Cosa ne pensate di questo nuovo capitolo dell'economia bancaria? Onestamente non ci capisco molto e quindi taglio corto dicendo che i "truffati" se la sono andata a cercare, ma vorrei capire meglio.
In questo caso la gente, o almeno così dicono, si fidava delle persone (obbligate dalla banca a vendere tot per raggiungere il bdget) che proponevano l'investimento promettendo rendimenti a due cifre, perchè comprare obbligazioni del genere è come scommettere in borsa, specialmente le tipo tier 1. Però io do la colpa a queste persone che, nonostante tutto, continuano a firmare senza leggere... Come se quando vado a scommettere sullo scudetto del Sassuolo voglio indietro i miei soldi perchè l'anno prossimo giocherà in B. Ed è pure gente che investiva TUTTO quello che aveva, ma cazzo investi se con quei soldi ci devi campare ? Ma sei scemo, non sei ignorante!
Eh..il fatto è quello, mi sembra così ovvio quello che dici Gy che mi chiedo in base a quale principio ora i creditori possano chiedere un risarcimento.. Poi insomma il discorso è più ampio, il conflitto d'interesse sul decreto salva banche è così evidente da risultare vergognoso (ma questi neanche sanno cosa voglia dire vergogna) ma resta il fatto che, truffa o meno, devi proprio essere coglione a non approfondire cosa stanno combinando con i tuoi soldi. Io ricordo mio nonno, passava ore al telefono col commercialista, mio padre col consulente si mandano a cagare di continuo, ma questi se senti le testimonianze salta fuori una leggerezza..stupida, non c'è altro modo di dirlo! Gente che con 2 minuti di telefonata rinnovava l'investimento per altri 5 anni..
Ieri, sulla questione, ho ascoltato parecchi dibattiti INSULSI in TV : i giornalisti sono in gran parte ignoranti e ragionano per luoghi comuni e sentito dire; i politici invece pure. Quasi tutta la discussione verteva su "truffati" e "truffatori", meccanismi diabolici di vendita, mancata trasparenza ecc.ecc. Il default dei Bond Argentini, che aveva coinvolto decine di migliaia di risparmiatori italiani, evidentemente non ha insegnato nulla. Ma pochissimi si sono soffermati sulla "cattiva" (eufemismo) gestione di quelle banche (se sono fallite ci sarà un motivo ! non sono state colpite improvvisamente da un meteorite) e sulla quasi totale inefficacia dei controlli di Banca d'Italia negli anni precedenti (intoccabile ?). Per es., Banca Etruria è stata commissariata all'inizio del 2015 http://www.corriere.it/economia/15_...io-d97614be-a096-11e5-8534-5a7dc9969e9f.shtml A fine dicembre (2014) quando la direzione generale spedisce la prima missiva è ancora in sella il vecchio consiglio di amministrazione, poi mandato a casa a febbraio dal commissariamento della Banca d’Italia. L’Etruria a fine 2014 ha già bruciato il patrimonio. Dunque si è alzato enormemente il rischio sui bond subordinati. Chi li ha in portafoglio non percepisce il pericolo. Però è questo il momento in cui si chiude l’ultimo spiraglio, cioè quel poco di mercato interno che muoveva gran parte delle emissioni. Sono titoli congelati. E lo spazio per «eventuali interventi sul suo portafoglio» Eppure è quello il momento dal quale la Banca inizia ad inviare lettere agli obbligazionisti portandoli a conoscenza del fatto che il loro rischio è passato da "basso" a "medio" . Ma ormai i titoli sono illiquidi. Queste le dichiarazioni della moglie del pensionato che si è suicidato : «Tutto è cominciato a giugno (2015) - ha raccontato la moglie - quando la banca convocò mio marito, spiegandogli che il suo profilo non era più adeguato al suo investimento... lo convinsero a passare da un profilo a “basso rischio” ad uno ad “alto rischio”. «Altre lettere vengono spedite