Brexit. :) oppure :( ma anche (emoticon con spallucce)?

Certamente anche i giovani hanno le loro colpe: il disinteresse per una questione politica così rilevante è molto grave. Però, di fronte ad una popolazione con poche nascite e in rapido invecchiamento, è ovvio che la base elettorale sia sbilanciata a favore delle generazioni più vecchie, che condividono più o meno all'unisono l'idea del Brexit.
Per il resto, è una pura battaglia sui numeri, vinta dai pro-Brexit in una percentuale molto risicata: solo le grandi aree urbane, la Scozia e l'Irlanda del Nord si sono espresse a favore del RemaIN, ma non è bastato contro l'altra metà della popolazione, che vive nel resto del Regno Unito.
Certo è interessante come al conflitto generazionale si aggiunga quello storico (fin dai tempi dei Romani) tra città e campagna (che poi per campagna qui intendiamo, in senso lato, anche i piccoli centri urbani).

La mappa del voto è, in questo senso, esaustiva:

Scozia e Irlanda del Nord hanno votato compatte per il RemaIN per un calcolo politico, qui non c'entrano nulla il futuro dei giovani e l'Erasmus. Queste due aree, essendo meno sviluppate di Inghilterra e Galles, fintanto che sono rimaste nella UE (e per quel poco che ci resteranno) hanno goduto dei fondi europei, fondi che verranno meno con la Brexit. A questo bisogna aggiungere la chiusura delle frontiere, i dazi doganali e gli accordi per la circolazione di merci e persone che dovranno essere riformulati (lo stesso problema che adesso attanaglia Gibilterra).
Ciò che ha spinto il voto verso il Brexit è stato principalmente l'orgoglio patriottico degli Inglesi, una questione che a Scozzesi e Irlandesi interessa ben poco. Non è un caso che, dopo la Brexit, la Scozia stia chiedendo un nuovo referendum per l'indipendenza, con l'obiettivo esplicito di entrare nella UE come nuovo Stato; l'Irlanda, di pari passo, sogna progetti di unificazione con i cugini di Belfast.

Brexit, la rabbia di Scozia e Irlanda del Nord: "Ora via dalla Gran Bretagna"
Dopo l'uscita di Londra dall'Ue, si infiammano gli animi a Edimburgo e Belfast. L'ex primo ministro scozzese Salmond: "Ora un altro referendum per uscire dal Regno Unito" Il suo successore Sturgeon: "Noi siamo europei. E vogliamo rimanere nell'Unione". E in Ulster lo Sinn Féin chiede una consultazione per la riunificazione dell'Irlanda.

 

Guerra civile?

 

Ma nella scheda elettorale in Gran Bretagna scrivono l'età? La tesi che i vecchi sono antieuropeisti e i giovani europeisti non può che poggiarsi su studi statistici compiuti su migliaia di campioni, studi poco attendibili dato un elettorato di decine di milioni di persone con forte polarizzazione geografica, e si è visto con la vittoria del leave, dato per sconfitto alla vigilia del voto.

Questo presunto scontro generazionale per me è l'ennesima visione semplicista dei "progressisti", probabilmente veramente in uk è più facile trovare un antieuropeista tra gli anziani, ma da qua alla semplificazione vecchio=antieuropeista e giovane=europeista ce ne passa.

 

Qualche elettore pro-Brexit vorrebbe tornare sui propri passi.
Si sono accorti solo ora di aver dato credito a quel ciarlatano di Mr. Farage.

Independent - Anger over 'Bregret' as Leave voters say they thought UK would stay in EU
Khembe Gibbons, a lifeguard from Bury St Edmunds in Suffolk, also said she had regrets about her decision after Mr Farage said he could not guarantee NHS funding. "We've left the EU, David Cameron's resigned, we're left with Boris, and Nigel has just basically given away that the NHS claim was a lie,” she wrote. "I personally voted leave believing these lies, and I regret it more than anything, I feel genuinely robbed of my vote."

