano il trionfo, inducendo molti a credere che la Cortina di Ferro dovesse crollare da un giorno all'altro. In pochi invece erano allarmati dalla situazione nell'Est, sapendo bene che i sovietici erano gente avvezza ai sacrifici più estremi pur di preservare la propria integrità e i propri valori.
Solo il tempo però avrebbe dato ragione a una delle due correnti di pensiero, sebbene entrambe le parti fossero convinte che l'affermare con veemenza le proprie idee potesse in qualche modo delinerare il corso degli eventi.

All'oscuro del pericolo incombente, le genti dell'Est e quelle dell'Ovest vivevano le loro esistenze come se il futuro potesse soltanto essere foriero di benessere da una parte e di uguaglianza sociale dall'altra.
Ma già nelle stanze del potere, politici, militari ed intelligence si riunivano per confabulare, sospettare, pianificare, ipotizzare quali e quante disgrazie andavano delineandosi all'orizzonte.
Come il Sole sorge e cala ogni giorno, anche le paure e le speranze degli uomini oscillavano sull'orlo dell'abisso.

 

Stasera si entra in scena!

(ora mi devo riprendere dal matrimonio di ieri e farmi fare le ultime coccole prima della battaglia)

 

ci sono alcune cose che il mondo non deve sapere

 

Germania Est, nei pressi di Meenhof.

Luglio 1984


-Attiva quel fottuto radar, Ivan!-

-Cosa credi stia facendo, idiota?-

-Se il Maggiore arriva e quei missili non sono pronti ci toccherà lucidare le latrine con lo sputo..quanto cazzo ti ci vuole ancora?-

-Se quei missili non saranno pronti all’istante le latrine saranno la tua ultima preoccupazione, soldato.-

La voce del Maggiore Igor Subotoj risuonò alle spalle del soldato, facendolo sobbalzare per lo spavento.

-I cowboys faranno piovere presto l’Apocalisse sulla DDR e si dà il caso sia compito nostro impedire che ciò avvenga.- affermò calmò Subotoj.

Un ronzio metallico si alzò nell’aria e sugli schermi delle apparecchiature apparvero codici e segnali. L’addetto radar indossò un paio di cuffie e si mise a fissare lo schermo, mentre il Maggiore accendeva una sigaretta.


Qualche migliaio di metri sopra il Maggiore Subotoj e i suoi missili, il Capitano Subotoj avrebbe volentieri acceso una sigaretta, magari in compagnia del fratello Igor.

Purtroppo nella cabina del Sukhoi SU-27 sul quale stava volando, era vietato fumare.

Il sistema radar non aveva ancora rilevato segnali da terra, i SAM americani erano ancora fuori dalla sua portata ma a velocità prossima a Mach 1 non ci sarebbe voluto molto prima che iniziassero i problemi.

Tirò a sé la cloche e il velivolo s’impennò, inchiodandolo al sedile, mentre il suo gregario lo seguiva a pochi metri, in una danza dalle geometrie mortali.


-Spegni quella radio prima che te la faccia saltare!-

-Ma come? Finalmente possiamo ascoltare un po’ di rock&roll e tu vorresti far esplodere la mia radio preferita? Senti qua, i Depeche Mode! Mio cugino Ivan mi ha fatto arrivare una loro cassetta lo scorso mese. Roba così non ne fanno dalle nostre parti, sai?!-

-Non mi interessa, ho bisogno di silenzio per guidare! Non ho idea di dove siamo.-

-Dobbiamo raggiungere quel gruppo di case sulla sinistra, sperando nel frattempo che ancora leggano la Pravda da quelle parti..-

La UAZ sfrecciava sulla strada sterrata sollevando una nube di polvere davanti alla colonna di BTR 80 che la seguiva. Più indietro un albero crollò quando un carro T-72 lo investì a tutta velocità.