nei mesi successivi, siglate dai commissari straordinari di Banca d’Italia. «Gentile cliente (...) il suo portafoglio risulta non adeguato al suo livello di conoscenza ed esperienza finanziaria, alla sua situazione finanziaria e ai suoi obiettivi di investimento». Segue invito in filiale per «verificare la coerenza delle informazioni» fornite con il questionario Mifid sulla propensione al rischio. Così il cliente potrà valutare «eventuali interventi sul suo portafoglio». Ma a giugno, con la Banca commissariata ed il Patrimonio già praticamente azzerato, i titoli non erano più vendibili. Quindi fare firmare per accettazione il cambio di profilo di rischio (senza alcuna alternativa pratica) è una gigantesca presa per i fondelli. E questa decisione di "sanare formalmente le posizioni" è stata presa dai Commissari, inviati a febbraio, da Banca d'Italia, per sostituire il CdA dimesso. Se le notizie sul dissesto circolavano (e penso, vista la dimensione locale, che tutti, o quasi, qualcosa sapessero), già da tempo (prima del Commissariamento), perchè nessuno ha venduto PRIMA ? E perchè non c'è stata alcuna corsa agli sportelli PRIMA del decreto che ne ha sancito il fallimento ? Forse perchè le banche, commissariate, continuavano a rassicurare il clienti, ipotizzando un salvataggio pubblico ? Soprattutto nessun giornalista delle reti main stream ha avuto il coraggio di porre una domanda chiave, la cui risposta potrebbe scatenare uno tsunami. Il padre della Boschi era vice-presidente della Banca Etruria e sia lui sia la figlia ministra (per ammissione della stessa) ne erano anche azionisti. Hanno perso tutti i soldi investiti (che, in questo caso,sarebbe cosa buona e giusta) o, per caso, hanno venduto le azioni prima del Commissariamento ??? La stessa cosa ovviamente vale per tutti i dirigenti e funzionari locali. PS : ci sono parecchie altre banche in situazioni di grave crisi. Ora, tutti vogliono UNA RIFORMA ...
questo è molto istruttivo http://www.ilfattoquotidiano.it/201...schi-il-papa-e-il-caso-banca-etruria/2295547/ "Nel pomeriggio del 20 gennaio 2015, in neanche due ore, il governo Renzi – tramite decreto – trasforma le banche popolari con almeno 8 miliardi di attivo in Spa. Chi ci guadagna di più? Guarda un po': Banca Etruria, che registra in borsa la migliore performance dell’anno (+62.5%)." Il pomeriggio del 20 gennaio 2015 è esattamente 22 giorni prima del Commissariamento da parte di Banca d'Italia (11 febbraio) e 20 giorni dopo la chiusura dell'esercizio 2014, che avrebbe evidenziato "un buco di 3 miliardi, sei volte il suo patrimonio netto" (sancendo l'inevitabile) (NB : ovviamente il 31.12.2014 il bilancio di esercizio non era ancora redatto, ma il management, incluso "papà Boschi", già conosceva perfettamente la dimensione spaventosa del "buco" ed in teoria ne doveva essere a conoscenza anche Banca d'Italia, tramite il reporting mensile di Vigilanza, a meno che non ci sia stata una truffa colossale sui conti). Com'è possibile che una banca con ZERO CAPITALE, a pochi giorni dal commissariamento, registri un+ 62,5% in Borsa ??? "La Boschi, durante il Consiglio di ministri che vara rapidamente il decreto, non c’è. E’ assente. Ma questo non basta forse per non parlare di conflitto di interessi. Ah: molte di quelle plusvalenze e speculazioni “indovine”, che faranno poi supporre casi di “insider trading”, arrivavano da Londra. A Londra, del tutto casualmente, sta anche Davide Serra, noto finanziatore renziano col suo fondo Algebris." Chi avrà approfittato dell'incredibile circostanza (Decreto del Governo e incredibile rialzo in borsa) per sbolognare le azioni di una banca GIA' FALLITA e guadagnarci anche il 65% ?
