A me francamente pare insensato paragonare il Ventennio alla destra estrema di oggi, in cui di vicinanze e sentire comuni con l'Islam ce ne vedo ben pochi. Ciao Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
No, a mio parere si tratta di una simpatia proprio per i principi islamici a prescindere da considerazioni pur presenti come l'ostilità a paesi come USA e UK, un po' meno la Francia.
le soluzioni ci sono e non richiedono nè guerre nè regimi totalitari e repressivi. Basterebbero due azioni semplici : a) che le nazioni occidentali accettassero di discutere - senza ipocrisia e mettendo da parte per una volta gli interessi economici - su chi ha finanziato, sostenuto, fatto crescere in tutto il mondo - islamico e non - la cultura integralista wahabita/salafita ed ha fatto si che le idee di jihad (spirituale e reale) e martirio tornassero di gran moda tra i musulmani; e che a quel punto le sanzioni (o "cordone sanitario") venissero applicate, seriamente, senza se e senza ma, a quei regimi che da decenni spingono in quella direzione. O che se proprio volessero organizzare nuove "primavere arabe" lo facessero in quei paesi. b) che gli USA smettessero di combattere con sacro, inutile, furore, le dittature laiche dei paesi del terzo mondo per instaurare al loro posto non la democrazia (concetto "inesportabile", alla faccia dei genii dei think tanks della Ivy League) ma la "terra di nessuno", e decenni di guerre civili, genocidi e massacri, che hanno avuto l'unico grande risultato di cresciere una moltitudine di milioni di giovani pieni di odio verso l'occidente, ma perfettamente capaci di usare qualsiasi arma, con totale sprezzo della morte : Somalia, Iraq, Afghanistan, Siria, Nigeria, Libia ... e l'elenco potrebbe allungarsi, con POTUS della risma di quelli degli anni '90-2000.
guarda che gli smatphone li hanno e li usano, ma non certo come noi ci aspetteremmo. Al di là delle tue facili battute - che sembrano riscuotere molta simpatia - non è portando, con la macchina del tempo, la nostra tecnologia nel medioevo della Sacra Inquisizione e della caccia alle streghe che muteresti la cultura soggiogata alla religione di quei tempi bui. Per liberarcene siamo dovuti passare attraverso guerre di religione, riforme e controriforme, rivoluzioni e, soprattutto, attraverso la separazione di stato e chiesa e la liberazione dell'uomo da una moltitudine di pregiudizi assurdi Gli islamici intregralisti, per i quali l'unica legge - anche civile - è quella del Corano (qualcuno lo ha mai letto ? E' il libro di un folle, semianalfabeta e dislessico / disgrafico), e per i quali la donna è un essere subumano, l'istruzione (a parte quella religiosa) assolutamente inutile e dannosa e la scienza un sostantivo sconosciuto, vivono ancora in quel maledetto medioevo, ma purtroppo non lo fanno più nel loro mondo : sono in mezzo a noi, a milioni, e, in buona parte, non vogliono accettarlo e lo odiano (anche se lo usano), grazie anche ad una propaganda religiosa estremista che tolleriamo, in nome delle nostre sacre libertà.
