Forse non hai capito bene cosa intendessi dire. Per auricaesar se un italiano commette un reato, dovrebbe andare in prigione. Se lo dovesse fare un'immigrato, dovrebbe essere rimpatriato. Non mi sembra giusta come cosa, a mio parere dovrebbe scontare la pena come l'italiano.
E a occupare le già sovraffollate prigioni. Ah, e poi, sempre a proposito del "Grande Impero Multietnico Romano", devo forse ricordarvi le differenze abissali tra "civites" e "non civites"?
anzi aggiungo, che ogni paese dovrebbe essere responsabile in solido con i propri cittadini dei danni che questi causano all'estero, e se un paese si rifiuta di esserlo io non li faccio più entrare
Sempre sui 35 € @maie attendo informazioni, perchè ho il sospetto che il sito antibufale, le spari grosse, o meglio tira per la giacchetta le notizie... Che si spenda 35 euri a mantenerli non c'è dubbio ormai è chiaro, ma chi ce li mette? http://www.eunews.it/2015/08/10/imm...liardo-allitalia-per-gestire-lemergenza/40646 All’Italia sono stati assegnati in totale 558.244.435 euro (313.355.777 per il Fami, 244.888.658 per il Fsi) per il periodo che va dal 2014 al 2020. Questa è l'unica cifra aggiornata che trovo. Faccio notare i 3 mld alla Turchia. Ma quanto ci costano a noi sti migranti ? a marzo 2016 erano 111.000 secondo il ministero dell'interno 111000*35*365=1,4 mld anno http://www.interno.gov.it/sites/default/files/accoglienza_al_31_marzo_2016.pdf Quindi non è vero che la Ue paga , lo fa solo in piccola parte , il resto lo mette lo stato. P.s.: Oggi ho erroneamente letto i dati sulla tabella immigrati 2015, di 2 pagine indietro , quindi stavo ragionando come se arrivassero 2 mln di migranti solo in Italia. Perdono. 100.000/200.000 migranti/anno sono gestibili e devono essere gestiti correttamente da uno stato moderno come il nostro!
C'è andato giù pesante... speriamo ma non crediamo che cambi qualcosa. .. il buonismo vincerà comunque
intanto i 35 euro al giorno sono per quelli che rimangono, non per quelli che arrivano: le due cose non sono sinonimi. tra il 2014 e il giugno 2016 400.000 persone (176.000,153.000, 96.000 rispettivamente) sono arrivate: i due terzi non sono più a carico. Stando al bilancio ufficiale dello stato, riprodotto per la questione che ci interessa, nel documento programmatico di bilancio, le spese per l' immigrazione, complessive e al netto dei contributi europei sono state per il 2015 di 3.206,34 milioni di euro. di questi 3 miliardi e un po' il 53,58% va in spese di accoglienza, il resto per soccorso in mare, sanità, istruzione varie ed eventuali (pag 18). a migrante i costi giornalieri in media sono di 32.5 euro al giorno. salgono a 35 per categorie particolari che sono una minoranza (meno del 10%) e a 45 per i minori non accompagnati (1.5%). se per il 2016 gli arrivi sono gli stessi la spesa rimane la stessa: è prevista leggermente più bassa perchè spese in conto capitale (infrastrutture) sostenute negli anni precedenti non sono da fare. Alla fine di giugno 2016 gli ingressi erano 96425 un 30% in più rispetto allo stesso periodo del 2015: nel caso peggiore (170.000 nel sistema accoglienza, 176.000 arrivi nel 2016) arriviamo a una spesa attorno ai 4 milardi di euro. lo stato spende sui 590 miliardi di euro l' anno, siamo attorno all' 0.8% o per dirla in alta maniera di 100 euro di tasse e imposte 0.80 euro vanno per l' emergenza immigrazione. 3
Per il calcolo mi sono basato sul dato delle presenze nei centri di accoglienza a marzo 2016 ,come da link. Quindi o i 35 euro sono di più, o ci sono più migranti nei centri di quanto dichiarato dal ministero. o mi sono perso qualcosa...
I costi vengono coperti solo per il periodi di attesa del permesso di soggiorno,che con eventuali ricorsi e ritardi delle commissioni territoriale possono arrivare intorno ai 2 anni. Cosa accade dopo? una volta ricevuto il permesso di soggiorno e lo status di rifugiato l'individuo dovrà lasciare il centro di accoglienza,se non riceve il permesso di soggiorno,invece dovrebbe essere rimpatriato,quindi abbandona il centro di accoglienza e e diventa clandestino.
Ho scritto farsi una vita, non vivere meglio. Certamente un italiano è tendenzialmente più ricco e più sicuro dell'africano medio. Il problema è che la società italiana è ferma, i motivi di quel benessere sono da ricercare nel passato e tantissimi giovani italiani tirano avanti solo grazie ai genitori e alla famiglia. Le città africane sono giovani e in sviluppo, offrono più opportunità dell'immobile provincia italiana, dove per chi arriva da fuori senza una rete familiare a sostenerlo non ha alcuna possibilità di migliorare le proprie condizioni di vita.
http://edition.cnn.com/2015/03/17/africa/africas-top-ten-cities-for-investors/ Ovviamente non stiamo parlando di Milano o Londra, ma nemmeno di Canicattì.