Grazie per la fiducia riposta nel mio intervento MA ho seguito poco e onestamente il rischio di dire le solite banalità trite e ritrite è molto alto. Con questa premessa, qualche osservazione la faccio. Qualche osservazione al volo: 1) è evidente il comportamento scorretto delle banche in questione: hanno proposto in maniera sistematica strumenti molto rischiosi. Come dice bene Gygex, il rischio sulle obbligazioni subordinato è alto: resta uno strumento obbligazionario ma tu hai un credito che, in caso di fallimento, è subordinato al rimborso degli altri crediti (privilegiati ed ordinari) prima di essere rimborsato o a certe clausole più restrittive (le TIER 1 prevedono una perdita completa in caso di insolvenza). In alte parole, l'elevato rendimento di questi strumenti è correlato - come SEMPRE succede nella finanza - al rischio che l'investitore si assume. Faccio notare che un'obbligazione subordinata della Banca dell'Etruria aveva rendimenti di diversi ordini di grandezza superiori al rendimento di un titolo di Stato: io mi rendo conto che trovare strumenti in cui investire in un'epoca di rendimenti negativi è dura, ma da qui ad affidarsi al primo che passa sulla base di promesse di rendimenti stratosferici ce ne passa... 2) La stampa continua a dipingere le persone truffate (perché, intendiamoci, di questo si tratta) SEMPRE E SISTEMATICAMENTE come poveri sprovveduti. Ho letto un articolo molto critico al riguardo, la cui tesi era, in estrema sintesi: umanamente mi spiace per i truffati e per il povero anziano che si è suicidato per aver perso tutti i suoi risparmi con le obbligazioni subordinate di Banca Etruria, MA, se hai messo tutti i tuoi sudatissimi soldi su un unico istituto e su un unico strumento finanziario, abbagliato dal rendimento mirabolante, è ora di far passare il messaggio che pure tu tanto furbo non sei... Pure mia nonna, che aveva la terza elementare, sapeva benissimo che tutte le uova in un paniere non ci vanno... Ma Cristo santo, se una società ti offre 10-20 volte il rendimento di mercato, MA MAGARI qualche domanda fattela no? Fatte salve le responsabilità in sede civile e penale di dipendenti e amministratori delle banche in oggetto, io con questa tesi, basandomi sulla mia passata esperienza di commerciale in rete, mi ci ritrovo abbastanza. Perché se è vero che: ci sono i conflitti di interesse e che vanno gestiti, trovando un punto di equilibrio fra le legittime aspettative di guadagno del cliente con le altrettante legittime aspettative di guadagno della banca; le banche sono SPA e devono fare utili; ci sono i budget spesso molto "sfidanti" (leggi quasi impossibili) e pressioni commerciali sui collocamenti; una parte della clientela è costituito da soggetti deboli che vanno tutelati; E' altrettanto vero non tutti i clienti sono, passatemi il termine forte, dei novantenni rincoglioniti come li vuole far passare la stampa. Nei periodi dei mutui allegri con il tasso variabile bassissimo molti erano informati e sapevano benissimo che, nel corso della vita di un mutuo trentennale, il rischio sulla risalita del tasso era a loro carico. E' troppo comodo piangere dopo, quando la rata ti è aumentata, contro la banca cattiva che ti vuole pignorare la villetta perché tu non riesci a rimborsare i 300.000 euro in 40 anni che hai chiesto... Potevi farti un tasso fisso e comprarti qualcosa di più idoneo alle tue possibilità (*). Per gli investimento ho conosciuto persone perfettamente razionali e pure "esperte" che quando si parla di soldi ragionano solo con "il rendimento" in testa. Persone che magari gestiscono patrimoni mobiliari e immobiliari consistenti (over 500.000 euro) che sono attratti solo dall'idea di moltiplicare i soldi: quando i titoli di stato (che - almeno in teoria - dovrebbero essere i "meno rischiosi" - ovviamente anche qui ci sarebbero opportuni distinguo ma per semplicità teniamo buona la tesi) rendono il 3-4%, nessun problema, quando questi scendono verso lo zero, si aumenta il rischio perché l'obiettivo è che la "resa" non scenda. Ovviamente, sale il rischio, ma tanto non li riguarda, il crack capita sempre "agli altri"... La mia personalissima opinione è che l'avidità sia il principale motore delle crisi finanziarie: avidità che c'è sicuramente nel management bancario ma pure e tanta presso la clientela. Se poi vogliamo sempre trattarli come poveri sprovveduti ben venga ma allora facciamo una bella