Almeno Veronesi può avere la scusante dell'età, ma Strada cosa può addurre come scusa a parte il paraocchi ideologico? http://www.ilgiornale.it/news/crona...ltato-minoranza-che-vuole-patria-1194446.html http://www.ilgiornale.it/news/polit...ostre-guerre-ci-presentano-conto-1194442.html
Mi sono imbattuto in questo post che sento di condividere, fatta eccezione che l'f-35 è un bidone. Bene, adesso spero di non sentire più stronzate pacifiste come tagli alla difesa, annullare l'ordine di l'f35 ecc ecc Davanti a questi attentati l'Europa (perché è la Francia, addirittura Parigi, ad essere colpita quindi lo è l’intera Europa) potrà rispondere con qualche bombardamento forse, qualche attacco mirato contro personaggi di spicco dell'Isis, non abbiamo la capacità militare ne l'organizzazione ne i fondi per rispondere militarmente a questa aggressione. Rendiamoci conto che il mondo non è rosa e fiori e che avere un esercito come si deve, con i fondi adeguati, è l'unico deterrente (seppur minimo) contro queste tragedie, anche se ovviamente non eliminano il rischio. Avere le armi non significa usarle, avere una forza armata, un servizio segreto ed investire in tecnologia militare non significa essere fascisti. Significa solo prendere atto della realtà del mondo che sempre ha avuto le sue brutalità ed avere la capacità di rispondere a modo a questi attacchi. Li vogliamo chiamare terroristi? Non è proprio la verità, questi sono soldati di una forza straniera "in borghese" che hanno risposto al bombardamento Francese di una raffineria di petrolio appartenente allo stato islamico avvenuto due giorni fa. (difesaonline.it) E' un moderno contrattacco di guerra quello che è successo più che un attentato... perchè questi non sono terroristi nascosti nelle grotte..Questo è uno stato, che ha un sistema pensionistico, infrastrutture, un esercito, un fronte di guerra trovabile sulla cartina.. Che possiamo attaccare, che possiamo sconfiggere militarmente, anche se gli attentati non cesserebbero. Ma l'alternativa quale è? Non fare niente? Porgere l'altra guancia? L’alternativa è rispondere a tono seppur a molti possa apparire poco civile. Non possiamo trattare con chi organizza decapitazioni in piazza, distrugge i siti storici vecchi di millenni, brucia libri scientifici, uccide chiunque non sia della propria religione. Spazzare via uno stato integralista, fascista e fanatico come lo stato islamico è una necessità, come era necessario spazzare via la Germania nazista. Ma l’Europa non ha un esercito autonomo, non ha fondi, non ha armate moderne, non ha esperienza vera di guerra, non ha volontà “guerriera” e non ricorda la sua storia. Per tutto ciò che riguarda la sicurezza ci appoggiamo agli Stati Uniti che sono coloro che con l'aiuto (seppur irrilevante se guardiamo i numeri) della Gran Bretagna, hanno diretta responsabilità per tutto ciò che oggi non va nel medio oriente. (Colpa comunque anche nostra, non tanto per le missioni "di pace" post conflitto, ma per non aver impedito il conflitto.) E diamo sanzioni internazionali contro la Russia che agisce nel suo portille di casa in Ucraina e fa la guerra a l’unico nemico che l’Europa ha:l’isis! A me Putin non piace, non è un certo una persona democratica e in generale è veramente uno dei più grandi farabutti di questi tempi. Ma ha i nostri stessi interessi… La Russia attacca l’isis, per fermare l’immigrazione che diminuirebbe drasticamente se la guerra finisse, per sconfiggere i fondamentalisti dove sono radunati perché per una volta il luogo del “terrorismo” è ben visibile, per difendere pubblicamente senza nasconderlo i suoi interessi economici e politici, e per dimostrare al mondo che il metodo degli U.S.A non è l’unico e non funziona. E gli U.S.A? dove è la loro potenza militare? E’ un anno che fanno finta di bombardare l’isis senza risultati! E siamo noi a subire l’immigrazione derivante dal conflitto. Dobbiamo svegliarci, dobbiamo ricominciare a pensare alla nostra sicurezza, avendo un esercito europeo unico, efficiente e moderno. Siamo noi Europei che abbiamo bisogno di una nostra politica estera indipendente dagli stati uniti che possa in futuro evitare o non partecipare al disastro che è stato fatto (con il nostro muto consenso) in medio oriente. I nostri eserciti (di tutta Europa) non saprebbero neanche come arrivarci in siria-iraq, non saprebbero combattervi efficientemente se non poche divisioni e battaglioni addestrati, non avremmo i rifornimenti, non avremmo i missili, non avremmo le munizioni, non avremmo lo stomaco di vedere i morti al notiziario, non avremmo un comando unico europeo, non avremmo la tecnologia adatta, e non avremmo i fondi, non avremmo modo di rimpiazzare le perdite… ecc ecc L’Europa ha plasmato il mondo (seppur per gran parte con il sangue barbaricamente, ma non sempre) per 400 anni.. Adesso non possiamo neanche permetterci di rispondere a tono all’ I.S.I.S. A questo ci hanno portato le politiche guerrafondaie di Bush, e in generale il capitalismo americano, stessa colpa la tiene il pacifismo moderno… Ma nel mezzo c’è la realtà! E la realtà è che il mondo è solo meno pericoloso rispetto ai tempi dei nostri nonni che hanno fatto la seconda guerra mondiale. Ma non è ancora un giardino di hippi pacifisti. Io non voglio guerre ma voglio essere in grado di difendermi senza chiedere aiuto a coloro che questi conflitti li hanno provocati. Ora come ora possiamo solo incassare i cazzotti ma non possiamo rispondere.. Almeno non abbastanza come un Europa degna di questo nome dovrebbe fare, senza chiedere aiuto a un farabutto come Putin o alla falsa “polizia” del mondo cioè gli U.S.A. di farlo al nostro posto. Peace and love ragazzi. Ps hanno usato esplosivi reperibili da qualsiasi trafficante internazionale e ak 47... con 30mila euro si compra questa roba. Ne potrebbero fare uno al giorno.. se ciò accadesse voglio vedere cosa succederebbe alla nostra democrazia. Meglio non pensarci... O forse è meglio di si.