Per i ricchi radical chic con la puzza sotto il naso sempre pronti a dar patenti di razzismo e che discettano di accoglienza dei poveri migranti ovviamente senza se e senza ma, c'è sempre questo film:
L' egitto ha la disoccupazione giovanile al 42% il sud africa al 52.6 delle prime 5 city of opportunity l' unica che si salva è casablanca. semplicemente perchè sono in piena bolla immobiliare . Nelle campagne non c'è lavoro. i contadini si spostano nelle periferie urbane. sopravvivono in una qualche maniera. poi per un qualche motivo il prezzo dei generi alimentari di prima necessità sale= primavera araba
ah questa perla mi era scappata. la seconda parte è certamente un fattore. ma non sono le agenzie a illuderli. sono i loro amici o conoscenti che quando tornano a trovare la famiglia o a cercare moglie (esattamente come facevano gli immigrati italiani) abbelliscono un po' il racconto: ma si fa un po' freddino pero' ah mi sono fatto 25 italiane in 10 giorni, tutte stragnocche..con diverse varianti: o i tuoi amici italiani che lavorano all' estero quando tornano non fanno lo stesso?. insieme con la televisione: guardano gli stessi film e gli stessi programmi, le stesse pubblicità e si immaginano che quello che si vede nei film sai reale. la prima parte è fuori dal mondo. Togo. il presidente democraticamente eletto in carica da 11 anni, figlio del precedente, anche lui ovviamente democraticamente eletto per 38 anni, ha una qualche stranezza (come il padre) : il nome dei tuoi figli devono essere tradizionali togolesi. lo vuoi chiamare giovanna? no non se puo'. quindi tutti hanno il nome ufficiale sui documenti. ma tra di loro usano il nome che i genitori avrebbero voluto dargli e non hanno potuto. un mese l' anno, quando c'è la festa tradizionale del suo villaggio di origine, tutto il Togo si ferma. e se sei il console o l' ambascatore in quel mese l' ambasciata chiude e devi tornare in Togo a festeggiare, ma tutto il togo si ferma. ti serve un documento? pace lo fai il mese dopo. due anni fa è stato in vacanza in Francia al mare. quando è partito gli hanno regalato le chiavi della città..torna pure quando vuoi. in un mese ha speso 57 milioni di dollari. nel paese si stà da Dio. se sei nelle grazie o fai parte della tribu (si ci sono ancora, 37) del presidente, se no: l' aspettativa di vita è di 61 anni. il pil pro capite (a parità di potere d' acquisto) è di 1500 dollari, il 16% dei bambini è malnutrito, la metà lavora nei campi, il 32% della popolazione è sotto la linea povertà assoluta. basta il quadro o continuiamo? non ti piace il togo? vediamo qualche altro paese delle opportunità? forza uno a caso il camerun? il mali? la nigeria? quello che preferici vediamo un po' di che stiamo parlando. questa non stà ne in cielo ne in terra. gli stati europei nell' ottocento, in particolare nella seconda metà del secolo, cioè quella in cui l' emigrazione è diventata di massa, erano in crisi economica, sociale e agricola. le rivolte per il prezzo del pane periodiche, i fallimenti all' ordine del giorno. (vedi lunga recessione 1870-1896). la ripresa del colonialismo del periodo è una reazione alla crisi economica e finanziaria e alla sovrappopolazione delle campagne e delle periferie urbane. crisi di sistema, esattamente come quella che stiamo attraversando, causata, quella del 1870, dall' abolizione della schiavitù e in una seconda fase dal progressivo esaurimento dei primi giacimenti di carbone, che avevano dato il via alla rivoluzione industiale.
cioè una massa di minchiate una in fila all' altra? bisogna per forza essere ricchi per dare patenti di razzismo? o radical chic per non prendere sul serio puttanate cosmiche? tra l' altro uno spezzone di film escluso dal contesto. chiaro. ok lo ammetto. con un grasso stipendio di 1250 euro al mese sono ricco: più ricco di mezzo mondo. con la mia spettacolare macchina comprata usata per 2500 sono ricco: posso dormire tranquillo, tanto pure i ladri la schifano. e non devo soldi a nessuna banca. e da domani con il mio grasso stipendio mi rifaccio il guardaroba all' ultima moda radical chic. non c'è niente di male ad essere razzisti. uno dice quello è alto, quello è basso, quello è biondo, quell' altro è razzista. perchè uno si deve offendere? o non ti piaci per quello che sei, e allora ti irriti perchè qualcuno te lo ricorda, e nel qual caso il razzista ha un altro problema: perchè non accettare una parte della propria persona, farsi schifo da soli, limita alquanto, oppure che problema è? non è più semplice che arrampicarsi sugli specchi per tentare, senza riuscirci di dare una ragione al proprio non essere razzista? uno parla come tale, si comporta come tale, si informa su siti razzisti, vota partiti razzisti...ma lui no, lui non lo è.
Cioè ma siete imbecilli? ???? 'Scafisti per forza' assolti a Palermo Gup, 'costretti dai trafficanti'. Dodici morti nella traversata http://www.ansa.it/sito/notizie/cro...rmo_47fb719a-8878-4c1a-9aff-146260f2e7d6.html Due pesi e due misure