Eh insomma, se ne potrebbe discutere, in particolare sul "legittimamente riconosciuta": mi sembra che nessuno stato estero abbia mai riconosciuto la CSA, né inviato ambasciatori; al massimo osservatori militari e volontari (anche l'Italia, che mentre mandava soldati al Sud comprava navi da guerra dal Nord). Inoltre mi permetto di aggiungere che affermare la tolleranza di un regime schiavista sia una sorta di ossimoro. A scanso di equivoci, sono assolutamente contrario all'abbattimento di statue a distanza di tempo, qualora siano l'equivalente dei nostri monumenti al milite ignoto o a Johnny Reb. Non posso al contempo fare a meno di notare che l'unico monumento da abbattere, la statua dell'eroe sudista Henry Wirz, è ancora in piedi.
Secondo me avrebbe avuto più senso abbatterle (se proprio si vuole farlo) negli anni '50 e '60, quando le lotte per i diritti delle minoranze erano molto accese. Che poi delle statue dedicate ai caduti in guerra siano state rese, purtroppo, dei simboli per i suprematisti bianchi, è una conseguenza della ricerca di simboli in cui identificarsi. Non parlavo del riconoscimento internazionale (ed infatti l'unico interlocutore ufficiale erano gli Stati Uniti), ma del riconoscimento come autorità politica da parte della sua popolazione. I rappresentanti degli stati del sud si riunirono il 4 Febbraio 1861 per discutere della nascita della nuova repubblica, mentre il 9 Febbraio Jefferson Davis fu scelto come presidente provvisorio. A Novembre dello stesso anno si tennero le prime elezioni del neonato stato, che portarono alla conferma della nomina di Davis. Successivamente, nel corso della guerra, anche altri Stati decisero di abbandonare l'Unione per unirsi ai Confederati. Significa che la creazione della CSA non era stata imposta dall'alto (ad esempio tramite un colpo di Stato), ma era frutto della volontà dei rappresentanti politici dell'epoca e i cittadini prendevano attivamente parte alla politica con regolari votazioni. In quel momento le persone del sud riconoscevano come loro autorità politica i CSA, e non gli USA. Gli Stati Confederati non erano oppressivi perché, al netto della schiavitù, non erano un regime dittatoriale o monarchico: erano una democrazia, pur con tutti i limiti e la mentalità dell'epoca. E' ovvio che per i neri le condizioni di vita erano ben peggiori e non godevano di alcun diritto, ma gli Stati Confederati non erano oppressivi con quelli che ritenevano i loro veri cittadini (i bianchi proprietari terrieri), e non erano nemmeno gli unici ad avere la schiavitù in casa. Poi, ripeto, le loro politiche erano sbagliate, ma gli schiavi subivano lo stesso trattamento dappertutto. Anche a Roma c'erano gli schiavi, ma questo non significa che la Res Publica trattasse i cittadini romani con metodi repressivi. Non giustifico minimamente un crimine come la schiavitù, ma lo contestualizzo nel suo periodo storico. Spero di aver reso l'idea di ciò che voglio dire. Mi trovi assolutamente d'accordo. E' per questo che l'abbattimento delle statue è paradossale.
In effetti è vero, dalle testimonianze dell'epoca risulta che i cittadini del Sud fossero assolutamente convinti di vivere in una democrazia, che poi lo fosse davvero... Hai dimenticato "maschi maggiorenni" dopo bianchi. E non è del tutto vero, ad esempio la famosa strage di Shelton Laurel è avvenuta per motivi esclusivamente politici, da parte di soldati sudisti e contro cittadini sudisti. Anche essere bianchi ebrei era fonte di sospetto (ma questo anche al Nord: il furore religioso fu una costante della ACW).
Mi intrometto in questa discussione a cui finora non avevo partecipato. Personalmente trovo osceno quello che è stato fatto alle statue e ai monumenti dei soldati confederati, ma da dei lobotomizzati quali sono gli antifa non ci si può aspettare niente di diverso. Su Wirz (mio compatriota) personaggio che non conoscevo ho trovato che non è del tutto pacifico quale sia stato il suo ruolo nella vicenda dei prigionieri nordisti morti e che forse anche il suo processo sia stato viziato, quindi forse anche il suo monumento non meriterebbe la distruzione. https://en.wikipedia.org/wiki/Henry_Wirz
A me sembra una polemica inutile. Anche perché non è abbattendo le statue di "eroi" della guerra civile americana che si reprime il nazifascismo. E poi, sinceramente, mi dà molto più fastidio la gente che va a fare il saluto romano davanti alla tomba del duce che una statua di un soldato sudista.
Wirz era il comandante di un campo di sterminio dove i prigionieri venivano letteralmente fatti morire di fame e di stenti (i morti accertati furono 12.912, esclusi quelli buttati nel rigagnolo che attraversava il campo, con la simultanea funzione di fogna e fonte d'acqua "potabile"), per cui per me ha poca importanza se abbia o no premuto personalmente un grilletto. Anni dopo la fine della guerra, le United Daughters of the Confederacy - una delle quali è stata mia intima conoscente, quindi per una volta so di cosa parlo - eressero un monumento ai martiri del campo di Andersonville, e cioè al maggiore Henry Wirz, ingiustamente condannato dalla malvagia giurisprudenza nordista, che però non ha mosso un dito contro Davis, Stephens, Lee, Forrest, ecc.
Direi di rimpiazzarla con Super Mario, abbastanza neutrale anche se sospetto stia dalla parte dei sindacati della pizza. Intanto il bunker inizia a prender forma.
Ti consiglio di svilupparlo in profondità con le stanze una sull'altra piuttosto che un ambiente attrezzato in orizzontale, così puoi isolare i vari ambienti e in quello più in profondità provvedere ad una uscita di emergenza, casomai qualcuno riuscisse ad entrare
Non mi ergo certo a difensore di una persona di cui fino ad oggi non sapevo neppure dell'esistenza, semplicemente mi sono limitato a riportare una pagina di wikipedia che ipotizza qualche ombra nel processo a carico di Wirz, che poi i campi di prigionia sudisti fossero l'anticamera dell'inferno è cosa risaputa. Se poi, secondo te, vi è unanimità di consensi fra gli storici sulla figura di Wirz non posso che prenderne atto.
Non capisco la polemica,è sbagliato distruggere testimonianze storiche di qualsiasi ideologia esse siano.Al massimo si cerca di cambiare le persone non si abbattono i monumenti.
Ma io boh... Perché allora non abbattere anche i monumenti al milite ignoto, che sicuramente annovererà tra le sue fila anche soldati della Wermacht. Perché non affondare le navi-museo tedesche, gli UBoot. Abbattiamo gli edifici delle epoche che ci piacciono di meno. Ma Dio Santo, con che gente mi tocca condividere il pianeta I morti sono già morti: che senso ha ucciderli di nuovo?
La cosa buffa è che Maie riporta queste frasi come se fossero stupide o buffe, mentre sono semplicemente logiche e sensate, ma purtroppo per i Maie tanto americani che europei un ragionamento logico e sensato è qualcosa che va troppo al di là delle loro capacità cerebrali e dei loro paraocchi ideologici.