Fascisti? E perché allora non comunisti? Applicare categorie politiche al fenomeno islamista è veramente miope e fuorviante
scusa, ma non ho capito praticamente nulla di questo tuo post molto bizzarro, sconclusionato e contraddittorio. ??? Troppa guerra o troppa pace ??? Tertium non datur ... o forse il capitalismo ... boh ... E in primis non ho capito cosa c'entri la polemica sugli F-35 (e a quale post ti riferica, visto che manco c'è un link) e sui tagli alla difesa con gli attentati fatti da fanatici islamici, che, con grandissima probabilità erano francesi (o comunque europei) e venivano dalla Francia / Europa (anche se magari addestrati nelle guerre del M.O. come Foreign Fighters) Vuoi spazzare via lo "Stato Fantoccio" dell'ISIS ? Pensi sia sufficiente ? Come ho già scritto in un post precedente, si ripresenteranno con più odio ed una sigla diversa, da un'altra parte e continueranno a colpire il cuore del mondo occidentale. "Al-Qaeda" è diventata "Al-Nusra" e lo stesso fantomatico ISIS ne è una emanazione. Ma i suoi combattenti più feroci vengono dai paesi europei, dai balcani, dalla cecenia russa, dai paesi del maghreb e dalla penisola saudita. Una multinazionale del terrore e dell'integralismo islamico. Per riconquistare le aree occupate da coloro che si nascondono dietro l'etichetta ISIS, in Siria, Iraq (ma anche Libia), basterebbe smettere di appoggiarli logisticamente e finanziariamente (vero Erdogan , membro NATO ?; vero emiri che amate lo shopping nelle vie della moda di Londra, Parigi e Milano ?). Non è un problema militare, penso che dopo i fallimenti americani degli ultimi 30 anni dovrebbe essere chiaro. Hanno invaso l'Afghanistan perchè il nemico si chiamava "talebani" / "al-quaeda" e oggi, a 15 anni di stanza non è cambiato nulla. Hanno invaso l'Iraq (e nessuno ha capito perchè) ed oggi quel paese è un marasma nella guerra civile, da un decennio. Hanno appoggiato una guerra civile in Siria ed in Libia e sono nati dei fantocci che si sono dati nuove sigle : Al-Nusra, ISIS, "comitati islamici per la liberazione del mondo intero" ... Ripeto : non è un problema militare nè di spese per la difesa (l'occidente spende cifre folli, per armamenti assolutamente inutili, in guerre asimmetriche). Nessuna superpotenza è riuscita a distruggere movimenti di guerriglia e terrorismo con soli strumenti militari tradizionali. Nemmeno con i B-52. Il "nemico" è in casa (la "nostra"), odia il mondo e la cultura che lo circonda e vorrebbe imporre una legge religiosa/civile totalmente diversa ed assolutamente incompatibile con la storia e le istituzioni occidentali. Serve l'esercito ? Militarizziamo il mondo ? O serve capire chi fomenta e finanzia questo odio. La religione estremista alimenta l'odio, e l'odio crea la cultura folle della jihad e del martirio. Cosa c'entrano le (scarse ???) spese militari europee in questo contesto ? Gli USA e gli stati europei "fantocci" della NATO, che li affiancano supinamente e acriticamente, hanno provato a bombardare tutto il Medio Oriente (ed oltre), negli ultime 30 anni, dimenticandosi (guarda caso) proprio dei paesi che finanziano ed alimentano l'integralismo salafita e che hanno invece ottenuto, invocando di volta in volta i pretesti più assurdi, la distruzione dei fragili regimi dittatoriali - ma laici e tolleranti - che avevano mantenuto la regione araba in uno stato di "convivenza" con il resto del mondo per mezzo secolo.
