Io non ho ancora capito La Lega è per la Padania? Per l'Italia agli italiani? Per il Veneto libero? Cioè boh decidetevi
http://engicav.altervista.org/blog/calderoli-giorgetti-e-la-strategia-della-lega-nord-wikileaks/ Sono a favore di : poltrone poltrone federate poltrone autonomiste sono contro : indipendenza
Ripropongo quello che ho detto nel topic sulla Brexit, così spostiamo qui la discussione. Sò già che molti sono contrari e neppure io sono poi così sicuro che sia una buona idea, oltre tutto l'età lo spararata a caso. Di positivo rispetto al patentino ha che è un metodo oggettivo ed egalitario, di negativo ha che non risolve, ma forse attenua, il problema del voto di pancia.
Il problema non è tanto il patentino in sé e neanche l'età anagrafica dell'elettore. Il problema sono i criteri in base ai quali viene assegnato questo patentino. Chi detiene il potere può formulare il test per ottenere il patentino in modo che favorisca un certo tipo di elettorato rispetto ad un altro. Se io, ad esempio, impongo che il patentino per votare non venga dato a tutte le persone che hanno una visione politica conservatrice (intuibile attraverso una serie di domande), ottengo che solo i "progressisti" potranno recarsi alle urne e di conseguenza sto facilitando la vittoria ai partiti che campano su un certo sistema di idee. Gli elettori più vecchi hanno però il difetto di diventare abitudinari e scontati. Se una persona ha votato, ad esempio, il Partito Comunista per tutta la vita, difficilmente cambierà schieramento o sceglierà una terza via (nuovi movimenti/partiti, nuove idee) quando sarà avanti con gli anni. Questo diventa una problema quando una nazione ha bisogno di una svolta, di rimuovere i soliti noti dalle poltrone o semplicemente quando i tempi sono ormai troppo cambiati e non si può più ragionare secondo i paradigmi del passato (e la Brexit ne è un esempio, visto che i vecchi hanno votato ragionando con una mentalità da secondo dopoguerra). Non penso che i diciottenni siano così manipolabili. Una persona inizia a formare la propria coscienza politica, anche fosse solo per questioni di simpatia o antipatia, ben prima che ottenga il diritto di voto. Se un ragazzino manifesta tendenze di "sinistra" già a 16-17 anni, resterà coerente con la sua linea di pensiero al momento di votare per la prima volta. Al limite, con il passare del tempo, quello che prima era un diciottenne idealista potrebbe staccarsi dalle sue idee adolescenziali, maturare una visione più moderata della politica (niente estremismi o soluzioni nette) o addirittura cambiare schieramento. L'unico punto che ti concedo è che i ragazzini sono fortemente influenzati dal fattore ambientale: famiglia, amici, insegnanti, conoscenti in genere, possono determinare le scelte di un minorenne che non ha ancora sviluppato pienamente il proprio pensiero politico.
I diciottenni e tutti i ragazzi fino ai ventotto ventinove anni pensano più a come farsi una vita che a come cambiare il mondo. Comunque io non capisco questo ragionamento! Prima della Brexit: "Ah, se i giovani saoessero e i vecchi potessero" ora invece "quei vecchi balordi ci hanno rovinato il futuro". Voi dite che sono nostalgici dell'Impero: un motivo ci srà! Non è che i vecchi inglesi hanno tutti alzheimer e compagnia bella.
Essere nostalgici non è di per sé una cosa negativa. E' un attaccamento affettivo ad un'epoca che percepiamo come migliore del presente ed è un processo psicologico comune a tutti quando inizia a sopraggiungere una certa età (non per forza dai 60 anni su, anche i ventenni di oggi possono essere nostalgici degli anni '90). Ma nel caso degli Inglesi le cose un po' diverse: essere attaccati al passato coloniale del Regno Unito, all'orgoglioso isolamento britannico, non ha più senso. Primo, perché quell'Impero non esiste più e, a meno che non dichiarino guerra a tutte le ex colonie per riconquistarle, non tornerà mai. Secondo, perché l'Impero che ricordano questi vecchi è quello decadente del secondo dopoguerra, in pieno disfacimento; non è che hanno vissuto l'epoca d'oro dell'età vittoriana. (allora lì potrei anche capirli) Terzo, perché dagli anni '50 ad oggi ne è passata di acqua sotto i ponti, sono cambiati i problemi e sono cambiate le esigenze; le soluzioni adottate in passato potrebbero non essere più efficaci oggi.
IMO, dobbiamo abituarci all'idea che a Dio non piacciamo, che la nostra nazione potrebbe fallire e essere distrutta, che il nostro sistema di governo potrebbe portare a scelte fallimentari qualunque esso sia. Non possiamo pensare di sapere a priori quali saranno le scelte giuste e pensare di modificare il sistema di governo (con arabeschi astrusi) per ottenere quelle decisioni. Meglio usare le idee (i sistemi) più semplici e ideali possibili , almeno così conserviamo la validità,che se manca la validità tutto va a puttane.
Io! Io! Sono qui! Comunque, io credo che le attuali democrazie vadano abbastanza bene, per quanto riguarda il suffragio. Il problema che realmente si pone è (a mio modestissimo parere): Come rappresentare questa base elettorale? (Punto di domanda grande come una casa) Adesso invece vorrei dire un'altra cosa contro "quei vekiacci che anno votato brexit!!!1!1!11!!" Ovvero, le persone anziane sono meno aperte al mondo rispetto a quelle giovini; Ovviamente ci sono eccezioni, ma un anziano conosce meno il mondo contemporaneo, viaggia di meno ed è meno adattabile al mondo attuale.
Mase i giovani viaggiano e vogliono stare in Europa, perchè non se ne vanno in Germania? Andassero lì a lavorare, piuttosto che buttare tempo nell'Erasmus.
1) per viaggiare serve l'Europa. 2) dopo l'Erasmus, dovrai campare di qualcosa che non sia campare su i tuoi genitori, quindi si cercheranno un lavoro. 3) se lavoro non ne trovano in patria, è probabile che si rechi all'estero; quindi cercherà luoghi familiari come quelli che ha visitato con l'Erasmus, dove magari ha conosciuto gente che può dargli una mano.
Ocio che la GB non si sposta fisicamente, L'europa è qui da migliaia di anni e anche lei non si sposterà per un voto...