 

Germania turno 1

gli uomini al fronte sono eccitati e non vedono l'ora di vedere il nemico per dimostrare la loro forza ... ma al momento a parte un elicottero "fortunato" non succede niente ...


ecco i punti artiglieria:


Edit: so che non passerò alla storia ma questo è:

 

URSS - Turno 2

-Raffiche a ore 10, manovro a destra, fatemi spazio!- disse il pilota del Mi-26 nell'interfono.
Con un baccano d'inferno i proiettili colpirono la carlinga dell'elicottero, costringendo i passeggeri a tenere la testa tra le gambe, tra preghiere e urla euforiche.
-Sono da 30 mm- dichiarò calmo un veterano degli Spetsnaz, il volto nascosto dal passamontagna.
-Dobbiamo portare a terra gli uomini, ora!- urlò il copilota, sovrastando il ritmico battere del rotore.
-SAM a ore 9, dalla raffineria! Presto, manovra evasiva!-
Il missile si sollevò da terra in una nube di fumo, staccatosi dal modulo Roland virò bruscamente in direzione dell'elicottero da trasporto sovietico. Subito ne seguì un secondo e per un istante il pilota del Mi credette fosse giunta la sua ora. Poi, scartando violentemente, riuscì a evitare entrambe i missili, portandosi verso l'area di sbarco designata.
-Trasmetti le coordinate di quella batteria SAM all'aviazione. I nostri Sukhoi se ne occuperanno volentieri.-
-Sarà fatto, signore!-

Il sergente Debnejev odiava i fumogeni. Nonostante in anni di addestramento ne avesse respirati a sufficienza da rimetterci quasi un polmone, non era ancora riuscito a farseli piacere.
Tossendo e sputando prese a correre verso l'edificio che aveva di fronte, una palazzina di 3 piani alla periferia di Meenhof. Lungo il tragitto sollevò di peso uno dei suoi uomini che aveva rovesciato una delle casse di munizioni per la 12.7.
-Preferisco un uomo in più che un nastro in meno, idiota!-
Nella coltre sollevato dai fumogeni che schermavano le landing zone, correvano, si scontravano, imprecavano e urlavano gli uomini della forza d'assalto, che avevano il compito di assicurare il perimetro dell'abitato di Meenhof, in previsione dell'avanzata delle compagnie corazzate che già si sentivano sferragliare alle loro spalle.
Arrivato sul tetto della palazzina, il sergente Debnejev posizionò la sua squadra e si mise ad osservare la situazione dall'alto.
-L'abbazia..il piano prevedeva di conquistare sia il paese di Meenhof che l'abbazia. Perchè non vedo nessuno lassù? Probabilmente l'antiaerea non ha lasciato passare i nostri elicotteri. Vorrà dire che ci arriveremo a piedi..Lev, chiama alla radio i nostri ricognitori!-

Alle porte della cittadina di Kraftwerk la colonna di mezzi si era fermata.
L'affollamento di uomini e macchine rallentava le operazioni, esponendo il contingente sulla strada, dove artiglieria e aviazione Nato potevano ridurli a carne da macello da un momento all'altro.
Il Maggiore Tojkov prese la radio, si fece passare su tutti i canali del gruppo d'armata Nord e con il suo caratteristico timbro secco di voce tuonò al microfono: -Se non muovete quel culo da georgiani che vi ritrovate, vengo personalmente ad ammazzarvi uno per uno prima che ci pensino quei cani capitalisti con le loro bombe intelligenti!-
La colonna riprese la marcia immediatamente, rendendo ancora più confusa una situazione già caotica.

 

Turno 2 di 30 Germania
la radio si attiva dal Comando
il Colonnello DistruttoreLegio con voce forte e fiera
" Signori rapporto"

Tedeschi Capitano Baumann
"Sprechen Sie Deutsch ?"
"emmm no"

Usa Capitano Hastings
"DO YOU SPEAK ENGLISH?"
"emmm no"

Italiani Sorgente D'angelo
" we colonnello come sta a casa tutto bene? ha portato le salcicce?"
" Certo sorgente ma dopo aver fatto la festa ai Russi"
"ricevuto colonnello"

Francesi Tenente Abrial
"vous parlez français ?"
"emmm no"

il Colonnello DistruttoreLegio con voce meno forte e meno fiera verso il comando centrale
" Generale @huirttps abbiamo un problema"