http://www.dailymail.co.uk/news/art...s-surviving-Boston-bombing-Paris-attacks.html https://it.wikipedia.org/wiki/Unbreakable_-_Il_predestinato
Il ferito a terra, il nero con il carrello e il commesso viaggiatore che sgattaiola via pensando alla moglie che deve buttare la pasta. Direi che c'è tutto.
Partecipate numerosi. PS. Se c'è la tipa rinuncerei all'abbraccio in cambio di una toccata di culo. Si può?
Completamente d'accordo. Inneggiare alla pace dopo un atto di guerra non fa che convincere i terroristi a ripetersi ancora, come i bulli. Chamberlain non ha insegnato nulla.
Boh ragazzi seriamente vorrei fare un'indagine su chi ha partecipato alla manifestazione dei gessetti per capire quali motivazioni spingano la gente a pensare sia una cosa utile. Veramente, spiegatemelo perchè io non riesco a capirlo. Sperano di commuovere i terroristi? Colorare con dei gessetti sarebbe stata un'iniziativa bellissima per un asilo nido ma qui parliamo di uomini adulti. Gente che lavora, che vota, che alleva bambini. Anche un ritardato handicappato penso capisca che la situazione è un pelo più complessa. Le uniche cose utili della manifestazione del gessetto che mi vengono in mente sono -far morire i terroristi dalle risate - spingere i terroristi a fare talmente tanti attentati da fargli finire il tritolo
In realtà a me non dispiace, pur sembrandomi un po' stucchevole. Credo sia un po' una terapia di gruppo per far passare la paura. Non trovo nulla di male, anzi, nei violoncellisti, nei gessetti ed in tutte quelle cose che possono aiutare una comunità a sentirsi più unita. Ero in Francia dopo gli attentati a Parigi e i cortei che ci sono stati nei giorni subito successivi credo siano stati utili in questo senso. Ancora una cosa. Mi preoccuperei molto di più se scendesse in piazza gente incazzata in cerca di una giustizia sommaria alla "dagli al musulmano". Il problema da fronteggiare mi sembra assai complesso e più lontano sta dalle piazze meglio è.
Il problema è che ad affrontarlo ci sono politici tendenzialmente incompetenti e/o politiche nazionalistiche.
Un'infografica per mettere le cose in prospettiva che è tornata a circolare molto in questi giorni Un'altro grafico dall'Economist sugli ultimi 15 anni:
Il politicamente corretto ha frullato il cervello della maggior parte degli europei. Mi sembra che ci sia proprio l'incapacità di realizzare la situazione corrente. Come se ci fosse impossibile comprendere che qualcuno voglia farci del male, pensiamo che le parole d'ordine del politicamente corretto siano un patrimonio di tutta l'umanità, mentre lo sono solo ed esclusivamente del mondo occidentale. Nel resto del mondo anche chi non si sogna neppure lontanamente di essere un terrorista non ragiona assolutamente come oramai siamo ridotti a fare noi. Del resto basta ascoltare gli insulsi discorsi fatti dal primo ministro belga, dalla Mogherini o da Junkers per capire dove siamo finiti: un continuo richiamo ai buoni sentimenti, alla pace, alla solidarietà e basta, come se invece che di un attentato si fosse trattato di una catastrofe naturale. Come siamo lontani anni luce, anzi intere ere geologiche, dal discorso di Churchill che ai suoi compatrioti non prometteva altro che lacrime, sangue e sudore per vincere il nazismo.
Hai ragione ci vorrebbero politici dello stampo di Churchill, con il coraggio di dire alla gente ciò che va detto e di guidarli in ciò che va fatto senza badare alle possibili conseguenze elettorali, che non necessariamente gli sarebbero negative.
A me sta lotta al politicamente corretto mi fa venire l'orticaria: mi pare una battaglia vecchia, stantia, sorpassata. Sarà che mi appassionava 15 anni fa quando ero giovane e forte . Il fatto che la classe politica sia probabilmente inadeguata mi pare condivisibile. Il paragone isis - nazismo mi pare assolutamente improponibile.