Ma quelli dell'UKIP non hanno nemmeno la decenza di stare zitti. Tra i promotori del Brexit c'è il desiderio di proporre la libera circolazione delle merci nell'Unione Europea (quella che, di fatto, hanno già adesso come Stato membro della UE), per restandone al di fuori. Insomma, è come volere capra e cavoli.
Questo Nigel Farage è proprio un simpaticone. Mi auguro che i cattivoni di Bruxelles gli rispondano con il due di picche.

5 options for post-Brexit trade with Europe
Most Brexit backers suggest a free trade agreement based on the Swiss or Norwegian models. Nigel Farage of the U.K. Independence Party believes Britain can do better. He told the BBC in November: “We are a country of 65 million people. If Norway, Iceland and Switzerland can get deals that suit them, we can do something far, far better than that.”

 

è una delle tante buffonate di chi vuole strumentalizzare un risultato. su un campione di 286 (duecentoottantasei) intervistati la maggioranza ha dichiarato di avere votato per rimanere. Ma un under 24 su tre è andato a votare. gli altri sono stati a casina

 

I dati che avevo visto erano di 2 su tre (under 24) che avevano votato. Se è come dici, ancora meglio.

 

sono tutti sondaggi prima, o al massimo il giorno del voto, su campioni ridicoli: nel migliore dei casi sono 270 remain (il 75% degli intervistati) stessa cosa per l' affluenza, dove i dati variano di parecchio, a seconda dei sondaggi, a differenza della percentuale di remain: ovvero non c'è niente di certo se non che tra chi è andato a votare con meno di 24 la maggioranza ha votato probabilmente remain. poi ci sarebbe da discutere se uno di 25 è già tra i vecchietti. comunque "Le monde" ci prova a spiegarla http://www.lemonde.fr/les-decodeurs...nt-vote-contre-le-brexit_4957395_4355770.html

 

Io veramente non so come tirano fuori l'età. Mi ricorda certi libri di storia dove dicevano che le donne avevano votato in massa per il re nel referendum del 1946, ma credo siano tutti dati basati su sondaggi che in questo caso hanno fallito.

Sulla questione campagna/città invece hanno ragione perché i dati sono certi, però ci sono le Shetland con 15 abitanti per chilometro quadrato che hanno votato per rimanere, mentre in Irlanda del Nord ha votato per rimanere Belfast e le campagne ma la periferia di Belfast che è densamente popolata ha votato per andarsene.
Poi comunque la città è il buco nero che mangia le risorse intorno, se fossi contro il Brexit (sono a favore perché gli inglesi non li voglio tra i piedi a dettare regole mentre se ne stanno comodi fuori dall'euro per evitare le conseguenze spiacevoli e prendersi solo i vantaggi) non tirerei fuori di certo questi discorsi che è come fare propaganda per Sauron che è un industriale mentre Aragorn è un oscurantista campagnolo!

 

No no parliamone. ..

Seriamente qualcuno crede che a quelli che vogliono far "casino" gli interessa se è vero o no che i giovani hanno votato bianco e i vecchi nero? Oppure se il sud a votato bianco e il nord nero? Alla gente che vuol far casino basta avere anche solo il dubbio della cosa è vedrai quante "guerre" né usciranno fuori ... quanta gente si riempirà la bocca di statistiche fatte con campioni di 400 persone. ..

 

Comunque una volta lo stereotipo dell'inglese anziano era l'onorato combattente della II Guerra Mondiale che aveva eroicamente resistito all'aggressione della Luftwaffe, amante di Capri e delle dolci colline toscane, fine intenditore dell'animo umano stile Miss Marple così deliziosa e intelligente che tra l'altro dà anche una mano al bobby inglese.
Dal momento del Brexit, per i progressari, la popolazione anziana inglese si è trasformata in viecchi rincoglioniti demmerda che votano alla cazzo perché non sopportano i nipoti che vanno in giro per l'Europa a chiavare grazie al progetto erasmus.
Sò soddisfazioni.

 

Che poesia. .. perché sto turpiloquio? (Parola nuova di oggi)

 

DistruttoreLegio si: è una parola forte e bisognerebbe ometterla, almeno tra persone civili.
Ma comunque siamo tutti adulti e vaccinati, quindi direi che "Europa" la possiamo dire.

