più che altro è difficile interpretare la corsa allo spazio asetticamente, senza considerare il panorama geopolitico dell'epoca. I risultati nella corsa allo spazio erano subordinati (semplificazione) alla situazione politica: con risultati positivi si aumentava il prestigio del proprio blocco e si sgomentava quello avversario (quando fu lanciato lo sputnik, negli usa non discutevano sulle indubbia rilevanza tecnologica e scientifica dell'evento, ma sul fatto che sullo sputnik invece che una radio poteva esserci una testata nucleare...). Detto questo, quella fase geopolitica si è conclusa con lo scioglimento dell'URSS e la "vittoria" (semplificazione) del blocco occidentale. Gli USA, prima potenza del blocca occidentale, sono stati i vincitori e hanno scritto la storia: loro hanno vinto la corsa allo spazio, la guerra fredda etc. etc. (con l'unica eccezione della guerra in Vietnam, incidente di percorso). Se fosse accaduto il contrario, ad aver vinto la corsa allo spazio sarebbe stato l'URSS, con l'incidente di percorso del primo uomo sulla luna. Fino al 1989 non esisteva una "vera" corsa allo spazio, ma solo una corsa alla supremazia mondiale. La corsa allo spazio era un corollario. Per assurdo, ora esiste una vera corsa allo spazio. Le fazioni in gioco sono molte di più (NASA, Russia, ESA, India e Cina), non più legate ad una situazione geopolitica "bipolare" e di ricerca della supremazia e interessate allo spazio in sè e per sè. Chi manderà il primo uomo su Marte, avrà vinto la corsa allo spazio. Quella della guerra fredda erano solo le prove generali.
Ni. Come dopo l'uomo sulla Luna c'è l'uomo su Marte, dopo l'uomo su Marte ci sarà altro. La corsa allo spazio non avrà mai un traguardo.
No era una roba seria. .. ci sono stati dei problemi ingegneristici non indifferenti nella cosa. .. hanno dovuto creare un raccordo a depressione personale e cambiare il sistema di scarico e riciclaggio. .. voi la fate facile ma non è mai facile
Ni. Mandare un uomo sulla Luna era (è) molto meno impegnativo. Una volta mandato l'uomo in orbita, la tecnologia richiesta era pressoché pronta. Uomini in orbita per più di due giorni già c'erano (andata e ritorno dalla luna sono circa 4 giorni, molto poco), i lander già c'erano (l'URSS aveva già mandato robottini). Bisognava sviluppare solo due aspetti (certo, importanti): i rendez-vous in orbita e il delta-v (ossia la potenza dei motori necessaria per tutte le manovre). Questo secondo problema era di facile risoluzione: bastava avere motori più grandi e serbatoi più grandi. Per quanto riguarda i rendez-vous, il problema era complesso ma totalmente abbordabile data la tecnologia presente. Stessa cosa per il supporto umano (una settimana nello spazio + una passeggiata nello spazio, tutte cose già abbondantemente fatte). Il caso di Marte invece è ben più complesso, soprattutto perché la tecnologia attuale NON è in grado supportare una missione del genere. Per prima cosa i problemi di supporto umano: il viaggio di andata dura circa 8 mesi, più alcuni mesi (circa 3) di attesa SU Marte per la prossima finestra di lancio e ovviamente il viaggio di ritorno (altri 8 mesi). Si tratta di quasi 2 anni (!!) di missione. Certo, è possibile programmare un tempo minore, ma in quel caso il delta-v richiesto sarebbe enormemente maggiore, quindi economicamente e fattualmente impossibile. Inoltre, gli 8 mesi di viaggio interstellare sarebbero totalmente esposti a radiazioni solari e venti stellari di vario genere e tipo, quasi tutti non salutari per l'uomo (anche chi va in orbita alla terra ne è soggetto, ma in misura molto minore, in quanto protetto dal campo magnetico terrestre). Per schermare l'equipaggio, si deve mettere un'armatura non da poco al modulo, che peserebbe quindi molto di più. Per non parlare di effetti psicologici ad ora sconosciuti a causa del totale isolamento per tutto quel tempo. Quindi si avrebbe bisogna di ancora più delta-v, quindi motori ancora più potenti e serbatoi più grossi. E anche ammettendo che si riesca a mandare un uomo su Marte, bisogna fornirgli tutto il supporto per stare lì 3 mesi (non 2 giorni!). E anche questo ha un peso. E poi da marte bisogna avere la potenza per farlo tornare sulla terra. Ad ora, non esistono motori capaci di sopportare tutto ciò. Il grosso problema è che se un motore riesce ad accelerare fino ad n (la velocità necessaria per raggiungere marte) deve riaccelerare fino a -n per fermarsi (e non mancare, letteralmente, marte). Sulla luna il problema era molto minore, e per la vicinanza alla terra, e per la gravità del corpo molto minore. Per mettere le cose in prospettiva, e come se, per il viaggio sulla luna, la NASA avesse dovuto mandare in orbita alla luna non solo il lander Apollo, ma TUTTO il Saturn V! Semplicemente, finiva che il razzo vettore che doveva portare tutto in orbita sarebbe stato così grande da non alzarsi da terra (troppo carburante necessario e motori non abbastanza potenti, e questo in OGNI caso, data la tecnologia disponibile). Il problema con Marte è che un miglioramento della tecnologia di propulsione è possibile, certo, ma molto prematuro. In fondo, non è che sia così migliorata dai tempi dell'Apollo 17! Infatti, attualmente per mandare uomini sulla ISS si usa la Soyuz, il cui razzo vettore ha fatto il primo lancio nel 1966! In realtà, in sintesi, il grosso limite nell'esplorazione spaziale è proprio il fatto che esiste un traguardo (o meglio, un muro). E questo traguardo/muro è la velocità della luce e le distanze. Non è possibile uscire dal sistema solare, lo sforzo richiesto sarebbe enorme usando motori più lenti della luce. E motori veloci quanto la luce o più della luce sono impossibili. E considerando l'unico pianeta vagamente ospitale per l'uomo è Marte, chi lo raggiunge per primo ha vinto.
