Anche i francesi la pensavano così quando hanno fatto ammassare immigrati alle periferie di Parigi...
Anche se l'esito appare simile la motivazione di questo atteggiamento nella vicenda tedesca penso sia radicalmente diverso. In quest'ultimo caso si tratta di un riflesso pavloviano. Le vestali del politicamente corretto, de "i migranti sono una preziosa risorsa" a prescindere, non possono neppure prendere in considerazione che qualcosa, un fatto reale, confuti la loro visione ideologica. La "sindaca" di Colonia in questo non fa eccezione, dovendosi barcamenare fra due cult, da un lato la libertà sessuale e la dignità della donna, cavallo di battaglia progressista dagli anni '70 in poi e l'accoglienza senza se e senza ma dei migranti ha optato, senza farsi problemi, per quest'ultimo. Non c'è nulla da fare: nella testa di lor signori e, nel caso, lor signore, quando si toccano certi temi scatta un blocco mentale che impedisce di guardare la realtà per quello che è. Viene in mente Giancarlo Pajetta che negli anni '60 affermava: "Fra la verità e la rivoluzione io scelgo la rivoluzione". Purtroppo oggi il progressismo ha abbandonato il perseguimento della rivoluzione, della giustizia sociale, della libertà e di un mondo migliore possibile e sembra essersi arroccato su nuove parole d'ordine: l'ideologia gender,il relativismo nichilista e la conseguente cancellazione di tutto ciò che è il nostro passato, buono o cattivo che sia e ovviamente la nuova ubriacatura per i migranti. Del resto che questo atteggiamento sia patrimonio condiviso di tutto il progressismo lo si può notare cercando, inutilmente, una qualche differenza fra il modo di sentenziare della "sindaca" di Colonia e quello, tanto per fare un nome, della nostra "presidenta" della Camera Boldrini. Va da sè che non essere d'accordo con quanto pensano queste persone ci fa diventare autonomaticamente fascisti, omofobi, razzisti, leghisti ecc. ecc. con tanti saluti alla possibiltà anche solo di ipotizzare un diverso approccio alle questioni attuali ad esempio al fenomeno dell'immigrazione e alle sue conseguenze tanto positive che negative. Esiste una sola vulgata ed è la loro, quindi noi, come le donne di Colonia, dobbiamo solo chinare la testa e fare propri gli slogan che ci vengono propinati senza sosta dai mass media, dallo Stato, come da tutte le realtà sociali: Chiesa, scuola, sindacati, intellettuali e chi più ne ha ne metta.
Le femministe con la fissa di quanto è buono il fratello migrante o tacciono oppure sono in pieno loop.
- La polizia è stata medtodicamente ostacolata nel prestare soccorso alle donne che urlavano chiedendo aiuto a causa degli anelli di persone che si formavano attorno a loro - I testimoni che sul momento indicavano gli aggressori venivano minacciati sul posto - Gli immigrati strappavano i loro documenti, irridendo la polizia dicendo loro che ne avrebbero avuti di nuovi l'indomani - Non è stato possibile fermare i criminali a causa della ridotta presenza numerica della polizia e del continuo susseguirsi di aggressioni - La stazione a un certo punto è stata chiusa perché si temeva che nella piazza vi fossero vittime - Le violenze si sono verificate anche sui treni in quello che un ufficiale di polizia ha definito la "sopravvivenza del più forte" http://www.spiegel.de/panorama/just...izeibericht-zur-silvesternacht-a-1070837.html È allucinante, manco a Mogadiscio.
E quando a Monaco c'è un fantomatico attacco ISIS, tutti i poliziotti della baviera accorrono. E che dire dei migranti, nei centri d'accoglienza che protestano perché.non si vogliono far prendere le impronte digitali? Se te vieni in Italia, non me ne frega niente dove vuoi andare, devo capire chi sei. Bona, é una semplicissima regola, altrimenti puoi tornare a casa dalla miseria e dalle bombe, dove nessuno ti chiederà le impronte digitali.
Dirà che erano tutti profughi siriani, riconoscibili dal fatto che mentre tastavano i culi a Colonia contestualmente sventolavano lauree in ingegneria.
https://www.opendemocracy.net/can-europe-make-it/fernando-betancor/hot-coals-in-europe La Germania entro il 2020 necessiterà di 400,000 nuovi lavoratori. Ovviamente pensi che prenderanno italiani o spagnoli o greci o polacchi? No, meglio andar sul sicuro e prendere orde di gente che non ha nessuna cognizione della lotta sociale e dei diritti sociali maturati in un secolo e mezzo di lotte. In questo modo la manodopera c'è, i salari si abbassano, i diritti sociali spariscono, i poveri s'ammazzano tra di loro e l'élite se la gode guadagnando e arraffando come ha sempre e sempre farà.
Chiedo scusa, già l'hanno detto. http://www.mainfatti.it/immigrati/C...i-siriani-per-rapporto-polizia_0115285033.htm http://www.ilsecoloxix.it/p/mondo/2016/01/07/ASaS5T5-violenze_potevano_rapporto.shtml
Ma abbiamo ancora dei valori di fondo condivisi? Negli ultimi decenni c'è stato come un cupio dissolvi che ha messo nell'angolino molte delle nostre certezze identitarie e valoriali, in primis quelle che potremmo definire cristiane e occidentali. Certo molte di queste erano oramai logore, ma con l'acqua sporca è stato gettato anche il bambino e ora ci troviamo indifesi psicologicamente prima ancora che fisicamente di fronte a sfide come l'immigrazione. Sembriamo e forse lo siamo una civiltà stanca e disillusa,in perenne crisi, non solo economica, ma anche demografica che non ha più nulla da dire e che non ha più nulla per cui combattere. Se un tempo ci si chiedeva retoricamente perché morire per Danzica? oggi possiamo ben chiederci perché morire per le ragazze di Colonia? Storditi e castrati da decenni di buonismo politicamente corretto, da iniezioni massmediatiche di vuota retorica, da politici corrotti e menefreghisti, siamo un po' tutti diventati dei beoti beati, cinici e disillusi.
