La Paradox ha annunciato un nuovo DLC per Europa Universalis IV: I Cosacchi. Qui il link con la notizia: https://www.paradoxplaza.com/news/The-Cossacks-Are-Coming/ Il nuovo DLC, sostanzialmente, aggiungerà i Cosacchi come nazione giocabile e renderà più approfondita la gestione della politica interna della nazione. Dovrebbe uscire presso i rivenditori autorizzati verso la fine del 2015, quindi per le festività natalizie. Qui il trailer del nuovo DLC: Tratto dall'articolo (una mia libera traduzione): - Nuove opzioni diplomatiche: Fate sapere al mondo cosa ne pensate dei vostri vicini impostando un atteggiamento pubblico verso le potenze straniere. - Parla del mondo che vorresti: Designa le province confinanti come “luoghi d'interesse”, cementa la fiducia con le altre nazioni e adesca nuovi alleati con la promessa di terre in cambio del loro sostegno. - Tengrismo: il Tengrismo è ora una fede sincretica, che permette di tollerare una religione secondaria come se fosse la religione di Stato. - Orde e razzie: Le nazioni dei nomadi devono ora prestare attenzione alle Orde e alle loro tribù – un'unità che può essere mantenuta solo tramite i saccheggi occasionali - Cambiamenti culturali migliorati: Adesso puoi ripristinare la precedente cultura di una provincia convertita, o convertire una provincia che possiede una cultura al di fuori del tuo gruppo. - Rapporti con i nativi: Imposta la tua politica nei riguardi degli incontri tra coloni e nativi. Ti concentrerai su una rapida sottomissione, su una crescita pacifica o sui vantaggi commerciali? - Spionaggio migliorato: Le nuove missioni delle spie ti consentono di studiare la tecnologia delle nazioni più avanzate e spingere i vassalli dei tuoi rivali verso la totale indipendenza.
In realtà se ho capito bene i Cosacchi non saranno una nuova nazione ma una una delle possibili "fazioni" della politica interna per certe nazioni. Infatti con questo DLC verranno introdotti gli "Stati" (Estate) ovvero Nobiltà, Clero e Borghesia. Oltre a questi 3, alcune nazioni avranno ulteriori Stati: ad esempio Governi con tech "Eastern/Orientale" che controllano le Steppe avranno anche i Cosacchi come Stato, mentre le nazioni musulmane avranno i Dhimmi. Se ne era parlato in questo Dev Diary: https://forum.paradoxplaza.com/forum/index.php?threads/eu4-dev-diary-october-1st-2015.884554/
Sembra il sistema delle fazioni in Cina, introdotto con Divine Wind per il "vecchio" EU3, ma esteso a adattato a tutte le monarchie europee. Mi chiedo se questo sistema sarà valido solo per le monarchie, o se anche le repubbliche saranno coinvolte in questa lotta per il potere e i privilegi. Sarebbe interessante anche convocare un'Assemblea degli Stati Generali, come quelle che avvenivano in Francia fino allo scoppio della Rivoluzione. Si potrebbero aggiungere delle fazioni "speciali" anche per altre nazioni: oltre ai Cosacchi e ai Dhimmi, ci sarebbero i Giannizzeri per l'Impero Ottomano e i Samurai per il Giappone (non si occupavano solo di combattere, ma anche di amministrare le terre).
Se volessero fare le cose per bene nelle Repubbliche la Nobiltà non dovrebbe essere sostituita dal Popolo, trasformando il trittico in Clero, Borghesia, Popolo. Comunque l'idea non è male, se ben gestita introduce un pò di Vic in EU.
In realtà il sistema delle fazioni in Cina in EU4 (e anche EU3 se ben ricordo) è basato sull'avere solo una fazione dominante. La stessa cosa credo sia per le Repubbliche Mercantili (a partire da qualche patch o DLC) che hanno Aristocrats, Traders, Guilds (non sono sicuro al 100% non avendoci giocato ultimamente con queste modifiche). Invece se ho capito bene, gli Stati sono sempre "attivi" e danno bonus o malus in base alla loro influenza e lealtà al governo (e proporzionalmente ad essi invece che essere bonus fissi). E' anche possibile assegnare province a questi Stati (aumentandone quindi influenza e lealtà).
Mi piace questa nuova linea paradox. Con Commonwealth tende tutti i DLC stanno cambiando il modo di concepire il gioco, più che il gioco stesso.
Io ho fatto un po' di partite e sinceramente mi aspettavo che questa espansione influisse di più sul gioco,però sono abbastanza soddif Sfattk anche se avrei preferito prenderla scontata;gli estates avrebbero potuto essere molto più incisivi mentre per la maggior parte delle mie partite mi è bastato assegnare una provincia conquistata all'estate di turno (anche se alcune nazioni hanno degli estates veramente interessanti, vedi dhimmi e naturalmente i cosacchi),le meccaniche delle orde mi hanno sorpreso in quanto hanno reso giocabili e divertenti un'ampia parte delle nazioni che prima non consideravo affatto (ciò non toglie che almeno per me il primo obbiettivo dell'orda è smettere di essere un orda) per quanto riguarda la possibilità di selezionare places of interest mi ha deluso moltissimo visto che non ne trovo il senso( ma forse sono solo io) e il sistema di trust/favor mi sembra sia un po' una boiata
il sistema di places of interest e trust/favor in realtà serve ad esplicitare la diplomazia dell'IA (al giocatore serve a poco) che prima era nascosta: nel caso dei places of interest, ora si capisce il modificatore all'opinione "wants your provinces", mentre nel caso di trust ora si capisce quel modificatore di trust che prima era alquanto "misterioso". Fino a questa espansione capitava che, in maniera apparentemente random, un tuo alleato rompesse l'alleanza (magari gli avevi fregato in una guerra una sua provincia di interessa ma tu non potevi saperlo). Ho anche notato che, mentre prima l'IA alleata finiva spesso per conquistare una provincia che ti interessava, ora questo non accade più.
Ora che mi ci hai fatto andare sopra effettivamente la gestione delle alleanze é più chiara ,anche se mi è capitato più volte che un mio secolare alleato dall'oggi al domani scoprisse di volere tutte le mie provincie.....il fatto è che quando era stato annunciato il dlc avevo capito male e pensavo che sarebbero state implementate più opzioni diplomatiche basate proprio sui place of interest, quindi è questo che mi ha deluso perchè pensavo che lo usassero per ampliare le possibilità, non tanto per migliorare le vecchie meccaniche