Per andare alle stelle più vicine basterebbe approssimarsi alla velocità della luce, cosa teoricamente fattibile. Se poi andarci abbia senso è un'altra faccenda.
come le missioni cinesi e l'apollo 16 ci hanno dimostrato, ci vuole una signora piscina e un controllo serrato sulle tute, altrimenti schizzano bollicine dappertutto...
??? Eh??? Teoricamente è *im*possibile, anche solo sperare di avvicinarla, amenochè tu non sappia come buttare a mare RR e RG...
Se non ricordo male, reminescenze di letture di almeno 10 anni, con un'accellerazione costante, nel vuoto, puoi, teoricamente, raggiungere velocità prossime alla luce. Che poi per mantenere un'accellerazione costante serva un quantitativo immane di energia, dal punto di vista teorico è irrilevante. RR ed RG?????
E, almeno in teoria, non sarebbe possibile almeno dimezzare? Invece che raggiungere un oggetto a un anno luce, ci metti due anni. Magari non con la tecnologia di ora, forse tra 50+ anni.
il fatto è che poi per fermarti hai bisogno della stessa quantità immane di energia! anche se raggiungi una velocità molto prossima alla luce, tanto da rendere possibile raggiungere stelle prossime agli uomini, lo farai in uno spazio n. Per poterti fermare al sistema stellare prescelto avrai bisogno nuovamente di uno spazio n. Anche ammettendo che il tuo motore, molto gradualmente, riesca a generare l'energia richiesta, questo non significa che si riesca effettivamente ad usarlo per arrivare su una stella vicina, molto probabilmente la si manca, e di molto. Quindi, dal punto di vista teorico è possibile raggiungere qualsiasi velocità al di sotto della velocità della luce, ma questo non significa poter poi gestire quella velocità. In poche parole, il viaggio interstellare per gli uomini è teoricamente impossibile. Sarà sempre possibile mandare sonde "ovunque", ma senza che queste abbiamo MAI la possibilità di "fermarsi". Ma questo significa avere un motore che riesce a farti andare a 150.000 km al secondo (circa). E questo trasforma il tuo modulo praticamente in un "ordigno fine di mondo".
Basta cominciare a decellerare ad una distanza dal bersaglio pari a quella percorsa accellerando per non mancarlo.
La corsa allo spazio è nata essenzialmente come una gara militare a chi creava i missili più potenti e più affidabili in grado di portare le testate nucleari più lontano e in maggior numero sul territorio nemico, quindi conta quanto sono riusciti a portare in orbita, e da questo punto di vista è stata una vittoria USA dopo un inizio in cui i Sovietici avevano dominato. Gagarin e la sua capsula di meno di 5 tonnellate sono stati portati in orbita bassa intorno alla Terra, gli USA hanno portato circa 45 tonnellate verso la Luna.
La tecnologia purtroppo può fare poco senza un impianto teorico di base coerente e le conoscenze attuali, e a quelle dobbiamo attenerci, vietano il raggiungimento di c e limitano la possibilità di raggiungere frazioni di c (banalmente, più acceleri verso c più pesi, più pesi più energia ci vuole quindi più combustibile, più combustibile hai meno acceleri, ad libitum...). Per svincolarsi da RR e RG serve un quadro teorico nuovo, altrettanto potente che a quanto pare dovrà conciliare RR/RG e MQ o magari qualcosa di completamente diverso... ATLAS e CMS allo LHC servono anche a questo (e da queto punto di vista la tanto bistrattata Europa sta vincendo a mani basse)