E del resto, se ce li ritroviamo qua, in parte è anche colpa "nostra" nel senso di Europei come colonizzatori
Quindi le migrazioni europee verso l'America nel XIX secolo sono dovuti al fatto che gli aztechi ci hanno colonizzati?
ho detto "in parte". Mi sembra ovvio però che lasciavamo tranquillo mezzo mondo maree umane non verrebbero da noi... Lasciamo perdere, va là, Parigi non è sotto attacco da migranti...
E dove andrebbero scusa? La ricchezza che cercano è qua e dall'Africa è molto più facile arrivare qui che in America.
Mi sono spiegato male. Se adesso, i flussi migratori vengono dall'Africa fino qui in Europa, è perché (in parte) i colonizzatori nell'800 si sono spartiti l'africa, di sicuro non portando progresso, pace e arcobaleni. Comunque, non so, sinceramente mi dà un po' fastidio scrivere qui di argomenti che nulla c'azzeccano con il topic. Non possiamo trasferirci in un'altra discussione?
Non è opinione pubblica , ma pubblica informazione/condivisione informativa via tv giornali ecc... il benpensante della "la cultura italiana è di sinistra" ecc... , non le persone comuni che non ne conosco una che non voglia una blocco totale dell'immigrazione.
insomma: biologicamente siamo programmati per essere poligami, sia gli uomini, in cui la spinta al cambio partner è mediamente entro i primi due anni dall' inzio della relazione, che le donne, programmate al cambio partner tra il 5 e il 7 anno. e la monogamia NON aumenta la probabilità di sopravvivenza a lungo termine, bensi il contrario. come si concilia con la "stratificazione delle conoscenze sopravvivenziali? " oppure: in diverse culture non cristiane e non europee, infanticidio e senilicidio erano la norma, perchè avevano "stratificato le conoscenze sopravvivenziali" imparando a loro spese a tenere la popolazione sotto controllo o erano problemi per tutti. e il cristianesimo stesso diventa un fenomeno di massa all' interno dell' impero romano nel II secolo, quando i problemi che porteranno alla crisi del III secolo in parte già evidenti, e con le prime testimonianze di sovrappopolazione lasciateci dagli stessi padri della chiesa: come si concilia con il rifiuto all' impiego di anticoncezionali e pianificazione delle nascite?
stai parlando di etnia o di cultura? perchè l' etnia è una cosa la cultura è un altra. è la cultura americana che le sta rimpiazzando tutte, compresa la nostra: dalle cinesi che si fanno operare agli occhi per averceli all' occidentale, passando per le feste e il modo di festeggiare (natale in discoteca, a Parma, organizzazione Camerun), agli africani che si sentono poveri (e 20 anni fa non lo sapevano), passando per i vietnamiti di vent' anni, cresciuti ad Hanoi, in Italia da sei mesi, che non sanno quest' anno quando è la festa del Tet (10 su 11, uno lo sapeva, festa di primavera, il loro capodanno, calendario lunare), ma conoscono i personaggi dei cartoni animati, alle ragazze mongole che fumano malboro (perchè le sigarette mongole fanno schifo): uno dei disastri della globalizzazione è proprio l' assimilazione culturale per cui le loro culture dalle nuove generazioni sono viste tutte come primitive e "da vecchi". (lavoro con studenti universitari che arrivano da tutto il mondo, mi mancano solo mozambico, eritrea e pochi altri ..in compenso sono informatissimo sul Togo ) quelli citati sono tutti esempi reali, di quest' anno accademico. etnicamente: forse. ma le migrazioni non sono una novità: sono antiche quanto l' uomo e generalmente è successo l' opposto, sul lungo termine (lungo in senso centinaia di anni) : i nuovi arrivati venivano assorbiti e assimilati etnicamente e non ne rimanevano geneticamente tracce significative, cambiava magari il nome con cui ci si definiva, se la società collassava e rinasceva una nuova cultura: vedi l' ex unione sovietica: i nobili russi erano vichinghi, poi sono diventati "improvvisamente" slavi come la maggioranza della popolazione presente al loro arrivo. gli ucraini uguale. e non esiste la razza ucraina. è un invenzione dei nazionalisti post crollo dell' unione sovietica, pure l' Holodomor si sono inventati. eppure funziona tanto bene che si sparano gli uni con gli altri, ma etnicamente sono lo stesso popolo: più probabile diventino europei gli attuali immigrati. certo io e te difficilmente ci saremo a vedere come andrà . già adesso tra immigrati padri e immigrati figli in conflitto culturale è in stadio avanzato: fai l' esperimento: entra in un bar cinese dove abbiano lavoratori giovani e vedi che ti rispondono.
