A tu dici il famoso referendum: Volete buttare la Catalogna fuori dalla Spagna ? L'avevo già proposto per il Veneto ma @bacca non era daccordo... "ce ne andiamo NOI non ci buttate fuori VOI!"
Se fosse un referendum nazionale, a mio parere, sarebbe democratico e rispettoso dei diritti fondamentali.
Quindi ad esempio il referendum con cui si decide di mettere una discarica a casa tua , va fatto su scala nazionale? Nel frattempo, ha preso posizione a favore anche il consiglio sardo, stamattina a venezia sventolavano bandiere veneziane , catalane e sarde ... Inoltre mi segnalano anche una risoluzione del parlamento Irlandese. (da verificare)
Le reazioni di Ue e Francia - "Rispettiamo l'ordine costituzionale della Spagna come facciamo con tutti gli stati membri" ed è "in seno a questo che tutte queste questioni dovranno o potranno essere affrontate", ha ribadito il portavoce della Commissione Ue Margaritis Schinas. "Abbiamo già espresso più volte la posizione della Commissione" sulle questioni degli indipendentismi nazionali e, anche alla luce di un possibile ruolo di mediazione tra Madrid e Barcellona, questa "non ha che le competenze attribuitele" Il portavoce del ministero degli Esteri della Francia: "In un momento in cui lo spirito di unità e di solidarietà devono più che mai guidarci nel rilancio del progetto europeo, le autorità francesi ricordano il loro legame a una Spagna forte e unita". http://www.ansa.it/sito/notizie/mon...nte_56bed546-37ed-47b4-b805-4b5509116c7b.html
Dai, magari l'isis fa un altro attentato a Barcellona e torna tutto come prima... Bandiere Sarde a Venezia ? È solo perchè vi abbiamo "solo" conquistato
Questo referendum non si farà , la Spagna , come l'Italia , è unica ed indivisibile. Trovo inoltre una cosa estremamente egoistica abbandonare la parte più povera di un paese di cui fai parte da secoli solo perché va ad una velocità (economica ) diversa dalla tua.
le situazioni sono differenti: Catalogna e Veneto non sono "Nazioni" dal punto di vista legislativo, sono a tutti gli effetti regioni all'interno di uno stato. La Scozia invece è, a tutti gli effetti, riconosciuta come "Nazioni Costitutiva" del Regno Unito (come Galles, Inghilterra e Ulster). Quindi la Scozia ha diritto di chiedere un referendum, perché è una nazione separata in unione con l'Inghilterra. La Catalogna invece "fa parte" della Spagna. Avrebbe molto più senso una secessione basca.
Siamo arrivati alla fase storica in cui il sogno dei movimenti indipendentisti di tutta Europa, vale a dire la secessione, non è più solo una minaccia, ma un rischio reale per le nazioni che si trovano ad affrontarla. La prima è stata la Scozia, con il referendum poi bocciato dalla stessa popolazione, adesso è il turno della Catalogna. Domani a chi toccherà? Ai Valloni? Ai Baschi? I movimenti secessionisti sono sempre esistiti, è vero, ma credo che l'attuale crisi economia e sociale che stiamo attraversando, abbia dato una forte spinta a queste posizioni, che hanno preso piede tra la gente, con la speranza che l'auto-gestione possa garantire un futuro migliore. Stiamo assistendo a qualcosa di diverso, rispetto alle richieste indipendentiste del secolo scorso: i gruppi come l'IRA in Irlanda e l'ETA in Spagna erano, appunto, gruppi, cioè fazioni minoritarie che perseguivano i loro scopi con la lotta armata, la guerriglia e le azioni di sabotaggio. Oggi è un movimento che coinvolge tutta la popolazione, che intende raggiungere i medesimi obiettivi del passato, ma senza ricorrere alla violenza: agendo, invece, con uno strumento democratico quale è il referendum, donano legittimità alle loro richieste e hanno buon gioco a criticare l'azione repressiva del governo centrale (che stavolta non ha nessun gruppo armato contro cui combattere), ma solo cittadini. Sinceramente leggo in questo diffondersi dei movimenti indipendentisti (e nel loro passare dalle parole ai fatti) una reazione di chiusura e di diffidenza alla globalizzazione, al multi-culturalismo, all'ingente flusso migratorio che sta interessando il continente europeo. Si cerca nella valorizzazione del territorio e delle specificità locali (una cosa peraltro giustissima) una via alternativa al sistema economico moderno, con la convinzione che i governatori locali avranno realmente a cuore l'interesse dei loro conterranei. In realtà prevedo solo una feroce lotta per conquistare i posti di potere, laddove si sarà creato il vuoto istituzionale: bisognerà dotarsi di una presidenza, di un parlamento, di un corpo di polizia, di un esercito e via dicendo. Cariche che equivalgono a potere, denaro e prestigio: un bottino molto ghiotto, che nel marasma post-indipendenza sarà dura conquistare, con la concorrenza che si verrà a creare.
