Il problema non è avere qualche soldo in meno (come un 5%) , ma avere la maggior parte dei soldi versati allo stato. Quando vedi che il 70% dei tuoi guadagni finiscono in f24 , credimi , ti cominciano a roteare in maniera incredibile. Anche perchè ricordatevi, che i dipendenti in questo paese non pagano le tasse ! il giorno in cui il meccanismo del sostituto d'imposta dovesse venire meno lo stato imploderà.
Il problema è che il chi e il quanti soldi avrà in meno vengono scelti in maniera arbitraria; magari un giorno lo stato deciderà che chi campa con 800€ al mese può campare anche con 700€
non lo so ad esempio per referendum si è provato, ma la corte di sinistra costituzionale lo ha respinto Tentativo di abolizione Nel 2000 il Partito Radicale di Marco Pannella ed Emma Bonino raccolse e presentò alla Corte di Cassazione 16 milioni di firme per presentare un referendum su una ventina di quesiti, tra i quali uno recante la materia dell' "abolizione dell'imposta". La Corte Costituzionale, però, respinse molte delle istanze dei Radicali, riducendo a 7 il numero di quesiti per il referendum, ed eliminando quello per l'abolizione del sostituto d'imposta.
Cambia commercialista, dai... Con tutte le detrazioni/deduzioni che lo stato ti mette a disposizione, e tutte le scappatoie legali che saltano fuori ad ogni nuova legge ? il 70% ??
volendo puoi anche pagare il 10% flat tax, c'è il sistema tironando le attuali regole, basta non avere beni intestati ... ma non è questo il punto , dai ...
una discussione seria partendo un post di Liberty Fighter che si ispira (vedi home del sito) a John Galt? (personaggio di un romanzo di Any Ryan " Atlas Shrugged")basato su un testo Murray Rothbard tradotto da non si sa bene chi e senza link all' originale? scherzi?
http://www.movimentolibertario.com/2017/07/non-esistono-tasse-colpiscono-consumo/ E con questo sono gli unici due in italiano sull'argomento, che passa il convento. In estrema sintesi cmq il concetto è quello del link qui sopra di gargaglione Libro Murray Rothbard , Potere e mercato (IBLlibri) a pag 155 - paragrafo L'incidenza e gli effetti della tassazione.
Io ho letto tutto e seguivo con un qualche interesse. Non sono intervenuto poiché il rischio è cadere nel facile (a chi piace pagare le tasse? è uno degli argomenti su cui si è sempre tutti daccordo) però, non solo che per far vedere che il tema interessa ...eccomi! Le tasse soo alte? Be', se considero quel che vorrei tenere io, sì, lo sono sempre. Un po' come lo sono in genere servizi (energia elettrica, acqua...) che pago. Sotto questo aspetto mi piace Facebook perché non pago... ma... Consideriamo quel che ottengo dallo Stato: sicurezza, istruzione, sanità... nessuna guerra... direi che il problema non è che le tasse siano alte è che la sicurezza scade, la sanità scricchiola. Insomma Non le tasse alte ma i servizi che scricchiolano (e che sono comuqnue più alti rispetto alla maggior parte dei luoghi sulla terra) sono il problema. Negli anni '80 alcuni filosofi e studiosi di scienze politiche parlavano di eclissi dello Stato: lo Stato non sarebbe più servito a nulla e sarebbero bastati un certo numero di accordi legali a consentire il sopravvivere della vita sociale. Ricordate la tesi sulla fine della storia? Un testo assai valido, che varrebbe la pena di rileggere senza censure mentali preventive, era Lo scontro delle civiltà: tra le accuse a questo testo vi fu quella che aveva sottovalutato il ruolo degli Stati. IL crollo dell'Urss sembrava spianare la strada a questa via e, non tanto paradossalmente, sono state le guerre (a partire dalla prima del Golfo) a rivalutare lo Stato come soggetto collettivo. Ora il guiaio dello Stato non è (mai) che prende troppe tasse ma che a volte funziona male. E se escludiamo la facile scapatoia che funziona male perché i politici sono corrotti e incapaci, occorrerebbe comprendere se funziona male davvero e quali i veri motivi (sto pensando, ad esempio, alle 50 mila e passa leggi attive in Italia a fronte delle 8 mila in Francia, ma anche all'assurdità e allo spreco di aver voluto autonomie locali che, a vari livelli, replicano lo Stato con inevitabili rallentamenti e buchi di denaro). Solo dopo possiamo ragionare se le tasse sono troppe o poche. Nella nostra Costituzione le tasse hanno anche la funzione di riequilibrare la giustizia sociale. Questo mi sembra equa. Solo che, in certi momenti, come l'attuale, quando mancano i capitali occorre invitarli e per invitarli occorre abbassare le tasse ai ricchi. Sconveniente? certamente mettere daccordo le necessità produttive con i principi morali non è facile. Facebook gratuito? hahahahahehehehehehihihihihihi !!!!!