Non è solo la quantità di figli a a cui guardare , o la possibilità di avere figli, ma va osservato come si struttura la società nel suo complesso con la monogamia , e come questa aumenti le probabilità di sopravvivenza della cucciolata, ma soprattutto come questa aumenti le probabilità che i cuccioli crescano e generino altri cuccioli... Il nonno e la nonna. Ovviamente in una società complessa come la nostra e non nel mondo animale , la monogamia ha effetti stabilizzatori anche più importanti. Non penso che all'interno della chiesa il problema sia mai stato risolto o affrontato seriamente, penso non ce ne sia mai stata la necessità fin'ora, forse negli anni a venire. In sostanza non abbiamo mai avuto periodi di "fame" , anche nell'impero dove c'era sovrapopolazione non era un problema di cibo in se ma logistico e igienico delle grandi città, nonchè di molti che mendicavano ecc... A livello sopravvivenziale invece potrebbe essere meglio lasciare che la quantità di popolazione si autoregoli, sempre , se una specie non riesce a regolarsi da sola lo farà la natura o Dio , o come lo vuoi chiamare a seconda del tuo credo... In Europa ci siamo autoregolati , penso che questo avverrà spontaneamente anche in altre culture. Ma in ogni caso , tra una famiglia normale europea 2/3 figli, e una fervente credente con 18 figli è ovvio che la seconda ha più possibilità di portare avanti i geni di mamma e papa... Ovvio, se tutti facessimo così in europa cosa accadrebbe? Non lo so , non so se ci riusciremmo e non so sia possibile ,ma in parte forse ne avremmo bisogno.
Melting pot, multiculturalismo, perdita di identità, politically correctness e "replacement migration" sono, ovviamente, tutte strettamente interconnesse, e fondamentalmente, rappresentano aspetti e conseguenze differenti (diretti o indiretti) del processo di GLOBALIZZAZIONE. Il problema è capire quale sia il principale driver di questo processo, ed io penso, ovviamente e banalmente, sia soprattutto economico / finanziario (globalizzazione dei mercati, massimizzazione dei profitti); driver che ormai opera ad un livello superiore a quello della politica, che ne è totalmente succube. Ma alcuni paesi riescono comunque a conciliare in qualche modo (almeno per il momento) globalizzazione, interessi economico / finanziari ed identità culturale nazionale. Bisognerebbe chiedersi il perchè ed il come e cercare e comprendere le differenze. Io penso che queste risposte siano da ricercare nel fatto che, per certe tipologie di fenomeni, meno materiali e più culturali e sociali, come appunto l'accento posto sul multiculturalismo e la politically correctness, piuttosto che sulle politiche di integrazione, una buona parte di responsabilità di certe scelte ed orientamenti non è solo da imputare genericamente e deterministicamente alla globalizzazione economica, e, politicamente, alla "gauche", ma vadano ricercate le "responsabilità" della religione cristiana e della Chiesa Cattolica in particolare : non dimentichiamoci che, per definizione la Chiesa Cattolica è universale (katholikòs, = "universale") e l'universalismo è stato uno dei suoi valori fondanti. Il passaggio dall'Universalismo cattolico all'accettazione - o a anzi incitamento - all'integrazione, al multiculturalismo, e la conseguente incapacità di difendere i valori legati più strettamente alla cultura e identità europea, è molto breve. Da questo punto di vista, IMHO, l'approccio politico "gauchista" e quello "cattolico" sono estremamente simili, se non addirittura si confondono uno nell'altro. Per questo ritengo - personalmente - che chi tende a voler difendere l'identità europea (o nazionale), combattere (a parole) la globalizzazione e le sue conseguenze, ma contemporaneamente difendere anche i valori e l'operato della Chiesa Cattolica, è in palese contraddizione. Il tutto rigorosamente IMHO.