Poi, alla fine, per Danzica ci sono morti, ed in tanti. C'è una soglia che a volte sembra insuperabile, ma poi ci si trova, quasi per caso, a varcarla ... Non dobbiamo necessariamente morire per le ragazze di Colonia, ma possiamo / dobbiamo cambiare per le nostre figlie (e figli) e per assicurare che quello che oggi si chiama Europa non diventi domani un'appendice del Medio Oriente. E non penso, da laico, che c'entrino i valori religiosi, ma soprattutto quelli civili, che ci siamo conquistati con secoli di rivoluzioni culturali e non, e sanguinosissime guerre.
Altrettanto da laico ti dico che ci sono valori che nascono religiosi, ma che nel tempo diventano metareligiosi, vengono assorbiti e fatti propri dalla società fino al punto da non ricordarsi della loro origine. L'Europa è fatta soprattutto di questo e quando a suo tempo si è rifiutato di riconoscere, le fondamenta cristiano giudaiche europee prima che alla religione, alla quale non credo importi più di tanto, si è fatto un torto alla nostra storia e alla nostra cultura. Tanti principi che oggi ci sembrano ovvi e dati per scontati non esisterebbero senza questo retroterra come aveva ben capito Benedetto Croce quando scrisse "Perché non possiamo non dirci cristiani" La separazione fra Stato e Potere religioso, il valore unico della dignità di ogni persona umana e della donna in particolare, la moderna concezione del diritto soprattutto penale sono nati da questa esperienza e poco conta che chi nei secoli l'abbia rappresentata l'abbia tradita mile mila volte. Io non so come definirmi se agnostico o meno, ma so per certo che se anche tutto ciò fosse solo opera di un pensiero umano, senza alcun intervento divino, nei fatti ha plasmato, in modo sostanzialmente positivo, la nostra civiltà e l'ha resa più forte e perché no, migliore, fra mille contraddizioni e tradimenti di tante altre società e civiltà che si sono succedute nei secoli. Senza venti secoli di cristianesimo l'Europa sarebbe totalmente diversa da quella che è stata e imho decisamente più povera umanamente e culturalmente.
Mi sembra che qui si esageri, la cosiddetta decadenza dell'Occidente è solo il risultato dell'eccessivo peso che da noi viene dato a notizie ingigantite dai mass media, come tutte quelle riguardanti l'immigrazione. Il fatto che si creda a queste manipolazioni porta il cittadino medio occidentale a credere che con l'immigrazione venga minacciato il suo modus vivendi, mentre in realtà non si tratta che di spostamenti derivati da un sistema che suddivide il Mondo in un Nord benestante e in un Sud povero. Chiaramente anche gli abitanti del Sud povero vogliono partecipare a quella che la televisione da loro gli fa sembrare una cucagna e sicuramente i conflitti in loco, provocati dalla cecità e dall'opportunismo con il quale la Nato sceglie i suoi alleati, e quindi i suoi nemici, non migliorano la situazione.
Con tutto il rispetto, non credo che la chiesa/potere religioso/cristianitá abbia "trasferito" ideali positivi alla nostra societá... anzi! Sono ben contento che le radici cristiane siano state omesse dalla Costituzione Europea (vabbé, per quello che vale...) perché ritengo molto piú importanti i secoli dello sviluppo del pensiero che, a partire dal Rinascimento passando per l'Illuminismo e la filosofia materialista ed umanista, hanno IMHO creato quei valori liberali di cui oggi ci riempiamo la bocca. I papi, a mio parere, hanno sempre predicato bene e razzolato male, quindi trovo profondamente errato attribuire all'istituzione ecclesiastica piú meriti storici di quelli che ha. il tutto ovviamente , secondo me.
Guarda che ho detto la stessa cosa che stai dicendo te: questi principi e valori si sono radicati nella nostra società e nel nostro modo di essere spesso e volentieri nonostante il cattivo, se non pessimo esempio dell'autorità ecclesiastica, dal papa al rubizzo curato di campagna.
A me sembra che anche i valori liberali e dell'illuminismo abbiano numerosi scheletri nell'armadio. Inoltre penso che quando si riconoscono dei meriti al cristianesimo si tenda a distinguere tra l'istituzione di potere e le diverse forme di cristianesimo (monachesimo, istituzioni caritatevoli, pensatori, comunità ecc.). Anche l'ateismo più spinto non deve impedirci di vedere i fatti positivi della religione cristiana.
Dalle mie parti, c'è poco da preoccuparsi se vogliono fare scherzi Coloniali. http://ilmattino.it/NAPOLI/CRONACA/quartieri_spagnoli_dominicano/notizie/1440936.shtml
Ohibò. .. sono soli 2000 anni che la religione aiuta (facendo anche degli errori clamorosi ) etnicamente e logisticamente il mondo ... dire che non ha fatto nulla nulla mi pare un assurdità ... cosa ci sarebbe se non ci fosse stata la religione (tutte) oggi ?