Secondo te perché stanno agendo cosí? Inizialmente pensavo solo per motivi affaristici - economici (petrolio, vendita di armi), adesso sta crescendo il dubbio che abbiano anche l'obiettivo di disgregare l'Unione europea che comunque é economicamente un rivale strategico degli USA (e l'euro é la prima valuta a insidiare il primato del dollaro dal dopoguerra in poi). Rovesciandoci milioni di profughi addosso possono facilmente metterci gli unì contro gli altri come si sta vedendo.
Da notare che ci sarebbe stato un attacco kamikazzo anche a Beirut con un discreto numero di morti ma non frega una cazzo a nessuno dei media. Della serie ci sono morti più morti e morti un po' meno...
E' una questione molto complessa e non penso, ovviamente, di avere una risposta, ma solo alcune idee personali. Per tutto il periodo della guerra fredda agli americani della "democrazia" non importava assolutamente nulla, tant'è che hanno appoggiato i regimi dittatoriali più beceri (e ordinato/gestito un bel pò di golpe e guerre/guerriglie, dal Sud America, all'Africa e all'Asia) purchè chi comandava fosse schierato dalla parte giusta. Nel Medio Oriente, i paesi islamici laicizzati erano quasi tutti nella sfera sovietica (dall'Egitto di Nasser/Sadat alla Siria del padre di Assad), all'Iraq, o comunque c'erano nazioni apertamente anti-americane (l'Iran di Khomeini). In questa situazione, le monarchie feudali del Golfo avevano un doppio ruolo fondamentale : a) assicuravano il flusso fondamentale di petrolio, che allora in Occidente scarseggiava (non c'erano ancora i pozzi del Mare del Nord, la Russia non esportava il proprio in occidente, e tanto meno esisteva tutto quello che è stato scoperto e trivellato successivamente, fino all'uso recente dello scisto) b) facevano da contraltare strategico ai paesi arabi laici e filosovietici, assicurando il controllo del Mare Arabico, di parte dell'Oceano Indiano e delle rotte tra l'Europa, il Medio Oriente e il Giappone. Bin Laden era saudita ed i mujaedddin in Afghanistan (poi talebani, poi Al-Qaeda) furono "inventati" dalla CIA, per rompere le uova nel paniere sovietico, mettendo a subbuglio non solo l'Afghanistan ma potenzialmente tutte le repubbliche islamiche dell'Asia Centrale russa (motivo reale dell'invasione sovietica del 1979). In quel periodo, penso che a Washington non fregasse proprio nulla a nessuno che le monarchie del golfo, gli emiri e sceicchi (e lo stesso Bin Laden) avessero incominciato ad abbracciare le tesi più estremiste, salafite / wahabite, e incominciassero a comportarsi in modo schizofrenico, accumulando immense fortune in petrodollari e, contestualmente, odiando (almeno formalmente) i valori occidentali, fantasticando un ritorno al puro mondo della sharia coranica e, per questo, finanziando madrase e predicatori estremisti in giro per il mondo. E non penso nemmeno che i locali regnanti fossero stati colpiti da una improvvisa illuminazione religiosa : scelsero volutamente la variante estremista dell'Islam perchè, semplicemente, era un modo comodo ed efficace per il mantenimento del potere (e delle nuove immense ricchezze) nella mani di pochissime famiglie di sceicchi, con l'avvallo dei mullah (un trucco vecchio di secoli, ed usato anche in Europa, nel Medioevo). C'era poi, appunto, il problema dei petrodollari : la concentrazione di queste nuove immense ricchezze nelle mani di quelle pochissime famiglie rendeva molto, molto più facile il rientro di quei capitali, sotto forma di investimenti, negli