Hai pienamente ragione! Hai colto esattamente nel segno della grande contraddizione , e non solo direi... Le basi culturali romano/ebraiche dicono no immigrazione ecc..... il messaggio cristiano invece dice tutt'altro , Cristo non vedeva razze culture ecc... ama il prossimo come te stesso indipendentemente da chi è ! Questa è una contraddizione che io stesso percepisco dentro di me, e considero la scelta di amare il prossimo come il "vero mistero della fede" il vero mistero da svelare anche a livello di significati sopravvivenziali di cui sopra...
Guarda, se vuoi ne parliamo in altra sede, la cosa è assolutamente lunga e di non facile comprensione, tu sei giovanissimo e i media dicono quello che dicono ma no. Le migrazioni dell'Africa in Europa al giorno d'oggi non hanno assolutamente nulla a che vedere con il colonialismo. Colpevolizziamoci finchè vogliamo ma no. Non si fanno più figli perchè è meglio avere 1 figlio e fare 3 settimane di vacanze alle Maldive che avere 3 figli e non fare vacanze. è il consumismo, la moda della bella vita. Tra l'altro, oggi piccolo attentato a Costantinopoli
forse, e potrei dire una boiata, quest'attentato a Istambul mi fa pensare che forse poi la Turchia non è così amicona dell'Isis. "Amicona" nel senso "sostengo l'Isis perché mi fa comodo" e riguardo a tutte le indiscrezioni sull'acquisto del petrolio ecc. Oppure l'han fatto apposta per deviare queste colpe
oppure è una false flag dei servizi turchi <<visto che l'ISIS colpisce anche noi ... tutte quelle cattiverie raccontate sul nostro conto da quel falso ipocrita di Putin ... e uccide turisti tedeschi ... NATO, Germania, aiutateci a combattere il terrorismo *, ci servono di nuovo anche i Patriot che avete appena ritirato, con tutti gli aerei che volano di questi tempi ... >> (* magari anche in Siria e magari anche "quello" dei curdi, PKK, YPG e chi per essi )
ma dove ma in che film? «Il Signore vostro Dio .... ama il forestiero e gli dà pane e vestito. Amate dunque il forestiero, poiché anche voi foste forestieri nel paese d’Egitto» (Dt 10, 17-19). «Quando un forestiero dimorerà presso di voi nel vostro paese, non gli farete torto. Il forestiero dimorante fra di voi lo tratterete come colui che è nato fra di voi; tu lo amerai come te stesso, perché anche voi siete stati forestieri nel paese d’Egitto. Io sono il Signore, vostro Dio» (Lev 19, 33-34). lo stesso impero romano, aveva diverse strade per acquisire la cittadinanza da parte dei non nati cittadini, il più famoso era il servizio militare, ma non era l' unico. Paolo di Tarso era ebreo e cittadino romano. nel 212 Caracalla ha esteso la cittadinanza a tutti i residendi qualunque fosse la loro origine ad esclusione dei dedictii (chi fossero i dedictii non è certo principalmente liberti poi condannati per qualche reato probabilmente)
si lo so , hai ragione, se ti dico le basi culturali europee, si capisce cosa intendevo ? In ogni caso nel complesso difficilmente puoi dirmi che nella cultura romana o ebraica si trova un prima il prossimo. Il concetto è rispetta lo straniero finchè non puzza.
Non penso sia una cosa paragonabile al concetto attuale di cittadinanza. Io l'attentato l'ho visto più come una bella scusante per l'amato presidente ottomano di fare qualche legge speciale. Tra l'altro ha dichiarato che gli attentatori erano siriani pro Assad...che caso!