legge dove si possono collocare solo obbligazioni garantite o BoT ed è richiesto il patentino da promotore finanziario per la clientela che vuole altra roba... 3) Nel caso di Banca Etruria & compagnia, è truffa: http://www.ilsole24ore.com/art/fina...ta-vecchia-banca-etruria-200435.shtml?rlabs=1 Cito qualche passaggio: Inoltre, le prime ispezioni sulla banca erano già dal 2012 e già si era capito che qualcosa non andava. Purtroppo abbiamo una regolamentazione MOLTO invasiva (anche troppo - peraltro la paghiamo noi con costi più elevati) ma nonostante multe e il fatto che nel 2014 la banca fosse sotto il mirino di Bankitalia siamo arrivati a questo punto. Oltre alle multe e alla "perdita reputazionale" occorrerebbe probabilmente aumentare i poteri sanzionatori della Banca d'Italia facendoli andare a braccetto con quelli della Procura della Repubblica... Insomma, nel caso di Banca Etruria ci sono degli amministratori che dovrebbero farsi un giro nelle patrie galere; il problema è che, come ha già detto Hurricane e come spesso accade nel nostro Paese, ci sono intrecci politici non indifferenti e si chiude la stalla quando i buoi sono scappati, facendone fare le spese ai clienti e azionisti. Le pene, ci scommetto, saranno blande e il caro Fornasari si riciclerà in qualche altro posto pubblico o privato in area PD... Altrove uno così sarebbe stato completamente estromesso dal giro, al di là della rilevanza penale del suo operato. 4) Le banche "salvate" non erano sistemiche (e già sul salvataggio di banche sistemiche io ho grossi dubbi): rappresentano meno dell'1% del sistema bancario italiano. Abbiamo una legge sul fallimento, so che ci sono state degli ostacoli con la UE per l'utilizzo del fondo interbancario di tutela dei depositi, ma non si capisce perché creare la "bad bank" per tenerle in piedi... A mio avviso, anche al fine di NON incentivare una cattiva gestione delle banche stesse (faccio le peggio cose tanto se va male interviene lo Stato e si accolla lui gli oneri), occorreva attivare una normale procedura fallimentare cercando dei compratori e poi andando a liquidare gli attivi per rimborsare i creditori... Qui per decreto si è deciso di saltare la legge sul fallimento, non ho approfondito le ragioni ma è un precedente pericoloso: non sono pochi i casi (l'ultimo Northern Rock) in cui una banca fallisce per motivi diversi dall'azzeramento dell'attivo (ad esempio, causa rischio di liquidità) e in cui l'attivo è comunque superiore al passivo, per cui tutti i creditori della banca possono essere soddisfatti senza perdite (NB non era questo il caso con Banca Etruria, era per fare un esempio). Comprendo la necessità di tutelare dipendenti e correntisti ma mi sfugge il perché tenere in piedi società che evidentemente non hanno più senso di esistere (**) facendo pagare al sistema bancario le spese per il loro salvataggio. Peraltro con il salvataggio, anche per la clientela, il rischio di moral hazard è forte: il messaggio che dai è che conviene scegliere la banca sulla base del rendimento che offre sul c/c invece di prendere in considerazione altri fattori come la sua dimensione e solidità patrimoniale, tanto se dovesse saltare fanno la bad bank e il cliente non ha disagi (non hanno avuto mezza giornata di interruzione nell'operatività...) se si mantiene su strumenti poco rischiosi. Ciao. (*) peraltro, questo atteggiamento della stampa influenza l'atteggiamento della politica e distorce la percezione del rischio: dopo il piagnisteo a mezzo stampa esce il decreto che permette la rinegoziazione dei mutui da variabile a fisso. Nel caso in questione poi l'intervento è stato fatto solo considerando il tasso del momento e il livello della rata, senza considerare il pregresso, ovvero quanto ha risparmiato negli anni precedenti chi ha fatto un variabile rispetto a chi ha fatto un fisso. Ad essere penalizzato è chi, prudentemente, si era fatto il fisso decidendo di pagare di più subito per non rischiare. Risultato: perché dovrei essere prudente la prossima volta? Tanto se rischio male che va c'è lo stato che mi para il sedere... No comment. (**) A mio avviso, e mi rendo conto che è un pensiero molto forte, le banche di piccole dimensioni spariranno tutte o verranno assorbiti in grossi gruppi, anche senza mala gestione da parte degli amministratori: non hanno gli strumenti per competere e non sono in grado di valutare e gestire correttamente i rischi.