@generalkleber purtroppo chi amministra soldi non suoi, che non ha guadagnato , tende a non comprendere il reale valore di quei soldi , e a sperperare in progetti non necessari. E questo non è solo lo stato , ma tutti noi. Purtroppo però è una caratteristica tipica dello stato che ruba ai cittadini con le tasse i loro guadagni, per poi dilapidarli in tante cazzate che i cittadini non si sognerebbero mai di finanziare. I Libertari sostengono che ogni cosa che lo stato fa, sarebbe svolta meglio dai privati, compresa la sicurezza sociale. Io non sono d'accordo su questo punto, per le conseguenze che questo avrebbe. Ma su sanità e istruzione ad esempio non posso che concordare che un sistema privato è preferibile, perchè più efficiente, con sprechi minori ecc... nonchè più libero, io posso andare alla scuola che mi pare e non esistono più diatribe su ciò che va insegnato, o medicina se voglio curarmi con bacche , problema mio. Capisco d'altronde anche chi ha paura del privato e delle relative leggende: in america lasciano la gente fuori dagli ospedali , la gente non si cura, diventeremmo come londra dell'800 ecc... Queste sono perlopiù leggende o paure infondate , e in ogni caso già oggi in italia o rinunci a curarti o vai da privato...
Il problema dell'Italia è la legalità! La cultura diffusa e trasversale su tutti i ceti sociali, nord, sud ecc. ecc. per cui le leggi sono relative ai propri bisogni. Le tasse alte, gli sprechi, i servizi carenti sono una conseguenza. Questo problema, a pensarci bene, non è solo dell'Italia, e tutto il mondo occidentale ad accusare una crisi morale diffusa, l'Italia è solo tra i paesi più vulnerabili.
Il problema è culturale e non legale. È la cultura di un popolo che determina come questo si comporterà con un determinato sistema statale e quindi con determinati tipi di leggi. La Germania Hitleriana funzionava, pur con un sistema economico socialista e totalitario che poco ha da invidiare ai regimi comunisti. La svezia è socialista , eppure va avanti, mentre il brasile è socialista , e invece li gli sprechi sono pazzeschi. Sebbene io creda che un nord europa liberale anziche socialista avrebbe risultati migliori, non posso negare che i loro sistemi cmq funzionano. Ma la differenza tra noi e loro sta nella cultura delle persone, cosa che non è legata direttamente al rispetto della legge, ma è come se loro si comportassero correttamente anche senza una legge. Per fare un esempio , se in italia c'è una legge che punisce chi non fa la raccolta differenziata, prevedendo un controllo sui sacchetti davanti casa, l'italiano risolve lanciando la spazzatura per strada, lo svedese fa trovare al netturbino sacchetti trasparenti separati e ben puliti. L'italiano è molto intelligente, sa sempre come aggirare la legge, il problema è culturale, di mancanza di morale ,o ideale o senso civico, in effetti,così ogni legge diventa inutile. Ciò che ti impone lo stato non equivale a ciò che le persone faranno, molto dipende da ciò che loro ambiente li porta a fare. Ecco qui alcuni diranno che ci vuole più educazione civica, più stato, piu controlli. SBAGLIATO ! Per me è l'esatto contrario. In italia si fanno in continuazione leggi per insegnare : omicidio stradale, femminicidio, legge sulle dimissioni in bianco , ecc.... ecco avete visto cambiamenti? Addirittura c'è una legge che impone a chi vuole usufruire si agevolazioni di autocertificare di non averne abusato in