 

Che poi molti di questi anziani non sono nemmeno veterani della WW2. Anche presupponendo che sia andata a votare gente over 60, si tratterebbe comunque di coloro che sono nati nel secondo dopoguerra (i cosiddetti baby boomers) o coloro che, comunque, durante la guerra erano bambini e non hanno certo combattuto.
Si tratta della generazione che ha goduto del periodo di pace seguito alla WW2, del boom economico e che nel corso della propria vita ha avuto un lavoro a tempo indeterminato (spesso l'unico fino alla pensione). Credo che nel conflitto generazionale si inserisca anche la "rabbia" dei più giovani nei confronti degli anziani perché, a loro dire, uscendo dall'Europa si vedono tagliate quelle stesse possibilità che hanno avuto i loro nonni.

E' il giovane studente che si appresta ad entrare in un mercato del lavoro difficile (disoccupazione, stage non retribuiti, crisi economica, svilimento delle competenze professionali, ecc.) contro il vecchio pensionato che ha avuto il suo lavoro stabile per tutta la vita (e che ha vissuto due boom economici, negli anni '50 e negli anni '80).
E' una questione ben più complessa, secondo me, del classico conflitto giovani-vecchi. Ci sono motivazioni più profonde, forse anche un malessere strisciante da ben prima del referendum che è venuto a galla solo ora. Ridurre la questione a "i vecchi hanno fatto la cosa giusta perché sono saggi come Confucio, mentre i giovani pensano solo a chiavare durante l'Erasmus" mi pare alquanto riduttivo.

Ovviamente massimo rispetto per le opinioni di @Maxim Hakim e degli altri.

 

Ironia portami via.
Basta aprire qualche giornale a cacchio e si vedono commenti da parte di fior di intellettuali (Scalfari, Saviano, ecc.) d'ogni risma che pontificano su quanto ho scritto nel precedente post.
Non mi fate fare la fatica di mettermi a postare le prime, seconde e terze pagine dei media, per favore, tanto sapete bene che è così.

 

Veramente la mia opinione è un'altra. Non è che sono propriamente pro-Brexit. Mi sa che nel forum non s'è capito che sono il Joker della situazione.

 

Parlavo ieri con una mia amica d'infanzia che vive e lavora a Brighton da quasi 30 anni. Lei è insegnante d'inglese nelle superiori e ha sposato un inglese ma ha tenuto la cittadinanza italiana. Scuole popolari, comunque. Mi diceva che il voto Brexit è stato dato dalla gente che vive in zone disagiate: ex fabbriche ed ex miniere. Quella gente ha votato per lo più per non far arrivare altri Siriani in Inghilterra, probabilmente dando la colpa (io direi parziale) all'Europa che li fa entrare. Non hanno molti problemi con gli europei ma non vogliono extraeuropei nel loro Paese che potrebbero portare via le ultime loro briciole.
Insomma hanno votato per paura.

 

Esiste un altro modo di votare?

 

Convinzione nelle proprie idee?
Voglia di cambiamento?
Semplice rabbia?

Secondo me si: esiste un altro modo di votare, anche se la paura e' un'ottima spinta, te lo concedo

 

L'ex premier Enrico Letta smonta la teoria della Brexit voluta, decisa e votata dagli over 50. L'ex presidente del Consiglio con un tweet suggerisce una lettura diversa dei flussi elettorali
http://www.ilgiornale.it/news/polit...-anti-brexit-hanno-ignorato-voto-1276033.html


Roberto Lorenzetti
1 h ·
Uno che non ha mai lavorato veramente nel privato lo riconosci facilmente, spara caxxate con il culo degli altri (ieri era in prima fila al Gay pride del resto).
Ma almeno contieniti, non fare anche ridere i polli
‪#‎sapevatelo‬ ‪#‎mafiacapitale‬ ‪#‎buffoniadi‬

 

Se quello che dice Letta e' vero, fra una ventina di anni i politici non dovranno più preoccuparsi di voti e amenità del genere: alla popolazione non fregerà nulla di niente e loro potranno fare come vogliono.