Referendum: hanno un senso?

Ungheria, referendum sull'immigrazione: va a votare solo il 43% degli elettori

Italia, referendum costituzionale: affluenza prevista dai sondaggi attorno al 55%

Colombia, referendum sulla pace con le Farc: affluenza a meno del 40%

Nel primo caso ha pesato la campagna dell'opposizione a favore dell'astensione, nel terzo il disprezzo che la popolazione colombiana ha per entrambe le parte in lotta, governo e Farc, considerate non a torto due grandi narcotrafficanti.

Però però... in Italia, sull'onda dei referendum dall'affluenza scarsa degli anni Novanta e Zero, si pensava che quesiti troppo tecnici (memorabile Bertinotti 2000: oltre 20 righe di commi e controcommi) allontanassero gli elettori dallo strumento referendario. Ma i tre quesiti in questione erano molto semplici, su questioni che incidono direttamente sulla vita quotidiana dei cittadini. Perché comunque metà della popolazione si astiene?

Fa eccezione il referendum inglese che ha visto un'affluenza del 72%, vedendo per un drammatico 36% di affluenza tra i "giovani che vogliono l'Europa"
http://www.ilpost.it/2016/06/26/affluenza-giovani-brexit/

 

L'esistenza del quorum e pertanto considerare l'astensione come voto sfavorevole rendono il referendum uno strumento inefficiente.

 

Appunto l'astensione è una scelta, ossia scegli che l'argomento del referendum non ti interessa.
Perchè allora devi contare come un no?
Se l'argomanto ti interessa vai a votare ed esprimi al tua opinione, se non vai a votare allora vuol dire che ti va bene demandare a chi è interessato la decisione.
Questa è democrazia.
Il Quorum nei referendum andrebbe abolito, ma nessuno ha il coraggio o la lungimiranza di farlo.

N.B. Il referendum prossimo venturo non ha quorum, essendo un referendum costituzionale confermativo.

 

Io toglierei i diritti a chi non va a votare ... Vuol dire che ti vuoi solo lamentate delle decisioni che non hai il coraggio di prendere ... Ma io sono cattivo ...

 

Se si mette il quorum a un referendum allora lo si deve mettere anche alle elezioni e se si va sotto il 50% dei votanti allora niente parlamento !
Allora si finalmente il non voto avrebbe un senso!

 

E nel caso non fosse raggiunto il quorum? Si rimane nell'Anarchia?

 

C'è sempre Monti

 

Si Anarchia, tipo la Spagna in anarchia da più di un anno e pil al +3,80%

 

Questa è come quella di Putin

Curiosità: la Spagna è chiamata a votare il 25 dicembre prossimo... Aprono i regali e vanno alle urne

 

Il quorum non ha mai senso, così come non ha mai senso il non voto.

 

sull'anarchia , apro una parentesi, non è che non c'è il parlamento c'è l'anarchia. Se non c'è il parlamento semplicemente non ci sono leggi nuove e si continua con le vecchie.
Nel frattempo si rifanno le elezioni.

MI pare sia successo anche in Italia negli anni 90 qualcosa del genere , ma a memoria non ricordo il periodo.

 

Beh, mi pareva ovvio che non c'è il paese allo sbando perché il parlamento è ancora sciolto, non era questo che intendevo.
Comunque le elezioni avranno un loro costo, o no?
E l'economia può campare benissimo senza un parlamento legiferante.

 

Il motivo dell'astensione sta a mio dire nell'incapacità attuale dei partiti di avere un vasto e duraturo consenso popolare, in quanto solitamente giocano su proposte che hanno un consenso fluttuante. Per esempio, dove sono finiti tutti gli elettori che hanno portato Forza Italia al governo nel 2001? Questo non è un fattore casuale ma è dato dal fatto che post-comunisti e post-democristiani vari non hanno alcun interesse a rappresentare degli interessi veri ma solo a ratificare decisioni della governance liberale capitalista che gli danno maggiori riconoscimenti e maggiore carriera che non l'opporvisi. In tale frangente l'elettorato è totalmente spaesato e pertanto senza un partito o una forza seri che gli indichino la strada è normale che sia incline al populismo e all'astensione, soprattutto ai referendum che vengono sentiti come un'imposizione dall'alto.

 

d'accordo, ma preferirei se non ci fosse il quorum , o se questo venisse abbassato al 25%

 

Io preferisco senza quorum.
Se sei interessato all'rgomento vai a votare ed esprime la sua opinione.
Se non vai a votare vuol dire che l'argomento non ti interessa e ti rimetti alla decisione degli interessati.
Che gli interessati siano il 90% od il 10% è del tutto irrilevante, si interessano all'argomento ed è quindi giusto che decidano a riguardo.
Dal mio punto di vista è un ragionamento perfettamente democratico, dopo tutto non levo alcun diritto a nessuno e la decisione viene sempre presa dalla maggioranza.

 

Non andando a votare si dovrebbe esprimere la propria neutralità o indifferenza rispetto al quesito, niente di più e trovo profondamente antidemocratico investire di un *potere* ostativo l'indifferenza. Se sei convinto del si vai a votare si se sei convinto del no voti no, se non t'interessa non voti e il tuo *nonvoto* vale zero. E' aritmetica ma spesso in politica va in deroga.

 

Il che è chiaramente un'idiozia.

Non si discute del come è (astensione = no, cioè un obbrobrio) ma del come dovrebbe essere, ovvero delle ragioni dell'insensatezza attuale dello strumento referendario. Il quorum è un limite antidemocratico e ridondante: la validità dei quesiti ha già passato il filtro di proposta e ammissibilità, il voto deve servire solo a decidere se una quota parte della popolazione -anche minoritaria- è d'accordo o meno rispetto al quesito proprosto.