se questa notizia verrà confermata ... http://roma.corriere.it/notizie/cro...zi-3e57c4d4-a16b-11e5-80b6-fe40410507f1.shtml il caso dell’ultimo presidente di Banca Etruria, Lorenzo Rosi, che dopo il commissariamento dell’istituto sarebbe diventato con la sua Nikila Invest socio della Party srl di Tiziano Renzi, il papà del presidente del Consiglio, che costruisce outlet in varie città. E l’amministratrice di questa società sarebbe la mamma del premier, la signora Laura Bovoli. «Il problema però - accusa Donzelli - è il fatto gravissimo che i genitori del capo del governo abbiano volontariamente omesso di citare le loro reali cariche societarie nella dichiarazione che devono alla presidenza del Consiglio. Sul sito di Palazzo Chigi non ve n’è traccia. In un Paese normale, Matteo Renzi si sarebbe già dovuto dimettere». Questa, prima ancora di essere un conflitto di interessi, è una questione di OPPORTUNITA' : ma è è proprio il caso che il Presidente di una Banca praticamente fallita, commissariata e sotto indagine (che aveva come vice-presidente il padre di una ministra), si metta in affari con il padre del PdC ??? E che i genitori del PdC falsifichino le dichiarazioni dovute per legge ??? Ma dai ... non hanno assolutamente ritegno, nè dignità : e poi sproloquiano di un Italia migliore In Germania di dimise un PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA (Wulff - 2012) perchè aveva ottenuto un prestito di 500mila euro da un imprenditore amico con un tasso di favore del 4% E nel 2011 lasciò la carica un Ministro della Difesa per il solo fatto che fu scoperto che 20 anni prima aveva copiato la tesi di laurea . In Italia per cose del genere al massimo riceverebbero un Tapiro
ma la faccia tosta della Boschi alla Leopolda? Con quel tono da maestrina che spiega ai bimbi.. Dai su, è domenica, è quasi ora di pranzo, non mi ci far pensare
Sulle vicende delle ditte della famiglia Renzi (fallimenti, soci ambigui, prestiti per le aziende a guida femminile,prestiti ricevuti da amministratori delegati di banche il cui figlio è un Renzi Boys e che dovremo pagare noi, promozioni di Matteo un istante prima di diventare presidente della provincia e quindi con tutti i contributi pensionistici ricalcolati e sulle spalle degli italiani ecc. ecc.) sarebbero caduti decine di governi in altri paesi europei. Ma la nostra magistratura da anni si è occupata e lo fa tuttora solo dei bunga bunga
Concordo, perlappunto il signore in questione non è andato pistola in pugno a gambizzare direttore e/o impiegati. Essendosi reso probabilmente conto che la cazzata l'ha fatta in larga parte lui medesimo (fidandosi, investendo tutto su di un unico strumento, firmando decine di fogliame senza nulla leggere, etc etc), si è impiccato per rimorso/vergogna. Ps. La tesi di cui sopra è esclusivamente parto della mia mente.
Zingales sul Sole... Condivisibile http://mobile.ilsole24ore.com/solem...2-13/non-carita-ma-diritto-112255.shtml?uuid= Inviato dal mio Sony Xperia Z5 con Tapatalk
Eh..ma chi lo deve nominare questo legale super partes? Molto più comodo rimborsare gli azionisti, facendo anche bella figura, tanto alla prossima finanziaria ci faranno pagare anche questa..
Negli USA l'avvocato fu nominato dal Governo. Qui spero nella class action da parte di coloro che hanno avuto perdite. Ma non penso che nessun avvocato da noi abbia le palle di fare causa a Bankit, Consob e altre autorità pubbliche preposte al controllo. Gli USA, in questo senso, sono ad un altro livello... Il costo del salvataggio lo pagheranno altre banche. Le perdite le pagano azionisti e detentori di obbligazioni subordinate, i cui titoli sono stati azzerati. Per quanto ovvio il costo del salvataggio, come sempre, verrà ripartito su tutti, non esiste caso in cui la "tassa sulle banche", "tassa sugli artigiani", "tassa sui produttori del bene o servizio xyz" non sia stata poi quasi integralmente scaricata sui prezzi finali, quindi sui consumatori. E' solo populismo politico il "tassiamo i produttori del bene X", fa sorridere chiunque abbia nozioni semi elementari di economia... Ciao.