http://www.telegraph.co.uk/news/201...nti-ship-missiles-and-be-left-only-with-guns/ Cose del genere non dovrebbero restare segrete?
Penso che scelte del genere non possano restare segrete in uno stato democratico, ma quello che mi lascia perplesso non è il mancato segreto, ma la notizia in sé. Spendono un fottio di soldi per le portaerei classe Queen Elizabeth (ma poi forse ne faranno una sola) e rinunciano ai missili? Si passa da un eccesso all'altro. Negli anni '70 ci si affidò esclusivamente ai missili antiaerei per cui la Royal Navy disponeva di molte/troppe navi che di fatto erano solo batterie antiaeree galleggianti per altro incapaci a resistere ad eventuali attacchi di saturazione sovietici e che di lì a poco dimostrarono tutti i loro limiti nelle Falkland. Mentre l'armamento anti nave si riduceva, ieri come oggi, ad un solo pezzo d'artiglieria, solo l'arrivo degli Harpoon mutò questa concezione a mio parere quantomeno miope e oggi si ritorna indietro e sempre per la storia dei budget
la Bae sta lavorando ad una generazione di velivoli ipersonici con booster di una potenza esagerata, magari vogliono affidarsi a quelli... Ah, leggevo che le nuove navi americane, invece, rinunceranno ai cannoni, troppo costosi, misteri...
Già @GyJeX un proiettile costava solo quanto spendi tu in porceddu e filu i ferru in una settimana.. (800.000$)
Fermo restando che le notizie riportate dal Telegraph indicano un imminente, drastico, calo nelle capacità operative della RN, mi viene in mente che si possono fare dei paralleli con quanto già accaduto in passato. Dopo la seconda guerra mondiale, la Royal Navy è andata avanti per tantissimi anni senza missili antinave, finché non si scelse di installare i francesi Exocet su diverse unità di superficie a partire dai primi anni ’70. Perché questa scelta? Perché all’epoca era chiaro che l’unica portaerei CTOL ancora in servizio, l’Ark Royal, era destinata ad essere messa in disarmo senza poter essere sostituita da qualcosa di realmente equivalente. Le lezioni del secondo conflitto mondiale avevano messo in chiaro che il vero killer dei mari era l’aereo e, quindi, le nuove capital ships erano le portaerei e non le corazzate. Di conseguenza, per chi poteva permetterselo, l’arma antinave definitiva della marina era costituita dall’aviazione imbarcata e non più dai cannoni di grosso calibro. La US Navy, la marina più potente uscita dalla guerra, aveva abbracciato in pieno questa filosofia. Pur essendo stata la prima a dotarsi di missili imbarcati, tali missili sono stati missili contraerei, razzi antisom e missili per impiego strategico (da crociera, come il Regulus, e poi balistici, come il Polaris). Di missili antinave dedicati neppure l’ombra. Perché? Perché, come detto, il potenziale offensivo della marina era principalmente concentrato nei numerosi e potenti carrier air wings. La quasi totalità delle navi che non erano portaerei, (sottomarini a parte), avevano il ruolo di scorta contro sommergibili o aerei, o bombardamento controcosta o operazioni anfibie. Tutte cose per cui un missile antinave non era necessario. Gli aerei dovevano spazzar via le navi di superficie nemiche ben prima di arrivare a portata di missile o cannone e, in caso di emergenza o di difesa contro piccole unità (organizzare un alpha strike contro un paio di torpediniere poteva non essere cost effective) c’erano sempre cannoni e SAM (sì, tutti i SAM erano utilizzabili nel ruolo antinave, con tutta una serie di limitazioni ma, come abbiamo detto, il loro compito non era quello di affondare la flotta sovietica…). Negli anni ’50 e ’60, l’unica marina a puntare tutto (o quasi) sui missili antinave era quella sovietica. Per motivi così ovvi che non credo valga la pena elencarli. Perché, quindi, negli anni ’70 gli USA si “svegliano” e decidono di costruire un missile antinave dedicato (l’Harpoon) da montare su quasi tutte le unità di superficie? Mica stavano per mandare in pensione le portaerei, come stavano fancendo i britannici nello stesso periodo. Perché, allora? Per dare la possibilità anche alle unità di scorta di sparare qualcosa contro un SSGN sovietico che emergesse improvvisamente per sparare qualche missile (Harpoon = arpione -> da usare contro le balene = sottomarini). Si dava per scontato che un qualunque gruppo di superficie sovietico, potesse essere individuato, attaccato e distrutto ben prima di arrivare a portata di tiro dei loro missili antinave. Ma per i sottomarini il discorso era diverso. Il sottomarino è, per natura, molto più difficile da individuare e, se armato di missili antinave, non deve avvicinarsi neppure molto prima di palesarsi. Le prime generazioni di SSGN sovietici dovevano emergere per lanciare i loro missili ma, data la distanza dal bersaglio, era difficile pensare di poter organizzare un attacco aereo in tempo ad impedire il lancio dei missili da crociera. L’Harpoon risolveva brillantemente ed economicamente il problema. Perché sto dicendo questo? Perché la perdita della capacità antimissile della RN dovrebbe essere contemporanea (o quasi) all’ingresso in servizio della nuova portaerei Queen Elizabeth. Portaerei che, per la prima volta dopo quarant’anni darà di nuovo alla RN una capacità di attacco da parte di aerei imbarcati di tutto riguardo. Potrà la nuova nave coprire tutte le necessità di azione antinave della marina? Probabilmente no, ma qui si entra in un altro discorso. Anche le altre forze armate britanniche hanno subito tagli e crolli di capacità operative. L’idea di fondo è che, se ci sono le portaerei, i missili antinave diventano meno importanti. Se non ci sono entrambi…