Si i dati sembrano piu' o meno giusti, ma prima di invitare putin a governarci consideriamo che: La russia dopo la dissoluzione dell'urss e' praticamente implosa, dal 1990 al 2000 e' stata una continua recessione, e il 1999 e' stato proprio il punto piu' basso che la loro economia ha toccato quindi facile fare un confronto a partire da quell'anno . La ripresa secondo me e' dovuta piu' che ai miracoli di putin a un'effetto rebound, e un'economia di mercato che lentamente e faticosamente ha cominciato a svilupparsi, e che ha consentito di accedere al mercato globale. Ai tempi del crollo dell'urss l'unica cosa che la russia poteva esportare erano armi (spesso regalate o a prezzi inferiori ai costi di produzione) petrolio e qualche materia prima, mentre nonostante i propositi autarchici era obbligata a importare un sacco di roba. Adesso invece oltre ad avere aumentato la produzione di gas, petrolio e materie prime, la russia produce anche prodotti finiti in grado di competere sul mercato globale. Inoltre la disparita' di ricchezza tra ricchi/poveri, citta'/aree remote e' enorme e cresce sempre di piu', basti pensare che 100 persone fisiche detengono il 20% della ricchezza Russa.
Rimane il fatto che fino all'avvento di Putin, una massa notevole di russi scappava persino qui in italia per cercare di sopravvivere. Oggi, no. Che ci siano forti disparità non c'è dubbio. Ma gente che schiatti letteralmente di fame e freddo a mucchi come nel periodo eltsiniano (ricordo che ogni inverno a Mosca e San Pietroburgo c'erano intere ecatombi), mi pare decisamente di no. Inoltre, puoi anche avere la situazione internazionale più florida del mondo ma se sei governato da una manica di deficienti totali venduti ci fai decisamente poco. Ogni riferimento è puramente casuale.
Il pil e' passato da 2100 miliardi a 1300 dal 2013 al 2016. E questo calo dipende certamente da fattori fuori controllo della leadership (crollo materie prime e petrolio) ma anche da decisioni prese da Putin come tutti i casini in Ucraina e relative sanzioni. Sicuramente c'e' stato un progresso enorme ma quanto di questo e' dovuto a Putin? Tutte le economie pianificate di era sovietica una volta crollata l'urss hanno avuto enormi difficolta' a passare ad un'economia di mercato, ma dopo qualche anno si sono adattate. Lo stesso e' successo in Russia, con la differenza che paesi come Bielorussa non hanno risorse mentre la russia ne ha eccome, quindi superata la crisi hanno potuto rimettersi in sesto alla grande grazie alle nuove esportazioni. Quello che e' sicuro invece e' che manovre di Putin come quelle in Georgia e ucraina stanno avendo pesanti conseguenze sull'economia e relazioni internazionali Russe, specialmente con i paesi vicini.
Più che altro, direi che le decisioni sono state imposte a Putin e alla dirigenza russa per difendere cittadini russi oltre che i propri interessi. Non tutti i paesi del mondo fanno del masochismo la stella polare del firmamento come nel nostro caso (vedi Libia). D'altro canto, ma è ancora troppo presto per dirlo con certezza, le sanzioni sembra stiano comunque spingendo la Russia a diversificare la propria produzione economica e a coprire così i settori lasciati "scoperti". Può essere una interessante scommessa per il futuro. Di sicuro non ha fatto le "privatizzazioni" all'italiana o stile Eltsin. In un quadro desolante come quello che sta vivendo il pianeta in questo periodo storico, direi che posso anche accontentarmi.
Questa mappa mi confonde un po' le idee: la Cina e la Russia ospitano truppe statunitensi mentre la Libia no? E il Tibet indipendente?
Su Cina-tibet mi sa che è un errore della mappa. Sulla Libia credo sia perché risalente all'epoca in cui la buonanima di Gheddafi girava il mondo con le foto azzeccate addosso. Sulla Russia è sicuramente qui il perché http://www.nato.int/cps/en/natohq/topics_50341.htm chiedo scusa se la risposta è un po strana ma sto col cellulare nella piazza del paese (stasera c'è la sagra del maialino) e per mo di meglio non mi viene.
Segnalo questo special report dell'Economist dedicato alla Russia: "Inside the Bear" In fondo all'articolo trovate i link alle altre parti del report. In particolare ho trovato interessante l'articolo sull'economia: "Milk without the cow"