USA stessi. Motivo in più per sostenere, qualsiasi cosa facessero e pensassero, i Saud e i vari emiri del Qatar e degli altri sceiccati. In sostanza, gli americani compravano petrolio a buon mercato pagandolo con cartaccia stampata ad hoc (il "gold standard" era morto da tempo), che rientrava velocemente in casa, finanziando lo sviluppo economico nordamericano (ed in parte ovviamente anche europeo e giapponese) ed limitando l'inflazione mondiale. Poi, dopo il crollo del "Muro" e la fine della Guerra Fredda, la strategia complessiva americana è andata a rotoli. Washington non è più riuscita ad identificare chiaramente le nuove e reali minacce per il mondo occidentale ed ha preferito : da un lato mantenere lo status quo con alleati presunti "affidabili" (allevandosi una serpe in seno) e dall'altro dare il via alla stagione delle rivoluzioni e delle guerre, con pretesti ridicoli, contro quegli stati arabi laici che avevano avuto l'ardire di schierarsi dalla parte sbagliata, senza considerare che era un tentativo di "esportazione di democrazia" in paesi che avevano un livello relativo di tolleranza civile e religiosa interno (e di cultura della popolazione) nettamente superiore ai paesi feudali della penisola arabica (dove ancora oggi la gente viene frustata nelle pubbliche piazze per un nonnulla e vengono tagliate mani e teste in allegria, alla faccia dei diritti umani). L'11 settembre ha reso tutto più complesso ed intricato. E in Europa, nel dubbio, inglobarsi progressivamente tutti i paesi ex-Patto di Varsavia ed arrivare ai confini russi, tanto per non farsi mancare nulla. Oggi la situazione è quella che è : le petro-monarchie del Golfo finanziano investimenti in Occidente e contestualmente chi lo vorrebbe distruggere; il medio oriente e l'africa sono giganteschi campi di infinita battaglia, dai quali milioni di persone fuggono : ma tra queste, molte sono cariche d'odio e indottrinate alla variante estremista medioevale dell'Islam. Per quegli sceicchi, che costruiscono città da favola nel deserto ma pretendono un assoggettamento totale alle regole della sharia coranica, i regimi "semi-laici" di Assad o di Mubarak / Al-Sissi sono un pugno in un occhio ed una potenziale minaccia per l'equilibrio e la loro stabilità sociale interna. Ecco il motivo di tanto impegno per eliminarli, a tutti i costi e con tutti i mezzi. Quanto all'Europa, non dimentichiamo che negli anni '90 le scuole islamiche salafite / wahabite hanno avuto una grande diffusione (con atroci conseguenze) nei Balcani e nel Caucaso, da dove oggi provengono i leader più istruiti e più malvagi dell'ISIS (i russi sui ceceni ne sanno parecchio; forse i terribili attentati a Mosca di qualche anno fa la gente li ha scordati : nessuno ha mai scritto "Je suis Dubrovka" !). E che il degrado delle banlieu francesi dove vivono quasi 10 milioni di musulmani (un sesto della popolazione francese) ha condotto le seconde/terze generazioni, con un percorso inverso, prima al disagio sociale, poi all'odio per il sistema, ed infine ad una giustificazione di quest'ultimo in chiave religiosa, abbracciando la "verità" che veniva loro dispensata (insieme agli aiuti) nelle moschee. In tutto questo la rivalità dollaro-euro non penso abbia molto a che vedere : gli ambienti finanziari americani hanno ben altri strumenti per "distruggere" l'Euro ed in parte si son visti all'opera nel 2011-2012. Oltre al ruolo ambivalente della Gran Bretagna, che è una "quinta colonna" in Europa ed il 51° stato dell'Unione.