Ringraziamo gli USA e quanto fatto per il kosovo, con le dovute proporzioni e distinguo. Edit : mi chiedo se un referendum anticostituzionale é legittimo secondo il senso pieno della parola "legittimo"... Ecco.. Barcellona non é né chiusa né diffidente verso la globalizzazione, vive di turismo ed é senza alcuna ombra di dubbio la cittá piú cosmopolita ed anarchica di Spagna tanto che il loro sindaco é di Podemos/Izquierda Unida. Sono favorevoli alle frontiere aperte e l'intero movimento indipendentista ha criticato la scelta di Madrid di opporsi alla redistribuzione europea dei clandestini. Oltre a questo, Barcellona é una cittá totalmente europea e moderna che vende al turista qualsiasi cosa sia vagamente spagnoleggiante, dalla paella valenciana al flamenco andaluso alle opere di Gaudí. Direi che di specificitá locali ce ne sono pochine, di marketing ce n'é invece molto. La Catalogna ha giá un suo governo autonomico, corpo burocratico e un corpo di polizia, quindi nessun vuoto di potere da colmare.
credo che il desiderio di indipendenza a Barcellona derivi dal fatto che invece il governo di Madrid è proprio l'opposto (o almeno così la raccontano loro). sulla legittimità: qui bisognerebbe discutere della differenza tra legittimo e legale. Un'azione illegale può essere legittima, etica e morale (ad esempio, nascondere gli ebrei durante il nazismo), mentre un'azione legale può essere illegittima e immorale (la successione di Joeffry Baratheon, applicare la legge da giudice durante il Terzo Reich). da quel che ho letto, credo che il referendum catalano, come quello veneto, sia perfettamente legittimo (magari illegale, ma è un modo per i cittadini di esprimersi) finché rimanga semplicemente consultivo. il problema con il governo di Madrid risiede nel fatto che in Catalogna lo vorrebbero vincolante, come quello scozzese.
Infatti non mi piace la situazione che si è venuta a creare intorno al referendum catalano; intendevo "legittimo" dal loro punto di vista. Ovviamente, da altri punti di vista (in primis quello giuridico) non lo è. Ho visto diversi striscioni alle manifestazioni pro-indipendenza che dicevano "Tourists go home. Welcome refugees"; il sentimento anti-turismo è diffuso capillarmente nella Catalogna ed anche nelle isole Baleari. Ci sono state persino delle rivolte anti-turismo. Fonte: Express, Spain's anti-tourism riots Il turismo verrebbe visto come una minaccia economica (!) e alla preservazione della cultura locale. Non credo che sia un passaggio così immediato. Non penso che basti lasciare al potere, con nuovi poteri, chi già occupa quelle posizioni. Partiamo dalle forze armate: esercito, aviazione e marina. Da costruire da zero, perché ovviamente mezzi ed equipaggiamenti se li prenderebbe la Spagna. Mettiamo che abbiano gli uomini reclutabili, ma le armi, i mezzi corazzati, le navi, gli aerei come se li procurerebbero? Gli acquistano dall'estero? Allora dovrebbero prepararsi a sborsare parecchi soldi. Rapporti diplomatici: ottenere il riconoscimento dalla comunità internazionale, creare ambasciate nei paesi esteri, nominare ambasciatori, delegazioni, rappresentanti. E poi ingresso nell'ONU, nella NATO e nella UE, che non sono processi rapidi e soprattutto per nulla scontati. Moneta: che moneta adotterebbero, e con quale cambio rispetto all'Euro/Dollaro? In conclusione è un processo lungo e difficile. Non basta che il presidente Pinco Pallino diventi, dopo il referendum, presidente di uno stato sovrano per dire che non ci sarebbero vuoti da colmare. Forze armate, ambasciate, zecca dello Stato e forse anche le infrastrutture (strade, ferrovie, porti, aeroporti, ponti, acquedotti, linee telefoniche) sarebbero da riempire. E stai pur certo che la competizione per ottenere quei posti sarà serratissima.
Dal tuo stesso link : Joan Tardà, MP for the ERC (Republican Left of Catalonia) party, condemned the attacks, but added that they were "minor and anecdotal”. Speaking on La Sexta TV, Mr Tardà said it was "amusing" that "an incident involving three or four people" is receiving "so much importance”. Dove hai letto che il sentimento antituristi in Catalogna é capillarmente diffuso? Cosa se ne farebbe la Catalogna delle FF.AA.? Da chi si deve difendere? Se l'esercito spagnolo non scatena una guerra civile alla eventuale proclamazione di indipendenza che senso avrebbe invaderla dopo? Il ministero degli esteri catalano giá esiste all'interno della legislazione vigente, cosí come esistono delle "ambasciate" presso vari paesi stranieri http://www.elmundo.es/cataluna/2017/01/17/587e4a3122601dad1a8b45f0.html Lapalissiano Nomini un banchiere centrale e compri una stampante. Problema risolto Cosa significa che anche le infrastrutture sarebbero da riempire? Se ti riferisci all'assunzione massiva di eventuali dipendenti pubblici mi sembra che sia una manovra politica piuttosto in voga fino a qualche tempo fa, nulla di nuovo.
sui turisti non hanno tutti i torti eh... Specie quelli che vengono da Roma e Napoli, in camper, che parcheggiano dove gli capita, buttano la mondezza dove gli capita e stanno a scassare il caxxo per qualsiasi cosa, e poi non capiscono perchè il loro sangue è così rosso. Alla fine è solo una questione di "mezzi di correzione", anche se ultimamente usano i bambini come scudi umani...
Il Governo centrale ha preso il controllo della polizia catalana https://www.elconfidencial.com/espana/2017-09-23/referendum-cataluna-trapero-mossos_1448622/ Bloccato l'accesso ai siti web relativi al referendum http://www.elmundo.es/cataluna/2017/09/23/59c61654e2704e5f3f8b45d5.html Puigdemont rischia 25 anni di carcere per ribellione http://www.elmundo.es/espana/2017/09/25/59c80baa468aebe17c8b466f.html