passato, ma a cosa serve? È come chiedere a un falsario di autocerticare l'autenticita delle sue opere. Ci sono milioni di questi casi nel nostro ordinamento. Tutte queste leggi purtroppo non sortiscono effetti perche non c'è una cultura del rispetto del giusto, e quindi chi non rispetta non le rispetterà, mentre per gli altri è solo un costo burocratico in più. E tra l'altro è uno dei motivi per cui i veneti sono stanchini... A mio avviso l'unico sistema per una cultura come la nostra italiana è il liberismo, con una forte regressione dello stato, l'abbandono dell'uguaglianza sostanziale e il ritorno a quella formale, e la separazione delle realtà regionali. Per risolvere il problema culturale della mancanza di senso civico e senso del giusto ci sono due soluzioni, o ognuno è lasciato a se stesso ad autoregolarsi, ed è la mia idea (io non voglio insegnare a vivere ai napoletani) o il fascismo. Quelli che vogliono cambiare la cultura delle persone "incivili" con le leggi in realtà vogliono il fascismo, vogliono imporre la loro visione del mondo ali altri. Io non credo esista un giusto assoluto nelle culture , ma che ci siano varie sfumature e soprattutto che ogni cultura abbia sue regole che la autoregolano. Magari il napoletano è meno adatto dello svedese per il socialismo, ma la cultura napoletana non è inferiore alla svedese per questo e non credo debba essere cambiata con la forza se non dai napoletani stessi. Invece attualmente noi viviamo in una non soluzione , cioè non tentiamo di cambiare la cultura , ma ci limitiamo a imporre migliaia di leggi che , da alcune parti verranno disattese , da altre parti verranno magari distorte , e da pochi applicate correttamente. Da Consulente del Lavoro sento un forte peso nelle aziende che seguo proprio burocratico, per stare dietro agli obblighi di legge, a cose assurde che in altri paese nessuno si sognerebbe di imporre , ma alle nostre aziende cerchiamo di farle seguire lo stesso. O magari sopportiamo regole civilistiche come l'articolo 18, che da noi è inutile a livello occupativo , ma che crea cmq delle forti distorsioni sul piano economico e dei rapporti giuridici, solo perchè in tutta italia , a livello generale, è una regola che serve.
Concordo. Aggiungo che non solo l'italiano è intelligentissimo nell'eludere la legge ma ha preso esempio, spunto e insegnamento proprio dalla classe dirigente italiana che a tutti i livelli della furbizia ne ha fatto un vanto. Sul liberismo invece la penso diversamente: c'è il riscio che in un paese come l'italia si torni al feudalesimo. Che in effetti già adesso in micro realtà è presente e attivo con tutte le sue sfaccettature.
Mi sembra tanto una giustificazione. Noi italiani saremmo ligi alla legge come i Tedeschi se non fosse per il cattivo esempio della nostra classe dirigente. Peccato però che la classe dirigente l'abbiamo scelta noi e che quei pochi che hanno provato a dare qualche buon esempio li abbiamo silurati alle successive elezioni.
E' una accusa bella e buona altro che giustificazione. Quella classe dirigente non solo l'abbiamo scelta ma ci facciamo anche affari. Sul fatto che noi italiani saremmo ligi alla legge come i tedeschi dissento. Sono due popoli con storie e cultura troppo diverse.
Era quello che intendevo. Stavo contestando la tua parte di frase qui sotto. Frase che poteva essere interpretata come una giustificazione. La mia frase era ironica, atta ad evidenziare la successiva.