Ma difatti , senza un cambio deciso nella coscienza della societá civile, questa é una "guerra" persa da una classe "dirigente" incapace nel migliore dei casi o collusa e stupida nei peggiori scenari (vedasi Mafia Capitale e tutti i soldi che girano sul tema dell'immigrazione). Mettiamoci anche la presunta schizofrenia tedesca nel guidare le politiche europee di gestione dei flussi migratori : prima si chiude, poi si riapre, ora si chiude di nuovo. Mentre ognuno va per conto suo tra chi chiude frontiere, chi costruisce muri e chi accoglie a braccia aperte. Ma anche sul tema immigrazione ci sarebbe da discutere : se é vero che i foreign fighters potrebbero essersi infiltrati tra gli immigrati, é anche vero che gli attentatori di Parigi erano nati e cresciuti in Europa. Come hai ben detto, il nemico é giá in casa. Pertanto che si fa? Una riedizione della cacciata dei moriscos? Qualche pogrom? Milizie popolari di estremisti che danno la caccia agli abbronzati? Oppure un Grande Fratello governativo che ficca il naso nella vita di tutti per rintracciare i jihadisti prima che operino? O magari la cosa piú semplice ed "indolore".. continuare cosí (attentato piú, morto ammazzato meno) fino all'integrazione dei popoli indigeni europei, sempre piú anziani, alla "cultura" dei giovani e prolifici "ospitati" . Si dice che ci pagheranno anche la pensione .. e comunque suona anche bene, Repubblica Islamica d'Italia
Io ovviamente non ho idea di cosa succederà ma penso che la non integrazione e l'odio inter-etnico / inter-religioso può portare solo a conflitti, convenzionali, non convenzionali o civili che siano : guardate cosa succede tra Israele e Palestina, da 70 anni. Quindi : O noi riusciamo a combattere (culturalmente e con "altri mezzi", all'origine) il fondamentalismo e ad integrarli, almeno nella stragrande maggioranza ed almeno limitandone le pulsioni distruttrici e le differenze inaccettabili a livello di concezione civile/religiosa (per loro oggi è la stessa cosa). Ma per far questo dovremmo cambiare qualcosa nella nostra cultura eccessivamente permissiva, "buonista", e limitare la nostra immensa capacità di auto-flagellarci con assurdi sensi di colpa : cioè loro diventare un pò meno islamici e noi forse un pò meno cattolici. Penso che sia totalmente irragionevole che su questioni anche banali la maggioranza "indigena" debba piegarsi ad usi e costumi - o volontà - di minoranze immigrate, solo per evitare di essere definiti "razzisti" (che poi in questo caso il razzismo non c'entra nulla, ma è un sostantivo che mette fine ad ogni tentativo di discussione, sempre). O loro ci assimilano : mi sembra ancora uno scenario piuttosto lontano, nonostante le terribili tendenze demografiche, a meno che il flusso migratorio non assuma veramente dimensioni bibliche : ma in quel caso la guerra, interna ed esterna, sarebbe inevitabile. O, molto più probabilmente ci dovremo abituare, per decenni, alla situazione di conflitto permanente, strisciante, non convenzionale : esattamente come avviene tra ebrei e musulmani in Palestina (E lì di soluzioni, che non siano muri ed emarginazione forzata, non se ne vedono) e quindi anche ad una limitazione delle nostre libertà individuali ed a forme di controllo sempre più oppressive.
La cultura può limare quanto vuole, ma siamo nelle mani di una classe politica che riesce a far imbufalire anche delle pecore lobotomizzate. Per me questi una volta inclusi e inquadrati nel sistema potrebbero diventare pure più violenti.
Intendiamoci, io non ho detto che non ci sono azioni da compiere. Ho detto e ribadisco che di soluzioni RAPIDE ed INDOLORI per eliminare questo tipo di attentanti, allo stato attuale, non ce ne sono. Soluzioni come il "mandiamo via i musulmani" oppure "controlliamoli tutti" (alla Gasparri) non sono applicabili, per ovvi motivi, a meno di non instaurare uno stato di polizia. Poi basta essere consapevoli delle scelte che si fanno, si vive pure in uno stato di polizia, un po' meno bene ma amen, se la situazione lo richiederà a mali estremi estremi rimedi. Mi sembra onestamente prematuro. Le cellule non sono composte da sauditi che arrivano qui da noi, ma spesso e volentieri da persone che sono "europee" da qualche generazione. Se si fanno esplodere per far saltare il NOSTRO sistema di vita il problema è ben più profondo e va al di là dell'Islam a mio modestissimo parere. E' un problema di integrazione mai avvenuta, presente solo di facciata e ben rappresentata dalle Banlieue francesi: "uguaglianza, fratellanza e legalità" ma tu stattene nel ghetto e non scassare i marroni con la pretesa di avere un futuro dignitoso... Non è un discorso buonista, personalmente non mi frega molto dell'integrazione ma è un dato di fatto che se crei dei ghetti prima o poi i problemi vengono a galla, spesso in modo esplosivo... E' come lasciar crescere 1.000 Scampia e poi lamentarsi che c'è tanta camorra. Ci vorrà qualche generazione per far si che le si vedano gli effetti di azioni prese adesso... Sul discorso politica estera posso pure condividere, ma anche qui che tutti i Paese europei + Russia, Cina, USA ed altri d'improvviso per 200 morti a Parigi mettano da parte le differenze e applichino una politica comune non mi sembra una soluzione "semplice" ma più "utopica". Peraltro alcuni Paesi, detto per inciso, non sembrano manco averla una politica estera definita, UE e USA (di Obama) in primis... Ciao.